Nome completo: Libius Severus Serpentius
Nascita: Lucania, 420 circa
Morte: Roma, autunno 465
Predecessore: Maggioriano
Successore: Antemio
Regno: 461-465 d.c.
LE ORIGINI
Libius Severus Serpentius nacque in Lucania nel 420, descritto dalle fonti come uomo pio e religioso, messo sul trono dallo svevo Ricimero, potentissimo magister militum d'Occidente e assassino di Maggioriano il 7 agosto 461.
LE LOTTE PER LA SUCCESSIONE
Alla morte dell'imperatore iniziò la lotta per la successione tra l'imperatore d'Oriente Marciano, che in definitiva però se ne lavò le mani ignorando le depredazioni di Genserico, anche nel sacco di Roma, il re dei Vandali Genserico e il generale Ricimero, che voleva porre sul trono d'Occidente un imperatore marionetta, non potendo egli prendere il trono in quanto di origine barbara.
Genserico aveva rapito durante il Sacco di Roma (455) la moglie e le figlie di Valentiniano III (Licinia Eudossia, Placidia ed Eudocia) costringendo Eudocia a sposare il proprio figlio Unerico per assicurarsi una parentela imperiale. Però come candidato alla successione Genserico propose Anicio Olibrio, che aveva sposato Placidia, anche lui imparentato quindi con la famiglia imperiale. Per essere più convincente attaccò ripetutamente Italia e Sicilia, abolendo il trattato di pace con Maggioriano.
Ricimero, quando era giunto dalla Gallia, aveva dovuto lasciare il posto a Maggiorano perchè Papa Leone Magno, alle porte di Roma, gli consigliò sprezzantemente di mettersi da parte visto quanto erano malridotti sia lui che il suo esercito, aggiungendo che a Roma i barbari non erano graditi. Così, pur essendosi sbarazzato di due imperatori non poteva sperare nel trono, ma il suo più grande nemico, Leone Magno, era morto e al suo posto era stato posto Papa Ilario. uomo di poco polso e a lui favorevole.
Sia Ricimero che Marciano cercarono di far desistere Genserico, ma non ottenendo soddisfazione Ricimero mise sul trono l'aristocratico Libio Severo, quello che sicuramente avrebbe rispettato i privilegi dei senatori, che infatti accettarono, nominandolo imperatore a Ravenna nel 461.
IL REGNO
Ma le province fedeli a Maggiorano non riconobbero imperatore Libio, come la Gallia di Egidio e la Dalmazia di Marcellino. In più la Britannia era stata abbandonata, l'Africa era stata conquistata dai Vandali, la Hispania dai Visigoti. Ma non lo riconobbe neppure il nuovo l'imperatore d'Oriente, Leone I, un tipo non tenero detto Il macellaio, tanto che per l'area orientale fu giudicato un usurpatore.
Temendo che Marcellino marciasse contro di lui, Severo chiese aiuto a Leone I che inviò come ambasciatore Filarco, facendo desistere Marcellino dall'attacco. Ma i complotti di Racimero non avevano tregua: il magister militum per Gallias Egidio si ribellò, Libio lo destituì sostituendolo con Agrippino.
Questi, sotto il regno di Maggiorano, era stato accusato da Egidio di tradimento. Risultato colpevole fu condannato a morte, ma venne risparmiato per intervento di Ricimero, che lo usò poi contro Egidio. Agrippino coll'aiuto dei Visigoti combatté contro Egidio e i suoi alleati Franchi, condotti dal re Childerico I.
Per ottenerne il sostegno, nel 462 Severo diede ai Visigoti l'accesso al Mar Mediterraneo, assegnando loro la città di Narbona, separando di fatto Egidio dal resto dell'impero. La morte di Egidio riportò la Gallia all'imperatore, ma non per molto.
Genserico intanto sperava ancora di poter mettere Anicio Olibrio sul trono d'Occidente, per cui le incursioni sul suolo italico continuarono. Gli aristocratici pregarono allora l'imperatore di far pace coi Vandali, e Libio inviò il patrizio Taziano a contrattare, ma senza successo.
Per tenersi buono Leone I Libio Severo accettò di non nominare il console d'Occidente per il 464 e il 465, ma di accettare che entrambe le nomine di quell'anno fossero fatte dalla corte orientale.
LA MORTE
Cassiodoro, nel VI secolo, affermò che Severo era stato ucciso da Ricimero, dopo averlo invitato a cena nel proprio palazzo propinandogli cibo avvelenato. Ma tre anni dopo la morte dell'imperatore, il poeta Sidonio Apollinare affermava invece che fosse morto di morte naturale. La verità non si è mai saputa.
BIBLIO
- Ralph W. Mathisen - Libius Severus (461-465 A.D.) - su De Imperatoribus Romanis - 1997 -
- Stewart Irvin Oost - D. N. Libivs Severvs P. F. AVG - in Classical Philology - vol. 65 - n. 4 - 1970 -
- Conte Marcellino - Cronache - 464 -
- Marcellino - Cronache - 465 - Giordane - Romana - 336 -
- Cassiodoro - Cronaca - Chronica gallica anno 511 -
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