Nome completo: Flavius Gratianus
Nascita: Sirmio, (Serbia), 18 aprile/23 maggio 359
Morte: Lione, 25 agosto 383
Predecessore: Valentiniano I
Successore: Valentiniano II
Consorte: Flavia Massima, Faustina Costanza Leta
Dinastia: valentiniana
Padre: Valentiniano I
Madre: Marina Severa
Regno: 375-383 d.c.
LE ORIGINI
Figlio maggiore di Valentiniano I, nacque a Sirmio, in Serbia nel 359 d.c.. Il padre lo nominò augusto a soli otto anni, il 4 agosto del 367, ma alla morte di suo padre a soli 44 anni, nel 375, le truppe di stanza in Pannonia proclamarono imperatore il suo fratellastro, Valentiniano II.
E' vero che Graziano aveva solo nove anni, ma il suo fratellastro ne aveva cinque, però per lui esercitò il potere la madre Giustina, vedova di Magnenzio. Graziano aveva invece per madre una figlia di Costanzo, nonchè nipote di Costantino ed era cristiano ortodosso.
Fu secondo alcuni uomo gentile e collaborativo, senza sete di potere, rifiutò la veste di porpora pur accettando la nomina, rifiutando anche il titolo di Pontifex Maximus, data la sua fede. Per altri fu facilmente influenzabile e schivo dai compiti dello stato preferendo le sfide e i circhi dove si esibiva abbondantemente.
IL COIMPERO
Graziano era vissuto dall'età di sei anni insieme all'esercito come mascotte, per cui era stimato dai soldati ma Giustina spinse alla nomina di Valentiniano, che però chiamò il fratellastro al suo fianco.
Valentiniano II e la madre Giustina governarono l'Italia, l'Illiria e l'Africa, con sede a Milano, mentre Graziano governò il resto dell'impero con sede a Treviri. La divisione era comunque nominale; il potere reale rimase nelle mani di Graziano.
Nel maggio del 378 Graziano sconfisse i Lentiensi, un ramo degli Alemanni, nella battaglia di Argentovaria, vicino l'odierna Colmar. In seguito al disastro di Adrianopoli, e alla morte di Valentiniano, Graziano governò anche la parte orientale dell'impero; sentendosi impreparato a fronteggiare da solo la pressione barbarica, nominò il 19 gennaio 379 Teodosio I imperatore d'oriente.
Strana nomina, visto che ne aveva fatto uccidere il padre accusato ingiustamente di congiura, tanto più che Teodosio, temendo per la sua vita, si era rifugiato in Spagna fuggendo qualsiasi potere o carica. Ma per ordine di Graziano, doveva assumersi l'onere di sconfiggere i Goti di Fritigeno.
LA RELIGIONE
Papa Damaso I intanto lottava contro l'arianesimo e Costantinopoli, coll'intento di riportare la cattedra papalina a Roma. Il successore di Pietro dovrà risiedere nella medesima città di Pietro e la Chiesa d'Oriente dovrà sottomettersi a lui, quindi alla Chiesa cattolica. Dei principi cristiani di pace e fratellanza non rimaneva nulla, soppiantati da brama di potere e ribellioni a scopi personali.
Invece Wulfila, vescovo dei Goti, converte all'arianesimo i popoli del Nord Europa.
Nel 380 Graziano promulgò l'editto di Tessalonica che dichiarava il cristianesimo religione di stato. Dietro l'influenza dell'intransigente e intrigante Ambrogio, vescovo di Milano, ordinò nel 382 la soppressione dei collegi sacerdotali pagani, dirottandone le rendite al sacerdozio cristiano, e la rimozione della statua e dell'altare della Dea Vittoria, che era il simbolo di Roma, nonostante le proteste del Senato romano e dei patrizi pagani capeggiati dal senatore Simmaco. Questo dette il via alle persecuzioni dei pagani, e alla demolizione di tutti i loro templi, grandi opere d'arte furono così distrutte per sempre.
ARCO DI GRAZIANO, VALENTINIANO E TEODOSIO
"1451-1454. ARCVS GRATIANI VALENTINIANI ET THEDOSII.
Nicolao V distrugge gli avanzi dell' arco per dirizzare la via di s. Celso (de Banchi): s' intende quelli che emergevano da terra. La parte nascosta dall'accrescimento del suolo fu scavata nel primo quarto del secolo seguente, Cf Fulvio-Ferrucci, p. 115.
" Gli archi di Teodosio etc non lontani dal ponte del Castello, i fragmenti de' quali, poco fa, furono disotterrati vicino alla chiesa di Santo Celso (Vedi anche Bull. Com. 1893, p. 20 segg)."
Graziano aveva grande propensione per i soldati Germani, molto meno per i Romani che gliene serbarono rancore. Inoltre si occupava più di arene e giochi circensi che non di battaglie.
Nel 383 l'ispanico Clemente Magno Massimo venne proclamato imperatore dalle legioni di Britannia; sbarcato in Gallia, sconfisse vicino a Parigi Graziano, conquistandone la provincia.
Graziano, impopolare tra le truppe, che passarono dalla parte di Magno Massimo, si recò nella Gallia meridionale, ma a Lione fu assassinato dal magister equitum Andragazio nel 383.
Per Zosimo fu invece ucciso da Andragazio a Sigidunum nella Mesia. Aveva solo 24 anni.
BIBLIO
- Zosimo - Historia Nea - IV -
LA MORTE
Graziano aveva grande propensione per i soldati Germani, molto meno per i Romani che gliene serbarono rancore. Inoltre si occupava più di arene e giochi circensi che non di battaglie.
Nel 383 l'ispanico Clemente Magno Massimo venne proclamato imperatore dalle legioni di Britannia; sbarcato in Gallia, sconfisse vicino a Parigi Graziano, conquistandone la provincia.
Graziano, impopolare tra le truppe, che passarono dalla parte di Magno Massimo, si recò nella Gallia meridionale, ma a Lione fu assassinato dal magister equitum Andragazio nel 383.
Per Zosimo fu invece ucciso da Andragazio a Sigidunum nella Mesia. Aveva solo 24 anni.
BIBLIO
- Zosimo - Historia Nea - IV -
- Auguste A. Beugnot - Histoire de la Destruction du Paganisme en Occidente - 1832 -
- Orosio - Historiarum adversus paganos libri septem -
- Antonio Lombatti - Il culto delle reliquie. Storia, leggende, devozione - Sugarco 2007 -
- Peter Manseau - La bottega delle reliquie - Fazi - Roma 2012 -
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