PERSECUZIONI CONTRO I CRISTIANI
Le maggiori persecuzioni contro i cristiani di cui si hanno chiari resoconti sono state quelle sotto Marco Aurelio, una seconda con Decio e Valeriano e di una terza, detta la "grande persecuzione", con Diocleziano. Finirono con l'editto di Nicomedia del 311 emanato dall'imperatore Galerio, confermato dall'editto di Milano del 313 promulgato da Costantino I.
CRISTIANI GIUSTIZIATI NEL CIRCO MASSIMO |
Nelle fonti agiografiche cristiane si ricordano, tra la seconda metà del I sec. e gli inizi del IV, 10 principali persecuzioni contro i cristiani, avvenute sotto gli imperatori: Nerone, Domiziano, Traiano, Marco Aurelio, Settimio Severo, Massimino Trace, Decio, Valeriano, Aureliano e Diocleziano.
La prima persecuzione, quella di Nerone, testimoniata anche da Tacito, scoppiò nel 64 quando i cristiani furono accusati di avere appiccato il Grande incendio di Roma che distrusse gran parte della città di Roma. Secondo la tradizione, in questa persecuzione furono uccisi gli apostoli Pietro e Paolo.
Nei successivi due secoli e mezzo il cristianesimo rimase sempre una religione illegale e i cristiani rei di empietà quando rifiutavano i sacrifici agli Dei romani. Ma alle dieci "grandi persecuzioni" sopra elencate si alternarono periodi di tranquillità e tolleranza. Le stime dei martiri cristiani non sono chiare. Le fonti agiografiche in genere non forniscono dati attendibili e nel I e II secolo non vi fu alcun decreto imperiale che ordinasse una persecuzione organizzata dei cristiani a causa delle loro fede. Le uccisioni e le condanne furono episodi circoscritti, legati a colpe concrete che venivano loro attribuite, e furono accompagnate anche da atteggiamenti favorevoli in qualcuno degli imperatori.
La grave crisi del III secolo dell'impero fu invece causa di un atteggiamento in generale di maggiore ostilità, anche per il maggior peso assunto dalle comunità cristiane, soprattutto nelle regioni orientali dell'impero. Le persecuzioni cessarono con l'editto di Milano del 313, nel quale Costantino I riconobbe la libertà di culto ai cristiani, pur permettendo la professione del paganesimo.
Giuliano l'Apostata, ultimo imperatore pagano di Roma, non vietò il culto cristiano, perchè sosteneva la libertà di culto. Solo vietò ai cristiani di insegnare la letteratura greca e romana, che i cristiani avversavano e condannavano, spesso in modo violento, tanto che un altro elemento del dissidio cristiano con l'imperatore Giuliano fu una condanna a pagare la ricostruzione di uno dei templi pagani incendiati dai cristiani.
Nel 380 l'imperatore Teodosio I emanò l'editto di Tessalonica con il quale proclamava il cristianesimo religione ufficiale dell'impero romano, vietando drasticamente ogni altro tipo di culto sotto pena di morte e di confisca di tutti i beni familiari, dando inizio così alla persecuzione dei pagani.
Anno 40 d.c. -
A causa dei tumulti tra Cristiani ed Ebrei l'imperatore Claudio li fece cacciare entrambi da Roma. Ebrei e Cristiani infatti predicavano il loro credo come unico e vero, per cancellare qualsiasi altra religione. Nessuna delle religioni pagane si era mai imposta con la forza, nè aveva cercato di abolire le altre religioni. La persecuzione di cristiani ed ebrei nacque da questo, perchè predicavano contro le altre religioni e pretendevano di abolirle, compreso il culto dell'imperatore, il che rappresentava una minaccia allo stato.
Anno 64 d.c. -
Si pensa sia stato Nerone a ordinare l'incendio di Roma, ma non ci sono prove a riguardo. Fattostà che per stornare i sospetti la colpa venne data ai cristiani.
Pur essendo stati espulsi da Claudio, a causa dei tumulti continui tra cristiani ed ebrei, molti cristiani erano rimasti a Roma fondando una importante comunità, aderita soprattutto da schiavi e liberti.
Prima sarebbero stati arrestati quanti confessavano e in seguito, su denuncia di questi, ne sarebbero stati condannati moltissimi altri. La persecuzione fu feroce e sanguinosa.
Secondo la tradizione fu allora che San Paolo venne decapitato e San Pietro fu crocefisso a testa in giù.
Anno 95 d.c. -
Flavio Clemente, fratello dell'imperatore Vespasiano, e sua moglie Flavia Domitilla, vennero fatti uccidere da Domiziano. Dione Cassio: "Domiziano mandò a morte con molti altri, Flavio Clemente, allora console, benché fosse suo cugino e avesse in moglie Flavia Domitilla, sua parente. Entrambi furono condannati per il delitto di ateismo. Secondo questi capi di accusa furono condannati molti altri, che avevano seguito i costumi giudaici: molti uccisi, altri puniti con la confisca dei beni." La condanna per ateismo non esiste nel diritto romano, e per giunta l'evento non è suffragato da altri storici, mentre si suppone che Flavio avesse ordito insieme alla moglie e altri una congiura contro l'imperatore.
.:: 100 ::.
Anno 112 d.c. -
Plinio il giovane, in qualità di legato nella provincia di Bitinia, riportò gli ordini di Traiano sull'obbligo per tutti i cittadini romani di sacrificare agli Dei dello Stato; in cambio avrebbero ricevuto un libellus attestante l'avvenuto sacrificio. Però l'ordine non voleva colpire proprio il Cristianesimo, perchè riguardò tutti i culti, anche egizi e asiatici. Coloro che si rifiutavano venivano accusati di empietà, con l'arresto, l'imprigionamento, la tortura e la morte.
Comunque Traiano raccomandò:
- Di non fare d'ufficio alcuna ricerca di cristiani a fini persecutori;
- Se essi fossero stati denunciati e confessi sarebbero stati da punire;
- Vietava di dare seguito alle denunce anonime, da non doversi accettare in alcun modo.
Anno 257 d.c. -
Valeriano emanò un primo editto che imponeva a vescovi, preti e diaconi di sacrificare agli Dei, pena l'esilio, e proibì inoltre ai cristiani le assemblee di culto.
Anno 258 d.c.
Un secondo editto inasprì le pene per chi rifiutava il sacrificio e aggiunse la confisca dei beni per i senatori e cavalieri, con un provvedimento destinato soprattutto a rimpinguare le casse statali.
Gravi persecuzioni afflissero il Nord Africa nel III sec. spaccando la comunità cristiana in fedeli e lapsi, coloro che avevano temporaneamente abiurato la loro fede per salvarsi.
Anno 95 d.c. -
Flavio Clemente, fratello dell'imperatore Vespasiano, e sua moglie Flavia Domitilla, vennero fatti uccidere da Domiziano. Dione Cassio: "Domiziano mandò a morte con molti altri, Flavio Clemente, allora console, benché fosse suo cugino e avesse in moglie Flavia Domitilla, sua parente. Entrambi furono condannati per il delitto di ateismo. Secondo questi capi di accusa furono condannati molti altri, che avevano seguito i costumi giudaici: molti uccisi, altri puniti con la confisca dei beni." La condanna per ateismo non esiste nel diritto romano, e per giunta l'evento non è suffragato da altri storici, mentre si suppone che Flavio avesse ordito insieme alla moglie e altri una congiura contro l'imperatore.
.:: 100 ::.
Anno 112 d.c. -
Plinio il giovane, in qualità di legato nella provincia di Bitinia, riportò gli ordini di Traiano sull'obbligo per tutti i cittadini romani di sacrificare agli Dei dello Stato; in cambio avrebbero ricevuto un libellus attestante l'avvenuto sacrificio. Però l'ordine non voleva colpire proprio il Cristianesimo, perchè riguardò tutti i culti, anche egizi e asiatici. Coloro che si rifiutavano venivano accusati di empietà, con l'arresto, l'imprigionamento, la tortura e la morte.
Comunque Traiano raccomandò:
- Di non fare d'ufficio alcuna ricerca di cristiani a fini persecutori;
- Se essi fossero stati denunciati e confessi sarebbero stati da punire;
- Vietava di dare seguito alle denunce anonime, da non doversi accettare in alcun modo.
Anno 126 d.c. -
Con un decreto Adriano vietò la circoncisione, la pubblica lettura della legge mosaica e l'osservanza del sabato. In una lettera inviata al proconsole della provincia d'Asia, l'imperatore stabilì che il cristiano, incriminato per la sua fede, doveva essere processato solo se l'accusatore dimostrava con prove concrete la trasgressione delle leggi (e la condanna doveva essere in rapporto al reato effettivamente commesso), altrimenti sarebbe stato il querelante a subire i rigori della legge. Il che dette ampio freno alle vendette personali e agli affaristi senza scrupoli che volevano arricchirsi coi beni dei condannati.
Anno 257 d.c. -
Valeriano emanò un primo editto che imponeva a vescovi, preti e diaconi di sacrificare agli Dei, pena l'esilio, e proibì inoltre ai cristiani le assemblee di culto.
Anno 258 d.c.
Un secondo editto inasprì le pene per chi rifiutava il sacrificio e aggiunse la confisca dei beni per i senatori e cavalieri, con un provvedimento destinato soprattutto a rimpinguare le casse statali.
Gravi persecuzioni afflissero il Nord Africa nel III sec. spaccando la comunità cristiana in fedeli e lapsi, coloro che avevano temporaneamente abiurato la loro fede per salvarsi.
Il martirio era d'obbligo per cui a Cartagine si tennero consigli e si fecero lotte sul rientro dei lapsi nella comunità religiosa. Dapprima si discusse se il martirio potesse equivalere al suicidio e pertanto un peccato mortale, poi si decise che i martiri erano esempi da seguire perchè Dio amava chi si faceva martirizzare per Lui (!). I martiri divennero santi e i lapsi traditori per molti.
I Novaziani
Questo fanatismo fece sorgere in quest'epoca i Novaziani, anch'essi cristiani ma perseguitati in seguito dall'imperatore cattolico Costanzo II, per cui Cristo non era della sostanza di Dio, come affermavano i Novaziani, ma solo simile a Dio. In Anatolia i Novaziani uccisero i soldati inviati dall'imperatore per costringerli ad accettare il suo credo.
Dopo la morte di Costanzo i Novaziani furono protetti dall'imperatore Giuliano che era pagano e liberale di fronte a qualsiasi religione, mentre l'ariano e cristiano Flavio Valente li perseguitò di nuovo e l'imperatore Onorio nel 412 li iscrisse come eretici, quindi condannati a morte.
Anno 257 d.c.
L'imperatore Valeriano emise un editto che imponeva a vescovi, preti e diaconi di sacrificare agli Dei, pena l'esilio, e proibì inoltre ai cristiani le assemblee di culto. Nel 258 inasprì le pene per chi rifiutava il sacrificio e aggiunse la confisca dei beni per senatori e cavalieri.
Anno 260 d.c.
L'imperatore Gallieno, a differenza del padre, che aveva perseguitato i cristiani, promulgò editti in cui concedeva la libertà di culto, concesse a tutti i cristiani di rientrare dall'esilio e restituì alle chiese i loro beni. Eusebio di Cesarea loda Gallieno per i suoi editti di libertà religiosa.
La "pace" instaurata da Gallieno con i cristiani durò fino alle persecuzioni di Diocleziano nel 303. Inoltre la promulgazione di editti riconobbe anche la comunità cristiana, cosa mai accaduto in precedenza.
Anno 303 d.c. -
sotto Diocleziano, la persecuzione fu molto violenta nella parte orientale dell'impero, sotto il dominio del Cesare Galerio. Venne ordinata la distruzione di chiese e libri sacri e a tutti i cittadini venne richiesto di sacrificare agli Dei.
Le persecuzioni terminarono nel 311 d.c. con l'editto di Nicomedia, emanato dagli augusti Galerio, Costantino I e Licinio. Erano iniziate con Nerone nel 64, perdurando dunque per 247 anni.
PERSECUZIONI CONTRO PAGANI ED ERETICI
Le persecuzioni della chiesa contro i pagani furono molto più pesanti di quanto non abbiano fatto i pagani contro di loro. Le persecuzioni dei cristiani sui pagani durarono dal IV secolo al XIX secolo, dunque per circa 1500 anni. Molte persecuzioni furono contro gli stessi cattolici, a volte per credo un po' diversi, o per piccole differenze nel credo.
Questo perchè la religione cristiana attinse da diversi miti. La Triade divina ad esempio, presente a Roma, in Grecia, tra gli etruschi e nei paesi orientali, aveva una divinità dominante e due divinità minori, per cui fu difficile pensare che le tre persone della trinità fossero dello stesso potere. Inoltre la trinità era composta da elementi maschili e femminili, mentre la trinità cattolica era solo maschile.
Per giunta il Cattolicesimo nacque come corrente eretica che determinò lo scisma tra la chiesa d'oriente, quella originaria e ortodossa e quella d'occidente, la cosiddetta del Filioque. Per cui la chiesa eretica perseguitò le eresie.
Anno 54 d.c.
L'apostolo Paolo attacca il culto di Diana Efesina, difesa dai proseliti che gridarono ovunque: "Grande è Diana Madre degli Efesini". Il culto fu così sentito che nei secoli in cui impazzò l'eccidio e il martirio dei Greci affinchè si convertissero al culto cristiano, si ritenne opportuno fondare nel posto della Diana Efesina il culto della Madonna, culto che la Chiesa cattolica non aveva affatto contemplato, essendo una religione maschile e, diciamolo pure, maschilista. Si calcola venissero crocefissi circa 30000 greci fedeli inconvertibili della Dea Efesina.
I Novaziani
Questo fanatismo fece sorgere in quest'epoca i Novaziani, anch'essi cristiani ma perseguitati in seguito dall'imperatore cattolico Costanzo II, per cui Cristo non era della sostanza di Dio, come affermavano i Novaziani, ma solo simile a Dio. In Anatolia i Novaziani uccisero i soldati inviati dall'imperatore per costringerli ad accettare il suo credo.
Dopo la morte di Costanzo i Novaziani furono protetti dall'imperatore Giuliano che era pagano e liberale di fronte a qualsiasi religione, mentre l'ariano e cristiano Flavio Valente li perseguitò di nuovo e l'imperatore Onorio nel 412 li iscrisse come eretici, quindi condannati a morte.
Anno 257 d.c.
L'imperatore Valeriano emise un editto che imponeva a vescovi, preti e diaconi di sacrificare agli Dei, pena l'esilio, e proibì inoltre ai cristiani le assemblee di culto. Nel 258 inasprì le pene per chi rifiutava il sacrificio e aggiunse la confisca dei beni per senatori e cavalieri.
UCCISIONI DEI CRISTIANI |
L'imperatore Gallieno, a differenza del padre, che aveva perseguitato i cristiani, promulgò editti in cui concedeva la libertà di culto, concesse a tutti i cristiani di rientrare dall'esilio e restituì alle chiese i loro beni. Eusebio di Cesarea loda Gallieno per i suoi editti di libertà religiosa.
La "pace" instaurata da Gallieno con i cristiani durò fino alle persecuzioni di Diocleziano nel 303. Inoltre la promulgazione di editti riconobbe anche la comunità cristiana, cosa mai accaduto in precedenza.
Anno 303 d.c. -
sotto Diocleziano, la persecuzione fu molto violenta nella parte orientale dell'impero, sotto il dominio del Cesare Galerio. Venne ordinata la distruzione di chiese e libri sacri e a tutti i cittadini venne richiesto di sacrificare agli Dei.
Le persecuzioni terminarono nel 311 d.c. con l'editto di Nicomedia, emanato dagli augusti Galerio, Costantino I e Licinio. Erano iniziate con Nerone nel 64, perdurando dunque per 247 anni.
PERSECUZIONI CONTRO PAGANI ED ERETICI
Le persecuzioni della chiesa contro i pagani furono molto più pesanti di quanto non abbiano fatto i pagani contro di loro. Le persecuzioni dei cristiani sui pagani durarono dal IV secolo al XIX secolo, dunque per circa 1500 anni. Molte persecuzioni furono contro gli stessi cattolici, a volte per credo un po' diversi, o per piccole differenze nel credo.
DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO NEL V SECOLO (clikkare sull'immagine per ingrandire) |
Per giunta il Cattolicesimo nacque come corrente eretica che determinò lo scisma tra la chiesa d'oriente, quella originaria e ortodossa e quella d'occidente, la cosiddetta del Filioque. Per cui la chiesa eretica perseguitò le eresie.
Anno 54 d.c.
L'apostolo Paolo attacca il culto di Diana Efesina, difesa dai proseliti che gridarono ovunque: "Grande è Diana Madre degli Efesini". Il culto fu così sentito che nei secoli in cui impazzò l'eccidio e il martirio dei Greci affinchè si convertissero al culto cristiano, si ritenne opportuno fondare nel posto della Diana Efesina il culto della Madonna, culto che la Chiesa cattolica non aveva affatto contemplato, essendo una religione maschile e, diciamolo pure, maschilista. Si calcola venissero crocefissi circa 30000 greci fedeli inconvertibili della Dea Efesina.
.:: 200 ::.
Anno 250 circa - Eresia di Saturnino
Saturnino di Antiochia, discepolo di Simone Mago e di Menandro, sostenne che il Padre Celeste creò gli angeli e le anime umane. Il Demiurgo, essere celeste perverso e malvagio, sorta di cattivo angelo invidioso, che Saturnino identifica con il feroce Dio ebraico Jahwé, volle imitarlo creando il mondo fisico e i corpi umani.
Quando le anime decaddero dalla loro condizione originaria, furono imprigionate dal malvagio Demiurgo nei corpi materiali che egli stesso aveva creato. Per Saturnino i suoi discepoli non si dovevano nutrire di carne, non dovevano sposarsi nè procreare. La setta gnostica di Saturnino venne perseguitata e sterminata.
Anno 250 circa - Eresia di Saturnino
Saturnino di Antiochia, discepolo di Simone Mago e di Menandro, sostenne che il Padre Celeste creò gli angeli e le anime umane. Il Demiurgo, essere celeste perverso e malvagio, sorta di cattivo angelo invidioso, che Saturnino identifica con il feroce Dio ebraico Jahwé, volle imitarlo creando il mondo fisico e i corpi umani.
Quando le anime decaddero dalla loro condizione originaria, furono imprigionate dal malvagio Demiurgo nei corpi materiali che egli stesso aveva creato. Per Saturnino i suoi discepoli non si dovevano nutrire di carne, non dovevano sposarsi nè procreare. La setta gnostica di Saturnino venne perseguitata e sterminata.
.:: 300 ::.
Anno 301 -
Gregorio di Parzia il proselitista, durante una calamità naturale, sfruttando la superstizione orientale, riuscì a battezzare cristiano il re dell’Armenia Tridat III che ordinò il massacro dei sacerdoti pagani e la conversione in chiese o case di predica di tutti i templi dell’Anaitide, di Mithra, d’Ormousd e delle varie divinità greco-romane. Tutte le biblioteche dell’Armenia, fondate dai sovrani ellenisti, furono incendiate in quanto "arche di sapere demoniaco". Gregorio fu incoronato primo vescovo del paese.
Anno 313 -
Licinio vinse il 30 Aprile il pagano Augusto dell’Oriente Maximus Dea, col suo esercito che cantò il Summe Sancte Deus! (Supremo e Santo Dio). Lo sconfitto Dea dopo alcuni giorni emise l'ordinanza di Nicomidia con la quale si applicò totale libertà religiosa a tutti coloro che semplicemente erano sudditi del’Impero Romano. Perseguito intanto da Licinio, il Dea si suicidò avvelenandosi. Dopo la morte, tutti i suoi scritti e le statue furono distrutti da Licinio, e dai cristiani.
Nel 313, Ario, fatto presbitero dal papa e chiamato a condurre una chiesa di Alessandria, combattè e perseguitò varie eresie come lo Gnosticismo e il Modalismo o Sabellianismo, ma nel 319 entrò in contrasto col nuovo vescovo, Alessandro, accusandolo di insegnare che il Figlio fosse identico al Padre, mentre Ario pretendeva fosse di natura inferiore. Il vescovo fece scomunicare Ario accusandolo di eresia, ma Ario fuggito in Palestina, fu accolto a braccia aperte insieme alle sue dottrine da Eusebio di Nicomedia.
Anno 314 -
Immediatamente dopo la sua piena legalizzazione, la chiesa cristiana attaccò i pagani: il concilio di Ancirra denunciò il culto della Dea Artemide, come culto stregonico e adoratore del demonio. Costantino attaccò e perseguitò i Donatisti, cristiani che non riconoscevano i sacramenti somministrati da preti che avevano abiurato per salvare la pelle ed erano poi tornati cristiani.
L'imperatore Costantino desiderava nelle sue mani il potere sia civile che sacro, come era accaduto prima del cristianesimo dove l'imperatore era anche Pontefice Massimo. Però con il cristianesimo le religioni entrano in conflitto, perchè esso dichiara false tutte le altre.
Allora Costantino per decidere il conflitto raduna i suoi consiglieri e chiede quale religione stabilire come unica ufficiale, quindi degna di essere pagata dallo stato, nei sacerdoti, nei templi e nei riti. I consiglieri sono dibattuti tra la religione mitraica e la cristiana che hanno pressappoco uguale seguito, ma la mitraica è esclusa alle donne e in più ha un lato misterico che molti non sono in grado di comprendere. Così Costantino dichiara il cristianesimo religione ammessa al pari delle altre pagane.
Anno 315 -
Il 13 Agosto si svolge una gara tra dodici rabbini Ebrei ed il noto "esorcista" vescovo Silvestro, grande persecutore di pagani, fatto santo per questo, proveniente da Roma, per decidere se l'imperatore Constantino, e sua madre Elena, adotteranno l'ortodossia Giudea oppure il cristianesimo. Silvestro vince la previsione, ed Elena meravigliatasi lo fa diventare suo personale "spirituale", incurante del fatto che egli fa il guaritore, e pertanto è stregone.
Inizia la persecuzione agli Dei pagani e ai suoi fedeli, a Didima, in Asia minore, viene saccheggiato l'oracolo del Dio Apollo e i sacerdoti pagani vengono torturati sino alla morte. I pagani vengono allontanati dal Monte Athos e sono distrutti tutti i templi greci del luogo.
Anno 319 -
Constantino esonera la chiesa cristiana completamente dalle tasse ed i preti cristiani dai doveri militari. Pertanto i militari cristiani facevano le guerre per loro scelta, come S. Martino.
Anno 301 -
Gregorio di Parzia il proselitista, durante una calamità naturale, sfruttando la superstizione orientale, riuscì a battezzare cristiano il re dell’Armenia Tridat III che ordinò il massacro dei sacerdoti pagani e la conversione in chiese o case di predica di tutti i templi dell’Anaitide, di Mithra, d’Ormousd e delle varie divinità greco-romane. Tutte le biblioteche dell’Armenia, fondate dai sovrani ellenisti, furono incendiate in quanto "arche di sapere demoniaco". Gregorio fu incoronato primo vescovo del paese.
Anno 313 -
Licinio vinse il 30 Aprile il pagano Augusto dell’Oriente Maximus Dea, col suo esercito che cantò il Summe Sancte Deus! (Supremo e Santo Dio). Lo sconfitto Dea dopo alcuni giorni emise l'ordinanza di Nicomidia con la quale si applicò totale libertà religiosa a tutti coloro che semplicemente erano sudditi del’Impero Romano. Perseguito intanto da Licinio, il Dea si suicidò avvelenandosi. Dopo la morte, tutti i suoi scritti e le statue furono distrutti da Licinio, e dai cristiani.
Nel 313, Ario, fatto presbitero dal papa e chiamato a condurre una chiesa di Alessandria, combattè e perseguitò varie eresie come lo Gnosticismo e il Modalismo o Sabellianismo, ma nel 319 entrò in contrasto col nuovo vescovo, Alessandro, accusandolo di insegnare che il Figlio fosse identico al Padre, mentre Ario pretendeva fosse di natura inferiore. Il vescovo fece scomunicare Ario accusandolo di eresia, ma Ario fuggito in Palestina, fu accolto a braccia aperte insieme alle sue dottrine da Eusebio di Nicomedia.
Anno 314 -
Immediatamente dopo la sua piena legalizzazione, la chiesa cristiana attaccò i pagani: il concilio di Ancirra denunciò il culto della Dea Artemide, come culto stregonico e adoratore del demonio. Costantino attaccò e perseguitò i Donatisti, cristiani che non riconoscevano i sacramenti somministrati da preti che avevano abiurato per salvare la pelle ed erano poi tornati cristiani.
L'imperatore Costantino desiderava nelle sue mani il potere sia civile che sacro, come era accaduto prima del cristianesimo dove l'imperatore era anche Pontefice Massimo. Però con il cristianesimo le religioni entrano in conflitto, perchè esso dichiara false tutte le altre.
Allora Costantino per decidere il conflitto raduna i suoi consiglieri e chiede quale religione stabilire come unica ufficiale, quindi degna di essere pagata dallo stato, nei sacerdoti, nei templi e nei riti. I consiglieri sono dibattuti tra la religione mitraica e la cristiana che hanno pressappoco uguale seguito, ma la mitraica è esclusa alle donne e in più ha un lato misterico che molti non sono in grado di comprendere. Così Costantino dichiara il cristianesimo religione ammessa al pari delle altre pagane.
Anno 315 -
Il 13 Agosto si svolge una gara tra dodici rabbini Ebrei ed il noto "esorcista" vescovo Silvestro, grande persecutore di pagani, fatto santo per questo, proveniente da Roma, per decidere se l'imperatore Constantino, e sua madre Elena, adotteranno l'ortodossia Giudea oppure il cristianesimo. Silvestro vince la previsione, ed Elena meravigliatasi lo fa diventare suo personale "spirituale", incurante del fatto che egli fa il guaritore, e pertanto è stregone.
Inizia la persecuzione agli Dei pagani e ai suoi fedeli, a Didima, in Asia minore, viene saccheggiato l'oracolo del Dio Apollo e i sacerdoti pagani vengono torturati sino alla morte. I pagani vengono allontanati dal Monte Athos e sono distrutti tutti i templi greci del luogo.
Anno 319 -
Constantino esonera la chiesa cristiana completamente dalle tasse ed i preti cristiani dai doveri militari. Pertanto i militari cristiani facevano le guerre per loro scelta, come S. Martino.
Anno 320 o 321 -
un editto di Costantino I proibì i sacrifici cruenti e le pratiche divinatorie private: i culti magici erano da tempo guardati con sospetto ma continuava la divinazione pubblica.
Anno 324 -
Costantino dichiara il cristianesimo l'unico culto ufficiale dell'Impero. La religione pagana non è bandita perchè si propugna in teoria la libertà religiosa, ma la cristiana è l'unica sostenuta a spese dello stato. Saccheggia l'oracolo di Apollo nella città di Didima in Asia minore, tortura tutti i sacerdoti e li uccide, con l'accusa di alto tradimento. Nel sacro Monte Athos uccide i sacerdoti e i civili pagani distruggendone tutti i templi e santuari.
Anno 325 -
L'imperatore Costantino convocò un concilio a Nicea, il primo concilio cattolico, per dirimere la questione fra cattolici ortodossi e ariani. La maggioranza dei vescovi aderì al “Credo Niceno”, in cui la natura di Cristo era consustanziale, col Padre, da lui generato, e non creato. L'arianesimo fu condannato, gli Ariani perseguitati e uccisi. Ario fu mandato in esilio e i suoi libri vennero bruciati.
Anno 326 -
L'imperatore Costantino, per volere di sua madre Elena, che viene proclamata santa, ammazza la sua prima moglie Fausta. Elena si recò coi suoi "padri spirituali" a Gerusalemme, dove, anche se la legislazione in Giudea prevedeva l'incenerimento di tutte le croci dopo le esecuzioni, scoprì la cosiddetta "santa croce" dove era stato crocifisso secondo la tradizione cristiana il rabbino Jeshua.
Sempre per suggerimento di Elena, suo figlio rade al suolo il tempio del Dio della medicina Asclepio in Aiges di Cilicia ed usa le sue colonne per costruire chiese. Inoltre distrugge il tempio di Venere a Gerusalemme perché sovrastante l'ipotetica tomba del rabbino Jeshua, ma anche il tempio di Venere e Cupido e di Asclepio a Roma, e quello di Asclepio in Aigeai, in Cilicia e molti templi della Dea Afrodite in Gerusalemme, Afaka, Mambre, Feniciea, Baalbek, ecc.
Anno 330 -
L'imperatore Costantino ruba i tesori e le statue dei templi pagani della Grecia per decorare la Nuova Roma, Costantinopoli, la nuova capitale dell'impero. I cristiani intanto saccheggiano e incendiano a Bayeux il santuario del Dio Celto-Romano, Apollo di Bayeux e linciano i suoi sacerdoti.
Anno 334 -
Un nuovo decreto ordina la chiusura di tutti i templi pagani. Alcuni di questi sono profanati e trasformati in bordelli o sale da gioco per disprezzo alla religione pagana. Sono giustiziati molti sacerdoti pagani. Un nuovo editto di Costantino ordina la distruzione dei templi pagani e l'esecuzione di tutti gli idolatri. Primi roghi di biblioteche in varie città dell'impero. Le prime fabbriche di calce vengono costruite vicino ai templi pagani già chiusi, facendo a pezzi statue e decorazioni marmoree per trasformarle in calce. Il tempio di Venere e Roma sulla via Sacra farà questa fine insieme a tanti altri.
Anno 335 -
Anno della famosa "Donazione Costantiniana", dove Costantino avrebbe donato a papa Silvestro I, dignità e diritti imperiali su Roma, l'Italia e l'occidente. La falsificazione viene scoperta nel 1440 da Lorenzo Valla, confermata oggi dai nuovi metodi di indagine scientifica sulla carta della dichiarazione che la fanno risalire all'VIII sec. e fornita nonchè stilata dagli abati del conventi di Cluny.
L'imperatore Costantino saccheggia molti templi Pagani dell’Asia Minore e della Palestina e ordina l'esecuzione per crocifissione di "tutti i maghi e indovini". Vengono così crocifissi come colpevoli del cattivo raccolto di quell’anno tutti gli "oracoli e gli accusati di magia".
Con loro è martirizzato anche Sopatrus, filosofo neoplatonico che aveva difeso il paganesimo e la filosofia. Inizia così il secolare processo alle streghe, continuato in Europa con l'ultimo rogo nel XVIII sec. in Francia.
Anno 337 -
Muore Costantino e sembra che prima di morire si sia convertito all'arianesimo (dottrina eretica), ma la chiesa, nonostante i massacri le persecuzioni e i familiari uccisi, tra cui la moglie e il figlio, lo fa santo.
Intanto Patrizio, capo della setta dei Patriziani, sostiene che i corpi umani non furono creati da Dio ma dal Maligno per imprigionarvi dentro le anime che l’Altissimo aveva inviato sulla Terra. Egli infatti riteneva che le anime tendono verso la Luce, ma imprigionate negli involucri di carne finiscono col peccare. Con la morte l’anima riacquisterà la libertà tornando alle eterne beatitudini celesti.
Perciò, affermava Patrizio, la morte era un evento lieto, liberatorio, e la sua predicazione eretica raccoglieva adepti e proseliti soprattutto tra i poveri, gli emarginati, per i quali la vita era un peso insopportabile.
Molti suoi seguaci giunsero a suicidarsi e a darsi spontaneamente la morte pur di affrettare la liberazione della propria anima. Ma quando si suicidarono alcuni giovanissimi di nobili famiglie, le autorità imperiali lo fecero arrestare e processare.
Condannato come “corruttore di giovani menti”, “istigatore al suicidio” e “perturbatore dell’ordine pubblico”, anche Patrizio, venne condotto al patibolo, dove fu decapitato, e la sua setta venne perseguitata e dispersa con tale violenza che, nel volgere di pochi decenni, si estinse del tutto.
Anno 341 -
L'imperatore succeduto a Costantino, Flavio Giulio Costanzo perseguita "tutti gli indovini e gli ellenici”. Molti pagani greci sono imprigionati o giustiziati. Con un editto proibì i sacrifici pagani, poi fece chiudere tutti i templi pagani proibendone l'accesso, ma molti proseguivano in privato il culto pagano.
Quando l'usurpatore Magnenzio vinse Costante ne revocò le leggi antipagane, permettendo la celebrazione di sacrifici notturni, ma dopo la sua sconfitta nel 353 da parte di Costanzo II tali riti furono nuovamente proibiti.
Nonostante le proteste e le preghiere dei senatori, Costanzo fece rimuovere l'altare della Vittoria dalla curia del Senato romano a seguito delle proteste dei senatori cristiani. Questo era un altare storico di culto di Stato, dove dai tempi della repubblica c'era la statuina tutta d'oro della Nike, o Dea Vittoria.
Secondo la tradizione tutti i giorni ogni senatore, prima di entrare nel Senato faceva un'offerta all'altare sotto forma di incenso e vino. L'altare fu successivamente riposizionato dopo la partenza di Costanzo, forse in segreto o per ordine dell'imperatore Giuliano, ma intanto la preziosa statuina venne fusa.
Anno 346 -
Nuove persecuzioni su larga scala contro i pagani di Costantinopoli. Viene bandito il famoso oratore Libanius, accusato di essere un “mago”.
Anno 353 -
L'usurpatore Magnenzio vinse Costante e ne revocò la legislazione antipagana, permettendo la celebrazione di sacrifici notturni, ma dopo la sua sconfitta nel 353 da parte di Costanzo II quei riti furono nuovamente proibiti; anzi, un editto del 356 puniva con la condanna a morte i trasgressori.
Costanzo fece rimuovere l'altare della Vittoria dalla curia del Senato romano, sebbene fosse un altare di culto di Stato.
Nelle regioni orientali dell'impero, si distrussero sculture e statue di divinità. Le demolizioni, operate da gruppi di cristiani senza l'uso delle armi, erano motivate dall'identificazione delle divinità pagane come demoni che abitavano i simulacri di culto, con la conseguenza di credere necessaria la loro distruzione,
Vennero proibite le pratiche divinatorie.
Anno 357 -
Costanzo tuttavia celebrò i suoi vicennalia (venti anni di regno) visitando la città di Roma e in qualità di pontefice massimo, conferì titoli sacerdotali e confermò i privilegi delle Vestali; venne inoltre emanata una legge che confermava le prerogative dei sacerdoti pagani.
Però, soprattutto nelle regioni orientali dell'impero, si operò la distruzione di sculture di divinità pagane ad opera di gruppi di cristiani fanatici, che secondo la propaganda cattolica, vedevano demoni negli Dei pagani.
La Dea Venere, chiamata anche Luxfero, cioè "sono portatrice di luce", diventò Lucifero, Astarte detta anche Astaroth divenne un demone, e la Dea Fortuna Mammona divenne Mammona il diavolo citato nei vangeli. Furono distrutte così montagne di statue greche e romane di incomparabile valore e bellezza, un capitale culturale ed artistico sottratto all'umanità.
Anno 357 -
Costanzo proibisce tutti i metodi di divinazione, compresa l'astrologia.
Anno 359 -
In Skytopolis, Siria, i cristiani organizzano il primo fra i tanti campi di concentramento per la tortura e l’esecuzione dei pagani arrestati in qualsiasi parte dell’Impero. L'adorazione dei Dioscuri è dichiarata fuori legge perché fondata sulla magia, cosi si sigillano i santuari e si uccidono i sacerdoti.
Anno 361 fino al 363 -
La tolleranza religiosa e la restaurazione dei culti pagani sono nuovamente dichiarate a Costantinopoli, il 1° dicembre 361, dall'imperatore Flavio Claudio Giuliano, il successore di Costanzo II. Per quanto educato alla fede cristiana, egli rimase pagano nel cuore nascondendo il suo credo, come si evidenzia nelle sue lettere, per paura di venire ucciso dai cristiani. Confessò nelle sue lettere di aver trovato molta più pietà e giustizia tra i pagani che tra i livorosi cristiani.
In seguito si fece iniziare ai Misteri della Grande Madre Cibele e a quelli del Mitraismo, ripristinò i culti tradizionali e ne tentò una riforma, chiamando il nuovo culto "Ellenismo", ma le sue riforme non ebbero successo, forse anche a causa della brevità del suo regno.
Egli era per la libertà di culto. Assassinio dell'imperatore Giuliano ad opera di un cristiano del suo seguito, che lo ammazzò a tradimento mentre combatteva contro i Persiani. Secondo altri morì per un colpo sfortunato mentre cercava di sedare un tumulto. Ricominciano le persecuzioni.
Anno 364 -
L'imperatore Flavio ordina di bruciare la celeberrima biblioteca di Antiochia. e l’11 settembre, ordina la pena di morte per tutti i pagani che praticano il culto antico degli Dei ancestrali o praticano la divinazione ("sileat omnibus perpetuo divinandi curiositas"). Tre decreti differenti (4 febbraio, 9 settembre, 23 dicembre) ordinano la confisca di tutte le proprietà dei templi pagani, punendo con la pena di morte tutti coloro che praticano rituali pagani, inclusi quelli fatti privatamente.
Anno 365 -
Un decreto imperiale, del 17 novembre, proibisce ai funzionari pagani di comandare i soldati cristiani.
Anno 370 -
L'imperatore Valente ordina una tremenda persecuzione contro i pagani in tutta la parte orientale dell’Impero. Ad Antiochia si giustizia, in mezzo a molti altri pagani, l’ex governatore Fidustius e i sacerdoti Hilarius e Patricius e vengono torturati o ammazzati migliaia di innocenti i quali semplicemente si rifiutano di tradire il culto tradizionale dei loro avi.
Si bruciano numerosi libri nelle piazze delle città dell'Impero dell’est. Si perseguitano tutti gli amici di Giuliano (Orebasius, Sallustius, Pegasius, ecc.). Viene bruciato vivo il filosofo Simonides e decapitato il filosofo Maximus.
Anno 372 -
L'imperatore Valente ordina al governatore dell'Asia, Fisto di sterminare tutti i Gentili e distruggere le loro opere. Persone terrorizzate incominciano a bruciare da soli le loro librerie per scampare il pericolo. Gli altri sono consegnati ai boia. Infinite le delazioni, il clima è di terrore.
Anno 373 -
Nuova proibizione di tutti i metodi di divinazione. Il termine "pagano" è introdotto dai cristiani per disprezzare i gentili.
Anno 375 -
San Martino completa la distruzione dei Templi Gentili della Galatia e sulle macerie costruisce monasteri. I cristiani dell’impero orientale sigillano il santuario di Asclepio ad Epidavros e penalizzano anche le manifestazioni del culto locale, comprese le interpretazioni teatrali.
Girolamo (Lettere, CVII) racconta che il prefetto di Roma Gracco aveva fatto distruggere già nel 377 le statue di un santuario mitraico, che tuttavia erano probabilmente in una sua proprietà privata, come in molti casi erano questo tipo di santuari (Girolamo, Le lettere, con traduzione e note di S. Coda, Roma, 1962, nota 10 a p. 262).
Anno 380 -
Il 27 febbraio, un editto dell’imperatore Flavio Teodosio converte il cristianesimo in religione esclusiva dell’Impero Romano, proclamando: “tutte le nazioni che sono soggette alla nostra clemenza e moderazione devono continuare a praticare la religione che fu introdotta ai romani dal divino apostolo Pietro”. Vieta tutte le religioni tranne quella cristiana e tutti i non cristiani sono "schifosi, eretici, stupidi e ciechi". Il vescovo di Milano Ambrogio (poi fatto santo) è autorizzato a distruggere tutti i Templi dei Gentili e costruire chiese sulle loro fondamenta.
La folla cristiana sobillata dai preti attacca il santuario greco di Eleusina, lo profana e minaccia di linciare i sacerdoti Nestorius e Priskus.
Il novantacinquenne ierophante Nestorius, pieno di tristezza e indignazione, chiude gli antichissimi Misteri Eleusini (durati ben 1500 anni) e preannuncia l'inizio sulla terra del regno del buio spirituale.
L'imperatore Teodosio in una sua ordinanza chiama "non sani di mente" tutti coloro che non sono d'accordo con la dottrina cristiana della Santa Trinità e vieta ogni disaccordo con il volere della Chiesa.
Anno 381 -
12 maggio, Teodosio priva di tutti i loro diritti i cristiani che tornano a praticare la religione pagana a cui sono stati obbligati. In tutta la parte orientale dell’Impero si saccheggiano o si bruciano i templi e le biblioteche pagane. Il 21 dicembre, Teodosio proibisce anche la semplice visita ai templi ellenici. A Costantinopoli il tempio della Dea Afrodite diventa, in segno di disprezzo, un bordello, mentre il tempio di Helios e Artemide una stalla.
Anno 382 -
L'imperatore d'Occidente Graziano ordina lo spegnimento "dell'eterno" Sacro Fuoco della Dea Vesta. Il cospicuo patrimonio delle sacerdotesse imprigionate, si trasferisce alla Chiesa. L'ultima di esse, prima di chiudere il tempio brucia il Palladio, la sacra immagine lignea dell'antica Pallade-Atena perchè non cada in mani nemiche.
Anno 384 -
L'imperatore Teodosio ordina al prefetto pretoriano Maternus Cynegius, un devoto cristiano, di cooperare con i vescovi locali e distruggere i templi dei pagani nel nord della Grecia e in Asia Minore.
Anno 385 fino al 388 -
Maternus Cynegius, animato dalla sua fanatica sposa e dal vescovo (Santo) Marcellus, percorre con le sue bande tutto il paese, sequestrando e distruggendo cento templi ellenici, santuari e altari. Tra questi fu distrutto il tempio di Odessa, il Cabeireion di Imbros, il tempio di Zeus ad Apamea, il tempio di Apollo a Dydima e tutti i templi di Palmyra. Migliaia di innocenti pagani in tutto l’Impero vengono martirizzati nel campo di concentramento di Skythopolis.
Nei campi della morte di Skithopolis decine di migliaia di gente innocente subisce il martirio: "E dalle più remote località del Impero trascinavano incatenati innumerevoli cittadini di ogni età, e classe sociale. E molti di loro morivano nel percorso o nelle prigioni locali. E coloro che riuscivano a sopravvivere, finivano a Skithopolis, una remota città della Palestina, dove avevano piazzato i strumenti delle torture e delle esecuzioni" scrive Marcellino Amiano.
- Priscilliano, per cui questo mondo è creato dal demonio ma ogni anima umana è legata ad un astro e questo, con i suoi benefici influssi, può aiutarla a sottrarsi alla prigionia della materia. Per lui le anime, per elevarsi verso la sfera spirituale, devono mortificare il corpo immondo attraverso l’abbrutimento dei piaceri carnali, ma non si sa se ciò era davvero pensato da Priscilliano e dai suoi o fu infamato per giustificarne la condanna.
Nel 380 subì una prima condanna e fu incarcerato. Nel 385, fu condotto a Treviri, in Germania, al cospetto dell’imperatore, l’usurpatore Magno Massimo, davanti al quale fu accusato di empietà, eresia e stregoneria. Sottoposto, insieme ai suoi più stretti seguaci, ad efferate torture tramite le quali i suoi carnefici ottennero una totale confessione delle colpe richieste, Priscilliano venne condannato a morte dall’imperatore. La condanna fu eseguita tramite decapitazione e insieme a Priscilliano furono uccisi anche i suoi seguaci Armenio, Eucrocia, Felicissimo, Latroniano, Aurelio e Assarino.
Anno 386 -
L'imperatore Teodosio proibisce, il 16 giugno, il restauro dei templi pagani saccheggiati. Ancora catture di Gentili e incendi di biblioteche private.
Anno 388 -
Per volontà di Teodosio si proibiscono i dibattiti pubblici sui temi religiosi. Il vecchio oratore Libanius spedisce una famosa Epistola "Pro Templis" a Teodosio, con la speranza che quei pochi templi ellenici rimasti vengano rispettati e risparmiati.
Anno 389 fino al 390 -
Si proibiscono tutte le feste che non rientrano nei calendari cristiani. Orde di eremiti fanatici, provenienti dal deserto, invadono le città del Medio Oriente e dell'Egitto distruggendo statue, altari, biblioteche, templi e linciando i pagani.
Anno 391 -
Il 24 febbraio, un nuovo decreto di Teodosio non solo proibì la visita ai templi pagani, ma anche solo di guardare le statue deturpate. Nuove e terribili persecuzioni per tutto l’Impero. In Alessandria i pagani, liberati dal filosofo Olympius, organizzano una rivolta e dopo alcuni scontri si rinchiudono nel tempio fortificato del Dio Seraphide (il Serapeion). Dopo un violento assedio, i cristiani prendono l'edificio, lo distruggono, uccidono tutti i rivoltosi, bruciano la sua famosa biblioteca e profanano le immagini di culto.
Eunapio, storico dell'ultimo periodo neoplatonico, scrive: "senza una ragione plausibile, senza il minimo rumore di guerra, il tempio di Serapide venne distrutto. Le statue e le offerte votive furono rubate. Solo il pavimento del tempio non venne asportato, dato che le pietre erano troppo pesanti. E dopo quella distruzione si vantavano di aver distrutto gli dei. In seguito, introdussero in quei luoghi sacri i cosiddetti monaci, uomini nella forma ma porci nel vestire e nel mangiare".
In questi scritti la folla dei cristiani viene descritta utilizzare tattiche militari per giungere alla distruzione del Serapeo rubando tutto ciò che non viene distrutto. Scheletri umani di criminali e di schiavi, spacciati per i cristiani uccisi dai pagani, vengono posti nelle chiese e venerati come martiri.
Nel 341 fu emanato un editto che proibiva nuovamente i sacrifici pagani e un altro che stabiliva che tutti i templi pagani dovessero essere chiusi e il loro accesso proibito, ma sembra fossero disattesi e il culto pagano proseguì.
Anno 324 -
Costantino dichiara il cristianesimo l'unico culto ufficiale dell'Impero. La religione pagana non è bandita perchè si propugna in teoria la libertà religiosa, ma la cristiana è l'unica sostenuta a spese dello stato. Saccheggia l'oracolo di Apollo nella città di Didima in Asia minore, tortura tutti i sacerdoti e li uccide, con l'accusa di alto tradimento. Nel sacro Monte Athos uccide i sacerdoti e i civili pagani distruggendone tutti i templi e santuari.
Anno 325 -
L'imperatore Costantino convocò un concilio a Nicea, il primo concilio cattolico, per dirimere la questione fra cattolici ortodossi e ariani. La maggioranza dei vescovi aderì al “Credo Niceno”, in cui la natura di Cristo era consustanziale, col Padre, da lui generato, e non creato. L'arianesimo fu condannato, gli Ariani perseguitati e uccisi. Ario fu mandato in esilio e i suoi libri vennero bruciati.
Anno 326 -
L'imperatore Costantino, per volere di sua madre Elena, che viene proclamata santa, ammazza la sua prima moglie Fausta. Elena si recò coi suoi "padri spirituali" a Gerusalemme, dove, anche se la legislazione in Giudea prevedeva l'incenerimento di tutte le croci dopo le esecuzioni, scoprì la cosiddetta "santa croce" dove era stato crocifisso secondo la tradizione cristiana il rabbino Jeshua.
Sempre per suggerimento di Elena, suo figlio rade al suolo il tempio del Dio della medicina Asclepio in Aiges di Cilicia ed usa le sue colonne per costruire chiese. Inoltre distrugge il tempio di Venere a Gerusalemme perché sovrastante l'ipotetica tomba del rabbino Jeshua, ma anche il tempio di Venere e Cupido e di Asclepio a Roma, e quello di Asclepio in Aigeai, in Cilicia e molti templi della Dea Afrodite in Gerusalemme, Afaka, Mambre, Feniciea, Baalbek, ecc.
Anno 330 -
L'imperatore Costantino ruba i tesori e le statue dei templi pagani della Grecia per decorare la Nuova Roma, Costantinopoli, la nuova capitale dell'impero. I cristiani intanto saccheggiano e incendiano a Bayeux il santuario del Dio Celto-Romano, Apollo di Bayeux e linciano i suoi sacerdoti.
Anno 334 -
Un nuovo decreto ordina la chiusura di tutti i templi pagani. Alcuni di questi sono profanati e trasformati in bordelli o sale da gioco per disprezzo alla religione pagana. Sono giustiziati molti sacerdoti pagani. Un nuovo editto di Costantino ordina la distruzione dei templi pagani e l'esecuzione di tutti gli idolatri. Primi roghi di biblioteche in varie città dell'impero. Le prime fabbriche di calce vengono costruite vicino ai templi pagani già chiusi, facendo a pezzi statue e decorazioni marmoree per trasformarle in calce. Il tempio di Venere e Roma sulla via Sacra farà questa fine insieme a tanti altri.
Anno 335 -
Anno della famosa "Donazione Costantiniana", dove Costantino avrebbe donato a papa Silvestro I, dignità e diritti imperiali su Roma, l'Italia e l'occidente. La falsificazione viene scoperta nel 1440 da Lorenzo Valla, confermata oggi dai nuovi metodi di indagine scientifica sulla carta della dichiarazione che la fanno risalire all'VIII sec. e fornita nonchè stilata dagli abati del conventi di Cluny.
L'imperatore Costantino saccheggia molti templi Pagani dell’Asia Minore e della Palestina e ordina l'esecuzione per crocifissione di "tutti i maghi e indovini". Vengono così crocifissi come colpevoli del cattivo raccolto di quell’anno tutti gli "oracoli e gli accusati di magia".
Con loro è martirizzato anche Sopatrus, filosofo neoplatonico che aveva difeso il paganesimo e la filosofia. Inizia così il secolare processo alle streghe, continuato in Europa con l'ultimo rogo nel XVIII sec. in Francia.
Anno 337 -
Muore Costantino e sembra che prima di morire si sia convertito all'arianesimo (dottrina eretica), ma la chiesa, nonostante i massacri le persecuzioni e i familiari uccisi, tra cui la moglie e il figlio, lo fa santo.
Intanto Patrizio, capo della setta dei Patriziani, sostiene che i corpi umani non furono creati da Dio ma dal Maligno per imprigionarvi dentro le anime che l’Altissimo aveva inviato sulla Terra. Egli infatti riteneva che le anime tendono verso la Luce, ma imprigionate negli involucri di carne finiscono col peccare. Con la morte l’anima riacquisterà la libertà tornando alle eterne beatitudini celesti.
Perciò, affermava Patrizio, la morte era un evento lieto, liberatorio, e la sua predicazione eretica raccoglieva adepti e proseliti soprattutto tra i poveri, gli emarginati, per i quali la vita era un peso insopportabile.
Molti suoi seguaci giunsero a suicidarsi e a darsi spontaneamente la morte pur di affrettare la liberazione della propria anima. Ma quando si suicidarono alcuni giovanissimi di nobili famiglie, le autorità imperiali lo fecero arrestare e processare.
Condannato come “corruttore di giovani menti”, “istigatore al suicidio” e “perturbatore dell’ordine pubblico”, anche Patrizio, venne condotto al patibolo, dove fu decapitato, e la sua setta venne perseguitata e dispersa con tale violenza che, nel volgere di pochi decenni, si estinse del tutto.
Anno 341 -
L'imperatore succeduto a Costantino, Flavio Giulio Costanzo perseguita "tutti gli indovini e gli ellenici”. Molti pagani greci sono imprigionati o giustiziati. Con un editto proibì i sacrifici pagani, poi fece chiudere tutti i templi pagani proibendone l'accesso, ma molti proseguivano in privato il culto pagano.
BUSTO DI GERMANICUS VANDALIZZATO |
Nonostante le proteste e le preghiere dei senatori, Costanzo fece rimuovere l'altare della Vittoria dalla curia del Senato romano a seguito delle proteste dei senatori cristiani. Questo era un altare storico di culto di Stato, dove dai tempi della repubblica c'era la statuina tutta d'oro della Nike, o Dea Vittoria.
Secondo la tradizione tutti i giorni ogni senatore, prima di entrare nel Senato faceva un'offerta all'altare sotto forma di incenso e vino. L'altare fu successivamente riposizionato dopo la partenza di Costanzo, forse in segreto o per ordine dell'imperatore Giuliano, ma intanto la preziosa statuina venne fusa.
Anno 346 -
Nuove persecuzioni su larga scala contro i pagani di Costantinopoli. Viene bandito il famoso oratore Libanius, accusato di essere un “mago”.
Anno 353 -
L'usurpatore Magnenzio vinse Costante e ne revocò la legislazione antipagana, permettendo la celebrazione di sacrifici notturni, ma dopo la sua sconfitta nel 353 da parte di Costanzo II quei riti furono nuovamente proibiti; anzi, un editto del 356 puniva con la condanna a morte i trasgressori.
Costanzo fece rimuovere l'altare della Vittoria dalla curia del Senato romano, sebbene fosse un altare di culto di Stato.
Nelle regioni orientali dell'impero, si distrussero sculture e statue di divinità. Le demolizioni, operate da gruppi di cristiani senza l'uso delle armi, erano motivate dall'identificazione delle divinità pagane come demoni che abitavano i simulacri di culto, con la conseguenza di credere necessaria la loro distruzione,
Vennero proibite le pratiche divinatorie.
Anno 357 -
Costanzo tuttavia celebrò i suoi vicennalia (venti anni di regno) visitando la città di Roma e in qualità di pontefice massimo, conferì titoli sacerdotali e confermò i privilegi delle Vestali; venne inoltre emanata una legge che confermava le prerogative dei sacerdoti pagani.
Però, soprattutto nelle regioni orientali dell'impero, si operò la distruzione di sculture di divinità pagane ad opera di gruppi di cristiani fanatici, che secondo la propaganda cattolica, vedevano demoni negli Dei pagani.
La Dea Venere, chiamata anche Luxfero, cioè "sono portatrice di luce", diventò Lucifero, Astarte detta anche Astaroth divenne un demone, e la Dea Fortuna Mammona divenne Mammona il diavolo citato nei vangeli. Furono distrutte così montagne di statue greche e romane di incomparabile valore e bellezza, un capitale culturale ed artistico sottratto all'umanità.
Anno 357 -
Costanzo proibisce tutti i metodi di divinazione, compresa l'astrologia.
Anno 359 -
In Skytopolis, Siria, i cristiani organizzano il primo fra i tanti campi di concentramento per la tortura e l’esecuzione dei pagani arrestati in qualsiasi parte dell’Impero. L'adorazione dei Dioscuri è dichiarata fuori legge perché fondata sulla magia, cosi si sigillano i santuari e si uccidono i sacerdoti.
Anno 361 fino al 363 -
La tolleranza religiosa e la restaurazione dei culti pagani sono nuovamente dichiarate a Costantinopoli, il 1° dicembre 361, dall'imperatore Flavio Claudio Giuliano, il successore di Costanzo II. Per quanto educato alla fede cristiana, egli rimase pagano nel cuore nascondendo il suo credo, come si evidenzia nelle sue lettere, per paura di venire ucciso dai cristiani. Confessò nelle sue lettere di aver trovato molta più pietà e giustizia tra i pagani che tra i livorosi cristiani.
In seguito si fece iniziare ai Misteri della Grande Madre Cibele e a quelli del Mitraismo, ripristinò i culti tradizionali e ne tentò una riforma, chiamando il nuovo culto "Ellenismo", ma le sue riforme non ebbero successo, forse anche a causa della brevità del suo regno.
Egli era per la libertà di culto. Assassinio dell'imperatore Giuliano ad opera di un cristiano del suo seguito, che lo ammazzò a tradimento mentre combatteva contro i Persiani. Secondo altri morì per un colpo sfortunato mentre cercava di sedare un tumulto. Ricominciano le persecuzioni.
Anno 364 -
L'imperatore Flavio ordina di bruciare la celeberrima biblioteca di Antiochia. e l’11 settembre, ordina la pena di morte per tutti i pagani che praticano il culto antico degli Dei ancestrali o praticano la divinazione ("sileat omnibus perpetuo divinandi curiositas"). Tre decreti differenti (4 febbraio, 9 settembre, 23 dicembre) ordinano la confisca di tutte le proprietà dei templi pagani, punendo con la pena di morte tutti coloro che praticano rituali pagani, inclusi quelli fatti privatamente.
Anno 365 -
Un decreto imperiale, del 17 novembre, proibisce ai funzionari pagani di comandare i soldati cristiani.
Anno 370 -
L'imperatore Valente ordina una tremenda persecuzione contro i pagani in tutta la parte orientale dell’Impero. Ad Antiochia si giustizia, in mezzo a molti altri pagani, l’ex governatore Fidustius e i sacerdoti Hilarius e Patricius e vengono torturati o ammazzati migliaia di innocenti i quali semplicemente si rifiutano di tradire il culto tradizionale dei loro avi.
Si bruciano numerosi libri nelle piazze delle città dell'Impero dell’est. Si perseguitano tutti gli amici di Giuliano (Orebasius, Sallustius, Pegasius, ecc.). Viene bruciato vivo il filosofo Simonides e decapitato il filosofo Maximus.
Anno 372 -
L'imperatore Valente ordina al governatore dell'Asia, Fisto di sterminare tutti i Gentili e distruggere le loro opere. Persone terrorizzate incominciano a bruciare da soli le loro librerie per scampare il pericolo. Gli altri sono consegnati ai boia. Infinite le delazioni, il clima è di terrore.
Anno 373 -
Nuova proibizione di tutti i metodi di divinazione. Il termine "pagano" è introdotto dai cristiani per disprezzare i gentili.
Anno 375 -
San Martino completa la distruzione dei Templi Gentili della Galatia e sulle macerie costruisce monasteri. I cristiani dell’impero orientale sigillano il santuario di Asclepio ad Epidavros e penalizzano anche le manifestazioni del culto locale, comprese le interpretazioni teatrali.
Anno 377
Girolamo (Lettere, CVII) racconta che il prefetto di Roma Gracco aveva fatto distruggere già nel 377 le statue di un santuario mitraico, che tuttavia erano probabilmente in una sua proprietà privata, come in molti casi erano questo tipo di santuari (Girolamo, Le lettere, con traduzione e note di S. Coda, Roma, 1962, nota 10 a p. 262).
Anno 379 -
Graziano abolì le immunità per i collegi sacerdotali, compreso quello delle Vestali, confiscandone i beni.
Anno 380 -
Il 27 febbraio, un editto dell’imperatore Flavio Teodosio converte il cristianesimo in religione esclusiva dell’Impero Romano, proclamando: “tutte le nazioni che sono soggette alla nostra clemenza e moderazione devono continuare a praticare la religione che fu introdotta ai romani dal divino apostolo Pietro”. Vieta tutte le religioni tranne quella cristiana e tutti i non cristiani sono "schifosi, eretici, stupidi e ciechi". Il vescovo di Milano Ambrogio (poi fatto santo) è autorizzato a distruggere tutti i Templi dei Gentili e costruire chiese sulle loro fondamenta.
Nel 380, Graziano, Valentiniano II e Teodosio I promulgarono l'Editto di Tessalonica, con il quale il Cristianesimo diveniva la religione ufficiale dello stato nella forma "cattolica". Nel 381 si stabilì che i cristiani che fossero tornati alla religione pagana avrebbero perso il diritto di fare testamento legale. Un gran numero di templi, in tutto il mondo romano, venisse distrutto per zelo o fanatismo.
La folla cristiana sobillata dai preti attacca il santuario greco di Eleusina, lo profana e minaccia di linciare i sacerdoti Nestorius e Priskus.
Il novantacinquenne ierophante Nestorius, pieno di tristezza e indignazione, chiude gli antichissimi Misteri Eleusini (durati ben 1500 anni) e preannuncia l'inizio sulla terra del regno del buio spirituale.
L'imperatore Teodosio in una sua ordinanza chiama "non sani di mente" tutti coloro che non sono d'accordo con la dottrina cristiana della Santa Trinità e vieta ogni disaccordo con il volere della Chiesa.
Anno 381 -
12 maggio, Teodosio priva di tutti i loro diritti i cristiani che tornano a praticare la religione pagana a cui sono stati obbligati. In tutta la parte orientale dell’Impero si saccheggiano o si bruciano i templi e le biblioteche pagane. Il 21 dicembre, Teodosio proibisce anche la semplice visita ai templi ellenici. A Costantinopoli il tempio della Dea Afrodite diventa, in segno di disprezzo, un bordello, mentre il tempio di Helios e Artemide una stalla.
Anno 382 -
L'imperatore d'Occidente Graziano ordina lo spegnimento "dell'eterno" Sacro Fuoco della Dea Vesta. Il cospicuo patrimonio delle sacerdotesse imprigionate, si trasferisce alla Chiesa. L'ultima di esse, prima di chiudere il tempio brucia il Palladio, la sacra immagine lignea dell'antica Pallade-Atena perchè non cada in mani nemiche.
Anno 383
Il giorno di riposo, il dies solis, rinominato dies dominicus divenne obbligatorio e il divieto dei sacrifici cruenti e delle pratiche divinatorie ad essi collegate venne ribadito nel 385.
Anno 384 -
L'imperatore Teodosio ordina al prefetto pretoriano Maternus Cynegius, un devoto cristiano, di cooperare con i vescovi locali e distruggere i templi dei pagani nel nord della Grecia e in Asia Minore.
I gentili Vezio Agorio Pretextatus (governatore di Pretorio) e Aurelio Simacho (governatore del Asti), autorizzati dal Senato, chiedono all'erede di Graziano, Valente II, di reinstallare l'altare della Vittoria.
Il vescovo Ambrosio minaccia di scomunica il giovane imperatore e la richiesta viene respinta. L'illuminato Pretextatus muore in tristezza pochi mesi dopo. Teodosio ordina al prefetto pretoriano dell’Oriente il fanatico Maternus Cynegius il quale in cooperazione con i vescovi delle varie località, recluta eserciti di monaci e laici per la distruzione dei Templi Gentili della Grecia del Nord e dell’Asia Minore.
Il vescovo Ambrosio minaccia di scomunica il giovane imperatore e la richiesta viene respinta. L'illuminato Pretextatus muore in tristezza pochi mesi dopo. Teodosio ordina al prefetto pretoriano dell’Oriente il fanatico Maternus Cynegius il quale in cooperazione con i vescovi delle varie località, recluta eserciti di monaci e laici per la distruzione dei Templi Gentili della Grecia del Nord e dell’Asia Minore.
Anno 385 fino al 388 -
Maternus Cynegius, animato dalla sua fanatica sposa e dal vescovo (Santo) Marcellus, percorre con le sue bande tutto il paese, sequestrando e distruggendo cento templi ellenici, santuari e altari. Tra questi fu distrutto il tempio di Odessa, il Cabeireion di Imbros, il tempio di Zeus ad Apamea, il tempio di Apollo a Dydima e tutti i templi di Palmyra. Migliaia di innocenti pagani in tutto l’Impero vengono martirizzati nel campo di concentramento di Skythopolis.
Nei campi della morte di Skithopolis decine di migliaia di gente innocente subisce il martirio: "E dalle più remote località del Impero trascinavano incatenati innumerevoli cittadini di ogni età, e classe sociale. E molti di loro morivano nel percorso o nelle prigioni locali. E coloro che riuscivano a sopravvivere, finivano a Skithopolis, una remota città della Palestina, dove avevano piazzato i strumenti delle torture e delle esecuzioni" scrive Marcellino Amiano.
- Priscilliano, per cui questo mondo è creato dal demonio ma ogni anima umana è legata ad un astro e questo, con i suoi benefici influssi, può aiutarla a sottrarsi alla prigionia della materia. Per lui le anime, per elevarsi verso la sfera spirituale, devono mortificare il corpo immondo attraverso l’abbrutimento dei piaceri carnali, ma non si sa se ciò era davvero pensato da Priscilliano e dai suoi o fu infamato per giustificarne la condanna.
Nel 380 subì una prima condanna e fu incarcerato. Nel 385, fu condotto a Treviri, in Germania, al cospetto dell’imperatore, l’usurpatore Magno Massimo, davanti al quale fu accusato di empietà, eresia e stregoneria. Sottoposto, insieme ai suoi più stretti seguaci, ad efferate torture tramite le quali i suoi carnefici ottennero una totale confessione delle colpe richieste, Priscilliano venne condannato a morte dall’imperatore. La condanna fu eseguita tramite decapitazione e insieme a Priscilliano furono uccisi anche i suoi seguaci Armenio, Eucrocia, Felicissimo, Latroniano, Aurelio e Assarino.
Anno 386 -
L'imperatore Teodosio proibisce, il 16 giugno, il restauro dei templi pagani saccheggiati. Ancora catture di Gentili e incendi di biblioteche private.
Anno 388 -
Per volontà di Teodosio si proibiscono i dibattiti pubblici sui temi religiosi. Il vecchio oratore Libanius spedisce una famosa Epistola "Pro Templis" a Teodosio, con la speranza che quei pochi templi ellenici rimasti vengano rispettati e risparmiati.
Anno 389 fino al 390 -
Il Patriarcha di Alessandria Teofilo incita le masse cristiane fanatizzate inducendole a compiere grandi persecuzioni contro i Gentili.
Converte in chiesa il Tempio del Dio Dioniso, incendia il Mithreo e distrugge il Tempio di Giove. Il sacerdote di Giove, Hellanius, scampa al linciaggio uccidendo nove aggressori. La folla conduce i sacerdoti Gentili a gruppi in una processione di beffa, uccidendoli in seguito mediante lapidazione. I simboli sacri e le statue si consegnano alla profanazione e beffa dei cristiani, che li portano in ridicolizzante processione su degli asini prima di distruggerli.
Converte in chiesa il Tempio del Dio Dioniso, incendia il Mithreo e distrugge il Tempio di Giove. Il sacerdote di Giove, Hellanius, scampa al linciaggio uccidendo nove aggressori. La folla conduce i sacerdoti Gentili a gruppi in una processione di beffa, uccidendoli in seguito mediante lapidazione. I simboli sacri e le statue si consegnano alla profanazione e beffa dei cristiani, che li portano in ridicolizzante processione su degli asini prima di distruggerli.
Anno 391 -
Il 24 febbraio, un nuovo decreto di Teodosio non solo proibì la visita ai templi pagani, ma anche solo di guardare le statue deturpate. Nuove e terribili persecuzioni per tutto l’Impero. In Alessandria i pagani, liberati dal filosofo Olympius, organizzano una rivolta e dopo alcuni scontri si rinchiudono nel tempio fortificato del Dio Seraphide (il Serapeion). Dopo un violento assedio, i cristiani prendono l'edificio, lo distruggono, uccidono tutti i rivoltosi, bruciano la sua famosa biblioteca e profanano le immagini di culto.
Eunapio, storico dell'ultimo periodo neoplatonico, scrive: "senza una ragione plausibile, senza il minimo rumore di guerra, il tempio di Serapide venne distrutto. Le statue e le offerte votive furono rubate. Solo il pavimento del tempio non venne asportato, dato che le pietre erano troppo pesanti. E dopo quella distruzione si vantavano di aver distrutto gli dei. In seguito, introdussero in quei luoghi sacri i cosiddetti monaci, uomini nella forma ma porci nel vestire e nel mangiare".
In questi scritti la folla dei cristiani viene descritta utilizzare tattiche militari per giungere alla distruzione del Serapeo rubando tutto ciò che non viene distrutto. Scheletri umani di criminali e di schiavi, spacciati per i cristiani uccisi dai pagani, vengono posti nelle chiese e venerati come martiri.
Anno 391 - 392 -
Dopo la strage fatta perpetrare da Teodosio contro i cittadini ribelli e dopo la successiva penitenza che per quella reazione gli fu imposta da Ambrogio, tra il 391 e il 392 furono emanati i decreti teodosiani per cui venne interdetto l'accesso ai templi pagani e ribadita la proibizione di qualsiasi forma di culto, compresa l'adorazione delle statue, l'immolazione di vittime e la consultazione delle viscere erano equiparati al delitto di lesa maestà, con la pena di morte.
L'8 novembre del 392, l'imperatore Teodosio proibisce tutti i rituali non cristiani e li chiama "superstizioni dei Gentili" (gentilicia superstitio). Nuova persecuzione su grande scala contro i pagani. I Misteri di Samotracia sono proibiti e vengono assassinati i sacerdoti pagani.
Anno 393 -
In oriente Teodosio proibisce i Giochi di Pythian, i Giochi di Aktia e i Giochi Olimpici considerati come parte dell'idolatria ellenica. I cristiani saccheggiano i templi di Olympia.
Ma il nuovo imperatore Eugenio, arriva in Italia, dove l’intellettuale generale Virio Nicomacho Flaviano reinstalla l'altare della Vittoria nell'aula del Senato, e ristabilisce il culto dei Dei Tradizionali.
E’ completamente ristabilito il modo di vivere Gentile Romano, nell’impero Occidentale. Flaviano, come Console Supremo di Roma, sostenuto moralmente da sua moglie, riabilita tutti i culti perseguiti e aboliti dai cristiani. Ad Ostia riapre il Santuario d’Ercole. Il 27 Marzo, il 1 Aprile ed il 28 Aprile fino al 3 Maggio, i Romani festeggiano di nuovo e con splendida e maestosa celebrazione di Kiveli, la festa di Venus Verticortia, i Megalisia e i Floralea. A migliaia per volta i cristiani ritornano al culto Gentile temendo la fine definitiva del cristianesimo.
Anno 394 -
Si scontrano gli eserciti, dei Gentili di Flaviano e dei cristiani di Teodosio nella valle del fiume Frigdo. I gentili, numericamente di molto inferiori furono sconfitti e massacrati. L'imperatore Eugenio è catturato, torturato, decapitato e la sua testa conficcata cristianamente in cima ad un palo fa il giro dell’Impero Occidentale perché il popolo deve capire l’esempio. Flaviano si toglie la vita per non cadere in mano ai cristiani.
Anno 395 -
Due nuovi decreti, del 22 luglio e del 7 Agosto, causano nuove persecuzioni contro i pagani. Rufinus, l'eunuco Primo ministro dell'imperatore Flavius Arcadius, dirige le sue orde di battezzati goti, guidati da Alarico, in Grecia. Animati dai monaci cristiani, i barbari saccheggiano e bruciano molte città (Dion, Delphi, Megara, Corinto, Pheneos, Argos, Nemea, Lycosoura, Sparta, Messene, Phigaleia, Olympia, ecc), massacrano o schiavizzano innumerevoli pagani ellenici e diroccano tutti i Templi. Bruciano il Santuario di Eleusi e bruciano vivi tutti i sacerdoti pagani, incluso il sacerdote Mithras Hilarius.
Anno 396 -
Il 7 dicembre, un nuovo decreto dell'imperatore Arcadius ordina che il paganesimo sia trattato come atto di alto tradimento. Vengono incarcerati i pochi sacerdoti pagani rimasti.
Anno 397 -
"Demoliteli!". L'imperatore Flavio Arcadius ordina la demolizione di tutti i templi pagani rimasti ancora in piedi.
Anno 398 -
Il IV Concilio Ecclesiastico di Cartagine proibisce a tutti, inclusi i vescovi cristiani, lo studio dei libri pagani. Praticamente tutta la civiltà è bandita. Porfirius, vescovo di Gaza, demolisce quasi tutti i templi pagani della città, eccetto nove di loro che rimangono attivi.
In Occidente e Oriente innumerevoli libri filosofici e scientifici del mondo precristiano vengono dati alle fiamme. Il generale cristiano Vandalo Stilicone è in prima fila nelle distruzioni di Santuari Gentili, ne gli omicidi di sacerdoti e del popolo Gentile.
Con Ordinanza di Arcadius si autorizzano le autorità locali a poter picchiare i monaci fanatici che abitualmente attaccano i soldati per prelevare i Gentili catturati dalle loro mani e linciarli personalmente. Il Cristianesimo è follia.
Anno 399 -
Con un nuovo editto, del 13 giugno, l'imperatore Flavio Arcadius ordina la distruzione immediata di tutti i templi pagani principalmente nelle zone rurali che in parte si erano salvati. Crolleranno in macerie opere d'arte grandiose che nessuno saprà più edificare.
Anno 400 -
Il vescovo Nicetas distrugge l'oracolo del Dio Dionisio a Vesai e battezza a forza tutti i pagani di quell'area. Ovunque la conversione al cristianesimo sarà opera di dominazione e non spontanea come viene contrabbandato sui libri di storia.
Anno 401 -
A Cartagine la popolazione cristiana lincia i pagani e distrugge templi e idoli. Anche a Gaza il vescovo locale, (Santo) Porfirio, ordina ai suoi seguaci il linciaggio dei pagani e la demolizione dei nove templi rimasti attivi in città. Il XV Concilio di Calcedonia ordina la scomunica dei cristiani che mantengono buone relazioni con i loro parenti pagani. I peggiori inquisitori diventano santi per la chiesa.
Anno 405 -
Giovanni Crisostomo invia le sue orde di monaci vestiti di grigio e armati con mazze e bastoni di ferro a distruggere gli idoli di tutte le città della Palestina.
Anno 406 -
Il santo Giovanni Crisostomo raccoglie fondi con l’aiuto delle ricche mogli cristiane per finanziare la distruzione dei templi ellenici. Ad Efeso si ordina la distruzione del famoso tempio della Dea Artemide. A Salamis, a Cipro, il “Santo” Ephiphanius e Eutychius continuano la persecuzione dei pagani e la distruzione dei loro templi e santuari.
Anno 407 -
Un nuovo decreto proibisce una volta per tutte gli atti di qualsiasi culto non cristiano.
Anno 408 -
L'imperatore dell'Impero occidentale Onorius e l'imperatore dell'impero d'oriente Arcadius, ordinano che tutte le sculture dei templi pagani siano distrutte o confiscate, proibendo anche il possesso privato di qualsiasi scultura pagana. I vescovi locali dirigono nuove e dure persecuzioni contro i pagani e si ardono al rogo i loro libri. Si perseguitano anche i giudici che mostrano pietà per i pagani. Augustine (naturalmente fatto santo) massacra centinaia di protestanti pagani a Calama, in Algeria.
Anno 409 -
Ancora una volta un decreto ordina che si castighi con la pena di morte chi pratica l’astrologia e ogni altro metodo divinatorio, per il semplice fatto che i preti cristiani non sono capaci di oracolare.
Anno 415 - LA VERGINE IPAZIA
Socrate Scolastico: "Per la magnifica libertà di parola e di azione che le veniva dalla sua cultura, accedeva in modo assennato anche al cospetto dei capi della città e non era motivo di vergogna per lei lo stare in mezzo agli uomini: infatti, a causa della sua straordinaria saggezza, tutti la rispettavano profondamente e provavano verso di lei un timore reverenziale"
Damascio: "Era pronta e dialettica nei discorsi, accorta e politica nelle azioni, il resto della città a buon diritto la amava e la ossequiava grandemente, e i capi, ogni volta che si prendevano carico delle questioni pubbliche, erano soliti recarsi prima da lei, come continuava ad avvenire anche ad Atene. Infatti, se lo stato reale della filosofia era in completa rovina, invece il suo nome sembrava ancora essere magnifico e degno di ammirazione per coloro che amministravano gli affari più importanti del governo"
Ad Alessandria la popolazione cristiana, istigata dal vescovo Cirillo, a pochi giorni dalla pasqua giudaico-cristiana, martirizzò, smembrandone da viva il corpo verginale, la famosa Ipazia di Alessandria, capo scuola della saggezza alessandrina, grande matematica, astronoma e filosofa. I pezzi del suo corpo, portati per le vie di Alessandria dai cristiani della città, vennero bruciati insieme ai suoi libri nella piazza chiamata Cynaron. Cirillo naturalmente fu fatto santo. Si scrisse che addirittura venne torturata scarnificandola viva fino alle ossa con cocci taglienti.
Secondo Socrate Scolastico (che però era cristiano):
« Tale fatto comportò una non piccola ignominia sia a Cirillo sia alla Chiesa alessandrina. Infatti dalle istituzioni dei cristiani sono totalmente estranee le stragi e le lotte e tutte le cose di tal fatta. »
(Socrate Scolastico Storia ecclesiastica Libro VII)
Cirillo subì un'inchiesta per l'uccisione di Ipazia ma, protetto com'era dalla sorella dell'imperatore, pur non riconosciuto innocente non venne condannato, ma i suoi parabolani, la sua milizia di fanatici, vennero posti sotto l'autorità del prefetto, in seguito ad una richiesta della comunità di Alessandria che ne aveva subito infiniti soprusi. Però nel 3 febbraio 418 i parabolani vennero di nuovo affidati al vescovo Cirillo, con nuove persecuzioni e distruzioni di civiltà.
Anno 416 -
L'Inquisitore Hypatius, chiamato “La spada di Dio”, stermina gli ultimi pagani di Bithynia. A Costantinopoli, il 7 dicembre, vennero dimessi tutti gli ufficiali dell'esercito, gli impiegati pubblici e i giudici non cristiani. Così agiscono le dittature ecclesiastiche.
Anno 423 -
L'imperatore Teodosio II, l’8 giugno, definì la religione dei pagani “il culto del demonio” e tutti coloro che la seguivano dovevano subire il carcere e la tortura.
Anno 429 -
Venne saccheggiato il tempio della Dea Atene (Parthenon) sull'omonima Acropoli e vennero perseguitati i pagani ateniesi che ancora si ostinavano a seguire il culto della Dea.
Anno 435 -
Il 14 novembre un nuovo editto dell'imperatore Teodosio II ordinò la pena di morte per gli "eretici" e i pagani dell'Impero. Ormai c'erano poche conversioni, perchè la gente sana aveva orrore di tanta crudeltà, e la maggior parte delle conversioni erano false, eseguite solo per salvare la vita.
Anno 431 -
Il Culto di Maria, madre di Gesù, e l’uso dell’espressione «Madre di Dio» a lei applicato, ebbe origine in quest'anno nel Concilio di Efeso, quando la Chiesa capì che avrebbe dovuto sterminare tutti i Greci che morivano in nome di Diana Efesina, se non sostituiva la Grande Madre Efesina Diana con la Grande Madre Maria. Comunque il culto di Diana nelle campagne durò ancora per circa 1500 anni d.c., la caccia alle streghe nacque per stroncare questa religione residua.
Anno 438 -
L'imperatore Teodosio II emise un nuovo decreto, il 31 gennaio, contro i pagani, considerando la loro “idolatria” causa della recente peste.
Anno 440 fino al 450 -
I cristiani demolirono tutti i monumenti, gli altari e i templi di Atene, Olympia e altre città greche.
Teodosio II ordinò che si bruciassero tutti i libri non cristiani. Anche l'arte fu bandita come strumento del diavolo, a meno che non servisse a propagandare ed esaltare la religione cristiana. Vennero demoliti tutti i templi di Afrodite, città della Dea Afrodite, e si bruciarono tutte le librerie della città, rinominata Stavroupolis (Città della Croce). L'ignoranza tornò sovrana.
Anno 451 -
Un nuovo decreto dell'imperatore Teodosio II, del 4 novembre, riaffermò che l’idolatria deve essere castigata con la morte. Non gli riusciva proprio di estirparla.
Anno 457 fino al 491 -
Persecuzioni sporadiche contro i pagani nella parte orientale dell’Impero. Tra i giustiziati ci sono il medico Jacobus e il filosofo Gessius. Vennero torturati e incarcerati Severianus, Herestios, Zosimus, Isidorus e altri. Il predicatore cristiano Conon e i suoi seguaci sterminarono gli ultimi pagani dell'isola Imbros, nel nord est del Mar Egeo. Vennero giustiziati a Cipro gli ultimi adoratori di Zeus Lavranius.
Anno 482 fino al 488 -
Vennero sterminati la maggior parte dei pagani dell’Asia minore, a causa di una disperata rivolta contro l’Imperatore e la Chiesa. Molti sacerdoti pagani che erano rimasti in clandestinità vennero scoperti, arrestati, scherniti, torturati e giustiziati ad Alessandria. Lo storico cristiano Sulpicio Severo narra come il vescovo e militare Martino di Tours (S. Martino) e i suoi compagni monaci abbiano distrutto i templi pagani nella Gallia Settentrionale e l'arcivescovo di Costantinopoli Giovanni Crisostomo fece altrettanto in territorio fenicio. Secondo lo storico Gibbon, tanto zelo intransigente era stato ereditato dal monoteismo ebraico.
Anno 515 -
Il battesimo diventò obbligatorio anche per quelli che si dichiaravano già cristiani. L'imperatore di Costantinopoli, Anastasius, ordinò il massacro dei pagani nella città araba di Zoara e la demolizione del tempio locale del Dio Theandrites.
Anno 527 -
Nell’Impero romano d’Oriente, la repressione contro i manichei fu terribile. Dapprima furono perseguitati da Costantino e Teodosio, poi da Giustiniano, il quale, nel 527, promulgò un editto che prevedeva la pena di morte per i manichei e per tutti i seguaci delle eresie dualistiche (bardesaniti, arcontici, pauliciani), dando il via ad un vero e proprio soffocamento del libero pensiero teologico.
Anno 528 -
L'imperatore Giustiniano proibì i giochi olimpici sostituiti da quelli di Antiochia, ed ordinò l'esecuzione, tramite il rogo, la crocifissione o lo smembramento mediante artigli di ferro, di tutti coloro che praticavano "la stregoneria, la divinazione, la magia o l’idolatria", proibendo tutti gli insegnamenti dei pagani affermando: “…è una sofferenza davanti alle insane bestemmie degli ellenici".
Anno 529 -
L'imperatore Giustiniano chiuse l'Accademia di Filosofia di Atene, dove aveva insegnato Platone, e confisca le sue proprietà.
In reazione al fatalismo e all’immoralismo manicheo, Pelagio, un monaco inglese, esaltava l’eccellenza della creazione, la libera responsabilità dell’uomo, la potenza della volontà per raggiungere il bene. Minimizzò invece la portata del peccato originale ed il ruolo della Grazia di Dio.
Pelagianesimo e il Semipelagianesimo furono condannati al Concilio d’Orange del 529, con persecuzione di entrambi.
Anno 532 -
L'inquisitore Ioannis Asiacus, un monaco fanatico, indice una crociata determinata allo sterminio dei pagani dell'Asia minore.
Anno 542 -
L'imperatore Giustiniano permette all'inquisitore Ioannis Asiacus di convertire con la forza i pagani di Phrygia, Caria e Lydia, nell'Asia Minore. In 35 anni, 99 chiese e 12 monasteri furono edificati sopra i resti dei templi pagani distrutti.
Anno 546 -
Centinaia di pagani sono condannati a morte a Costantinopoli dall'inquisitore Ionnis Asiacus.
Anno 553 -
Viene dichiarato eretica la dottrina di Origene, per cui sia il Figlio che lo Spirito Santo sono della stessa sostanza di Dio ma subordinati a lui. Le ossessioni regnano sovrane.
Anno 556 -
L'imperatore Giustiniano ordina al terribile inquisitore Amantius di andare ad Antiochia per arrestare, trovare e sterminare gli ultimi pagani della città e distruggere tutte le biblioteche private.Così sono andati in fumo un patrimonio di pensiero, riflessione, saggezza e civiltà, affinchè l'uomo non pensasse ma obbedisse.
Anno 562 -
Arresti di massa, torture ed esecuzioni dei pagani ellenici ad Atene, Antiochia, Palmira e Costantinopoli.
Anno 578 fino al 582 -
I cristiani torturano e crocifiggono i pagani ellenici in tutta la parte orientale dell’Impero e sterminano gli ultimi pagani di Heliopolis (Baalbek). Gli inquisitori cristiani attaccano un tempio segreto di Zeus ad Antiochia. Il Sacerdote del tempio si suicida e vengono arrestati il resto dei pagani presenti. Tutti i prigionieri, incluso il vice governatore Anatolius, sono torturati e mandati a Costantinopoli per comparire in giudizio. Là vengono condannati a morte e dati in pasto ai leoni, tuttavia nel vedere che i feroci animali non erano intenzionati ad attaccare i condannati, vennero crocifissi. I cadaveri furono trascinati per le strade e lasciati poi senza sepoltura tra le immondizie.
Anno 583 -
Nuova persecuzione contro i pagani ellenici da parte dell'Imperatore Mauricius.
Anno 590 -
In tutto l'Impero d'Oriente cristiani denunciano continuamente "scoperte" di cospirazioni dei "Pagani". Nuove esecuzioni con impalamenti, crocifissi e decapitazioni da parte dei bravi cristiani. Sul trono Del Papa sale il Papa Gregorio detto "il Grande", il quale tra poco brucerà la biblioteca del Palatino Apollo "perché la sua saggezza estranea non possa impedire ai fedeli di entrare nel Regno dei Cieli".
Anno 601 -
L'Imperatore Mauricius ordina la conversione forzata al Cristianesimo di Carran. Tra decine di martiri Gentili (perchè di questi non si parla mai?), si crocifigge anche Acindinos, il capo delle forze militari della città in seguito a una spiata dei suoi collaboratori. Papa Gregorio, ordina la "purificazione" di tutti i luoghi di culto Gentile e consiglia la lenta e sistematica azione dei proselitisti per non provocare reazioni violente.
"Non si può salire in cima ad un monte con un solo salto, ma bisogna farlo piano, con metodo, passo dopo passo... attenti a non far arrabbiare gli idololatri, e di non distruggere i loro Templi. Dobbiamo distruggere solo gli idoli e dopo di annaffiare il posto con acqua santa e metterci dentro sante reliquie... Se questi sono ben costruiti, ci conviene di convertirli da luogo di culto di demoni in luogo di culto del vero Dio".
Anno 681 -
Nel terzo Concilio di Costantinopoli si arrivò ad una conciliazione: Costantino IV, d'accordo con papa Agatone, condannò ufficialmente il monotelismo, in linea con quanto il Concilio di Calcedonia aveva definito nel 451. Il Concilio condannò Papa Onorio I e il patriarca di Costantinopoli Sergio I in quanto, pur non avendolo promosso, non ebbero condannato il monotelismo.
Il Concilio di Costantinopoli proibì le restanti celebrazioni pagane/dionisiache come le Calende, Brumalia, Anthesteria, etc. (il che dimostra che c'erano ancora tanti pagani).
Anno 754 -
Costantino convocò un concilio a Costantinopoli, al quale si rifiutarono di partecipare il Papa e i patriarchi di Alessandria, Antiochia e Gerusalemme, e che ovviamente si concluse con la conferma della condanna delle immagini sacre e diede luogo ad una persecuzione nei confronti dei monaci senza precedenti. Ancora una volta i cristiani perseguitarono i cristiani.
Anno 782 -
4.500 Sassoni sono decapitati su ordine di Carlo Magno per aver rifiutato il battesimo cattolico. (perchè se non riconoscevano il cattolicesimo non riconoscevano neppure la sua corona dovuta all'investitura della Chiesa).
Anno 809 -
Carlo Magno convoca un concilio ad Aix-la-Chapelle, durante il quale papa Leone III proibì l'utilizzo del filioque sotto minaccia di anatema e ordinò che il Credo Niceno venisse scolpito su tavole d'argento cosicché il testo non subisse variazioni.
Anno 814 -
L'imperatore Leone V fece rimuovere le immagini sacre da chiese e edifici pubblici, convinto che le sfortune dell'impero erano da attribuire alla collera di Dio per la venerazione delle immagini. Fu esiliato anche San Teodoro Studita, ideatore del concetto dell'equivalenza tra iconoclastia e monofisismo, poiché ambedue negavano, a loro modo, la natura umana di Cristo.
Leone V fu assassinato in una congiura di palazzo nel 820, ma i successori Michele II il Balbuziente e Teofilo, ambedue iconoclasti, perseguitarono accanitamente i cattolici adoratori di immagini.
Anno 850 fino all’860 -
Conversione violenta degli ultimi pagani ellenici di Mesa Mani da parte dell’armeno (San) Nikon.
4.500 Sassoni sono decapitati su ordine di Carlo Magno per aver rifiutato il battesimo cattolico.
Anno 1054
Nasce ufficialmente il Cattolicesimo, cioè l'eresia filioquista, per la quale il padre e il figlio, da cui lo spirito procede, vengono posti sullo stesso piano, mentre secondo gli ortodossi figlio e spirito sono simbolicamente "le due mani di Dio". Con questa eresia per la prima volta la chiesa, che rappresenta Cristo, si pone sullo stesso piano dell'imperatore, che rappresenta Dio, mentre in area bizantina il patriarca, nelle questioni politiche, restava nettamente subordinato al basileus. Questa eresia porta lo scisma tra cattolici e ortodossi.
Anno 1077
Ramirdo di Cambrai, riformatore venne arso vivo a Cambrai. Nel 1077 Gerardo, vescovo di Cambrai fu informato che in un vicino villaggio il prete Ramirdo stava predicando a un folto gruppo di seguaci, che non si doveva prendere la comunione da ecclesiastici corrotti. Ramirdo, condotto di fronte a Gerardo e a un gruppo di abati, dichiarò di rifiutarsi di rispondere a gente immersa nella simonia e in altri peccati. Venne condotto immediatamente al rogo e arso vivo.
Papa Gregorio VII chiese un'indagine al vescovo di Parigi Goffredo di Boulogne, ricordando che i sacerdoti «che non rinunciano alla fornicazione» non devono accostarsi all'altare. Non si conosce la risposta del vescovo, se non che Gerardo di Cambrai si dimise dall'incarico ma fu successivamente riconfermato.
Anno 1095 -
Papa Urbano II indice la I Crociata per riconquistare Gerusalemme; la spedizione, che sarà poi chiamata "Crociata dei Pezzenti", fu guidata da Pietro l'Eremita e si concluse non solo con il massacro dei cristiani ad opera dei musulmani, ma degenerò nel massacro degli Ebrei. La guerra è benedetta dal papa come santa.
Anno 1096
800 ebrei sono massacrati dai cattolici a Worms in Germania.
Anno 1096
700 ebrei sono massacrati dai cattolici a Magonza in Germania (non ci sarebbe da meravigliarsi se gli ebrei odiassero a morte i cristiani).
Anno 1098
4.000 ungheresi sono massacrati dal crociati in marcia verso la Palestina.
Anno 1099, 15 luglio
40.000 ebrei e musulmani sono massacrati dai crociati a Gerusalemme.
Anno 1145 -
120 ebrei sono massacrati dai cattolici a Colonia e Spira in Germania.
Anno 1146 -
- 100 ebrei sono massacrati dai cattolici a Sully e Ramerupt in Francia.
Anno 1147 - II Crociata
Il monaco Bernardo di Chiaravalle dichiara che: "chi uccide un uomo intrinsecamente cattivo, quale è chi si oppone a Cristo, non uccide in realtà un uomo, ma il male che è in lui; dunque egli non è un omicida bensì un malicida". La guerra è benedetta dal papa come santa e Bernardo viene fatto santo.
Anno 1170 -
Valdo, mercante lionese, come S. Francesco, donò tutti i suoi averi ai poveri e iniziò a predicare il Vangelo, si diffuse in tutta Europa e prevalentemente tra i lavoratori e gli artigiani del campo tessile. In Italia e in Francia nel XIII secolo la parola tixerand, tessitore, era sinonimo di eretico.
Nel 1179 i suoi seguaci, i Valdesi, chiedono approvazione ecclesiastica a Roma incontrandosi anche con il pontefice Alessandro III il quale dimostrò apprezzamento per il loro proposito di vivere in maniera povera e conforme al dettato evangelico, ma non fu disposto a riconoscere la loro richiesta di essere predicatori della Parola.
Anno 1171
18 ebrei sono arsi vivi a Blois in Francia.
Anno 1179 -
Concilio Lateranense III, in cui si legittima la scomunica e l'avvio di crociate contro gli eretici. Il procedimento inquisitorio fu formalizzato nella giurisdizione ecclesiastica da papa Lucio III nel 1184 con il decreto "Ad abolendam".
Anno 1184
NASCITA DELL'INQUISIZIONE, detta santa, nel Concilio di Verona da papa Lucio III e dall'imperatore Federico Barrbarossa, con la costituzione Ad abolendam diversarum haeresum pravitatem, perfezionata poi da Innocenzo III, Onorio III e Gregorio IX, per reprimere il movimento cataro, diffuso nella Francia meridionale e nell'Italia settentrionale, e contro i diversi movimenti spirituali non canonici.
Il papa stabilì il principio, sconosciuto al diritto romano, che si potesse formulare un'accusa di eresia contro qualcuno e iniziare un processo a suo carico, anche in assenza di testimoni attendibili. La norma venne poi ribadita nel 1215 dal Concilio Lateranense IV che dava vita all'istituzione di «procedure d'ufficio».
Si poteva, cioè, instaurare un processo sulla base di semplici sospetti o delazioni. Non solo: chiunque fosse venuto a conoscenza di una possibile eresia doveva immediatamente denunciare il fatto al più vicino tribunale dell'Inquisizione, altrimenti sarebbe stato considerato corresponsabile.
I Valdesi, molto simili ai francescani, vengono scomunicati e dichiarati eretici. Per loro c'è la caccia, l'abiura e il rogo.
1189 - III Crociata
Papa Gregorio VIII dichiara che la caduta di Gerusalemme è il castigo di Dio per i peccati dei cristiani in Europa. I Romani pagani avrebbero dato la colpa ai cattivi generali. La Crociata fallì e Il 20 agosto, quando però fu chiaro che il Saladino non avrebbe rispettato i termini del Trattato di Acri, Riccardo fece sterminare più di 3000 prigionieri musulmani fuori dalle mura di Acri, in modo che il macabro spettacolo fosse visibile anche dall'accampamento del Saladino.
Anno 1191
100 ebrei sono massacrati a Bray-sur-Seine in Francia.
Anno 1198 - IV Crociata
Papa Innocenzo III sancisce la IV crociata appena nominato pontefice. I crociati non arrivano neppure alla Terra Santa ma visto che il nuovo Cesare non paga quanto ha pattuito con loro per il suo ritorno al trono, i crociati si ripresero Costantinopoli e l'impero bizantino venne spartito tra i crociati.
Anno 1209 -
Prosegue lo sterminio dei Catari, il legato del papa annuncia a Innocenzo III:
“poiché i nostri non guardarono a dignità o al sesso o all'età, in quasi ventimila furono passati per le armi. Fatta così una grandissima strage di uomini, la città fu saccheggiata e bruciata: in questo modo la colpì il mirabile castigo divino”.
La sorte toccata a Beziers tocca ora ad Agen, Albi, Castres, Fanjeaux, Gaillac, Lavaur, Mirepoix, Moissac, Montégut, Montferrand, Montrèal, Pamiers, Puivert, Saint Antonin, e Termes (per citare alcuni tra quelli più importanti). Tutti questi centri conobbero saccheggio e roghi, dove vennero bruciati centinaia di eretici.
Anno 1211 -
Prosegue il genocidio dei catari.
Un episodio per tutti: la conquista di Lavaur nel 1211 con il rogo di ben 400 catari (o presunti tali) e l'uccisione di Giraude di Lavaur, nobile e sorella del comandante della guarnigione, stimata da tutti i suoi concittadini, anche cattolici, gettata in un pozzo e lapidata a morte dai crociati. Ogni signore locale che prese parte alla lotta, per la sopravvivenza del suo casato, passava per un faydit, ovvero eretico o protettore di eretici, e i suoi terreni venivano confiscati e spartiti tra i crociati.
Anno 1215 -
Papa Innocenzo nel Concilio Laterano del 1215 impone la confessione dei peccati fatta ai preti, di cui il Cristo mai fece menzione, cui spetta il diritto di assolvere o meno dai peccati, determinando un aumento prodigioso del potere clericale.
Sancì inoltre promosse la repressione e l'isolamento degli eretici: equiparando la dissidenza religiosa al delitto di lesa maestà, che prevedeva la morte e la confisca dei beni dei condannati.
Anno 1217 - V Crociata
Fallita con un grande dispendio di vite umane.
Anno 1219 -
- 5.000 catari e loro fautori furono massacrati dai crociati a Marmande nel sud della Francia.
Anno 1244, 16 marzo -
Anno 1249 - VII Crociata
Stavolta è il re di Francia a bandirla con la benedizione del papa. Il re guerriero è Luigi IX, ovvero S.Luigi dei francesi, che appunto fu fatto santo. Fallì anche questa.
Anno 1250 -
Pietro di Verona dell'ordine dei Predicatori, che la tradizione vuole di famiglia catara, viene ucciso nel 1252 a causa della sua crudele attività di inquisitore da sicari assoldati dagli eretici che stava perseguitando.
Naturalmente è stato fatto santo.
Anno 1252 -
Con la bolla "Ad Estirpanda" Innocenzo IV autorizzò l'uso della tortura e Giovanni XXII estese i poteri dell'Inquisizione nella lotta contro la stregoneria.
Anno 1278 -
267 ebrei sono impiccati a Londra a seguito di false accuse di omicidio rituale ai danni dei cattolici.
Anno 1278 - 13 febbraio
Nello stesso anno, 200 catari e valdesi sono arsi vivi nell’arena di Verona per ordine dell’Inquisizione.
Anno 1279 - VII Crociata
Di nuovo è indetta una crociata da San Luigi IX, pressato da papa Clemente IV, contro i musulmani dell'Africa del nord. Per quanto benedetto l'esercito fu decimato dalla peste e la dissenteria.
- Gherardo Segarelli, predicatore millenarista italiano, fondatore del movimento degli Apostolici (arso vivo dalla chiesa cattolica come eretico, Parma, 18 luglio 1300).
- Maifreda da Pirovano. suora dell'ordine degli Umiliati di Biassono, membro di spicco del gruppo dei Guglielmiti, seguaci di Guglielma la Boema e dopo la morte di Gugliema nel 1281 ne diviene punto di riferimento. Nel 1284 venne istituito, dall'Inquisitore fra Maifredo da Dovera, un processo a lei ed a alcuni esponenti, che, abiurando, ne uscirono indenni. Ma nel 1296, l'inquisitore di Milano, fra Tommaso da Como, riaprì l'inchiesta, in seguito a una denuncia.
Il giorno di Pasqua, 10 aprile del 1300, Maifreda celebra il pontificale pasquale con rito ambrosiano assistita da diaconesse e subdiaconesse da lei investite alla presenza di un paio di centinaia di fedeli.
Il compito dell'inquisizione, per ordine di papa Bonifacio VIII, era quello di estirpare l'eresia, riportando, ove possibile, gli eretici all'ortodossia, ricorrendo spesso a torture e minacce di morte.
Si ottengono così sessantacinque dichiarazioni di trentatré diverse persone. Sotto processo, Maifreda da Pirovano, gettò dapprima tutta la colpa su Andrea Saramita, confessando poi di avere mentito per timore del giudizio.
- I Guglielmiti vennero riconosciuti come eretici e condannati al rogo. Furono bruciati, davanti alla chiesa di Sant'Eustorgio, tra il 2 e il 9 settembre non solo Maifreda, Andrea Saramita, laico all’ordine degli Umiliati, sposato con Riccadonna, essa pure umiliata laica e padre di Fiordebellina, suora umiliata.
- 20 ebrei sono arsi vivi dai cattolici a Bruxelles.
- 4.000 ebrei sono massacrati dai cattolici a Siviglia in Spagna.
- 100 valdesi di Graz in Austria sono impiccati e bruciati per ordine dell’Inquisizione
Zaccaria di Sant'Agata, apostolico (arso vivo dalla chiesa cattolica, Bologna, 16 dicembre 1303)
- Fra Dolcino, ovvero Davide Tornielli, apostolico, successore di Gherardo Segarelli, per nulla intimorito dalle minacce dell'Inquisizione, si scaglia contro Clemente V accusandolo di immoralità. Arrestato e ridotto a brandelli il suo corpo viene bruciato al rogo
I seguaci di Fra Dolcino, gli apostolici, agirono nell'area del vercellese in lotta con la chiesa gerarchica di cui profetizzavano la fine per il 1305. Dopo la loro sconfitta nella crociata organizzata dal vescovo Raineri Avogadro, vennero arsi i suoi seguaci a Vercelli nel giugno del 1307.
- Vennero bruciati sul rogo anche Suor Margherita e Frate Longino da Bergamo insieme ad oltre mille seguaci dell'eretico Dolcino. Margherita Boninsegna da Trento, unica donna tra i principali discepoli, con un ruolo carismatico molto vicino a quello di Dolcino, seguì il frate nella sua predicazione fino alla Valsesia, in Piemonte, dove i nuovi apostoli si stanziarono e crebbero all’arrivo di nuovi seguaci desiderosi di imitare in tutto i primi discepoli di Cristo.
Anno 1308 - 1319 -
Rivive l'eresia catara, 650 accusati e nelle deposizioni vengono menzionati anche altri 300 o 400 credenti e simpatizzanti, per un totale di circa 1000 persone attivamente coinvolte nell'eresia.
- Botulf Botulfsson, sacramentista, unico martire in Svezia, unico caso accertato di un'esecuzione per eresia in Svezia. Nel 1303 il parroco padre Andreas, riferì al vescovo che un suo parrocchiano, il contadino Botulf Botulfsson non credeva che il vino e il pane della comunione fossero realmente il sangue e il corpo di Cristo, contrariamente a quanto dogmaticamente sostenuto dalla Chiesa dal 1215.
- Geoffrey de Charnay, cavaliere templare, viene arso vivo dalla chiesa cattolica, Parigi, 18 marzo 1314,
- Guilhem Santon, francescano spirituale, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Marsiglia, 7 maggio 1318)
- Déodat Miquel, francescano spirituale, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Marsiglia, 7 maggio 1318)
- Johan Barrau, francescano spirituale, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Marsiglia, 7 maggio 1318)
- Pons Rocha, francescano spirituale, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Marsiglia, 7 maggio 1318)
Anno 1319
- Johan Barra, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 18 ottobre 1319)
- Peire Canonici, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 18 ottobre 1319)
Socrate Scolastico narra che il vescovo Teofilo premette presso l'imperatore per ottenere la massima intolleranza e persecuzione: "per sollecitudine di Teofilo, l'imperatore ordinò di distruggere i templi degli elleni in Alessandria e questo avvenne per l'impegno dello stesso Teofilo". Fu risparmiato solo il tempio di Dioniso che venne trasformato in chiesa come d'altronde divenne chiesa il tempio di Augusto. Nella Galatia, furono sgozzati tutti i sacerdoti e si confiscarono i patrimoni dei Templi Gentili i quali in seguito si danno in fiamme o si distruggono fino alle fondamenta.
L'8 novembre del 392, l'imperatore Teodosio proibisce tutti i rituali non cristiani e li chiama "superstizioni dei Gentili" (gentilicia superstitio). Nuova persecuzione su grande scala contro i pagani. I Misteri di Samotracia sono proibiti e vengono assassinati i sacerdoti pagani.
A Cipro il vescovo locale (San) Epifanio e (San) Tychon distruggono quasi tutti i templi dell'isola e sterminano migliaia di pagani. I misteri locali della Dea Afrodite vengono censurati. Nell’editto di Teodosio si dichiara: "quelli che non ubbidiranno al padre Epifanio non avranno diritto di vivere in quest'isola". I pagani si rivoltano contro l'imperatore e la Chiesa a Petra, Aeropolis, Rafia, Gaza.
Anno 393 -
In oriente Teodosio proibisce i Giochi di Pythian, i Giochi di Aktia e i Giochi Olimpici considerati come parte dell'idolatria ellenica. I cristiani saccheggiano i templi di Olympia.
Ma il nuovo imperatore Eugenio, arriva in Italia, dove l’intellettuale generale Virio Nicomacho Flaviano reinstalla l'altare della Vittoria nell'aula del Senato, e ristabilisce il culto dei Dei Tradizionali.
E’ completamente ristabilito il modo di vivere Gentile Romano, nell’impero Occidentale. Flaviano, come Console Supremo di Roma, sostenuto moralmente da sua moglie, riabilita tutti i culti perseguiti e aboliti dai cristiani. Ad Ostia riapre il Santuario d’Ercole. Il 27 Marzo, il 1 Aprile ed il 28 Aprile fino al 3 Maggio, i Romani festeggiano di nuovo e con splendida e maestosa celebrazione di Kiveli, la festa di Venus Verticortia, i Megalisia e i Floralea. A migliaia per volta i cristiani ritornano al culto Gentile temendo la fine definitiva del cristianesimo.
Anno 394 -
Si scontrano gli eserciti, dei Gentili di Flaviano e dei cristiani di Teodosio nella valle del fiume Frigdo. I gentili, numericamente di molto inferiori furono sconfitti e massacrati. L'imperatore Eugenio è catturato, torturato, decapitato e la sua testa conficcata cristianamente in cima ad un palo fa il giro dell’Impero Occidentale perché il popolo deve capire l’esempio. Flaviano si toglie la vita per non cadere in mano ai cristiani.
Anno 395 -
Due nuovi decreti, del 22 luglio e del 7 Agosto, causano nuove persecuzioni contro i pagani. Rufinus, l'eunuco Primo ministro dell'imperatore Flavius Arcadius, dirige le sue orde di battezzati goti, guidati da Alarico, in Grecia. Animati dai monaci cristiani, i barbari saccheggiano e bruciano molte città (Dion, Delphi, Megara, Corinto, Pheneos, Argos, Nemea, Lycosoura, Sparta, Messene, Phigaleia, Olympia, ecc), massacrano o schiavizzano innumerevoli pagani ellenici e diroccano tutti i Templi. Bruciano il Santuario di Eleusi e bruciano vivi tutti i sacerdoti pagani, incluso il sacerdote Mithras Hilarius.
Anno 396 -
Il 7 dicembre, un nuovo decreto dell'imperatore Arcadius ordina che il paganesimo sia trattato come atto di alto tradimento. Vengono incarcerati i pochi sacerdoti pagani rimasti.
Anno 397 -
"Demoliteli!". L'imperatore Flavio Arcadius ordina la demolizione di tutti i templi pagani rimasti ancora in piedi.
Anno 398 -
Il IV Concilio Ecclesiastico di Cartagine proibisce a tutti, inclusi i vescovi cristiani, lo studio dei libri pagani. Praticamente tutta la civiltà è bandita. Porfirius, vescovo di Gaza, demolisce quasi tutti i templi pagani della città, eccetto nove di loro che rimangono attivi.
In Occidente e Oriente innumerevoli libri filosofici e scientifici del mondo precristiano vengono dati alle fiamme. Il generale cristiano Vandalo Stilicone è in prima fila nelle distruzioni di Santuari Gentili, ne gli omicidi di sacerdoti e del popolo Gentile.
Con Ordinanza di Arcadius si autorizzano le autorità locali a poter picchiare i monaci fanatici che abitualmente attaccano i soldati per prelevare i Gentili catturati dalle loro mani e linciarli personalmente. Il Cristianesimo è follia.
Anno 399 -
Con un nuovo editto, del 13 giugno, l'imperatore Flavio Arcadius ordina la distruzione immediata di tutti i templi pagani principalmente nelle zone rurali che in parte si erano salvati. Crolleranno in macerie opere d'arte grandiose che nessuno saprà più edificare.
.:: 400 ::.
Anno 400 -
Il vescovo Nicetas distrugge l'oracolo del Dio Dionisio a Vesai e battezza a forza tutti i pagani di quell'area. Ovunque la conversione al cristianesimo sarà opera di dominazione e non spontanea come viene contrabbandato sui libri di storia.
Anno 401 -
A Cartagine la popolazione cristiana lincia i pagani e distrugge templi e idoli. Anche a Gaza il vescovo locale, (Santo) Porfirio, ordina ai suoi seguaci il linciaggio dei pagani e la demolizione dei nove templi rimasti attivi in città. Il XV Concilio di Calcedonia ordina la scomunica dei cristiani che mantengono buone relazioni con i loro parenti pagani. I peggiori inquisitori diventano santi per la chiesa.
Anno 405 -
Giovanni Crisostomo invia le sue orde di monaci vestiti di grigio e armati con mazze e bastoni di ferro a distruggere gli idoli di tutte le città della Palestina.
Anno 406 -
Il santo Giovanni Crisostomo raccoglie fondi con l’aiuto delle ricche mogli cristiane per finanziare la distruzione dei templi ellenici. Ad Efeso si ordina la distruzione del famoso tempio della Dea Artemide. A Salamis, a Cipro, il “Santo” Ephiphanius e Eutychius continuano la persecuzione dei pagani e la distruzione dei loro templi e santuari.
Anno 407 -
Un nuovo decreto proibisce una volta per tutte gli atti di qualsiasi culto non cristiano.
Anno 408 -
L'imperatore dell'Impero occidentale Onorius e l'imperatore dell'impero d'oriente Arcadius, ordinano che tutte le sculture dei templi pagani siano distrutte o confiscate, proibendo anche il possesso privato di qualsiasi scultura pagana. I vescovi locali dirigono nuove e dure persecuzioni contro i pagani e si ardono al rogo i loro libri. Si perseguitano anche i giudici che mostrano pietà per i pagani. Augustine (naturalmente fatto santo) massacra centinaia di protestanti pagani a Calama, in Algeria.
- L’imperatore cristiano Teodosio (408-450) fece giustiziare perfino dei bambini per aver giocato coi resti delle statue pagane.
Anno 409 -
Ancora una volta un decreto ordina che si castighi con la pena di morte chi pratica l’astrologia e ogni altro metodo divinatorio, per il semplice fatto che i preti cristiani non sono capaci di oracolare.
Anno 415 - LA VERGINE IPAZIA
Socrate Scolastico: "Per la magnifica libertà di parola e di azione che le veniva dalla sua cultura, accedeva in modo assennato anche al cospetto dei capi della città e non era motivo di vergogna per lei lo stare in mezzo agli uomini: infatti, a causa della sua straordinaria saggezza, tutti la rispettavano profondamente e provavano verso di lei un timore reverenziale"
IPAZIA GIUSTIZIATA |
Ad Alessandria la popolazione cristiana, istigata dal vescovo Cirillo, a pochi giorni dalla pasqua giudaico-cristiana, martirizzò, smembrandone da viva il corpo verginale, la famosa Ipazia di Alessandria, capo scuola della saggezza alessandrina, grande matematica, astronoma e filosofa. I pezzi del suo corpo, portati per le vie di Alessandria dai cristiani della città, vennero bruciati insieme ai suoi libri nella piazza chiamata Cynaron. Cirillo naturalmente fu fatto santo. Si scrisse che addirittura venne torturata scarnificandola viva fino alle ossa con cocci taglienti.
Secondo Socrate Scolastico (che però era cristiano):
« Tale fatto comportò una non piccola ignominia sia a Cirillo sia alla Chiesa alessandrina. Infatti dalle istituzioni dei cristiani sono totalmente estranee le stragi e le lotte e tutte le cose di tal fatta. »
(Socrate Scolastico Storia ecclesiastica Libro VII)
Cirillo subì un'inchiesta per l'uccisione di Ipazia ma, protetto com'era dalla sorella dell'imperatore, pur non riconosciuto innocente non venne condannato, ma i suoi parabolani, la sua milizia di fanatici, vennero posti sotto l'autorità del prefetto, in seguito ad una richiesta della comunità di Alessandria che ne aveva subito infiniti soprusi. Però nel 3 febbraio 418 i parabolani vennero di nuovo affidati al vescovo Cirillo, con nuove persecuzioni e distruzioni di civiltà.
Cirillo è considerato il più importante padre della Chiesa alessandrina dopo Atanasio di Alessandria, venerato dalla Chiesa ortodossa, dalla Chiesa copta e dalla Chiesa cattolica che, proprio per queste prodezze, l'ha proclamato santo e dottore della Chiesa nel 1882.
Il filosofo Damascio, l'ultimo dei filosofi neoplatonici, nella Vita di Isidoro, scritta cent'anni dopo i fatti, individua nell'invidia di Cirillo per l'autorevolezza di Ipazia la ragione del linciaggio, che sarebbe stato da lui stesso organizzato e ordinato. Di certo un delitto così sadico e crudele poteva essere eseguito solo dai misogini fanatici cristiani. Non dimentichiamo che il cristianesimo tolse alle donne tutti i diritti acquisiti durante l'Impero Romano.
Il Criminale San Cirillo d'Alessandria
Nel marzo del 415, durante il tumulto di Alessandria, Cirillo acconsentì, o meglio fomentò (Lacarrière) l'esecuzione di Ipazia, al tempo filosofa pagana molto nota e stimata. Figlia di Teone, matematico e filosofo, ultimo rettore a noi noto del Museion, l'accademia alessandrina, Ipazia fu maestra del padre della chiesa e vescovo Sinesio di Cirene, che in una lettera la definisce "madre, sorella e maestra" e "filosofa amata da Dio", e che era seguita anche da molti uditori cristiani. Cirillo covò rancore contro Oreste, il praelectus augustalis, anche perché questi trovava gradita la compagnia della filosofa. II patriarca diffuse notizie false su di lei e riuscì, con l'aiuto di prediche che la diffamavano come maga, ad aizzarle contro il popolo. Presa a tradimento dai monaci fedeli a Cirillo e guidati dal chierico Pietro, Ipazia fu trascinata nella chiesa di Kaisarion, dove fu spogliata e letteralmente fatta a pezzi con schegge di vetro; infine, la salma dilaniata fu pubblicamente bruciata, "la prima caccia alle streghe della storia" (Thieβ).
Dunque una caccia ai pagani. Il patriarca Cirillo si guadagnò la nomina di "ideatore spirituale del crimine" (Giildenpenning). Persino il volume Riformatori della Chiesa, con tanto di imprimatur ecclesiastico (1970), scrive di costui, uno dei più grandi santi cattolici: "Almeno per la morte della nobile pagana Ipazia, egli è responsabile". Anche uno dei più obiettivi storici cristiani, Socrate ritiene che i seguaci di Cirillo e la chiesa alessandrina furono accusati del fatto. "Ci si può convincere che la nobile e colta donna divenne realmente la vittima più eminente del vescovo fanatico" (Tinnefeld). In Egitto il paganesimo manteneva più potere di quello che comunemente si crede; specialmente tra gli intellettuali e la classe dirigente, c'erano ancora numerosi pagani e anticristiani.
Dunque una caccia ai pagani. Il patriarca Cirillo si guadagnò la nomina di "ideatore spirituale del crimine" (Giildenpenning). Persino il volume Riformatori della Chiesa, con tanto di imprimatur ecclesiastico (1970), scrive di costui, uno dei più grandi santi cattolici: "Almeno per la morte della nobile pagana Ipazia, egli è responsabile". Anche uno dei più obiettivi storici cristiani, Socrate ritiene che i seguaci di Cirillo e la chiesa alessandrina furono accusati del fatto. "Ci si può convincere che la nobile e colta donna divenne realmente la vittima più eminente del vescovo fanatico" (Tinnefeld). In Egitto il paganesimo manteneva più potere di quello che comunemente si crede; specialmente tra gli intellettuali e la classe dirigente, c'erano ancora numerosi pagani e anticristiani.
Anno 415 -
Il 30 agosto cominciarono nuove persecuzioni contro tutti i sacerdoti pagani del nord Africa, che finiscono crocifissi o bruciati vivi.
A Costantinopoli venne condannato a morte il governatore Anatolius ed altri pagani, dati in pasto ai leoni. Poichè le belve non li sbranarono, forse già sazie di altre stragi, vennero crocefissi ed i loro
cadaveri furono trascinati per le strade dalle folle cristiane e lasciati insepolti nella polvere. (Però nessuno gridò al miracolo e nessuno si convertì quando le belve non li azzannarono come accade se si tratta di cristiani)
Il 30 agosto cominciarono nuove persecuzioni contro tutti i sacerdoti pagani del nord Africa, che finiscono crocifissi o bruciati vivi.
A Costantinopoli venne condannato a morte il governatore Anatolius ed altri pagani, dati in pasto ai leoni. Poichè le belve non li sbranarono, forse già sazie di altre stragi, vennero crocefissi ed i loro
cadaveri furono trascinati per le strade dalle folle cristiane e lasciati insepolti nella polvere. (Però nessuno gridò al miracolo e nessuno si convertì quando le belve non li azzannarono come accade se si tratta di cristiani)
Anno 416 -
L'Inquisitore Hypatius, chiamato “La spada di Dio”, stermina gli ultimi pagani di Bithynia. A Costantinopoli, il 7 dicembre, vennero dimessi tutti gli ufficiali dell'esercito, gli impiegati pubblici e i giudici non cristiani. Così agiscono le dittature ecclesiastiche.
Anno 423 -
L'imperatore Teodosio II, l’8 giugno, definì la religione dei pagani “il culto del demonio” e tutti coloro che la seguivano dovevano subire il carcere e la tortura.
Anno 429 -
Venne saccheggiato il tempio della Dea Atene (Parthenon) sull'omonima Acropoli e vennero perseguitati i pagani ateniesi che ancora si ostinavano a seguire il culto della Dea.
Anno 435 -
Il 14 novembre un nuovo editto dell'imperatore Teodosio II ordinò la pena di morte per gli "eretici" e i pagani dell'Impero. Ormai c'erano poche conversioni, perchè la gente sana aveva orrore di tanta crudeltà, e la maggior parte delle conversioni erano false, eseguite solo per salvare la vita.
Anno 431 -
Il Culto di Maria, madre di Gesù, e l’uso dell’espressione «Madre di Dio» a lei applicato, ebbe origine in quest'anno nel Concilio di Efeso, quando la Chiesa capì che avrebbe dovuto sterminare tutti i Greci che morivano in nome di Diana Efesina, se non sostituiva la Grande Madre Efesina Diana con la Grande Madre Maria. Comunque il culto di Diana nelle campagne durò ancora per circa 1500 anni d.c., la caccia alle streghe nacque per stroncare questa religione residua.
Anno 438 -
L'imperatore Teodosio II emise un nuovo decreto, il 31 gennaio, contro i pagani, considerando la loro “idolatria” causa della recente peste.
Anno 440 fino al 450 -
I cristiani demolirono tutti i monumenti, gli altari e i templi di Atene, Olympia e altre città greche.
Teodosio II ordinò che si bruciassero tutti i libri non cristiani. Anche l'arte fu bandita come strumento del diavolo, a meno che non servisse a propagandare ed esaltare la religione cristiana. Vennero demoliti tutti i templi di Afrodite, città della Dea Afrodite, e si bruciarono tutte le librerie della città, rinominata Stavroupolis (Città della Croce). L'ignoranza tornò sovrana.
Anno 451 -
Un nuovo decreto dell'imperatore Teodosio II, del 4 novembre, riaffermò che l’idolatria deve essere castigata con la morte. Non gli riusciva proprio di estirparla.
Anno 457 fino al 491 -
Persecuzioni sporadiche contro i pagani nella parte orientale dell’Impero. Tra i giustiziati ci sono il medico Jacobus e il filosofo Gessius. Vennero torturati e incarcerati Severianus, Herestios, Zosimus, Isidorus e altri. Il predicatore cristiano Conon e i suoi seguaci sterminarono gli ultimi pagani dell'isola Imbros, nel nord est del Mar Egeo. Vennero giustiziati a Cipro gli ultimi adoratori di Zeus Lavranius.
Anno 482 fino al 488 -
Vennero sterminati la maggior parte dei pagani dell’Asia minore, a causa di una disperata rivolta contro l’Imperatore e la Chiesa. Molti sacerdoti pagani che erano rimasti in clandestinità vennero scoperti, arrestati, scherniti, torturati e giustiziati ad Alessandria. Lo storico cristiano Sulpicio Severo narra come il vescovo e militare Martino di Tours (S. Martino) e i suoi compagni monaci abbiano distrutto i templi pagani nella Gallia Settentrionale e l'arcivescovo di Costantinopoli Giovanni Crisostomo fece altrettanto in territorio fenicio. Secondo lo storico Gibbon, tanto zelo intransigente era stato ereditato dal monoteismo ebraico.
Nell'arco di due secoli si attuò il programma di violenza distruttrice enunciato da Giulio Firmico Materno: "Santissimi imperatori, queste sono cose devono essere tagliate fino alla radice, distrutte da leggi severissime, affinché non macchi un giorno di più il mondo romano l'errore mortale di questa ostinazione, non si rafforzi la malvagità di una consuetudine rovinosa... Nel gioire per la strage delle cose profane esultate ancora più fortemente, esultate con fede... Confiscate, confiscate senza timore, o santissimi imperatori, gli ornamenti dei templi. Che il fuoco della zecca o la fiamma delle fonderie li fonda; utilizzate tutti i tesori a vostro vantaggio e considerateli di vostra esclusiva proprietà. Dopo la distruzione dei templi avete conquistato un potere ancora maggiore grazie alla potenza di Dio."
.:: 500 ::.
Anno 515 -
Il battesimo diventò obbligatorio anche per quelli che si dichiaravano già cristiani. L'imperatore di Costantinopoli, Anastasius, ordinò il massacro dei pagani nella città araba di Zoara e la demolizione del tempio locale del Dio Theandrites.
Anno 527 -
Nell’Impero romano d’Oriente, la repressione contro i manichei fu terribile. Dapprima furono perseguitati da Costantino e Teodosio, poi da Giustiniano, il quale, nel 527, promulgò un editto che prevedeva la pena di morte per i manichei e per tutti i seguaci delle eresie dualistiche (bardesaniti, arcontici, pauliciani), dando il via ad un vero e proprio soffocamento del libero pensiero teologico.
Anno 528 -
L'imperatore Giustiniano proibì i giochi olimpici sostituiti da quelli di Antiochia, ed ordinò l'esecuzione, tramite il rogo, la crocifissione o lo smembramento mediante artigli di ferro, di tutti coloro che praticavano "la stregoneria, la divinazione, la magia o l’idolatria", proibendo tutti gli insegnamenti dei pagani affermando: “…è una sofferenza davanti alle insane bestemmie degli ellenici".
Anno 529 -
L'imperatore Giustiniano chiuse l'Accademia di Filosofia di Atene, dove aveva insegnato Platone, e confisca le sue proprietà.
In reazione al fatalismo e all’immoralismo manicheo, Pelagio, un monaco inglese, esaltava l’eccellenza della creazione, la libera responsabilità dell’uomo, la potenza della volontà per raggiungere il bene. Minimizzò invece la portata del peccato originale ed il ruolo della Grazia di Dio.
Pelagianesimo e il Semipelagianesimo furono condannati al Concilio d’Orange del 529, con persecuzione di entrambi.
Anno 532 -
L'inquisitore Ioannis Asiacus, un monaco fanatico, indice una crociata determinata allo sterminio dei pagani dell'Asia minore.
Anno 542 -
L'imperatore Giustiniano permette all'inquisitore Ioannis Asiacus di convertire con la forza i pagani di Phrygia, Caria e Lydia, nell'Asia Minore. In 35 anni, 99 chiese e 12 monasteri furono edificati sopra i resti dei templi pagani distrutti.
Anno 546 -
Centinaia di pagani sono condannati a morte a Costantinopoli dall'inquisitore Ionnis Asiacus.
Anno 553 -
Viene dichiarato eretica la dottrina di Origene, per cui sia il Figlio che lo Spirito Santo sono della stessa sostanza di Dio ma subordinati a lui. Le ossessioni regnano sovrane.
Anno 556 -
L'imperatore Giustiniano ordina al terribile inquisitore Amantius di andare ad Antiochia per arrestare, trovare e sterminare gli ultimi pagani della città e distruggere tutte le biblioteche private.Così sono andati in fumo un patrimonio di pensiero, riflessione, saggezza e civiltà, affinchè l'uomo non pensasse ma obbedisse.
Anno 562 -
Arresti di massa, torture ed esecuzioni dei pagani ellenici ad Atene, Antiochia, Palmira e Costantinopoli.
Anno 578 fino al 582 -
I cristiani torturano e crocifiggono i pagani ellenici in tutta la parte orientale dell’Impero e sterminano gli ultimi pagani di Heliopolis (Baalbek). Gli inquisitori cristiani attaccano un tempio segreto di Zeus ad Antiochia. Il Sacerdote del tempio si suicida e vengono arrestati il resto dei pagani presenti. Tutti i prigionieri, incluso il vice governatore Anatolius, sono torturati e mandati a Costantinopoli per comparire in giudizio. Là vengono condannati a morte e dati in pasto ai leoni, tuttavia nel vedere che i feroci animali non erano intenzionati ad attaccare i condannati, vennero crocifissi. I cadaveri furono trascinati per le strade e lasciati poi senza sepoltura tra le immondizie.
Anno 583 -
Nuova persecuzione contro i pagani ellenici da parte dell'Imperatore Mauricius.
Anno 590 -
In tutto l'Impero d'Oriente cristiani denunciano continuamente "scoperte" di cospirazioni dei "Pagani". Nuove esecuzioni con impalamenti, crocifissi e decapitazioni da parte dei bravi cristiani. Sul trono Del Papa sale il Papa Gregorio detto "il Grande", il quale tra poco brucerà la biblioteca del Palatino Apollo "perché la sua saggezza estranea non possa impedire ai fedeli di entrare nel Regno dei Cieli".
.:: 600 ::.
Anno 600 -
La Chiesa Cristiana, per bocca di Pappa Gregorio, annuncia nuovamente la imminente fine del mondo. Terrorizzati moltissimi padroni di schiavi e proprietari terrieri si affrettano a regalare servi e proprietà alla chiesa e a vestirsi da monaci.
Anno 600 -
La Chiesa Cristiana, per bocca di Pappa Gregorio, annuncia nuovamente la imminente fine del mondo. Terrorizzati moltissimi padroni di schiavi e proprietari terrieri si affrettano a regalare servi e proprietà alla chiesa e a vestirsi da monaci.
Anno 601 -
L'Imperatore Mauricius ordina la conversione forzata al Cristianesimo di Carran. Tra decine di martiri Gentili (perchè di questi non si parla mai?), si crocifigge anche Acindinos, il capo delle forze militari della città in seguito a una spiata dei suoi collaboratori. Papa Gregorio, ordina la "purificazione" di tutti i luoghi di culto Gentile e consiglia la lenta e sistematica azione dei proselitisti per non provocare reazioni violente.
"Non si può salire in cima ad un monte con un solo salto, ma bisogna farlo piano, con metodo, passo dopo passo... attenti a non far arrabbiare gli idololatri, e di non distruggere i loro Templi. Dobbiamo distruggere solo gli idoli e dopo di annaffiare il posto con acqua santa e metterci dentro sante reliquie... Se questi sono ben costruiti, ci conviene di convertirli da luogo di culto di demoni in luogo di culto del vero Dio".
Anno 609 -
Nuovi massacri di Gentili in Inghilterra, Illiria, Medio Oriente ed Asia Minore. Il Pantheon Romano fu trasformato in Chiesa della "Santa Maria Rotonda". Grazie a questo non subì la distruzione di tutti gli altri splendidi templi romani.
Anno 681 -
Nel terzo Concilio di Costantinopoli si arrivò ad una conciliazione: Costantino IV, d'accordo con papa Agatone, condannò ufficialmente il monotelismo, in linea con quanto il Concilio di Calcedonia aveva definito nel 451. Il Concilio condannò Papa Onorio I e il patriarca di Costantinopoli Sergio I in quanto, pur non avendolo promosso, non ebbero condannato il monotelismo.
Il Concilio di Costantinopoli proibì le restanti celebrazioni pagane/dionisiache come le Calende, Brumalia, Anthesteria, etc. (il che dimostra che c'erano ancora tanti pagani).
.:: 700 ::.
Anno 726 -
L'imperatore Leone III in una campagna di riforma della Chiesa, dichiarò il culto delle immagini sacre alla stregua di quello di idoli e ordinò la distruzione di queste immagini nelle chiese. Seguirono disordini di piazza e persecuzioni nei confronti dei monaci recalcitranti nei confronti dell'editto imperiale.
Papa (San) Gregorio II, convinto dell'efficacia delle immagini, si oppose e mise in crisi l'autorità imperiale in Italia: fu scomunicato l'esarca Paolo, che cercò inutilmente di arrestare il Papa e da questo periodo i Papi iniziarono a considerarsi i "sovrani" del Ducato romano, la regione passò sotto il loro controllo.
L'imperatore Leone III in una campagna di riforma della Chiesa, dichiarò il culto delle immagini sacre alla stregua di quello di idoli e ordinò la distruzione di queste immagini nelle chiese. Seguirono disordini di piazza e persecuzioni nei confronti dei monaci recalcitranti nei confronti dell'editto imperiale.
Papa (San) Gregorio II, convinto dell'efficacia delle immagini, si oppose e mise in crisi l'autorità imperiale in Italia: fu scomunicato l'esarca Paolo, che cercò inutilmente di arrestare il Papa e da questo periodo i Papi iniziarono a considerarsi i "sovrani" del Ducato romano, la regione passò sotto il loro controllo.
Anno 754 -
Costantino convocò un concilio a Costantinopoli, al quale si rifiutarono di partecipare il Papa e i patriarchi di Alessandria, Antiochia e Gerusalemme, e che ovviamente si concluse con la conferma della condanna delle immagini sacre e diede luogo ad una persecuzione nei confronti dei monaci senza precedenti. Ancora una volta i cristiani perseguitarono i cristiani.
Anno 782 -
4.500 Sassoni sono decapitati su ordine di Carlo Magno per aver rifiutato il battesimo cattolico. (perchè se non riconoscevano il cattolicesimo non riconoscevano neppure la sua corona dovuta all'investitura della Chiesa).
.:: 800 ::.
Anno 804 -
I pagani ellenici di Mesa Mani (Cape Tainaron, Lakonia, Grecia) resistono strenuamente e con successo al violento tentativo di Tarasius, patriarca di Costantinopoli, di convertirli al cristianesimo.
Anno 804 -
I pagani ellenici di Mesa Mani (Cape Tainaron, Lakonia, Grecia) resistono strenuamente e con successo al violento tentativo di Tarasius, patriarca di Costantinopoli, di convertirli al cristianesimo.
Anno 809 -
Carlo Magno convoca un concilio ad Aix-la-Chapelle, durante il quale papa Leone III proibì l'utilizzo del filioque sotto minaccia di anatema e ordinò che il Credo Niceno venisse scolpito su tavole d'argento cosicché il testo non subisse variazioni.
Anno 814 -
L'imperatore Leone V fece rimuovere le immagini sacre da chiese e edifici pubblici, convinto che le sfortune dell'impero erano da attribuire alla collera di Dio per la venerazione delle immagini. Fu esiliato anche San Teodoro Studita, ideatore del concetto dell'equivalenza tra iconoclastia e monofisismo, poiché ambedue negavano, a loro modo, la natura umana di Cristo.
Leone V fu assassinato in una congiura di palazzo nel 820, ma i successori Michele II il Balbuziente e Teofilo, ambedue iconoclasti, perseguitarono accanitamente i cattolici adoratori di immagini.
Anno 850 fino all’860 -
Conversione violenta degli ultimi pagani ellenici di Mesa Mani da parte dell’armeno (San) Nikon.
4.500 Sassoni sono decapitati su ordine di Carlo Magno per aver rifiutato il battesimo cattolico.
.:: 900 ::.
Anno 965 -
Si aspettava ormai la fine del mondo, i monasteri erano pieni, la gente si autoflagellava, terrorizzati dal: MILLE NON PIU' MILLE in attesa della fine del mondo tanto minacciata dai cattolici, Intanto 24 ribelli romani sono condannati a morte su ordine di papa Giovanni XIII a Roma.
Anno 965 -
Si aspettava ormai la fine del mondo, i monasteri erano pieni, la gente si autoflagellava, terrorizzati dal: MILLE NON PIU' MILLE in attesa della fine del mondo tanto minacciata dai cattolici, Intanto 24 ribelli romani sono condannati a morte su ordine di papa Giovanni XIII a Roma.
.:: 1000 ::.
Anno 1014 -
L'anno mille è passato e il mondo è ancora in piedi, Dio ha dato all'uomo ancora una possibilità perchè è infinitamente buono. Il Flioque, che determinò lo scisma dalla chiesa d'oriente ad opera del patriarca di Costantinopoli Fozio, per allontanarsi dall'eresia cattolica, compare ufficialmente per la prima volta in quest'anno, nella liturgia di incoronazione dell'imperatore Enrico II da parte di papa Benedetto VIII.
Anno 1014 -
L'anno mille è passato e il mondo è ancora in piedi, Dio ha dato all'uomo ancora una possibilità perchè è infinitamente buono. Il Flioque, che determinò lo scisma dalla chiesa d'oriente ad opera del patriarca di Costantinopoli Fozio, per allontanarsi dall'eresia cattolica, compare ufficialmente per la prima volta in quest'anno, nella liturgia di incoronazione dell'imperatore Enrico II da parte di papa Benedetto VIII.
Anno 1054
Nasce ufficialmente il Cattolicesimo, cioè l'eresia filioquista, per la quale il padre e il figlio, da cui lo spirito procede, vengono posti sullo stesso piano, mentre secondo gli ortodossi figlio e spirito sono simbolicamente "le due mani di Dio". Con questa eresia per la prima volta la chiesa, che rappresenta Cristo, si pone sullo stesso piano dell'imperatore, che rappresenta Dio, mentre in area bizantina il patriarca, nelle questioni politiche, restava nettamente subordinato al basileus. Questa eresia porta lo scisma tra cattolici e ortodossi.
Anno 1077
Papa Gregorio VII chiese un'indagine al vescovo di Parigi Goffredo di Boulogne, ricordando che i sacerdoti «che non rinunciano alla fornicazione» non devono accostarsi all'altare. Non si conosce la risposta del vescovo, se non che Gerardo di Cambrai si dimise dall'incarico ma fu successivamente riconfermato.
Anno 1079 -
Il celibato dei preti fu decretato da Papa Gregorio VII in quest'anno, in modo che i beni dei sacerdoti non andassero più aldifuori della chiesa, nonostante molti apostoli, tra cui San Pietro fossero sposati, e San Paolo prescrisse che i vescovi dovessero avere famiglia.
Il celibato dei preti fu decretato da Papa Gregorio VII in quest'anno, in modo che i beni dei sacerdoti non andassero più aldifuori della chiesa, nonostante molti apostoli, tra cui San Pietro fossero sposati, e San Paolo prescrisse che i vescovi dovessero avere famiglia.
Anno 1095 -
Papa Urbano II indice la I Crociata per riconquistare Gerusalemme; la spedizione, che sarà poi chiamata "Crociata dei Pezzenti", fu guidata da Pietro l'Eremita e si concluse non solo con il massacro dei cristiani ad opera dei musulmani, ma degenerò nel massacro degli Ebrei. La guerra è benedetta dal papa come santa.
Anno 1096
800 ebrei sono massacrati dai cattolici a Worms in Germania.
Anno 1096
700 ebrei sono massacrati dai cattolici a Magonza in Germania (non ci sarebbe da meravigliarsi se gli ebrei odiassero a morte i cristiani).
Anno 1098
4.000 ungheresi sono massacrati dal crociati in marcia verso la Palestina.
Anno 1099, 15 luglio
40.000 ebrei e musulmani sono massacrati dai crociati a Gerusalemme.
.:: 1100 ::.
Anno 1101 - I Crociata
I cavalieri crociati fuggirono dai turchi, lasciandosi dietro donne e preti, che vennero uccisi o fatti schiavi.
Anno 1101 - I Crociata
I cavalieri crociati fuggirono dai turchi, lasciandosi dietro donne e preti, che vennero uccisi o fatti schiavi.
Anno 1118
- Basilio il fisico (1118), esponente dei bogomili, giustiziato dalla chiesa ortodossa
Anno 1131
Pierre de Bruys, fondatore del movimento dei Petrobrusiani, sacerdote cattolico poi scomunicato dalla Chiesa cattolica, che gli vietò di continuare la sua predicazione. Continuò la sua predicazione itinerante nelle diocesi di Embrun e di Gap, e quindi in Provenza. Egli rifiutava di vedere nella croce un simbolo sacro perché, per lui, lo strumento della morte del Cristo non può essere adorato né venerato; le croci dovevano essere, dunque, distrutte in pezzi e bruciate. Infatti intorno all'anno 1131, la popolazione di Saint-Gilles, esasperata, lo gettò su di un rogo dove venne bruciato vivo.
Anno 1134
Gli enriciani, seguaci di un amico di Pietro di Bruys, il monaco Enrico, nemici della gerarchia ecclesiastica e d’ogni manifestazione esterna di culto, compresi i sacramenti, condannati e bruciati vivi nel 1134.
Anno 1139
- Arnaldo da Brescia, riformatore di notevole eloquenza avverso all'istituzione tradizionale ecclesiastica. Nel 1139 le sue idee e quelle di Abelardo vennero giudicate eretiche dal Concilio Lateranense II per cui scappò in Francia da Abelardo.
Qui partecipò al Concilio di Sens del 1140, con la disputa tra Abelardo e Bernardo di Chiaravalle, dove fu condannato insieme al suo maestro al perpetuo silenzio in un monastero.
Si recò invece a Parigi, a Zurigo e poi in Boemia nel 1143, a Viterbo ottenne il perdono da papa Eugenio III e tornò per un pellegrinaggio penitenziale a Roma ma il pontefice era stato cacciato.
Predicò la rinuncia della Chiesa alla ricchezza e al potere temporale, la predicazione estesa ai laici, la non validità dei sacramenti amministrati da un clero indegno, la confessione praticata tra fedeli e non ai sacerdoti. Venne scomunicato nel 1148 salvato dal favore popolare.
Nel 1155 Adriano IV colpì d'interdetto (impedimento a tutte le funzioni sacre) Roma, in seguito all'assassinio di un cardinale, con la promessa di revocare la decisione se Arnaldo venisse esiliato dalla città.
Predicò la rinuncia della Chiesa alla ricchezza e al potere temporale, la predicazione estesa ai laici, la non validità dei sacramenti amministrati da un clero indegno, la confessione praticata tra fedeli e non ai sacerdoti. Venne scomunicato nel 1148 salvato dal favore popolare.
Nel 1155 Adriano IV colpì d'interdetto (impedimento a tutte le funzioni sacre) Roma, in seguito all'assassinio di un cardinale, con la promessa di revocare la decisione se Arnaldo venisse esiliato dalla città.
Catturato nel 1155, venne condannato all'impiccagione, il suo corpo fu arso al rogo e le sue ceneri sparse nel Tevere, perchè non divenissero reliquie.
Anno 1145 -
120 ebrei sono massacrati dai cattolici a Colonia e Spira in Germania.
Anno 1146 -
- 100 ebrei sono massacrati dai cattolici a Sully e Ramerupt in Francia.
- 18 ebrei sono arsi vivi a Blois in Francia.
Anno 1147 - II Crociata
Il monaco Bernardo di Chiaravalle dichiara che: "chi uccide un uomo intrinsecamente cattivo, quale è chi si oppone a Cristo, non uccide in realtà un uomo, ma il male che è in lui; dunque egli non è un omicida bensì un malicida". La guerra è benedetta dal papa come santa e Bernardo viene fatto santo.
Anno 1170 -
Valdo, mercante lionese, come S. Francesco, donò tutti i suoi averi ai poveri e iniziò a predicare il Vangelo, si diffuse in tutta Europa e prevalentemente tra i lavoratori e gli artigiani del campo tessile. In Italia e in Francia nel XIII secolo la parola tixerand, tessitore, era sinonimo di eretico.
Nel 1179 i suoi seguaci, i Valdesi, chiedono approvazione ecclesiastica a Roma incontrandosi anche con il pontefice Alessandro III il quale dimostrò apprezzamento per il loro proposito di vivere in maniera povera e conforme al dettato evangelico, ma non fu disposto a riconoscere la loro richiesta di essere predicatori della Parola.
Anno 1171
18 ebrei sono arsi vivi a Blois in Francia.
Anno 1179 -
Concilio Lateranense III, in cui si legittima la scomunica e l'avvio di crociate contro gli eretici. Il procedimento inquisitorio fu formalizzato nella giurisdizione ecclesiastica da papa Lucio III nel 1184 con il decreto "Ad abolendam".
Anno 1184
NASCITA DELL'INQUISIZIONE, detta santa, nel Concilio di Verona da papa Lucio III e dall'imperatore Federico Barrbarossa, con la costituzione Ad abolendam diversarum haeresum pravitatem, perfezionata poi da Innocenzo III, Onorio III e Gregorio IX, per reprimere il movimento cataro, diffuso nella Francia meridionale e nell'Italia settentrionale, e contro i diversi movimenti spirituali non canonici.
Il papa stabilì il principio, sconosciuto al diritto romano, che si potesse formulare un'accusa di eresia contro qualcuno e iniziare un processo a suo carico, anche in assenza di testimoni attendibili. La norma venne poi ribadita nel 1215 dal Concilio Lateranense IV che dava vita all'istituzione di «procedure d'ufficio».
Si poteva, cioè, instaurare un processo sulla base di semplici sospetti o delazioni. Non solo: chiunque fosse venuto a conoscenza di una possibile eresia doveva immediatamente denunciare il fatto al più vicino tribunale dell'Inquisizione, altrimenti sarebbe stato considerato corresponsabile.
I Valdesi, molto simili ai francescani, vengono scomunicati e dichiarati eretici. Per loro c'è la caccia, l'abiura e il rogo.
1189 - III Crociata
Papa Gregorio VIII dichiara che la caduta di Gerusalemme è il castigo di Dio per i peccati dei cristiani in Europa. I Romani pagani avrebbero dato la colpa ai cattivi generali. La Crociata fallì e Il 20 agosto, quando però fu chiaro che il Saladino non avrebbe rispettato i termini del Trattato di Acri, Riccardo fece sterminare più di 3000 prigionieri musulmani fuori dalle mura di Acri, in modo che il macabro spettacolo fosse visibile anche dall'accampamento del Saladino.
Anno 1191
100 ebrei sono massacrati a Bray-sur-Seine in Francia.
Anno 1198 - IV Crociata
Papa Innocenzo III sancisce la IV crociata appena nominato pontefice. I crociati non arrivano neppure alla Terra Santa ma visto che il nuovo Cesare non paga quanto ha pattuito con loro per il suo ritorno al trono, i crociati si ripresero Costantinopoli e l'impero bizantino venne spartito tra i crociati.
.:: 1200 ::.
Anno 1208 -
CATARI - Il movimento dei catari, sorto in diversi punti d'Europa, voleva creare una nuova Chiesa. Essi professavano un dualismo di un Re d'amore (Dio) e un re del male (Rex mundi) che si contendevano il dominio delle anime umane. Il Dio-creatore dell'Antico Testamento era il Dio malvagio, Satana. Rifiutavano di mangiare carne e uova e rinunciavano al sesso, anche il matrimonio era peccaminoso poiché aumentava il numero degli schiavi di Satana. Contro di loro papa Innocenzo III bandì nel 1208 una crociata di sterminio.
Anno 1208 -
CATARI - Il movimento dei catari, sorto in diversi punti d'Europa, voleva creare una nuova Chiesa. Essi professavano un dualismo di un Re d'amore (Dio) e un re del male (Rex mundi) che si contendevano il dominio delle anime umane. Il Dio-creatore dell'Antico Testamento era il Dio malvagio, Satana. Rifiutavano di mangiare carne e uova e rinunciavano al sesso, anche il matrimonio era peccaminoso poiché aumentava il numero degli schiavi di Satana. Contro di loro papa Innocenzo III bandì nel 1208 una crociata di sterminio.
20.000 catari e loro fattori sono massacrati dai crociati solo a Beziers, nel sud della Francia, con donne e bambini, anche neonati. Quando il capitano dei soldati chiede al papa come farà a distinguere i catari dai cattolici, per non massacrare anche questi, il papa rispose: "Tu ammazzali tutti, Dio riconoscerà i suoi."
Anno 1209 -
Prosegue lo sterminio dei Catari, il legato del papa annuncia a Innocenzo III:
“poiché i nostri non guardarono a dignità o al sesso o all'età, in quasi ventimila furono passati per le armi. Fatta così una grandissima strage di uomini, la città fu saccheggiata e bruciata: in questo modo la colpì il mirabile castigo divino”.
La sorte toccata a Beziers tocca ora ad Agen, Albi, Castres, Fanjeaux, Gaillac, Lavaur, Mirepoix, Moissac, Montégut, Montferrand, Montrèal, Pamiers, Puivert, Saint Antonin, e Termes (per citare alcuni tra quelli più importanti). Tutti questi centri conobbero saccheggio e roghi, dove vennero bruciati centinaia di eretici.
Anno 1211 -
Prosegue il genocidio dei catari.
Un episodio per tutti: la conquista di Lavaur nel 1211 con il rogo di ben 400 catari (o presunti tali) e l'uccisione di Giraude di Lavaur, nobile e sorella del comandante della guarnigione, stimata da tutti i suoi concittadini, anche cattolici, gettata in un pozzo e lapidata a morte dai crociati. Ogni signore locale che prese parte alla lotta, per la sopravvivenza del suo casato, passava per un faydit, ovvero eretico o protettore di eretici, e i suoi terreni venivano confiscati e spartiti tra i crociati.
Anno 1215 -
Papa Innocenzo nel Concilio Laterano del 1215 impone la confessione dei peccati fatta ai preti, di cui il Cristo mai fece menzione, cui spetta il diritto di assolvere o meno dai peccati, determinando un aumento prodigioso del potere clericale.
Sancì inoltre promosse la repressione e l'isolamento degli eretici: equiparando la dissidenza religiosa al delitto di lesa maestà, che prevedeva la morte e la confisca dei beni dei condannati.
Anno 1217 - V Crociata
Fallita con un grande dispendio di vite umane.
Anno 1219 -
- 5.000 catari e loro fautori furono massacrati dai crociati a Marmande nel sud della Francia.
- 250 catari e valdesi sono arsi vivi per ordine dell’Inquisizione nel sud della Francia
Anno 1227 - VI Crociata
L'unica senza spargimento di sangue, perchè Federico II sposò l'erede al trono di Gerusalemme, ottenendo il dominio della città.
Anno 1227 - VI Crociata
L'unica senza spargimento di sangue, perchè Federico II sposò l'erede al trono di Gerusalemme, ottenendo il dominio della città.
Anno 1244, 16 marzo -
- Nel 1244, la caduta dell'ultima roccaforte di Montségur determinò la fine del catarismo.
Più di 200 persone furono arse vive nel 1244 in una località che porta ancora il nome di Pratz dels crematz (prato dei cremati). Nella seconda metà del XIII secolo la repressione colpì anche i catari d'Italia.
Più di 200 persone furono arse vive il 14 marzo 1244 in una località che porta ancora il nome di Pratz dels crematz (prato dei cremati). Nella seconda metà del XIII secolo la repressione colpì anche i catari presenti in Italia, nel 1278 furono arsi vivi circa 170 tra uomini e donne all'interno dell'Arena di Verona.Gli assedianti, agli ordini del siniscalco di Carcassonne, Hugues de Arcis, conquistarono il castello dove si erano asserragliati gli ultimi dissidenti, e nel marzo del 1244 bruciarono sul rogo ben duecento catari che si erano rifiutate di abiurare insieme a 50 Valdesi. (la località dell'esecuzione ancora oggi ne rievoca la tragedia: Pratz dels crematz, prato dei bruciati).Anno 1249 - VII Crociata
Stavolta è il re di Francia a bandirla con la benedizione del papa. Il re guerriero è Luigi IX, ovvero S.Luigi dei francesi, che appunto fu fatto santo. Fallì anche questa.
Anno 1250 -
Pietro di Verona dell'ordine dei Predicatori, che la tradizione vuole di famiglia catara, viene ucciso nel 1252 a causa della sua crudele attività di inquisitore da sicari assoldati dagli eretici che stava perseguitando.
Naturalmente è stato fatto santo.
Anno 1252 -
Con la bolla "Ad Estirpanda" Innocenzo IV autorizzò l'uso della tortura e Giovanni XXII estese i poteri dell'Inquisizione nella lotta contro la stregoneria.
Anno 1265
Martino di Campitello fu un religioso seguace del catarismo, movimento eretico del XII e XIV secolo. Apparteneva alla setta eretica dell'attuale Bagnolo San Vito, presso Mantova ed era attiva nel nord Italia dal 1180 alla fine del Duecento. Fu arso vivo sul rogo a Ferrara, nell'anno 1265. Armanno Pongilupo, suo amico, gli fu vicino durante l'esecuzione.
Anno 1278 -
267 ebrei sono impiccati a Londra a seguito di false accuse di omicidio rituale ai danni dei cattolici.
Anno 1278 - 13 febbraio
Nello stesso anno, 200 catari e valdesi sono arsi vivi nell’arena di Verona per ordine dell’Inquisizione.
- La comunità catara lombarda, assediata a Sirmione, venne liquidata con un rogo collettivo nel 1278, all'arena di Verona. Nei primi decenni del Trecento, in Italia come in Provenza, il Catarismo si estinse.
Anno 1279 - VII Crociata
Di nuovo è indetta una crociata da San Luigi IX, pressato da papa Clemente IV, contro i musulmani dell'Africa del nord. Per quanto benedetto l'esercito fu decimato dalla peste e la dissenteria.
.:: 1300 ::.
Anno 1300
Il giorno di Pasqua, 10 aprile del 1300, Maifreda celebra il pontificale pasquale con rito ambrosiano assistita da diaconesse e subdiaconesse da lei investite alla presenza di un paio di centinaia di fedeli.
Il compito dell'inquisizione, per ordine di papa Bonifacio VIII, era quello di estirpare l'eresia, riportando, ove possibile, gli eretici all'ortodossia, ricorrendo spesso a torture e minacce di morte.
Si ottengono così sessantacinque dichiarazioni di trentatré diverse persone. Sotto processo, Maifreda da Pirovano, gettò dapprima tutta la colpa su Andrea Saramita, confessando poi di avere mentito per timore del giudizio.
- I Guglielmiti vennero riconosciuti come eretici e condannati al rogo. Furono bruciati, davanti alla chiesa di Sant'Eustorgio, tra il 2 e il 9 settembre non solo Maifreda, Andrea Saramita, laico all’ordine degli Umiliati, sposato con Riccadonna, essa pure umiliata laica e padre di Fiordebellina, suora umiliata.
- Venne arsa viva anche una suora, Giacoma dei Bassani, ma anche le spoglie di Guglielma, che erano state sepolte nel cimitero dell'Abbazia di Chiaravalle, affinchè non venissero venerate.
- 4.000 ebrei sono massacrati dai cattolici a Siviglia in Spagna.
- 100 valdesi di Graz in Austria sono impiccati e bruciati per ordine dell’Inquisizione
Anno 1303
" Noi fra Guido di Vicenza dell’ordine dei Predicatori, dopo aver fatto l’inquisizione generale, abbiamo trovato che Zaccaria, sia per le sue confessioni fatte in giudizio più volte in nostra presenza sia per le testimonianze di altri, ha deviato dalla dottrina cristiana e dalla fede cattolica, professando la dottrina, e la setta di Dolcino, e del fu Gerardo Segarelli di Parma, affermando parole erronee e nefande, che sono contrarie alla fede cattolica ed ai BUONI COSTUMI.
Poiché Zaccaria revocò quanto sopra e promise dinanzi a noi con giuramento a professare nel futuro e osservare la fede, le credenze e la dottrina della santa Chiesa romana ed abiurò inoltre ogni eresia, gli concedemmo eccezionalmente la nostra misericordia, imponendogli per le colpe commesse, una penitenza.
Tuttavia, poiché egli, immemore della propria salvezza e calpestato il proprio giuramento, ritornò al proprio vomito e ricadde nell’eresia abiurata, facemmo portare in giudizio Zaccaria, lo esaminammo e trovammo, grazie alla confessione da lui stesso fattaci, che era stato credente di eretici e per molto tempo irretito nell’eretica pravità; che aveva finto di convertirsi e che era spergiuro nelle deposizioni e confessioni e per ciò scomunicato e ricaduto nell’eresia.
Pertanto, invocato il nome di Cristo, giudichiamo e condanniamo Zaccaria COME ERETICO e ricaduto nell’eresia abiurata e lo abbandoniamo al braccio e alla giustizia secolare,
PERTANTO CONFISCHIAMO tutti i beni di Zaccaria, mobili e immobili, i diritti, i titoli, le azioni reali e personali, di qualunque natura essi siano e dovunque e presso chiunque si trovino, a partire dal momento in cui egli ha commesso il crimine, e li dichiariamo nulli.
Il predetto Podestà, condanna il predetto Zaccaria ad ESSERE CONDOTTO NELLA PIAZZA DEL MERCATO E LI’ BRUCIATO FINO A CHE NE MUOIA".
Poiché Zaccaria revocò quanto sopra e promise dinanzi a noi con giuramento a professare nel futuro e osservare la fede, le credenze e la dottrina della santa Chiesa romana ed abiurò inoltre ogni eresia, gli concedemmo eccezionalmente la nostra misericordia, imponendogli per le colpe commesse, una penitenza.
Tuttavia, poiché egli, immemore della propria salvezza e calpestato il proprio giuramento, ritornò al proprio vomito e ricadde nell’eresia abiurata, facemmo portare in giudizio Zaccaria, lo esaminammo e trovammo, grazie alla confessione da lui stesso fattaci, che era stato credente di eretici e per molto tempo irretito nell’eretica pravità; che aveva finto di convertirsi e che era spergiuro nelle deposizioni e confessioni e per ciò scomunicato e ricaduto nell’eresia.
Pertanto, invocato il nome di Cristo, giudichiamo e condanniamo Zaccaria COME ERETICO e ricaduto nell’eresia abiurata e lo abbandoniamo al braccio e alla giustizia secolare,
PERTANTO CONFISCHIAMO tutti i beni di Zaccaria, mobili e immobili, i diritti, i titoli, le azioni reali e personali, di qualunque natura essi siano e dovunque e presso chiunque si trovino, a partire dal momento in cui egli ha commesso il crimine, e li dichiariamo nulli.
Il predetto Podestà, condanna il predetto Zaccaria ad ESSERE CONDOTTO NELLA PIAZZA DEL MERCATO E LI’ BRUCIATO FINO A CHE NE MUOIA".
- Margherita da Trento, una delle più fedeli seguaci di fra Dolcino da Novara e figura di primo piano del movimento degli Apostolici, venne arsa viva nel 1303
Anno 1307 -
- Fra Dolcino, ovvero Davide Tornielli, apostolico, successore di Gherardo Segarelli, per nulla intimorito dalle minacce dell'Inquisizione, si scaglia contro Clemente V accusandolo di immoralità. Arrestato e ridotto a brandelli il suo corpo viene bruciato al rogo
I seguaci di Fra Dolcino, gli apostolici, agirono nell'area del vercellese in lotta con la chiesa gerarchica di cui profetizzavano la fine per il 1305. Dopo la loro sconfitta nella crociata organizzata dal vescovo Raineri Avogadro, vennero arsi i suoi seguaci a Vercelli nel giugno del 1307.
- Vennero bruciati sul rogo anche Suor Margherita e Frate Longino da Bergamo insieme ad oltre mille seguaci dell'eretico Dolcino. Margherita Boninsegna da Trento, unica donna tra i principali discepoli, con un ruolo carismatico molto vicino a quello di Dolcino, seguì il frate nella sua predicazione fino alla Valsesia, in Piemonte, dove i nuovi apostoli si stanziarono e crebbero all’arrivo di nuovi seguaci desiderosi di imitare in tutto i primi discepoli di Cristo.
Nel 1306 papa Clemente V bandì una crociata contro i nuovi apostoli e il vescovo di Vercelli, Raniero degli Avogadro, assediò le postazioni in cui si erano rifugiati. Nel marzo del 1307, piegati anche dalla fame, gli apostolici vennero catturati e condannati al rogo.
Margherita venne torturata e bruciata, legata ad un palo conficcato sulla riva del torrente Cervo, ben visibile a tutti, nei pressi dell'odierno ponte della Maddalena, davanti agli occhi di Dolcino, che subì la stessa condanna dopo pochi giorni. Gui tramandò che il corpo della donna venne fatto a pezzi e le sue ossa e membra vennero infine bruciate per distruggere ogni sua memoria.
- Bartolomea da Savigno, apostolica, detta Bona, discepola dell’”eretico” Zaccaria di Sant’Agata, non crede né alla santità della Madonna né alla funzione salvifica della verginità, né al valore dei digiuni e delle confessioni. Fin dal 1301 viveva nell’eremo di Savigno, condottavi da alcuni Apostolici con i quali era scappata dall’eremitorio di Roffeno, sull’Appennino bolognese.
Dagli interrogatori Bona ha un linguaggio caustico, denigratrice della figura di Maria Vergine, di cui rifiuta le preghiere e i miracoli. Nel 1305 venne condannata alla crocesignatura ovvero all’obbligo di portare sulle vesti, durante il periodo di penitenza seguita al rinnegamento dell’eresia, croci di stoffa color zafferano; questo per aver sostenuto che la vita degli eretici era migliore e più santa di quella dei religiosi e che la scomunica del Papa nei confronti di Dolcino non aveva valore. Bartolomea aveva concluso la sua deposizione con una coraggiosa esaltazione di Dolcino. L’affermazione «Dio è Libertà», costò a Bona il rogo e alle sue sorelle la carcerazione perpetua. Venne messa al rogo con una sentenza civile in cui viene qualificata come Patara, a Bologna il 21 novembre, per ordine del Podestà di Bologna.
Margherita venne torturata e bruciata, legata ad un palo conficcato sulla riva del torrente Cervo, ben visibile a tutti, nei pressi dell'odierno ponte della Maddalena, davanti agli occhi di Dolcino, che subì la stessa condanna dopo pochi giorni. Gui tramandò che il corpo della donna venne fatto a pezzi e le sue ossa e membra vennero infine bruciate per distruggere ogni sua memoria.
- Bartolomea da Savigno, apostolica, detta Bona, discepola dell’”eretico” Zaccaria di Sant’Agata, non crede né alla santità della Madonna né alla funzione salvifica della verginità, né al valore dei digiuni e delle confessioni. Fin dal 1301 viveva nell’eremo di Savigno, condottavi da alcuni Apostolici con i quali era scappata dall’eremitorio di Roffeno, sull’Appennino bolognese.
Dagli interrogatori Bona ha un linguaggio caustico, denigratrice della figura di Maria Vergine, di cui rifiuta le preghiere e i miracoli. Nel 1305 venne condannata alla crocesignatura ovvero all’obbligo di portare sulle vesti, durante il periodo di penitenza seguita al rinnegamento dell’eresia, croci di stoffa color zafferano; questo per aver sostenuto che la vita degli eretici era migliore e più santa di quella dei religiosi e che la scomunica del Papa nei confronti di Dolcino non aveva valore. Bartolomea aveva concluso la sua deposizione con una coraggiosa esaltazione di Dolcino. L’affermazione «Dio è Libertà», costò a Bona il rogo e alle sue sorelle la carcerazione perpetua. Venne messa al rogo con una sentenza civile in cui viene qualificata come Patara, a Bologna il 21 novembre, per ordine del Podestà di Bologna.
I ROGHI PURIFICATORI |
Anno 1310 -
Margherita Porete, scrittrice e teologa beghina, autrice de Lo specchio delle anime semplici, un'opera sulla spiritualità cristiana riguardante l'agape. Fu bruciata sul rogo per eresia a Parigi il 1º giugno 1310 in Place de Grève, dopo un lungo processo per aver rifiutato di togliere il suo libro dalla circolazione e per aver rifiutato di ritrattare le sue idee. Il libro è considerato una delle fonti principali della dottrina medievale dell'eresia del Libero Spirito.
Bernard Gui a Tolosa (il famoso inquisitore de Il Nome della Rosa di Umberto Eco) potè individuare e imprigionare Pierre Authier e gran parte dei suoi seguaci. Il grande predicatore cataro fu condannato al rogo nell'aprile del 1310, assieme al fratello Guillaume, al figlio Jacques e a Prades Tavernier.
Pierre insegnò la pratica dell'endura, il suicidio per digiuno, che veniva adottato quando un cataro, in fin di vita o gravemente ammalato e che aveva già ricevuto il consolamento, si lasciava morire per non essere costretto a delazioni.
Pierre insegnò la pratica dell'endura, il suicidio per digiuno, che veniva adottato quando un cataro, in fin di vita o gravemente ammalato e che aveva già ricevuto il consolamento, si lasciava morire per non essere costretto a delazioni.
- Nel 1310, 28 ribelli catari di Massafiscaglia (Ferrara) furono massacrati dai mercenari pontifici.
Anno 1308 - 1319 -
Rivive l'eresia catara, 650 accusati e nelle deposizioni vengono menzionati anche altri 300 o 400 credenti e simpatizzanti, per un totale di circa 1000 persone attivamente coinvolte nell'eresia.
Anno 1311
Interrogato dal vescovo, Botulf confermò ed espresse il suo pentimento, condannato dal vescovo a sette anni di penitenze, dopodicchè avrebbe potuto ricevere la comunione.
Nel 1310, Botulf si recò a Uppsala, dove il nuovo vescovo lo liberò dalle penitenze. Botulf andò a ricevere la comunione da padre Andreas, ma alla precisa domanda, però, Botulf rispose di non aver cambiato idea sulla transustanziazione, perché «se il pane fosse veramente il corpo di Cristo, questo sarebbe stato mangiato tutto da gran tempo», e poi mangiare il corpo di una persona non era permesso e avrebbe provocato la vendetta di Dio.
Il parroco riferì al vescovo, e Botulf venne arrestato e condotto dal vescovo, confermando le accuse del parroco. Fu processato a Skepptuna e Botulf sostenne le sue opinioni sulla comunione.
Rinchiuso in carcere fu informato che, se non mutava opinione, sarebbe stato bruciato, ma rispose che quel fuoco sarebbe passato «dopo un breve momento». Giudicato eretico impenitente, Botulf fu bruciato sul rogo l'8 aprile 1311.
Nel 1310, Botulf si recò a Uppsala, dove il nuovo vescovo lo liberò dalle penitenze. Botulf andò a ricevere la comunione da padre Andreas, ma alla precisa domanda, però, Botulf rispose di non aver cambiato idea sulla transustanziazione, perché «se il pane fosse veramente il corpo di Cristo, questo sarebbe stato mangiato tutto da gran tempo», e poi mangiare il corpo di una persona non era permesso e avrebbe provocato la vendetta di Dio.
Il parroco riferì al vescovo, e Botulf venne arrestato e condotto dal vescovo, confermando le accuse del parroco. Fu processato a Skepptuna e Botulf sostenne le sue opinioni sulla comunione.
Rinchiuso in carcere fu informato che, se non mutava opinione, sarebbe stato bruciato, ma rispose che quel fuoco sarebbe passato «dopo un breve momento». Giudicato eretico impenitente, Botulf fu bruciato sul rogo l'8 aprile 1311.
Anno 1314
- Jacques de Molay, ultimo Gran Maestro dei cavalieri templari, viene arso vivo dalla chiesa cattolica dopo atroci torture, a Parigi, il 18 marzo 1314,- Geoffrey de Charnay, cavaliere templare, viene arso vivo dalla chiesa cattolica, Parigi, 18 marzo 1314,
I templari vengono processati per sodomia, per omosessualità, per amicizia con gli arabi, i nemici della Terra Santa e per l'adorazione del Baphomet. sembra che il papa fosse pressato dal re di Francia Filippo il Bello che distrusse il sistema bancario dei templari con cui aveva grossi debiti, e, benché una bolla papale avesse trasferito tutti gli averi dei templari agli ospitalieri, riuscì ad addurre a sé parte del tesoro.
La soppressione dei Templari avvenne con stragi di massa e "torture inimmaginabili" perché accusati di eresia.
Anno 1318
- Déodat Miquel, francescano spirituale, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Marsiglia, 7 maggio 1318)
- Johan Barrau, francescano spirituale, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Marsiglia, 7 maggio 1318)
- Pons Rocha, francescano spirituale, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Marsiglia, 7 maggio 1318)
- Johan Barra, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 18 ottobre 1319)
- Peire Canonici, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 18 ottobre 1319)
Anno 1320
- Bernard Leon, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 25 maggio 1320)
- Bernard Martin, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 25 maggio 1320)
- Bernard Surio, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 25 maggio 1320)
- Jacme de Rieux, frate minore, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 25 maggio 1320)
- Johan Durban, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 25 maggio 1320)
- Johan Martin, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 25 maggio 1320)
- Bernard Sers (arso dalla chiesa cattolica, Béziers, 11 gennaio 1321)
- Ciracus, (arso dalla chiesa cattolica, Béziers, 11 gennaio 1321)
- Guilhem Bom, (arso dalla chiesa cattolica, Pézenas, 21 settembre 1321)
- Johan de Mezea, (arso dalla chiesa cattolica, Pézenas, 21 settembre 1321)
- Peire Abanii, (arso dalla chiesa cattolica, Pézenas, 21 settembre 1321)
- Raimon Fornier, (arso dalla chiesa cattolica, Pézenas, 21 settembre 1321)
- Astruga di Lodève, beghina, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Anuericus, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Basseta, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Berenguier, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel 18 ottobre 1321)
- Biatris, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Ermessendis, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Esclarmonda Durban, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Guilhem Fabre, prete, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Guiraut de Saint Martin, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Nicholau, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Peire, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Peire Alfandi, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Rotgier, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
Anno 1322
- Aymeric, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 17 gennaio 1322)
- Bernard Espruassora, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 17 gennaio 1322)
- Huc de Onlavis, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 17 gennaio 1322)
- Johan de Echis, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 17 gennaio 1322)
- Peire Arrufat, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 17 gennaio 1322)
- Cecco d'Ascoli, ovvero Francesco Stabili, alchimista, poeta, medico, insegnante, filosofo, astrologo, astronomo italiano. Per il suo pensiero ritenuto eretico fu arso vivo sul rogo dall'Inquisizione cattolica.
Insieme a Dante Alighieri e a Guido Cavalcanti avrebbe fatto parte della confraternita iniziatica dei Fedeli d'Amore, una sorta di ramificazione dell'Ordine Templare. Scrisse l'Acerba, poema enciclopedico contenente nozioni di cosmologia, filosofia naturale e antropologia, (venne arso vivo dalla chiesa cattolica, Firenze, 16 settembre 1327)
- Domenico Savi, ovvero Meco del Sacco che prese il “nome” all'abito da penitente che indossava, una tunica di tela di sacco, legata in vita da una corda di canapa. Ideò nel 1334, la festa dell'Ascensione che dopo poco tempo divenne una autentica tradizione popolare che unì al territorio numerose genti dei paesi alle pendici del monte omonimo sulla cui vetta il Savi fece erigere un tempio dedicandolo proprio all'Ascensione di Gesù Redentore e all' Assunzione in cielo della Madonna. Nel suo percorso di devozione fondò la “Compagnia dei Pinzoccheri” (poi detta dei Sacconi), presto invidiato e diffamato di esercitare pratiche sessuali orgiastiche. Nel 1320 Meco del Sacco arrivò ad avere nella città di Ascoli e nei suoi dintorni un vero e proprio stuolo di seguaci di quasi 10.000 persone. Così nel 1334 Meco subì un primo processo per eresia. Fu incarcerato dall'Inquisitore Padre Giovanni che fece demolire sia la chiesa che l'ospitale, i suoi beni furono confiscati e tutti i suoi libri bruciati. Meco si recò ad Avignone a piedi, da Benedetto XII che lo assolse e gli restituì tutti i suoi beni. Nel 1340 i suoi nemici distrussero nuovamente l'ospedale ma ne furono condannati gli autori. Nuovamente gli fu mossa accusa dall'inquisitore Pietro da Penna ma papa Clemente VI intercedette. Domenico la scampò per ben tre processi, ma di lui, dopo il 1344, non si ebbe più traccia.
- Francesco da Pistoia, fraticello (arso vivo dalla chiesa cattolica, Venezia, 3 giugno 1337)
- Lorenzo Gherardi, fraticello arso vivo dalla chiesa cattolica, (1337)
- Bartolomeo Greco, fraticello arso vivo dalla chiesa cattolica, (1337)
- Bartolomeo da Bucciano, fraticello arso vivo dalla chiesa cattolica, (1337)
- Antonio Bevilacqua, fraticello arso vivo dalla chiesa cattolica, (1337)
- Giovanni da Castiglione, sacerdote, fraticello (arso vivo, dalla chiesa cattolica Avignone, 3 giugno 1354)
- Francesco da Arquata, fraticello, predicatore (arso vivo dalla chiesa cattolica, Avignone, 3 giugno 1354)
Anno 1370 -
20 ebrei sono arsi vivi dai pii cattolici a Bruxelles.
Anno 1377, 3 febbraio -
2.500 abitanti di Cesena sono massacrati dai mercenari pontifici in quanto ribelli antipapali.
Anno 1391 -
4.000 ebrei sono massacrati dai cattolici a Siviglia in Spagna.
Anno 1397 -
100 valdesi di Graz in Austria sono impiccati e bruciati per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1400 - NASCITA DELLA STREGONERIA
30 cittadini romani furono condannati a morte per ordine del governo pontificio in quanto ribelli.
Anno 1405 -
12 cittadini romani furono massacrati dai mercenari pontifici guidati dal nipote di papa Innocenzo VII.
- Gerolamo da Praga macellato e bruciato per aver detto che la morale del vangelo proibisce ai religiosi di possedere beni materiali. 1414.
Anno 1416 -
- 300 donne accusate di stregoneria furono arse nel comasco per ordine dell'Inquisizione cattolica.
Anno 1485 -
- 49 persone furono giustiziate per ordine dell'Inquisizione a Guadalupe in Spagna.
Anno 1486 -
31 ebrei furono giustiziati a Belalcazar in Spagna per ordine dell'Inquisizione. Nei primi 150 anni, dopo la conquista dell'America da parte degli spagnoli, centinaia di migliaia di persone morirono per non essersi convertiti.
Col termine Moriscos vengono designati i musulmani che, sempre in Spagna, dopo la conquista del Regno di Granada (1492) da parte dei re cattolici, sono costretti a convertirsi al cristianesimo. Costretti e insultati come marrani.
Anno 1500
Nel 1500 Antonio la Peña, regio inquisitore per la Sicilia, emise un editto di grazia con il quale chiese la collaborazione di tutti i buoni cristiani per denunciare e rivelare questi presunti eretici e quanti si adoperavano per nasconderli, metterli in salvo, consigliarli, sostenerli in qualunque modo e misura. Cominciarono ad accendersi i primi roghi (sono già 39 al 1513).
Francesco Renda, nel suo L'Inquisizione in Sicilia, elenca 114 autodafé celebrati in Sicilia dal 1501 al 1748.
- Orazio e Giacomo di Riffredo, giustiziati per eresia. 30 aprile 1513.
- Antonella de Iona di Palermo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Lisa La Muta di Palermo, moglie di Manfrè La Muta, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Guglielmo de Balsamo o de Bausano, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Joan Antonio Balvo, di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Jacopo Balvo di Marsala, figlio di Joan Antonio Balvo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Perna Balvo di Marsala, figlia di Joan Antonio Balvo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Giovanni d'Attuni o de Attini, di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Marco di Termini di Polizzi, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Alfonso Sellaro di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Andrea Carubba di Sammarco, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Angiulo de Balsamo di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Antonia de Balsamo di Palermo, madre di Nicolò Balsamo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Cola de Balsamo di Palermo, figlio di Antonia de Balsamo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Margarita de Balsamo di Palermo, moglie di Cola de Balsamo e nuora di Antonia de Balsamo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Antonia Romano di Mazara, vedova, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Beatrice Calabrese di Marsala, moglie di marinaio, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 1513)
- Bernardino Imbarbara, o Barbera, di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 1513)
- Clara de Polizzi di Palermo, madre di Angela Marinara, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 1513)
- Francesca de Balsamo di Palermo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Francesco Balvo di Marsala, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Gerardo de Macrì di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Lucrezia de Macrì di Palermo, moglie di Gerardo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina,1513)
- Giacoma Barbara di Marsala, neofita giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Giacomo Barbera di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Lucrezia Barbera di Marsala, moglie di Giacomo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 1513)
- Gianbattista Ferrario di Termini, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Guglielmo Geremia di Naro, cerdone, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Isabella de Andrea di Naro, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Joan de Leofante, alias Giovanni Elefante, di Sciacca, merciere, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Giovanni Santiglia, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Joannis de Vezini alias Giovanni Vicini, di Trapani, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Lucia Cimatore di Palermo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Nicolao Bonfiglio, di Castronovo, mastro candelaro, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Paolo Spataro di Sammarco, maestro insegnante, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Perna de Attuni, di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Petro de Bononia, alias Pietro di Bologna, mastro ferraro, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Rosa Sartorii, di Messina, moglie del fu mastro Nardi Sartorii, neofita giudaizzante ostinata (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Simone Marinaro, di Palermo, mastro mezzano, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Vincenzo Maymuni o Maimone, di Sciacca, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Violante Gallardo o Gagliardo, di Marsala, moglie di Alonco Gallardo, mastro sellaro, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 1513)
- Isabella La Matina, di Girgenti, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
30 donne accusate di stregoneria vennero bruciate a Bormio per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1518 -
- 80 donne accusate di stregoneria furono bruciate in Valcamonica per ordine dell'Inquisizione.
- 5 eretici arsi vivi a Brescia. 13 aprile 1519.
Nacque l'anabattismo nell'ambito della Riforma protestante, chiamandosi tra loro, Fratelli in Cristo e Chiesa di Dio. Ritenevano il battesimo non un sacramento, ma frutto di scelta e quindi non andava impartito ai neonati. Ripudiavano usura, guerra, violenza, servizio militare, cariche politiche o politiche che comportino violenza o giudizi.
- Felix Manz, anabattista, (annegato da calvinisti, Zurigo, 5 gennaio 1527)
Un autodafé aveva come cerimoniale una messa, delle preghiere, una processione pubblica dei colpevoli con lettura della sentenza, che venivano trascinati in pubblico coi capelli rasati, vestiti con sacchi e berretti da somaro e spinti da un numero di frustate specificate nella sentenza.
Sulle vesti del reo si raffigurava una croce di sant'Andrea se pentito in tempo per evitare il supplizio, mezza croce se aveva subito un'ammenda, le fiamme se condannato a morte. Gli autodafé si svolgevano sulla pubblica piazza e duravano diverse ore, con partecipazione di autorità ecclesiastiche e civili e pubblico spettacolo per i buoni cristiani.
Il condannato non pentito, come Giordano Bruno. (pertinace o impenitens) o già condannato in precedenza (relapso) veniva arso vivo. Poteva pentirsi anche di fronte al rogo, ma solo se non fosse un relapso: allora prima di essere arso veniva strangolato o decapitato come atto di clemenza.
Anno 1545, aprile
2.740 Valdesi furono massacrati dai cattolici in Provenza (Francia).
Nel Trattato sulla tolleranza Voltaire descrive una persecuzione di cui i valdesi furono vittime nell'aprile del 1545:
"Poco tempo prima della morte di Francesco I alcuni membri del Parlamento di Provenza, sobillati da alcuni ecclesiastici contro gli abitanti di Merindole di Cabrieres, chiesero al re dei soldati per appoggiare l'esecuzione di diciannove persone di questi paesi, da loro condannate: invece ne fecero sgozzare 6000, senza risparmiare né donne, né vecchi, né bambini; ridussero in cenere trenta villaggi.
Queste popolazioni, fino allora sconosciute, avevano il torto, senza dubbio, di essere valdesi: era questa la loro unica malvagità. Da trecento anni vivevano in deserti e montagne che avevano reso fertili con un lavoro incredibile.
La loro vita pastorale e tranquilla ricordava l'innocenza attribuita alle prime età del mondo.
Le città vicine non erano conosciute da loro che per i prodotti che vi andavano a vendere; ignoravano i processi e la guerra. Non si difesero: furono sgozzati come degli animali in fuga, che si spingono in un recinto e si uccidono."
- Jacobetto Gentile, calvinista (arso vivo, Capua, piazza S. Maria Maggiore, maggio 1552)
- Vincenzo Iannelli, frate, calvinista (arso vivo, Capua, piazza S. Maria Maggiore, maggio 1552)
- Francesco Gamba da Brescia, predicatore protestante (impiccato e arso, Como, 1554)
Papa Paolo IV revocò tutti i diritti concessi agli ebrei romani ed ordinò l'istituzione del ghetto, chiamato "serraglio degli ebrei", facendolo sorgere nel rione Sant'Angelo, dato che la comunità ebraica, che nell'antichità classica viveva soprattutto, in Trastevere, vi dimorava ormai prevalentemente e ne costituiva la maggioranza della popolazione.
Anno 1556
- Francesco Cartone (arso vivo 3 agosto 1558)
- Goffredo Varaglia, valdese, già frate e teologo (impiccato e arso, Torino, piazza Castello, 1558)
- Girolamo Russo, di Ferla, luterano (arso vivo, autodafé Palermo, Piano della Bocceria Vecchia, 1558)
- Gisberto di Milanuccio di Penne, eretico (arso vivo, Roma, Piazza Giudia, 15 giugno 1558)
- Leonardo di Paolo da Meola, eretico (arso vivo, piazza Navona, 8 febbraio 1559)
- Giovanni Antonio del Bò, cremonese, apostasia (impiccato e arso, piazza Navona, 8 febbraio 1559)
- Giulio Ghirlanda - Baudo Lupettino - Marcello Spinola - Nicola Bucello - Antonio Rietto - Francesco Sega - tutti condannati a morte perché sorpresi a svolgere una funzione religiosa in una casa privata officiante la messa uno spretato. 1560.
Anno 1561, giugno -
2.000 valdesi vennero massacrati dai cattolici in Calabria (Guardia Piemontese, San Sisto e Montalto). Altri ne vengono uccisi in Puglia.
Anno 1562 -
- 300 persone accusate di stregoneria vennero arse vive a Oppenau in Germania.
- Hendrik Aerts, anabattista, processato dall'inquisitore Pieter Titelman insieme alla moglie e ad altri 11 anabattisti (arso vivo, Rijsel, 1563)
- Janneken Cabeljaus di Ypres, anabattista, moglie di Hendrik Aerts (arsa viva, Rijsel, 1564)
- Calleken Steens di Sweghem, anabattista (arsa viva, Rijsel, 22 febbraio 1564)
- Gian Francesco Alois, detto il Caserta, letterato italiano, valdesiano (decapitato e arso, piazza del Mercato, Napoli, 4 marzo 1564)
- Giovanni Bernardino Gargano, nobile di Aversa, valdesiano (decapitato e arso, piazza del Mercato, Napoli, 4 marzo 1564)
- Alessandro da Caverzago, notaio, predicatore protestante (arso vivo, piazza della Torricella, Piacenza, 2 giugno 1564)
- Francesco di Pietro Secretuzzo, cipriota, riformato (impiccato e arso, presso Castel Sant'Angelo, Roma, 4 settembre 1564)
- Antonio Rizzetto da Vicenza, anabattista (annegato, Canale dell'Orfano, Venezia, 8 febbraio 1565)
- Francesco della Sega da Rovigo, anabattista (annegato, Canale dell'Orfano, Venezia, 26 febbraio 1565)
- Adriaen van den Burie, anabattista, (arso vivo, Oudenaarde, 10 luglio 1565)
- Lorenzo Vex, luterano annegato, Venezia, 1566)
- Pietro Robert della Goletta di Tunisi, francese, ugonotto (arso vivo, autodafé, Palermo, chiesa della Magione, 13 gennaio 1566)
- Michele Giovanni Carobeni di Noto, (arso vivo, Palermo, chiesa della Magione, 13 gennaio 1566)
- Muzio della Torella di Puglia, luterano (decapitato e arso, Roma, 1º marzo 1566)
- Pompeo de' Monti nobile di Napoli, valdesiano (decapitato e arso, Roma, castel Sant'Angelo, 1566)
- Curzio di Cave frate cappuccino, luterano (decapitato e arso, Roma, Castel Sant'Angelo, 1566)
- Giovanni Pietro Thomaso di Noto, mastro calzolaio, luterano (arso vivo, autodafé, Palermo, Piano della Marina, 26 dicembre 1566)
Anno 1566
Anno 1567 -
17.000 protestanti delle Fiandre vennero massacrati dagli spagnoli cattolici. Il che fa davvero pensare a una setta demoniaca (spagnola).
- Pieter Pieters di Asperen, Olanda, anabattista (arso vivo, Amsterdam, 26 febbraio 1569)
- Adriaen Willemsz, anabattista, (decapitato, Vianen, Olanda, 22 marzo 1569)
- Luca Bertoni di Faenza, luterano (impiccato e arso, Roma, Castel Sant'Angelo, 1569)
- Willem Jansz di Durgedam, anabattista (arso vivo, Amsterdam, 12 marzo 1569)
- Quirijn Jansz di Utrecht, anabattista (arso vivo, Amsterdam, 12 marzo 1569)
- Cornelis Jansz di Haarlem, anabattista (arso vivo, Amsterdam, 12 marzo 1569)
- Jan van Ackeren di Ypres, anabattista (arso vivo, Anversa, Grote Markt (Piazza del Mercato Grande), 2 aprile 1569)
- Jan de Timmerman di Courtrai, anabattista (arso vivo, Grote Markt, 2 aprile 1569)
- Baltasar de Rosieres di Tournai, anabattista (arso vivo, Grote Markt, 2 aprile 1569)
- Filippo Borghese di Siena, luterano, decapitato e arso, Roma, Castel Sant'Angelo, 2 maggio 1569-
- Sigismondo Arquer, eretico, (arso vivo, Toledo, 4 giugno 1571)
- Gerrit Cornelisz, anabattista (arso vivo, Amsterdam, 26 giugno 1571)
- Adriaen Jacobs, anabattista di Dordrecht, (decapitato, Klundert, ottobre 1571)
- Giovanni Antonio di Jesi, protestante (impiccato e arso, Roma, 6 ottobre 1571)
- Girolamo di Pesaro, protestante ( impiccato e arso, Roma, 6 ottobre 1571)
- Pietro Paolo di Moranzano protestante ( impiccato e arso, Roma, 6 ottobre 1571)
- Anneken Jans, anabattista (arsa viva, Middelburg, Zelanda 3 dicembre 1571)
- Alessandro Jechil, di Bassano, anabattista (arso vivo, Venezia, 22 dicembre 1571)
Anno 1572 -
Papa Gregorio XIII impose agli ebrei romani l'obbligo di assistere settimanalmente, nel giorno di sabato, a prediche al fine di convertirli alla religione cattolica. L'obbligo fu revocato solo nel 1848 da Pio IX.
Anno 1573 -
5.000 servi della gleba croati in rivolta furono massacrati per ordine del vescovo cattolico Jurai Draskovic.
- Alessandro di Giacomo (arso vivo 19 novembre 1574)
- Jacob Antheunis, anabattista (arso, Anversa, 22 maggio 1575)
- Nicolaes de Stevele di Armentières, (o Claes d'Armentières), anabattista (arso, Anversa, 1575)
- Giacomo Saliceti, di Bologna, eretico (arso vivo, Bologna, 30 aprile 1579)
- Pompeo di Ascanio Loiani, eretico (arso vivo, Bologna, 13 giugno 1579)
Anno 1580 (o 1558)-
222 ebrei vennero condannati al rogo per ordine dell'Inquisizione in Portogallo.
- Antonino Cavalcante, alias Renduni, di Cosenza, argentiere, luterano (arso vivo, autodafé, Palermo, Piano Bologni, 10 agosto 1582)
Papa Sisto V fece impiccare uno spagnolo per aver ucciso con una bastonata un soldato svizzero che lo aveva ferito con l'alabarda.
Respinta la richiesta di sostituire la forca con la mannaia, Sisto V assisteva gioiosamente alle esecuzioni facendosi portare da mangiare perché "questi atti di giustizia gli accrescevano l'appetito". Dopo l'esecuzione di una sentenza disse: "Dio sia benedetto per il grande appetito con cui ho mangiato".
- Giovanni Simone Francano o Franzano, lombardo (arso vivo, autodafé Palermo, 1º maggio 1586)
- Girolamo Donzellini, medico, luterano (affogato, Venezia, fine marzo 1587)
- Claudio Textor, di Pont-de-Vaux, calvinista (affogato, Venezia, 18 aprile 1587)
- Francesco Casalini, luterano, sodomita e ladro (impiccato e arso, Bologna, 30 gennaio 1588)
- Fr.? Cattolini da Colmegna, luterano e sodomita (impiccato e arso, Bologna, 29 febbraio 1588)
- Vincenzo Murini (o Marini), luterano e sodomita (impiccato e arso, Bologna, 1588)
- Michiel Buyse, anabattista (strangolato ed esposto, castello di Gravensteen, Gand, 13 aprile 1589)
- Joos de Tollenaere, anabattista (strangolato ed esposto, castello di Gravensteen, 13 aprile 1589)
- Joosyne Swyntz, anabattista (strangolata, castello di Gravensteen, 13 aprile 1589)
- Antonio N.?, luterano (impiccato e arso, Bologna, 15 aprile 1589)
- Vincenzo di Petronio Sega, luterano (impiccato e arso, Bologna, 15 aprile 1589)
- Giacomo Bruto, piemontese (arso, autodafé Palermo, 28 ottobre 1591)
- Ercole Manfredini, "per sacrilegi errori che per rispetto si tacciono" (arso vivo, Bologna, 27 aprile 1593)
- Antonio Garetti, "per sacrilegi errori che per rispetto si tacciono" (arso vivo, Bologna, 27 aprile 1593)
- Francesco del Buso, "per sacrilegi errori che per rispetto si tacciono" (arso vivo, Bologna, 1593)
- Gerardo Santi (detto Gherro), "per sacrilegi errori che per rispetto si tacciono" (arso vivo, Bologna, 1593)
- Francesca Nannini, "per sacrilegi errori che per rispetto si tacciono" (arsa viva, Bologna, 27 aprile 1593)
- Elisabetta Nannini, "per sacrilegi errori che per rispetto si tacciono" (arsa viva, Bologna, 27 aprile 1593)
- Orazio Bargellini, accusato di aver sfregiato un crocefisso (giustiziato, Bologna, maggio 1593)
- Allegro, ebreo, accusato di aver "gravi peccato da scontare" (battezzato, poi giustiziato, Bologna, 1593)
- Aeltjen Baten, anabattista (affogata, Liegi, fine ottobre 1593)
- Maeyken Wouters, anabattista (affogata, Liegi, fine ottobre 1593)
- Francesco Pucci (decapitato e arso, Roma, 5 luglio 1597)
- Celestino da Verona (Giovanni Antonio Arrigoni), frate cappuccino, eretico relapso e ostinato (arso vivo, Roma, piazza Campo de' Fiori, 1599)
- Bartolomeo Coppino (luterano arso vivo 7 aprile 1601)
- Jacobus Arminius (Jakob Harmensz, 1560-1609) fondatore degli armiani, secondo cui l'Essere Divino era composto da tre persone uguali per natura ma diversi per grado: il Figlio e lo Spirito Santo derivano dal Padre. <<<venne decapitato come eretico.
- Jan Tyskiewicz, unitariano (arso vivo, Varsavia, 16 novembre 1611)
- Roberto Fedeli, da Rimini, libellista antipapale, eretico (decapitato, Roma, 26 agosto 1614)
- Assuero Bisbiach (o Busbrach), di Serbardmit (Colonia), anabattista, viaggiatore tedesco (impiccato e arso, autodafé Bologna, 5 novembre 1618)
- Sebastiano Chine, anabattista, dello Juclan (Magonza), abitante a Troina, barbiere (impiccato e arso, autodafé Palermo, 9 dicembre 1618)
- Arnaldo da Tolosa (o Arnaldo Tronceus), di Firenze, agostiniano, (impiccato e arso, Palermo, 9 dicembre 1618).
- Giulio Cesare Vanini, medico eruditissimo, filosofo, ateo, per incastrarlo dovettero ricorrere a una falsa testimonianza (taglio della lingua, strangolato e arso, Tolosa, 9 febbraio 1619) Schopenhauer lo considerò suo predecessore, Hegel gli dedicò sette pagine della sua storia della filosofia, il personaggio a cui l’Europa del libero pensiero ha guardato come il gigante, l’eroe e il martire della lotta contro le catene imposte dalla religione, Andando al patibolo, poco prima che gli fosse strappata con le tenaglie la lingua e forse lo fecero proprio per ciò che disse, pronuncia le sue ultime parole: «Andiamo a morire allegramente da filosofi», che impressioneranno persino i suoi aguzzini e rimarranno nei secoli a ricordare la sua morte eroica.
Anno 1620, 29 luglio -
600 protestanti vennero trucidati dai cattolici in Valtellina.
- Antonio Montenegro, sacerdote, scrittore anticlericale (decapitato, Roma, Tor di Nona, 1623)
- Ferrari Ambrogio, eretico impiccato. 1624.
- Geremia Rosselli, di Metz, Lorena, Francia, anni 28, calvinista, apostata (arso, autodafé Palermo, 1628)
- Francesco Manzoli, marchese, scrittore anticlericale (decapitato, Roma, 30 novembre 1636)
- Antonio de Acunha, di Arronches, Portogallo, marrano, (arso vivo, Lima, 23 gennaio 1639)
- Antonio Corderes, marrano, (arso vivo, Lima, 23 gennaio 1639)
- Diego López de Fonseca, di Badajoz, marrano, (arso vivo, Lima, 23 gennaio 1639)
- Manuel Baptista Pérez, marrano, (arso vivo, Lima, 23 gennaio 1639)
- Manuel de la Rosa, marrano, (arso vivo, Lima, 23 gennaio 1639)
Anno 1655, aprile -
1712 fedeli valdesi furono massacrati dai cattolici nelle Valli Alpine. 1655.
Anno 1680 -
- 20 ebrei furono condannati al rogo a Madrid per ordine dell'Inquisizione.- 222 ebrei sono condannati al rogo per ordine dell’Inquisizione in Portogallo
- 37 ebrei sono bruciati a Maiorca in Spagna per ordine dell’Inquisizione.
Anno 1686, maggio -
2.000 valdesi vennero massacrati dai cattolici penetrati nelle loro valli alpine per sterminarli.
A Salem, una cittadina del Massachusetts vengono bruciate sul rogo venti persone, in preda a una sorta di isteria collettiva. Elizabeth Parris e Abigail Williams, insieme ad altre ragazze, Ann Putnam, Betty Hubbard, Mercy Lewis, Susannah Sheldon, Mercy Short e Mary Warren, furono incalzate a rivelare i nomi di altre ragazze, che potessero essere streghe o possedute dal demonio.
Betty e Abigail accusarono una schiava indiana (o africana), Tituba Indians, di proprietà del pastore Parris (la chiesa non aveva problemi con la schiavitù di cui peraltro si serviva). Il 25 febbraio la dodicenne Ann Putnam e la quattordicenne Elizabeth Hubbard confermarono l'accusa e nei tre giorni successivi indicarono altre due donne come streghe:
- Bernard Martin, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 25 maggio 1320)
- Bernard Surio, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 25 maggio 1320)
- Jacme de Rieux, frate minore, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 25 maggio 1320)
- Johan Durban, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 25 maggio 1320)
- Johan Martin, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Capestang, 25 maggio 1320)
Anno 1321
- Amegiardis, quindicenne, beghina, a Béziers, venne arsa viva 11 gennaio 1321.
- Astruga di Lodève, beghina, venne arsa viva a Lunel nel 1321.
- Bernard, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Béziers, 11 gennaio 1321)- Bernard Sers (arso dalla chiesa cattolica, Béziers, 11 gennaio 1321)
- Ciracus, (arso dalla chiesa cattolica, Béziers, 11 gennaio 1321)
- Johan Olier (arso dalla chiesa cattolica, Béziers, 11 gennaio 1321)
- Peire Brun, prete (arso dalla chiesa cattolica, Béziers, 11 gennaio 1321)
- Guilhem Belibasta alias Bélibaste, cataro (arso dalla chiesa cattolica, Villerouge-Termenès, 1321)
- Bernardino da Nola (arso dalla chiesa cattolica, Matera, 15 luglio 1321)
- Bernardino da Nola (arso dalla chiesa cattolica, Matera, 15 luglio 1321)
- Guilhem Bom, (arso dalla chiesa cattolica, Pézenas, 21 settembre 1321)
- Johan de Mezea, (arso dalla chiesa cattolica, Pézenas, 21 settembre 1321)
- Peire Abanii, (arso dalla chiesa cattolica, Pézenas, 21 settembre 1321)
- Raimon Fornier, (arso dalla chiesa cattolica, Pézenas, 21 settembre 1321)
- Astruga di Lodève, beghina, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Anuericus, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Basseta, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Berenguier, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel 18 ottobre 1321)
- Biatris, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Ermessendis, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Esclarmonda Durban, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Guilhem Fabre, prete, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Guiraut de Saint Martin, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Nicholau, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Peire, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Peire Alfandi, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
- Rotgier, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lunel, 18 ottobre 1321)
Anno 1322
- Bernard Espruassora, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 17 gennaio 1322)
- Huc de Onlavis, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 17 gennaio 1322)
- Johan de Echis, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 17 gennaio 1322)
- Peire Arrufat, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 17 gennaio 1322)
- Arnaut Pons, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Bermonda, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Bernard de Argistris, (arso vivo, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Bernard de Perinhac, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Bernard Raimon de Monesio, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Bernardin Anuli, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Bonhome de Gasconia, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Castilio de Gironda, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Deruna Catalana, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Fornier de Fefensaco, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Guilhem de Urgel, (arso vivo, dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Guilhem Separd, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Jacme de la Cros, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Peire Almardi, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Peire de Elne, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Raimunda de Caranta, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Rotbert de Narbonna, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
- Sicarda de Corberia, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Narbonne, 28 febbraio 1322)
Anno 1323
- Bernard de Bosco, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 24 aprile 1323)
- Johan Conilli, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 24 aprile 1323)
- Peire de Johan, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 24 aprile 1323)
- Raimon Maistre, frate minore, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 24 aprile 1323)
- Johan Conilli, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 24 aprile 1323)
- Peire de Johan, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 24 aprile 1323)
- Raimon Maistre, frate minore, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 24 aprile 1323)
- Bernard Peyrotas, prete, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lodève, 10 agosto 1323)
- Estève Seret, frate minore, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lodève, 10 agosto 1323)
- Estève Seret, frate minore, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lodève, 10 agosto 1323)
- Frances Bastier, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Lodève, 10 agosto 1323)
Anno 1326
- Bernard Maury, detto anche Maurizio di Narbona, prete spirituale, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Avignone, 19 novembre 1326)
Anno 1327
- Aliorus de Sesena (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 1º marzo 1327)
- Guilhem Domergue Veyrier, candelaio, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 1º marzo 1327)
- Berengaria Domergue Veyrier, moglie di Guilhem, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 1º marzo 1327)
- Guilhem Serallier, fabbro, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 1º marzo 1327)
- Raimon de la Cros, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 1º marzo 1327)
- Peire de Cursaca, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 1º marzo 1327)
- Guilhem Domergue Veyrier, candelaio, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 1º marzo 1327)
- Berengaria Domergue Veyrier, moglie di Guilhem, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 1º marzo 1327)
- Guilhem Serallier, fabbro, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 1º marzo 1327)
- Raimon de la Cros, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 1º marzo 1327)
- Peire de Cursaca, (arso vivo dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 1º marzo 1327)
- Boemondo di San Severo, dell'Ordine dei frati minori. Accusato di eresia dal Tribunale dell'Inquisizione, fu condannato a essere Frustato fino alla Morte 15 aprile 1327.
Insieme a Dante Alighieri e a Guido Cavalcanti avrebbe fatto parte della confraternita iniziatica dei Fedeli d'Amore, una sorta di ramificazione dell'Ordine Templare. Scrisse l'Acerba, poema enciclopedico contenente nozioni di cosmologia, filosofia naturale e antropologia, (venne arso vivo dalla chiesa cattolica, Firenze, 16 settembre 1327)
Anno 1329
Raimunda Arrufat, vedova di Peire Arrufat, (arsa viva dalla chiesa cattolica, Carcassonne, 10 settembre 1329)
Anno 1334
Anno 1337
- Francesco da Pistoia, fraticello (arso vivo dalla chiesa cattolica, Venezia, 3 giugno 1337)
- Lorenzo Gherardi, fraticello arso vivo dalla chiesa cattolica, (1337)
- Bartolomeo Greco, fraticello arso vivo dalla chiesa cattolica, (1337)
- Bartolomeo da Bucciano, fraticello arso vivo dalla chiesa cattolica, (1337)
- Antonio Bevilacqua, fraticello arso vivo dalla chiesa cattolica, (1337)
- Altri dieci frati Francescani, arsi vivi per aver predicato la povertà di Cristo - Venezia 1337.
Stessa sorte a Parma per Donna Oliva anch'essa perché seguace di S. Francesco.
Stessa sorte a Parma per Donna Oliva anch'essa perché seguace di S. Francesco.
Anno 1354
- Giovanni da Castiglione, sacerdote, fraticello (arso vivo, dalla chiesa cattolica Avignone, 3 giugno 1354)
- Francesco da Arquata, fraticello, predicatore (arso vivo dalla chiesa cattolica, Avignone, 3 giugno 1354)
Anno 1370 -
20 ebrei sono arsi vivi dai pii cattolici a Bruxelles.
Anno 1377, 3 febbraio -
2.500 abitanti di Cesena sono massacrati dai mercenari pontifici in quanto ribelli antipapali.
Anno 1382
- Belramo Agosti, umile calzolaio, torturato e bruciato vivo per aver bestemmiato durante una partita a carte: 5 giugno 1382.
Anno 1387
- Menelao Santori venne messo al rogo perché conviveva con due donne: 10 ottobre 1387.
Anno 1388
- Lorenzo di Bologna fu costretto sotto tortura a confessare di aver rubato una pisside. Reso moribondo dalle torture, fu accompagnato al rogo a colpi di frusta. 1 novembre 1388.
Anno 1389
- Michele Berti da Calci al secolo Giovanni Berti, fraticello (arso vivo dalla chiesa cattolica, Firenze, 30 aprile 1389)
Anno 1391 -
4.000 ebrei sono massacrati dai cattolici a Siviglia in Spagna.
Anno 1397 -
100 valdesi di Graz in Austria sono impiccati e bruciati per ordine dell'Inquisizione.
.:: 1400 ::.
Anno 1400 - NASCITA DELLA STREGONERIA
30 cittadini romani furono condannati a morte per ordine del governo pontificio in quanto ribelli.
Anno 1401
William Sawtrey, prete, primo dei martiri lollardi (arso vivo, Smithfield, marzo 1401)
Anno 1403
Giovanni Sensi, predicatore valdese (arso vivo, Caprie, Valle di Susa, 30 marzo 1403)
Anno 1405 -
12 cittadini romani furono massacrati dai mercenari pontifici guidati dal nipote di papa Innocenzo VII.
Anno 1407
James Resby, lollardo (arso vivo, Perth, Scozia, 1407), primo condannato in Scozia per eresia.
Anno 1410
John Badby, sarto, lollardo (cotto nell'acqua bollente, Smithfield, 15 marzo 1410)
Anno 1413
A Pisa un certo giovane di nome Andreani fu torturato e bruciato vivo insieme alla moglie e alla figlia perché aveva osato deridere i Padri Conciliari. I cardinali appartenenti al concilio assistettero in massa alle esecuzioni per il piacere di veder morire insieme alla sua famiglia colui che essi "avevano condannato per solo sentimento di vendetta". 1413.
Anno 1414
- Gerolamo da Praga macellato e bruciato per aver detto che la morale del vangelo proibisce ai religiosi di possedere beni materiali. 1414.
Anno 1415
Jan Hus, riformatore (arso vivo, Costanza, 6 luglio 1415)
Anno 1416 -
- 300 donne accusate di stregoneria furono arse nel comasco per ordine dell'Inquisizione cattolica.
- Girolamo da Praga, teologo riformatore, lollardo (arso vivo, Costanza, 30 maggio 1416)
Anno 1431
- Giovanna d'Arco, condannata per eresia dagli inglesi, idolatria, apostasia e stregoneria (arsa, Rouen, 30 maggio 1431). Una contadina di 19 anni della Lorena, in Francia bruciata viva per aver indossato abiti maschili. Un'ingiunzione biblica lo proibiva. Giovanna ha affermato che poteva effettivamente abbracciare San Michele Arcangelo in forma umana come un uomo, e che era solido al tatto. La Chiesa aveva però deciso che gli angeli sono esseri puramente spirituali senza corpo.
- Thomas Bagley, prete, lollardo, (arso, Smithfield, marzo 1431)
- Merenda e Matteo, due popolani, bruciati vivi dall'Inquisizione per rendere un favore alle famiglie dei Colonna e dei Savelli delle quali avevano parlato male (1431).
- Ripetute stragi in Boemia contro gli Hussidi (seguaci di Jean Hus), per le rimostranze fatte in seguito alla uccisione del loro maestro. Una delle stragi fu eseguita facendo entrare gli Ussidi in un fienile al quale dettero fuoco dopo aver chiuso le porte. Il fatto fu così commentato da uno scrittore cattolico: "Appena entrati, si chiusero le porte e si appiccò il fuoco; e in tal modo quella feccia, quel rifiuto della razza umana, dopo aver commesso tanti delitti, pagò finalmente tra le fiamme la pena del suo disprezzo per la religione". (1431)
- Ripetute stragi in Boemia contro gli Hussidi (seguaci di Jean Hus), per le rimostranze fatte in seguito alla uccisione del loro maestro. Una delle stragi fu eseguita facendo entrare gli Ussidi in un fienile al quale dettero fuoco dopo aver chiuso le porte. Il fatto fu così commentato da uno scrittore cattolico: "Appena entrati, si chiusero le porte e si appiccò il fuoco; e in tal modo quella feccia, quel rifiuto della razza umana, dopo aver commesso tanti delitti, pagò finalmente tra le fiamme la pena del suo disprezzo per la religione". (1431)
- "I salmodiatori", gruppo religioso belga, derivante dai beghini, sorto ad Anversa, durante una forte pestilenza. Si dedicarono alla cura degli appestati, al seppellimento dei cadaveri e al conforto degli infermi mediante preghiere e canti religiosi. Furono martirizzati dalla Chiesa.
Anno 1433
Pavel Kravař, hussita (arso, Saint Andrews, Scozia, 23 luglio 1433)
Anno 1449
Fabriano passa dallo Sforza al papato, e nel 1449 dodici fraticelli alla presenza di Papa Nicolò V e fra. Giacomo della Marca, vengono bruciati al rogo in Piazza Bassa (Piazza Garibaldi). Le persecuzioni contro i fraticelli furono implacabili in tutta la Vallesina. Nel territorio di Fabriano, i frati e le “monache” che predicavano la povertà assoluta, si rifugiarono nelle grotte per sfuggire almeno in parte ai roghi.
Anno 1458
- Friedrich Reiser, valdese, (arso vivo, Strasburgo, 6 marzo 1458)
- Anna Weiler, valdese, moglie di Reiser, (arsa viva, Strasburgo, 6 marzo 1458)
- Anna Weiler, valdese, moglie di Reiser, (arsa viva, Strasburgo, 6 marzo 1458)
Anno 1468
- Giovanni Favelli, frate servita, priore di S. Ansano di Brento (Monzuno), incantatore di demoni ed eretico (impiccato e/o arso, Bologna, 1468)
Anno 1481
- Giorgio da Monferrato, studente, eretico (arso vivo, Bologna, 25 giugno 1481)
Anno 1483
Non potendo elencare tutte le vittime di Torquemada, nominato Grande Inquisitore nel 1483 basti sapere che in 18 anni della sua inquisizione ci furono:
- 800.000 ebrei allontanati dalla Spagna, con confisca dei beni, sotto pena di morte se fossero restati.
- 97.000 condannati alla prigione perpetua con confisca delle proprietà. 10.200 furono poi bruciati vivi.
- 97.000 condannati alla prigione perpetua con confisca delle proprietà. 10.200 furono poi bruciati vivi.
- Poi 6.860 cadaveri furono riesumati per essere bruciati al rogo "post mortem" in seguito a processi (che erano terminati tutti con la confisca dei beni).
Intanto Torquemada faceva il macellaio in Spagna, mentre a Roma l'inquisizione accendeva roghi in tutte le sue piazze per bruciare gli eretici i cui patrimoni venivano automaticamente requisiti per conto del Papa dalla confraternita di San Giovanni Decollato.
Intanto Torquemada faceva il macellaio in Spagna, mentre a Roma l'inquisizione accendeva roghi in tutte le sue piazze per bruciare gli eretici i cui patrimoni venivano automaticamente requisiti per conto del Papa dalla confraternita di San Giovanni Decollato.
Anno 1485 -
- 49 persone furono giustiziate per ordine dell'Inquisizione a Guadalupe in Spagna.
- 41 donne accusate di stregoneria furono bruciate a Bormio per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1486 -
31 ebrei furono giustiziati a Belalcazar in Spagna per ordine dell'Inquisizione. Nei primi 150 anni, dopo la conquista dell'America da parte degli spagnoli, centinaia di migliaia di persone morirono per non essersi convertiti.
Anno 1492
Anno 1495
- Caterina Bianchetta, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, Cuneo, 10 dicembre 1495)
- Caterina Bonivarda, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Caterina Borrella, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Giovanneta Cometta, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Giovannina Giordana, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Margherita Giordana, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Giovanna Motossa, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Giovanna della Santa, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Romea dei Sobrani, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Caterina Bonivarda, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Caterina Borrella, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Giovanneta Cometta, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Giovannina Giordana, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Margherita Giordana, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Giovanna Motossa, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Giovanna della Santa, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
- Romea dei Sobrani, eretica, strega e apostata (arsa viva, Rifreddo, 10 dicembre 1495)
Anno 1498
- Girolamo Savonarola, riformatore (impiccato e arso, Piazza della Signoria, Firenze, 23 maggio 1498), insieme ai suoi due discepoli Domenico da Pescia e Sivestro da Firenze.
- Tre ebrei arsi vivi in campo dei Fiori a Roma. 13 gennaio 1498
- Gentile Cimeli, accusata di stregoneria arsa viva a campo dei Fiori 14 luglio 1498
- Marcello da Fiorentino arso vivo in piazza S. Pietro. 29 luglio 1498.
- Domenico Buonvicini da Pescia, frate domenicano (impiccato e arso, Piazza della Signoria, 23 maggio 1498)
- Silvestro Maruffi da Firenze, frate domenicano (impiccato e arso, Piazza della Signoria, 23 maggio 1498)
- Joshua Weißöck (1498 arso vivo)
- Gentile Budrioli (arsa viva, piazza San Domenico, Bologna, 14 luglio 1498)
- Tre ebrei arsi vivi in campo dei Fiori a Roma. 13 gennaio 1498
- Gentile Cimeli, accusata di stregoneria arsa viva a campo dei Fiori 14 luglio 1498
- Marcello da Fiorentino arso vivo in piazza S. Pietro. 29 luglio 1498.
- Domenico Buonvicini da Pescia, frate domenicano (impiccato e arso, Piazza della Signoria, 23 maggio 1498)
- Silvestro Maruffi da Firenze, frate domenicano (impiccato e arso, Piazza della Signoria, 23 maggio 1498)
- Joshua Weißöck (1498 arso vivo)
- Gentile Budrioli (arsa viva, piazza San Domenico, Bologna, 14 luglio 1498)
- Il frate Pietro da Novara, accusato di appartenere ai fraticelli di S. Francesco, torturato e bruciato vivo il 29 luglio 1498.
- Bernardo da Sicilia, accusato di appartenere ai fraticelli di S. Francesco, torturato e bruciato vivo il 29 luglio 1498.
- Fra Tommaso vescovo d'Aquino, accusato di appartenere ai fraticelli di S. Francesco, torturato e bruciato vivo il 29 luglio 1498.
- Francesco Marchesino vescovo di Trivento. accusato di appartenere ai fraticelli di S. Francesco, torturato e bruciato vivo il 29 luglio 1498.
SIMBOLO DALLA SANTA INQUISIZIONE |
.:: 1500 ::.
Anno 1500
Il parlamento siciliano del 1514 elevò una vibrata protesta e chiese una limitazione della giurisdizione inquisitoriale. Tale richiesta rimase inevasa e gli inquisitori, che già abusavano dei beni confiscati ai condannati, vennero addirittura nominati custodi di tali beni e le loro competenze si estesero fino agli aspetti patrimoniali delle inchieste.
Non potendo mandare a morte un “fratello in Cristo” i giudici del Sant’Uffizio affidavano il reo al braccio della giustizia secolare che si occupava di accendere il rogo nel Piano della Marina, di fronte allo Steri, nel Piano di Sant’Erasmo o nel Piano della Cattedrale. Al rogo vengono mandati ebrei e luterani, musulmani e negromanti, non solo le streghe. - Martuccia da Lusciano, accusata di stregoneria (arsa viva nel castello di Casaluce 1500)
Anno 1501
Anno 1505 -
14 donne accusate di stregoneria furono ammazzate a Cavalese ( Trento) su ordine del vicario del vescovo di Trento.
14 donne accusate di stregoneria furono ammazzate a Cavalese ( Trento) su ordine del vicario del vescovo di Trento.
Anno 1506
- Diego Portoghese impiccato per eresia. 14 ottobre 1506.
- 30 persone bruciate vive a Logrono (Spagna) per stregoneria 1506 per ordine della Santa Inquisizione.
- 30 persone bruciate vive a Logrono (Spagna) per stregoneria 1506 per ordine della Santa Inquisizione.
Anno 1507 -
- Fra Agostino Grimaldi giustiziato per eresia. 6 agosto. 1507
Anno 1511
Anche sulla piazza di Palermo c'è stato spettacolo, a monito per i dubbiosi:
- Antoni Carni da Messina, giudaizzante (arso vivo, autodafé, Palermo, 6 giugno 1511)
- Ghabriel de Polize, giudaizzante (arso vivo, Palermo, 6 giugno 1511)
- Giovanni Crispo, giudaizzante (arso vivo, Palermo, 6 giugno 1511)
- Giovanni de Toledo da Messina, giudaizzante (arso vivo, Palermo, 6 giugno 1511)
- Jacopo Rizo, giudaizzante (arso vivo, Palermo, 6 giugno 1511)
- Laura Palumba, giudaizzante (arsa viva, Palermo, 6 giugno 1511)
- Ana de Quintana, giudaizzante (arsa viva, Palermo, 6 giugno 1511)
- Beatriz de Quintal, giudaizzante (arsa viva, Palermo, 6 giugno 1511)
- Gabriel Zapater, medico di Bivona, giudaizzante (arso vivo, Palermo, 6 giugno 1511)
- Cola Stagnataro, giudaizzante (arso vivo, Palermo, 6 giugno 1511)
- Ghabriel de Polize, giudaizzante (arso vivo, Palermo, 6 giugno 1511)
- Giovanni Crispo, giudaizzante (arso vivo, Palermo, 6 giugno 1511)
- Giovanni de Toledo da Messina, giudaizzante (arso vivo, Palermo, 6 giugno 1511)
- Jacopo Rizo, giudaizzante (arso vivo, Palermo, 6 giugno 1511)
- Laura Palumba, giudaizzante (arsa viva, Palermo, 6 giugno 1511)
- Ana de Quintana, giudaizzante (arsa viva, Palermo, 6 giugno 1511)
- Beatriz de Quintal, giudaizzante (arsa viva, Palermo, 6 giugno 1511)
- Gabriel Zapater, medico di Bivona, giudaizzante (arso vivo, Palermo, 6 giugno 1511)
- Cola Stagnataro, giudaizzante (arso vivo, Palermo, 6 giugno 1511)
Anno 1512
- Antonino de Marino, giudaizzante (arso vivo, autodafé, Palermo-Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Antonio Corbiseri, di Carini, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Bernardino Babula, di Messina, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Cola Angelo La Muta, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Gabriel Garzìa, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Ghabriel Compagno, di Milazzo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Jacobo Estayte, alias Jacopo Staiti di Messina, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Joan de Aragon, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Joan de Leofante, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Joanne Lo Porto, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Joannis Antoni Tudisco, di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Luis Yelpo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Manfrè La Muta, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Margaritella di Balsamo, di Messina, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Paulo Santafè di Cammarata, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Porcio Monterusso, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Simon de Leofante, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Soprana de Paternò o Patorno, di Palermo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Antonio Corbiseri, di Carini, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Bernardino Babula, di Messina, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Cola Angelo La Muta, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Gabriel Garzìa, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Ghabriel Compagno, di Milazzo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Jacobo Estayte, alias Jacopo Staiti di Messina, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Joan de Aragon, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Joan de Leofante, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Joanne Lo Porto, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Joannis Antoni Tudisco, di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Luis Yelpo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Manfrè La Muta, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Margaritella di Balsamo, di Messina, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Paulo Santafè di Cammarata, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Porcio Monterusso, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Simon de Leofante, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 11 luglio 1512)
- Soprana de Paternò o Patorno, di Palermo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 11 luglio 1512)
Anno 1513
- 15 cittadini romani massacrati dalle guardie svizzere per eresia.1513.
Un Autodafé prevedeva:
una messa, preghiere, una processione pubblica dei colpevoli e la lettura della loro sentenza.
I condannati venivano trascinati in pubblico con i capelli rasati, vestiti con sacchi e berretti da somaro , o copricapi con la fenditura centrale e condotti a colpi di azotes (sferzate) in numero variabile secondo la sentenza. Le immagini riprodotte sulle vesti del reo indicavano la pena decretata:
una croce di sant'Andrea se si era pentito in tempo per evitare il supplizio, mezza croce se aveva subito un'ammenda, le fiamme se condannato a morte.
Gli autodafé si svolgevano sulla pubblica piazza e duravano diverse ore, con la partecipazione di autorità ecclesiastiche e civili. L'ultimo autodafé venne celebrato in Messico nel 1850.
Leonora de Balsamo di Palermo, moglie di Bartolomeo di Balsamo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
Leonora de Balsamo di Palermo, moglie di Bartolomeo di Balsamo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Bartolomeo di Balsamo, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, autodafé Palermo-Piano Marina, 29 settembre 1513).
SAN DOMENICO DI GUZMAN PRESIEDE A UN'AUTODAFE' (1495) |
- Antonella de Iona di Palermo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Lisa La Muta di Palermo, moglie di Manfrè La Muta, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Guglielmo de Balsamo o de Bausano, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Joan Antonio Balvo, di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Jacopo Balvo di Marsala, figlio di Joan Antonio Balvo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Perna Balvo di Marsala, figlia di Joan Antonio Balvo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Giovanni d'Attuni o de Attini, di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Marco di Termini di Polizzi, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Alfonso Sellaro di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Andrea Carubba di Sammarco, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Angiulo de Balsamo di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Antonia de Balsamo di Palermo, madre di Nicolò Balsamo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Cola de Balsamo di Palermo, figlio di Antonia de Balsamo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Margarita de Balsamo di Palermo, moglie di Cola de Balsamo e nuora di Antonia de Balsamo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Antonia Romano di Mazara, vedova, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Beatrice Calabrese di Marsala, moglie di marinaio, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 1513)
- Bernardino Imbarbara, o Barbera, di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 1513)
- Clara de Polizzi di Palermo, madre di Angela Marinara, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 1513)
- Francesca de Balsamo di Palermo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Francesco Balvo di Marsala, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Gerardo de Macrì di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Lucrezia de Macrì di Palermo, moglie di Gerardo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina,1513)
- Giacoma Barbara di Marsala, neofita giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Giacomo Barbera di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Lucrezia Barbera di Marsala, moglie di Giacomo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 1513)
- Gianbattista Ferrario di Termini, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Guglielmo Geremia di Naro, cerdone, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Isabella de Andrea di Naro, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Joan de Leofante, alias Giovanni Elefante, di Sciacca, merciere, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Giovanni Santiglia, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Joannis de Vezini alias Giovanni Vicini, di Trapani, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Lucia Cimatore di Palermo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Nicolao Bonfiglio, di Castronovo, mastro candelaro, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Paolo Spataro di Sammarco, maestro insegnante, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Perna de Attuni, di Marsala, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Petro de Bononia, alias Pietro di Bologna, mastro ferraro, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Rosa Sartorii, di Messina, moglie del fu mastro Nardi Sartorii, neofita giudaizzante ostinata (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Simone Marinaro, di Palermo, mastro mezzano, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Vincenzo Maymuni o Maimone, di Sciacca, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 29 settembre 1513)
- Violante Gallardo o Gagliardo, di Marsala, moglie di Alonco Gallardo, mastro sellaro, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 1513)
- Isabella La Matina, di Girgenti, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 29 settembre 1513)
Ma in tutto furono 1.965 i “giudaizzanti” processati e tra di essi solo 5 furono assolti. Di essi 1960 vennero arsi vivi. La tortura del tribunale dell'Inquisizione siciliana era quella della corda. Da una trave pendeva una corda, la vittima veniva lasciata cadere coi polsi dietro la schiena producendole così slogature alle braccia e alle spalle. Durava trenta minuti, il tempo veniva misurato con una clessidra e durante la “somministrazione del tormento”, come lo definiscono le fonti, il boia esortava il reo a confessare e a dire la verità.
Prima della tortura il medico visitava il prigioniero e se lo trovava in grado di subire la tortura veniva registrato che se fosse accaduto qualcosa durante quei trenta minuti era da imputare al prigioniero. Tale pena veniva somministrata anche per tre volte. Era un carcere fatto per far soffrire, ma non per far morire. Ci fu un caso di un rinnegato che non volendosi pentire, iniziò lo sciopero della fame. L'inquisitore in persona lo andò a trovare in cella esortandolo a mangiare, accettando perfino la richiesta del rinnegato, ossia ricevere riso e datteri, da mani musulmane.
Dopo la tortura, se si confessava, si veniva condannati. Le pene:
- il rogo.
- al remo sulle galere, ma i remieri non resistevano più di cinque anni per cui condannarli a sette-dieci anni di remo equivaleva a una condanna a morte.
- l'esilio perdendo ogni bene.
- reclusione temporanea in ospedale o in convento
- condanna alla prigione perpetua.
Anno 1514 -
30 donne accusate di stregoneria vennero bruciate a Bormio per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1515
- Bernardo di Milazzo, di Palermo, giudaizzante (arso, autodafé Palermo-Piano Marina, 1515)
- Giacomo Siracusa, o Jacobo Siracusa, di Giuliana, mastro, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 1515)
- Granusa La Serna, di Marsala, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 10 agosto 1515)
- Paulo de Antilla, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 10 agosto 1515)
- Perna Messina, di Caccamo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 10 agosto 1515)
- Desiata Siracusa, di Giuliana, moglie di Bartolomeo Siracusa, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 1515)
- Francesco La Sala, di Trapani, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 1515)
- Giacomo Siracusa, o Jacobo Siracusa, di Giuliana, mastro, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 1515)
- Granusa La Serna, di Marsala, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 10 agosto 1515)
- Paulo de Antilla, di Palermo, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 10 agosto 1515)
- Perna Messina, di Caccamo, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 10 agosto 1515)
- Desiata Siracusa, di Giuliana, moglie di Bartolomeo Siracusa, giudaizzante (arsa viva, Piano Marina, 1515)
- Francesco La Sala, di Trapani, giudaizzante (arso vivo, Piano Marina, 1515)
Anno 1517
- Martino Jacopo giustiziato per eresia a Vercelli. 18 febbraio 1517.
Anno 1518 -
- 80 donne accusate di stregoneria furono bruciate in Valcamonica per ordine dell'Inquisizione.
- Lauken van Moeseke, sacramentario (negatore dell'efficacia dei sacramenti, decapitato, Bruxelles, 30 agosto 1518)
Anno 1519
- 5 eretici arsi vivi a Brescia. 13 aprile 1519.
Anno 1520
- Maddalena Ravizina, eretica e apostata (arsa viva, Venegono Superiore, Varese, 8 giugno 1520)
- Giovannina di Bernardo Vanoni, eretica e apostata (arsa viva, Venegono Superiore, 8 giugno 1520)
- Mainetta, detta "codera", eretica e apostata (arsa viva, Venegono Superiore, 8 giugno 1520)
- Elisabetta Oleari, eretica e apostata (arsa viva, Venegono Superiore, 8 giugno 1520)
- Caterina Fornasari, eretica e apostata (arsa viva, Venegono Superiore, 8 giugno 1520)
- Tognina del Cilla, eretica e apostata (arsa viva, Venegono Superiore, 8 giugno 1520)
- Giovannina di Bernardo Vanoni, eretica e apostata (arsa viva, Venegono Superiore, 8 giugno 1520)
- Mainetta, detta "codera", eretica e apostata (arsa viva, Venegono Superiore, 8 giugno 1520)
- Elisabetta Oleari, eretica e apostata (arsa viva, Venegono Superiore, 8 giugno 1520)
- Caterina Fornasari, eretica e apostata (arsa viva, Venegono Superiore, 8 giugno 1520)
- Tognina del Cilla, eretica e apostata (arsa viva, Venegono Superiore, 8 giugno 1520)
- Baglione Paolo da Perugia decapitato per eresia alla Traspontina. 4 giugno 1520.
- Fra Camillo Lomaccio, strangolato in carcere per eresia 8 luglio 1520.
- Fra Camillo Lomaccio, strangolato in carcere per eresia 8 luglio 1520.
- Fra Giulio Carino, strangolato in carcere per eresia 8 luglio 1520.
- Leonardo Cesalpini strangolato in carcere per eresia 8 luglio 1520.
- Margherita Fornasari, eretica e apostata, morta nelle carceri inquisitoriali, riesumata e arsa, Venegono Superiore, 1520)
Anno 1523
- Hendrik Voes, sacerdote fiammingo, luterano, (arso vivo, Grand Place, Bruxelles, 1º luglio 1523).
- Insieme a Johann Esch il primo martire protestante, monaco agostiniano, luterano (arso vivo, Grand Place, Bruxelles, 1º luglio 1523)
- Jean Vallière, agostiniano, antitrinitario, prima vittima protestante francese (arso vivo, Marché aux Pourceaux, Parigi, 8 agosto 1523)
- Jean Vallière, agostiniano, antitrinitario, prima vittima protestante francese (arso vivo, Marché aux Pourceaux, Parigi, 8 agosto 1523)
Anno 1524
- Anna Furabach, giustiziata per eresia. 9 maggio 1524.
LE TORTURE DELL'INQUISIZIONE |
Anno 1525 - ANABATTISMO
Chiedevano comunione dei beni, separazione tra Stato e Chiesa, battesimo degli infanti in favore del battesimo dei credenti, Cristo unico capo della Chiesa, senza gerarchie, credevano che lo Spirito Santo illumini il credente e lo renda capace d'interpretare la Bibbia con ruolo predominante del Nuovo Testamento sull'Antico.
Perseguitati in Svizzera, si dispersero in Germania, Austria, Boemia, Moravia, in Transilvania, in Ucraina (1780 ca.) e negli Stati Uniti (1874). I gruppi radicali della Renania, detti melchioriti da Melchior Hofmann, si diffusero nell’Europa settentrionale e nei Paesi Bassi; dopo la condanna e l’imprigionamento di Hofmann (1529), i più moderati ebbero una nuova guida in Menno Simons (mennoniti).
Nel 1525 venne proibito il battesimo degli adulti ma il gruppo di Grebel ignorò la proibizione e continuò la sua predicazione in città e dintorni. Le persecuzioni non risparmiarono nemmeno donne, vecchi e bambini. Molti anabattisti emigrarono facendo sorgere Comunità anabattiste in Germania del Sud, Svizzera e Austria.
- Nel 1527 nella città di Augusta vi fu il sinodo Anabattista: i leader presenti furono successivamente quasi tutti trucidati, per cui fu chiamato il Sinodo dei Martiri.
Nel 1525 venne proibito il battesimo degli adulti ma il gruppo di Grebel ignorò la proibizione e continuò la sua predicazione in città e dintorni. Le persecuzioni non risparmiarono nemmeno donne, vecchi e bambini. Molti anabattisti emigrarono facendo sorgere Comunità anabattiste in Germania del Sud, Svizzera e Austria.
- Nel 1527 nella città di Augusta vi fu il sinodo Anabattista: i leader presenti furono successivamente quasi tutti trucidati, per cui fu chiamato il Sinodo dei Martiri.
Nel 1529, l'Imperatore Carlo V promulgò l'Editto di Spira, che stabiliva: «Chiunque ribattezza o si fa ribattezzare dopo aver raggiunto l'età della ragione, uomo o donna che sia, deve essere condannato a morte, sia con la spada, sia con il fuoco, sia con ogni altro mezzo, senza alcun processo preliminare».
Gli anabattisti furono aspramente perseguitati in tutto il sacro romano impero germanico. L'autore della "Confessione di Schleitheim",
Gli anabattisti furono aspramente perseguitati in tutto il sacro romano impero germanico. L'autore della "Confessione di Schleitheim",
La rivolta anabattista prese il controllo della città di Münster, in Vestfalia, con la forza nel 1534. A Münster ci sono tre gabbie di ferro appese al campanile della chiesa di San Lamberto da quasi 500 anni. - In origine contenevano i corpi di tre uomini torturati e giustiziati pubblicamente: il sarto Jan Bockelson, il mercante di panni Bernhard Knipperdolling e Bernhard Krechting. Questi tre uomini appartenevano alla corrente politico-religiosa dell'Anabattismo, una delle esperienze più significative di quel vasto movimento di protesta che fu la Riforma.
In Italia gli Anabattisti sorsero nel Cinquecento, ma con il Concilio di Trento, furono cancellati dalla Santa Inquisizione.
In Italia gli Anabattisti sorsero nel Cinquecento, ma con il Concilio di Trento, furono cancellati dalla Santa Inquisizione.
- In Alto Adige l'anabattismo fu portato da Jakob Hutter, condannato e arso sul rogo nel 1536 per ordine dell'arciduca d'Austria Ferdinando I. I seguaci di Hutter furono espulsi dall'Alto Adige e rifugiarono in Moravia, fino alla guerra dei Trent'anni (1618-1648). Vi si aggiunsero gli antitrinitari italiani che rifugiarono in Polonia e in Moravia. Ancora perseguitati, migrarono in Transilvania, Ucraina, Russia e infine Canada e USA (Sud Dakota) dove tuttora vivono.
Anno 1525
- Bolt Eberli, (arso vivo, Schwyz, 29 maggio 1525), primo martire sacramentista.
- Jan de Bakker, o Johannes Pistorius o Jan Jansz van Woerden, sacerdote, primo martire protestante dell'Olanda del nord (arso, L'Aia 1525)
- Jan de Bakker, o Johannes Pistorius o Jan Jansz van Woerden, sacerdote, primo martire protestante dell'Olanda del nord (arso, L'Aia 1525)
- Una donna accusata di stregoneria arsa viva in Campidoglio. 30 settembre 1525
- Migliaia di protestanti Anabattisti decapitati, arsi vivi, annegati e torturati a morte. 1525.
Anno 1526
- Claudio Artoidi e Lerenza di Pietro giustiziati per eresia. 16 maggio 1526.
Anno 1527
- Johann Reichel, di Strzegom, sacramentario, (impiccato, Świdnica, 1527)
- Leonhard Kaiser, o Kayser o Keyser, luterano, (arso vivo, Schärding, 16 agosto 1527)
- Wendelmoet Claesdochter o Weynken Claes o anche Wendelmoet Claesdochter van Monnikendam, sacramentista (strangolata e arsa, L'Aia 20 novembre 1527), prima donna olandese ad essere giustiziata come eretica-
- Leonhard Kaiser, o Kayser o Keyser, luterano, (arso vivo, Schärding, 16 agosto 1527)
- Wendelmoet Claesdochter o Weynken Claes o anche Wendelmoet Claesdochter van Monnikendam, sacramentista (strangolata e arsa, L'Aia 20 novembre 1527), prima donna olandese ad essere giustiziata come eretica-
- Margaretha Sattler, anabattista, moglie di Michael (annegata nel fiume Neckar, Rottenburg am Neckar, 1527)
- Michael Sattler, anabattista, redattore dei Sette Articoli di Schleitheim (arso vivo, Rottenburg am Neckar, 1527)
- Michael Sattler, fu arrestato con sua moglie nel febbraio 1527, a Tottenburg, vicino Norimberga: dopo avergli tagliato la lingua, lo arsero sul rogo nel maggio dello stesso anno.
Anno 1528
- Patrick Hamilton, sacerdote scozzese, predicatore protestante (arso vivo, Saint Andrews, Scozia, 29 febbraio 1528)
- Wolfgang Ulimann, anabattista, (decapitato nel 1528 presso Appenzello) con altri dieci compagni, le cui mogli furono affogate.
- Balthasar Hubmaier, anabattista, teologo (arso, Vienna, 10 marzo 1528)
- Elsbeth Hügeline, anabattista, moglie di Balthasar Hubmaier, (annegata nel Danubio, Vienna,1528)
- Leonhard Alexberger, anabattista, (decapitato e arso, Steyr, Austria, 30 marzo 1528)
- Hans Schützenacker, anabattista, (decapitato e arso, Steyr, 30 marzo 1528)
- Sigmund Pentler, anabattista, (decapitato e arso, Steyr, 30 marzo 1528)
- Mattheus Pürchinger, anabattista, (decapitato e arso, Steyr, 30 marzo 1528)
- Hans Muhr, anabattista, (decapitato e arso, Steyr, 30 marzo 1528)
- Hans Penzenauer, anabattista, (decapitato e arso, Steyr, 30 marzo 1528)
- Elsbeth Hügeline, anabattista, moglie di Balthasar Hubmaier, (annegata nel Danubio, Vienna,1528)
- Leonhard Alexberger, anabattista, (decapitato e arso, Steyr, Austria, 30 marzo 1528)
- Hans Schützenacker, anabattista, (decapitato e arso, Steyr, 30 marzo 1528)
- Sigmund Pentler, anabattista, (decapitato e arso, Steyr, 30 marzo 1528)
- Mattheus Pürchinger, anabattista, (decapitato e arso, Steyr, 30 marzo 1528)
- Hans Muhr, anabattista, (decapitato e arso, Steyr, 30 marzo 1528)
- Hans Penzenauer, anabattista, (decapitato e arso, Steyr, 30 marzo 1528)
- Rinaldo di Colonia giustiziato per eresia. 26 agosto 1528.
- Lorenzo di Gabriele da Parma torturato e giustiziato per eresia. 9 sett. 1528.
- Lorenzo di Gabriele da Parma torturato e giustiziato per eresia. 9 sett. 1528.
- Tiberio di Giannantonio torturato e giustiziato per eresia. 9 sett. 1528.
Anno 1529
- Georg Blaurock, soprannome di Jörg Cajacob, anabattista (arso vivo, Klausen, 6 settembre 1529)
- Hans Langegger, anabattista (arso vivo, Klausen, 6 settembre 1529)
- Hans Langegger, anabattista (arso vivo, Klausen, 6 settembre 1529)
- Berrnardino da Palestrina bruciato vivo per eresia. 20 novembre 1529.
Anno 1530
- Giovanni Milanese, (arso vivo 1530)
Anno 1531
- Michele Serveto (Miguel Servet 1511-1553), medico e riformatore religioso spagnolo. Contestò la dottrina trinitaria nel De Trinitatis erroribus (1531), non negava completamente la Trinità in quanto sosteneva che Dio è uno solo e le tre persone sue semplici modalità avvicinandosi al Modalismo. Rifiutò il battesimo dei bambini e considerava la Cena del Signore un nutrimento puramente spirituale. Venne condannato al rogo dai calvinisti di Ginevra.Anno 1532
- Lamprecht Gruber, di Funes, anabattista hutterita (decapitato, Vipiteno, 1532)
- Hans Beckh, anabattista hutterita (decapitato, Vipiteno, 1532)
- Peter Hungerl, anabattista hutterita (decapitato, Vipiteno, 1532)
- Lorenz Schuster, anabattista hutterita (decapitato, Vipiteno, 1532)
- Peter Planer, anabattista hutterita (decapitato, Vipiteno, 1532)
- Hans Thaler, anabattista hutterita (decapitato, Vipiteno, 1532)
- Hans Beckh, anabattista hutterita (decapitato, Vipiteno, 1532)
- Peter Hungerl, anabattista hutterita (decapitato, Vipiteno, 1532)
- Lorenz Schuster, anabattista hutterita (decapitato, Vipiteno, 1532)
- Peter Planer, anabattista hutterita (decapitato, Vipiteno, 1532)
- Hans Thaler, anabattista hutterita (decapitato, Vipiteno, 1532)
Anno 1533
- John Frith, luterano (arso vivo, Smithfield, 4 luglio 1533)
- Andrew Hewet, luterano (arso vivo, Smithfield, 4 luglio 1533)
- Andrew Hewet, luterano (arso vivo, Smithfield, 4 luglio 1533)
- Hans Beck, anabattista (arso vivo, Castello di Gufidaun, Klausen, ottobre 1533)
- Walser Schneider, anabattista (arso vivo, Castello di Gufidaun), ottobre 1533)
- Christian Alseider, anabattista (arso vivo, Castello di Gufidaun, ottobre 1533)
- Waltan Gsäl, anabattista (arso vivo, Castello di Guffidaun, ottobre 1533)
- Wölfl von Gotzenberg, anabattista (arso vivo, Castello di Gufidaun, ottobre 1533)
- Hans Maurer, anabattista (arso vivo, Castello di Gufidaun, ottobre 1533)
- Peter Kranenwetter, anabattista hutterita (arso vivo, Castello di Gufidaun, ottobre 1533)
- Walser Schneider, anabattista (arso vivo, Castello di Gufidaun), ottobre 1533)
- Christian Alseider, anabattista (arso vivo, Castello di Gufidaun, ottobre 1533)
- Waltan Gsäl, anabattista (arso vivo, Castello di Guffidaun, ottobre 1533)
- Wölfl von Gotzenberg, anabattista (arso vivo, Castello di Gufidaun, ottobre 1533)
- Hans Maurer, anabattista (arso vivo, Castello di Gufidaun, ottobre 1533)
- Peter Kranenwetter, anabattista hutterita (arso vivo, Castello di Gufidaun, ottobre 1533)
Anno 1534
- Adriaen de Wever, anabattista, (decapitato, Delft, 1534)
- Andries van Niel, anabattista (arso vivo, Kuringen, Belgio, 9 gennaio 1534)
- Adriaen Lourysz (o Adriaen Vermeer), anabattista, (decapitato con altri sette compagni ad Haarlem, 26 marzo 1534)
- Adriaen Claes, anabattista, (decapitato, Olanda, 16 maggio 1534)
- Henrick Rol, di Grave, anabattista, (arso vivo, Maastricht, settembre 1534)
- Andries van Niel, anabattista (arso vivo, Kuringen, Belgio, 9 gennaio 1534)
- Adriaen Lourysz (o Adriaen Vermeer), anabattista, (decapitato con altri sette compagni ad Haarlem, 26 marzo 1534)
- Adriaen Claes, anabattista, (decapitato, Olanda, 16 maggio 1534)
- Henrick Rol, di Grave, anabattista, (arso vivo, Maastricht, settembre 1534)
Anno 1535
- Étienne Bénard, di Rouen, luterano (arso vivo, Marché aux Pourceaux, Parigi, 5 maggio 1535)
- Marin Du Val, di Melun, luterano (arso vivo, Marché aux Pourceaux, Parigi, 5 maggio 1535)
- Marin Du Val, di Melun, luterano (arso vivo, Marché aux Pourceaux, Parigi, 5 maggio 1535)
- Adam Jans, anabattista, (giustiziato, Olanda, gennaio 1535)
- Adriaen Antheunis Focsen, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Hendrik Hendriks Snyder, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Claes van Venlo, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Dirck Janssen, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Steven Janssen, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Steven van Oudewater, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Gerrit van Benschop, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Jacob Claes van der Veer, anabattista (decapitato, Utrecht, 13 marzo 1535)
- Adriaen de Kleermaker (o Adriaen Cornelisz Snijer), anabattista, (decapitato, L'Aia, 10 aprile 1535)
- Aefke Harmen Thys, anabattista, (affogata, Leeuwarden, 14 aprile 1535)
- Adriaen Antheunis Focsen, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Hendrik Hendriks Snyder, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Claes van Venlo, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Dirck Janssen, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Steven Janssen, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Steven van Oudewater, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Gerrit van Benschop, anabattista adamita (decapitato, Amsterdam, 25 febbraio 1535)
- Jacob Claes van der Veer, anabattista (decapitato, Utrecht, 13 marzo 1535)
- Adriaen de Kleermaker (o Adriaen Cornelisz Snijer), anabattista, (decapitato, L'Aia, 10 aprile 1535)
- Aefke Harmen Thys, anabattista, (affogata, Leeuwarden, 14 aprile 1535)
- Adriaen Aersen, anabattista, (decapitato, Zierikzee, 8 maggio 1535)
- Albert van Meppel, anabattista, (giustiziato con altri dieci, Amsterdam, 14 maggio 1535)
- Adriaen Cornelis, di Spaarndam, anabattista, (decapitato, Amsterdam, 15 maggio 1535)
- Adriana Jans, anabattista, (affogata, Amsterdam, 21 maggio 1535)
- Aeltgen Gielis, anabattista, (affogata, Amsterdam, 21 maggio 1535)
- Aeltgen Wouters, anabattista, (affogata, Amsterdam, 21 maggio 1535)
- Cornelisz Claes, anabattista (impiccato, Amsterdam, 1º giugno 1535)
- Aechtgen Jans, anabattista, (impiccata, Amsterdam, 1º giugno 1535)
- Aert Claudius Centurio, anabattista di Bruxelles, (decapitato, Utrecht, 11 giugno 1535)
- Claudius Centurio, anabattista di Noyelles, padre di Aert, (decapitato, Utrecht, 11 giugno 1535)
- Albert van Meppel, anabattista, (giustiziato con altri dieci, Amsterdam, 14 maggio 1535)
- Adriaen Cornelis, di Spaarndam, anabattista, (decapitato, Amsterdam, 15 maggio 1535)
- Adriana Jans, anabattista, (affogata, Amsterdam, 21 maggio 1535)
- Aeltgen Gielis, anabattista, (affogata, Amsterdam, 21 maggio 1535)
- Aeltgen Wouters, anabattista, (affogata, Amsterdam, 21 maggio 1535)
- Cornelisz Claes, anabattista (impiccato, Amsterdam, 1º giugno 1535)
- Aechtgen Jans, anabattista, (impiccata, Amsterdam, 1º giugno 1535)
- Aert Claudius Centurio, anabattista di Bruxelles, (decapitato, Utrecht, 11 giugno 1535)
- Claudius Centurio, anabattista di Noyelles, padre di Aert, (decapitato, Utrecht, 11 giugno 1535)
- A partire dal 4 maggio 1535 i monaci della Certosa di Londra furono a più riprese arrestati, torturati e processati, singolarmente oppure a gruppetti e di essi 19 furono condannati a morte dalla chiesa anglicana.
- John Houghton, sacerdote certosino (impiccato dalla chiesa anglicana Londra 4 maggio 1535)
- Robert Lawrence, sacerdote certosino (impiccato dalla chiesa anglicana, Londra 4 maggio 1535)
- Augustine Webster, sacerdote certosino (impiccato dalla chiesa anglicana, Londra 4 maggio 1535)
- Richard Reynolds, sacerdote brigidino (impiccato dalla chiesa anglicana, Londra 4 maggio 1535)
- Robert Lawrence, sacerdote certosino (impiccato dalla chiesa anglicana, Londra 4 maggio 1535)
- Augustine Webster, sacerdote certosino (impiccato dalla chiesa anglicana, Londra 4 maggio 1535)
- Richard Reynolds, sacerdote brigidino (impiccato dalla chiesa anglicana, Londra 4 maggio 1535)
- Ralph Sherwin, sacerdote cattolico, ucciso dalla chiesa anglicana (1º dicembre 1535)
- Alexander Briant, sacerdote gesuita, ucciso dalla chiesa anglicana (1º dicembre 1535)
- Alexander Briant, sacerdote gesuita, ucciso dalla chiesa anglicana (1º dicembre 1535)
- Tutti gli Anabattisti della città di Munster (Germania) furono massacrati.
Giovanni di Leida, loro capo, fu ucciso dopo essere stato sottoposto "a orrendo supplizio". 4 aprile 1535.
LE TORTURE DELL'INQUISIZIONE |
Anno 1536
Sulle vesti del reo si raffigurava una croce di sant'Andrea se pentito in tempo per evitare il supplizio, mezza croce se aveva subito un'ammenda, le fiamme se condannato a morte. Gli autodafé si svolgevano sulla pubblica piazza e duravano diverse ore, con partecipazione di autorità ecclesiastiche e civili e pubblico spettacolo per i buoni cristiani.
Il condannato non pentito, come Giordano Bruno. (pertinace o impenitens) o già condannato in precedenza (relapso) veniva arso vivo. Poteva pentirsi anche di fronte al rogo, ma solo se non fosse un relapso: allora prima di essere arso veniva strangolato o decapitato come atto di clemenza.
A chi confessava spontaneamente indicando eventuali complici (ma senza mai escludere la tortura) venivano inflitte pene inferiori: esilio, prigione, pubblica fustigazione, l'abito con la croce per cui tutti potevano sputargli addosso ecc., ecc. Ai falsi accusatori si cucivano sugli abiti due lingue di panno rosso. Le condanne a morte venivano eseguite dalle autorità civili in base alla sentenza dell'Inquisizione.
L'Inquisizione in Portogallo con i suoi autodafè, al contrario della Spagna, godette di poteri limitati, istituita nel 1536 e durata ufficialmente fino al 1821. Gli autodafé si svolsero anche in Messico, Brasile e Perù: storici contemporanei dei Conquistadores, come Bernal Díaz del Castillo li registrarono mostrando il modo con cui i missionari riuscirono a convertire i nativi adoratori di falsi Dei. Si svolsero anche nella colonia portoghese di Goa, in India, a seguito dell'istituzione dell'Inquisizione in tale luogo nel 1562-1563.
- Hans Seidel, di Murau (Austria) anabattista hutterita, (decapitato, St. Veit, Carinzia, 1538)
- Hans Donner, di Wels, (Austria), anabattista hutterita, (decapitato, St. Veit, 1538)
- Aert Jans, anabattista, (decapitato, Delft, 7 gennaio 1538)
- Stijntgen Mickers, madre di Frans e Guert, anabattista, (affogata, Alkmaar, 6 febbraio 1538)
- Guert Mickers, anabattista, (affogata, Alkmaar, 6 febbraio 1538)
- Adriaen van Gravenhage, anabattista, (arso vivo, Vught, 9 settembre 1538)
- Paulus van Druynen, anabattista, (arso vivo, Vught, 9 settembre 1538)
- Michiel Stevens van Oosterhout, anabattista, (arso vivo, Vught, 9 settembre 1538)
- Jan Blok, di Gand, anabattista, (arso vivo, Vught, 9 settembre 1538)
- Lysken Blok, anabattista, moglie di Jan Blok, (arsa viva, Vught, 11 settembre 1538)
- Frans Jansz, anabattista, (impiccato, Utrecht, 2 aprile 1541)
Anno 1542 -
Per combattere più efficacemente la Riforma Protestante Paolo III emanò la bolla Licet ab initio, con la quale si costituiva l'Inquisizione romana, ossia la "Congregazione della sacra, romana ed universale Inquisizione del santo Offizio". Mentre nell'800 gli Stati europei soppressero i tribunali dell'Inquisizione, questa fu mantenuta dal Vaticano assumendo nel 1908 il nome di "Sacra Congregazione del santo Offizio", finché nel 1965 assunse l'attuale nome di "Congregazione per la dottrina della Fede".
Esempio di strumenti di tortura usati dal Sant'Uffizio:
la pera:
strumento in legno o in bronzo a forma di pera, che poteva essere aperto ed espanso con un sistema di viti e bulloni. Lungo la superficie aveva lamine di ferro e scanalature studiate per strappare e lacerare. Veniva impiegato contro le presunte streghe durante il processo di tortura ed inserito sia nella bocca, nella vagina oppure nell'ano. Successivamente veniva aperta e fatta ruotare all'interno del corpo ed infine brutalmente estratta, procurando dolore tremendo, lacerazioni gravi e spesso la morte. Questo metodo di tortura veniva impiegato nei confronti di coloro i quale erano accusati di aver avuto rapporti carnali con i demoni.
Ma ce n'erano molti altri altrettanto crudeli.
- Albert Pieters Sinckes, anabattista, (giustiziato, Alkmaar, 1536)
- Aegje Elinx, anabattista, (affogata, Alkmaar, 1º febbraio 1536)
- Jakob Hutter, coordinatore degli anabattisti comunitari (hutteriti), (arso vivo, Innsbruck, 25 febbraio 1536)
- Adriaen Adriaens, anabattista, (decapitato, L'Aia, marzo 1536)
- Arent Geryts, anabattista, (decapitato, L'Aia, 14 marzo 1536)
- Adriane Vyncx, anabattista, (arsa viva, Bruges, 28 agosto 1536)
- Aegje Elinx, anabattista, (affogata, Alkmaar, 1º febbraio 1536)
- Jakob Hutter, coordinatore degli anabattisti comunitari (hutteriti), (arso vivo, Innsbruck, 25 febbraio 1536)
- Adriaen Adriaens, anabattista, (decapitato, L'Aia, marzo 1536)
- Arent Geryts, anabattista, (decapitato, L'Aia, 14 marzo 1536)
- Adriane Vyncx, anabattista, (arsa viva, Bruges, 28 agosto 1536)
- Martino Govinin giustiziato nelle carceri di Grenoble. 26 aprile 1536.
- William Tyndale, protestante (strangolato e arso, Vilvoorde, 6 settembre 1536)
Anno 1537
- Albert Reyersz (o Oldeknecht), anabattista, (decapitato, Amsterdam, 12 aprile 1537)
- Adriaen Cornelisse, anabattista, (decapitato, Zierikzee, 2 giugno 1537)
- Adriaen Cornelisse, anabattista, (decapitato, Zierikzee, 2 giugno 1537)
Anno 1538
- Hans Seidel, di Murau (Austria) anabattista hutterita, (decapitato, St. Veit, Carinzia, 1538)
- Hans Donner, di Wels, (Austria), anabattista hutterita, (decapitato, St. Veit, 1538)
- Aert Jans, anabattista, (decapitato, Delft, 7 gennaio 1538)
- Stijntgen Mickers, madre di Frans e Guert, anabattista, (affogata, Alkmaar, 6 febbraio 1538)
- Guert Mickers, anabattista, (affogata, Alkmaar, 6 febbraio 1538)
- Adriaen van Gravenhage, anabattista, (arso vivo, Vught, 9 settembre 1538)
- Paulus van Druynen, anabattista, (arso vivo, Vught, 9 settembre 1538)
- Michiel Stevens van Oosterhout, anabattista, (arso vivo, Vught, 9 settembre 1538)
- Jan Blok, di Gand, anabattista, (arso vivo, Vught, 9 settembre 1538)
- Lysken Blok, anabattista, moglie di Jan Blok, (arsa viva, Vught, 11 settembre 1538)
- Francesco di Giovanni di Capocena ucciso per eresia. 1538.
Anno 1539
- Aecht Middelborch, anabattista, (affogata, Utrecht, 11 giugno 1539)
- Jan Jansz van den Berg, di Kleve, (Germania) anabattista (decapitato, Amsterdam, 8 luglio 1539)
- Geertruydt Adriaens de Roevre, anabattista (arsa viva, Vught, Nord Brabante, 11 settembre 1539)
- Adriaen Wouters, anabattista di Schiedam, Olanda, (decapitato, Veere, 14 ottobre 1539)
- Jan Jansz van den Berg, di Kleve, (Germania) anabattista (decapitato, Amsterdam, 8 luglio 1539)
- Geertruydt Adriaens de Roevre, anabattista (arsa viva, Vught, Nord Brabante, 11 settembre 1539)
- Adriaen Wouters, anabattista di Schiedam, Olanda, (decapitato, Veere, 14 ottobre 1539)
- Ene di Ambrogio giustiziato per eresia. 1539.
- Lorenz Aeberli, anabattista, (decapitato da calvinisti, Berna, 3 giugno 1539)
- John Stone, sacerdote agostiniano (impiccato dalla chiesa anglicana, Canterbury, Inghilterra, 23 dicembre 1539)
Anno 1540
- Francisco de San Roman, luterano, primo martire protestante di Spagna (arso vivo, Valladolid, 1540)
- Frans Mickers, anabattista, (affogato, Alkmaar, 16 aprile 1540)
- Frans Mickers, anabattista, (affogato, Alkmaar, 16 aprile 1540)
- William Horne, monaco certosino venne impiccato dalla chiesa anglicana., Londra, 4 novembre 1540)
Uccisi tutti gli abitanti della città di Mérindol (Francia) per aver abbracciato la fede dei protestanti Evangelici. I loro beni furono confiscati e la città rimase deserta e inabitabile (1540).
Anno 1541
- Frans Jansz, anabattista, (impiccato, Utrecht, 2 aprile 1541)
- Aeff Peters, anabattista, moglie di Frans Jansz, (affogata, Utrecht, 13 giugno 1541)
- Petruccio Campagna o Giorgio di Messina, frate, luterano (arso, autodafé, Palermo, 1541)
- Galateo di Girolamo giustiziato nelle carceri dell'Inquisizione per eresia. 17 gennaio 1541.
Anno 1542 -
Per combattere più efficacemente la Riforma Protestante Paolo III emanò la bolla Licet ab initio, con la quale si costituiva l'Inquisizione romana, ossia la "Congregazione della sacra, romana ed universale Inquisizione del santo Offizio". Mentre nell'800 gli Stati europei soppressero i tribunali dell'Inquisizione, questa fu mantenuta dal Vaticano assumendo nel 1908 il nome di "Sacra Congregazione del santo Offizio", finché nel 1965 assunse l'attuale nome di "Congregazione per la dottrina della Fede".
Esempio di strumenti di tortura usati dal Sant'Uffizio:
la pera:
strumento in legno o in bronzo a forma di pera, che poteva essere aperto ed espanso con un sistema di viti e bulloni. Lungo la superficie aveva lamine di ferro e scanalature studiate per strappare e lacerare. Veniva impiegato contro le presunte streghe durante il processo di tortura ed inserito sia nella bocca, nella vagina oppure nell'ano. Successivamente veniva aperta e fatta ruotare all'interno del corpo ed infine brutalmente estratta, procurando dolore tremendo, lacerazioni gravi e spesso la morte. Questo metodo di tortura veniva impiegato nei confronti di coloro i quale erano accusati di aver avuto rapporti carnali con i demoni.
Ma ce n'erano molti altri altrettanto crudeli.
- Giandomenico dell'Aquila, protestante (arso vivo, 4 febbraio 1542)
- Federico d'Abbruzzo ucciso per eresia. Il suo corpo fu portato al supplizio trascinato da un cavallo. Quello che rimase del suo corpo fu appeso alla forca. 12 luglio 1542.
Anno 1544
- Jan Dorhout, spiritualizzante fiammingo, loista, (decapitato, Anversa, 9 ottobre 1544)
- Christophe Hérault, spiritualizzante francese, loista, (decapitato, Anversa, 9 ottobre 1544)
- Loys Pruystinck, spiritualizzante fiammingo, fondatore della setta dei Loisti, (arso, Anversa,1544)
- Christophe Hérault, spiritualizzante francese, loista, (decapitato, Anversa, 9 ottobre 1544)
- Loys Pruystinck, spiritualizzante fiammingo, fondatore della setta dei Loisti, (arso, Anversa,1544)
- Jan Claesz, libraio, predicatore anabattista mennonita, (decapitato, Amsterdam, 19 gennaio 1544)
- Lucas Lambert van Beveren, di anni 87, anabattista mennonita, (decapitato, Amsterdam, 1544)
- Aelbert Gerritsz, anabattista, (decapitato, Utrecht, 21 giugno 1544)
- Aecht Coenen, anabattista, (affogata, Leida, 14 luglio 1544)
- Lucas Lambert van Beveren, di anni 87, anabattista mennonita, (decapitato, Amsterdam, 1544)
- Aelbert Gerritsz, anabattista, (decapitato, Utrecht, 21 giugno 1544)
- Aecht Coenen, anabattista, (affogata, Leida, 14 luglio 1544)
- Maria van Beckum, anabattista, sorella di Ursula (arsa, Delden, Paesi Bassi, 13 novembre 1544)
- Ursula van Beckum, nata van Werdum (moglie del fratello di Maria) anabattista, (arsa, Delden, 1544)
- Ursula van Beckum, nata van Werdum (moglie del fratello di Maria) anabattista, (arsa, Delden, 1544)
Anno 1545, aprile
2.740 Valdesi furono massacrati dai cattolici in Provenza (Francia).
Nel Trattato sulla tolleranza Voltaire descrive una persecuzione di cui i valdesi furono vittime nell'aprile del 1545:
"Poco tempo prima della morte di Francesco I alcuni membri del Parlamento di Provenza, sobillati da alcuni ecclesiastici contro gli abitanti di Merindole di Cabrieres, chiesero al re dei soldati per appoggiare l'esecuzione di diciannove persone di questi paesi, da loro condannate: invece ne fecero sgozzare 6000, senza risparmiare né donne, né vecchi, né bambini; ridussero in cenere trenta villaggi.
Queste popolazioni, fino allora sconosciute, avevano il torto, senza dubbio, di essere valdesi: era questa la loro unica malvagità. Da trecento anni vivevano in deserti e montagne che avevano reso fertili con un lavoro incredibile.
La loro vita pastorale e tranquilla ricordava l'innocenza attribuita alle prime età del mondo.
Le città vicine non erano conosciute da loro che per i prodotti che vi andavano a vendere; ignoravano i processi e la guerra. Non si difesero: furono sgozzati come degli animali in fuga, che si spingono in un recinto e si uccidono."
Anno 1546
- George Wishart, religioso scozzese, protestante (arso, Saint Andrews, Scozia, 1546)
- Étienne Dolet, umanista, (impiccato e arso, Parigi, 1546)
- Étienne Dolet, umanista, (impiccato e arso, Parigi, 1546)
- Anne Askew, poetessa, protestante (arsa viva dalla chiesa anglicana, Smithfield, 16 luglio 1546)
- Girolamo Francese impiccato perché luterano. 27 settembre 1546.
Anno 1548
- Baldassarre Altieri, dell'Ambasciata inglese, fatto sparire nelle carceri dell'Inquisizione. 1548
Anno 1549
- Lucas Michielsz, pittore su vetro di Dordrecht, anabattista, (arso vivo, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Giorgio Costa, di Genova, mercante, luterano (arso, autodafé Palermo, Piano della Loggia, 1549)
- Diana Rosso di Paternò, giudaizzante relapsa (arsa, autodafé Palermo, Piano della Loggia,1549)
- Giorgio Costa, di Genova, mercante, luterano (arso, autodafé Palermo, Piano della Loggia, 1549)
- Diana Rosso di Paternò, giudaizzante relapsa (arsa, autodafé Palermo, Piano della Loggia,1549)
- Tobias Quintincxsz, calzolaio, anabattista, (arso, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Pieter Jansz, calzolaio, anabattista, (arso, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Jan Pennewaerts, belga di Lovanio, anabattista, (arso, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Ellert Jans, sarto di Woerden, anabattista, (arso, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Ghysbert Jansz di Woerden, anabattista, (arso, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Barbara Thielemans di Dordecht, anabattista, (arsa, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Truyken Boens, belga di Anversa, anabattista, (arsa, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Pieter Jansz, calzolaio, anabattista, (arso, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Jan Pennewaerts, belga di Lovanio, anabattista, (arso, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Ellert Jans, sarto di Woerden, anabattista, (arso, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Ghysbert Jansz di Woerden, anabattista, (arso, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Barbara Thielemans di Dordecht, anabattista, (arsa, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Truyken Boens, belga di Anversa, anabattista, (arsa, Amsterdam, 20 marzo 1549)
- Federico Consalvo, eretico, giustiziato. 25 maggio 1549.
- Annibale di Lattanzio giustiziato per eresia. 25 maggio 1549.
- Annibale di Lattanzio giustiziato per eresia. 25 maggio 1549.
Anno 1550
- Fanino Fanini, predicatore protestante (impiccato e arso, Ferrara, 22 agosto 1550)
- Domenico Cabianca, pellicciaio di Bassano, predicatore protestante (decapitato, Piacenza,1550)
- Pre Francesco Calcagno, prete, blasfemia e sodomia, luterano (decapitato e arso, piazza della Loggia, Brescia, 1550)
- Domenico Cabianca, pellicciaio di Bassano, predicatore protestante (decapitato, Piacenza,1550)
- Pre Francesco Calcagno, prete, blasfemia e sodomia, luterano (decapitato e arso, piazza della Loggia, Brescia, 1550)
- Joan Bocher, anabattista mennonita (arsa viva dalla chiesa anglicana Smithfield, 2 maggio 1550)
- Anna Cantiana, anabattista mennonita (arsa viva dalla chiesa anglicana, Smithfield, 2 maggio 1550)
- Anna Cantiana, anabattista mennonita (arsa viva dalla chiesa anglicana, Smithfield, 2 maggio 1550)
- Fanino Faenza impiccato e bruciato per eresia. 18 febbraio 1550.
- Domenico della Casa Bianca, luterano. Decapitato. 20 febbraio 1550.
- Geronimo Geril Francese, Impiccato per eresia e poi squartato. 20 marzo 1550.
- Domenico della Casa Bianca, luterano. Decapitato. 20 febbraio 1550.
- Geronimo Geril Francese, Impiccato per eresia e poi squartato. 20 marzo 1550.
Anno 1551
- Giorgio Siculo, al secolo Giorgio Rioli, predicatore (strangolato in cella, Ferrara, 23 maggio 1551)
- Francesco Pagliarino, di Savoca, frate di S. Francesco di Paola, luterano (arso vivo, autodafé Palermo, Piano della Loggia, 5 luglio 1551)
- Antonino Caruso, da Militello, diacono eremita francescano, luterano (arso vivo, Piano della Loggia,1551)
- Galeazzo da Trezzo, di Sant'Angelo Lodigiano, predicatore protestante, (arso vivo, Lodi,1551)
- Francesco Pagliarino, di Savoca, frate di S. Francesco di Paola, luterano (arso vivo, autodafé Palermo, Piano della Loggia, 5 luglio 1551)
- Antonino Caruso, da Militello, diacono eremita francescano, luterano (arso vivo, Piano della Loggia,1551)
- Galeazzo da Trezzo, di Sant'Angelo Lodigiano, predicatore protestante, (arso vivo, Lodi,1551)
- Benedetto del Borgo da Asolo, anabattista (arso vivo, Rovigo, 1551)
- George van Parris, (arso vivo dalla chiesa anglicana1551)
Anno 1552
- Jacobetto Gentile, calvinista (arso vivo, Capua, piazza S. Maria Maggiore, maggio 1552)
- Vincenzo Iannelli, frate, calvinista (arso vivo, Capua, piazza S. Maria Maggiore, maggio 1552)
- Adriaen Woutersson, anabattista di Heusden, Olanda, (decapitato con altri due compagni ad Anversa, 23 settembre 1552)
- Mechtelt Melis, anabattista, moglie di Adriaen Woutersson, (annegata, Anversa, 1552)
- Adriaen Cornelis, di Schoonhoven, Olanda, anabattista, (strangolato e arso, Leida, 1552)
- Henrick Dirks, anabattista, (strangolato e arso, Leiden, 24 novembre 1552)
- Dirk Jans, anabattista, (strangolato e arso, Leiden, 24 novembre 1552)
- Annetgen Symons, anabattista, (strangolata e arsa, Leiden, 24 novembre 1552)
- Mariken Jans, anabattista, (strangolata e arsa, Leiden, 24 novembre 1552)
- Mechtelt Melis, anabattista, moglie di Adriaen Woutersson, (annegata, Anversa, 1552)
- Adriaen Cornelis, di Schoonhoven, Olanda, anabattista, (strangolato e arso, Leida, 1552)
- Henrick Dirks, anabattista, (strangolato e arso, Leiden, 24 novembre 1552)
- Dirk Jans, anabattista, (strangolato e arso, Leiden, 24 novembre 1552)
- Annetgen Symons, anabattista, (strangolata e arsa, Leiden, 24 novembre 1552)
- Mariken Jans, anabattista, (strangolata e arsa, Leiden, 24 novembre 1552)
Anno 1553
Michele Serveto, antitrinitario, (arso vivo da calvinisti, Ginevra, 27 ottobre 1553)
- Giovan Battista Impellizzeri, di Mandanici, luterano (arso vivo, autodafé Palermo, Piano della Loggia, 1553)
- Aleph Jacobs, anabattista, (arso vivo, Leeuwarden, 1553)
- Giovanni Buzio da Montalcino, francescano, luterano (impiccato e arso, Roma, Campo de' Fiori, 1553)
- Tisserando da Perugia, tessitore di seta, luterano (impiccato e arso, Campo de' Fiori, 1553)
- Giovan Battista Impellizzeri, di Mandanici, luterano (arso vivo, autodafé Palermo, Piano della Loggia, 1553)
- Aleph Jacobs, anabattista, (arso vivo, Leeuwarden, 1553)
- Giovanni Buzio da Montalcino, francescano, luterano (impiccato e arso, Roma, Campo de' Fiori, 1553)
- Tisserando da Perugia, tessitore di seta, luterano (impiccato e arso, Campo de' Fiori, 1553)
- Adriaen de Wintere, anabattista di Kruibeke, (arso vivo, Anversa, 20 gennaio 1553)
- Zuan Battista Trabachin, anabattista (annegato, Venezia, 11 novembre 1553)
Anno 1554
- Francesco Gamba da Brescia, predicatore protestante (impiccato e arso, Como, 1554)
- Giovanni Moglio, luterano. Impiccato e bruciato. 5 settembre 1554.
Anno 1555
Papa Paolo IV revocò tutti i diritti concessi agli ebrei romani ed ordinò l'istituzione del ghetto, chiamato "serraglio degli ebrei", facendolo sorgere nel rione Sant'Angelo, dato che la comunità ebraica, che nell'antichità classica viveva soprattutto, in Trastevere, vi dimorava ormai prevalentemente e ne costituiva la maggioranza della popolazione.
Ancor più severe furono le restrizioni e la confisca dei beni a quelli chiusi nel ghetto di Venezia.
Oltre all'obbligo di risiedere all'interno del ghetto, gli ebrei, come prescritto dalla bolla papale, dovevano portare un distintivo che li rendesse sempre riconoscibili: un berretto gli uomini, un altro segno di facile riconoscimento le donne, entrambi di colore glauco, e veniva loro proibito di esercitare qualunque commercio ad eccezione di quello degli stracci e dei vestiti usati.
Oltre all'obbligo di risiedere all'interno del ghetto, gli ebrei, come prescritto dalla bolla papale, dovevano portare un distintivo che li rendesse sempre riconoscibili: un berretto gli uomini, un altro segno di facile riconoscimento le donne, entrambi di colore glauco, e veniva loro proibito di esercitare qualunque commercio ad eccezione di quello degli stracci e dei vestiti usati.
- John Bradford, sacerdote, riformatore protestante (arso vivo, Smithfield, 31 gennaio 1555)
- John Lease, protestante (arso vivo, Smithfield, 31 gennaio 1555)
- John Rogers, sacerdote, traduttore e commentatore della Bibbia, (arso vivo, Smithfield, 1555)
- Lawrence Saunders, sacerdote, riformatore protestante (arso vivo, Coventry, 9 febbraio 1555)
- Rowland Taylor, riformatore protestante (arso vivo, Aldham, 9 febbraio 1555)
- John Hooper, vescovo anglicano di Gloucester (arso vivo, Gloucester, 9 febbraio 1555)
- William Hunter di Brentwood, protestante (arso vivo, Brentwood, 27 marzo 1555)
- Robert Ferrar, vescovo anglicano di St. David's (arso vivo, Market square in Carmarthen, Galles, 1555)
- Agacio Giunta, luterano (arso vivo, autodafé Messina, 12 maggio 1555)
- Paolo Rappi da Vigone, valdese (arso vivo, Torino, 22 giugno 1555)
- Patrick Pakingham unitariano (arso vivo, Uxbridge, Londra, agosto 1555)
- Jean Vernou di Poitiers, alias Giovanni Vernon, predicatore valdese (arso vivo, Chambéry, 1555)
- Antoine Laborie di Cajare, alias Antonio Labori, predicatore valdese (arso vivo, Chambéry, 1555)
- Jean Trigalet di Nimes, predicatore valdese (arso vivo, Chambéry, 28 agosto 1555)
- Bertrand Bataille della Guscogna, predicatore valdese (arso vivo, Chambéry, 28 agosto 1555)
- Guyraud Tauran di Cahors, predicatore valdese (arso vivo, Chambéry, 28 agosto 1555)
- Hugh Latimer, ex vescovo di Worcester, anglicano (arso vivo, Balliol College, Oxford,1555)
- Nicholas Ridley, vescovo anglicano (arso vivo, Balliol College, 16 ottobre 1555)
- John Lease, protestante (arso vivo, Smithfield, 31 gennaio 1555)
- John Rogers, sacerdote, traduttore e commentatore della Bibbia, (arso vivo, Smithfield, 1555)
- Lawrence Saunders, sacerdote, riformatore protestante (arso vivo, Coventry, 9 febbraio 1555)
- Rowland Taylor, riformatore protestante (arso vivo, Aldham, 9 febbraio 1555)
- John Hooper, vescovo anglicano di Gloucester (arso vivo, Gloucester, 9 febbraio 1555)
- William Hunter di Brentwood, protestante (arso vivo, Brentwood, 27 marzo 1555)
- Robert Ferrar, vescovo anglicano di St. David's (arso vivo, Market square in Carmarthen, Galles, 1555)
- Agacio Giunta, luterano (arso vivo, autodafé Messina, 12 maggio 1555)
- Paolo Rappi da Vigone, valdese (arso vivo, Torino, 22 giugno 1555)
- Patrick Pakingham unitariano (arso vivo, Uxbridge, Londra, agosto 1555)
- Jean Vernou di Poitiers, alias Giovanni Vernon, predicatore valdese (arso vivo, Chambéry, 1555)
- Antoine Laborie di Cajare, alias Antonio Labori, predicatore valdese (arso vivo, Chambéry, 1555)
- Jean Trigalet di Nimes, predicatore valdese (arso vivo, Chambéry, 28 agosto 1555)
- Bertrand Bataille della Guscogna, predicatore valdese (arso vivo, Chambéry, 28 agosto 1555)
- Guyraud Tauran di Cahors, predicatore valdese (arso vivo, Chambéry, 28 agosto 1555)
- Hugh Latimer, ex vescovo di Worcester, anglicano (arso vivo, Balliol College, Oxford,1555)
- Nicholas Ridley, vescovo anglicano (arso vivo, Balliol College, 16 ottobre 1555)
- Hans Verhoeven, anabattista (arso vivo, Anversa, 27 agosto 1555)
- Frans Deens, anabattista (arso vivo, Anversa, 27 agosto 1555)
- Jan Drooghscheerder, anabattista (arso vivo, Anversa 27 agosto 1555)
- Pieter van Beringen, anabattista (arso vivo, Anversa, 27 agosto 1555)
- Frans Deens, anabattista (arso vivo, Anversa, 27 agosto 1555)
- Jan Drooghscheerder, anabattista (arso vivo, Anversa 27 agosto 1555)
- Pieter van Beringen, anabattista (arso vivo, Anversa, 27 agosto 1555)
- Cola Francesco di Salerno, giustiziato per eresia. 14 giugno 1555
- Bartolomeo Hector, bruciato vivo per aver venduto due Bibbie non consone. 20 giugno 1555.
- Golla Elia e Paolo Rappi, protestanti, bruciati vivi a Torino. 22 giugno 1555.
- Vernon Giovanni e Labori Antonio, evangelisti, bruciati vivi. 28 agosto 1555.
- Bartolomeo Hector, bruciato vivo per aver venduto due Bibbie non consone. 20 giugno 1555.
- Golla Elia e Paolo Rappi, protestanti, bruciati vivi a Torino. 22 giugno 1555.
- Vernon Giovanni e Labori Antonio, evangelisti, bruciati vivi. 28 agosto 1555.
Anno 1556
- Stefano di Girolamo, giustiziato per eresia. 11 gennaio 1556.
- Abraham van Roey, anabattista (arso vivo, Anversa, 4 febbraio 1556)
- Giulio Napolitano, bruciato vivo per eresia. 6 marzo 1556.
- Thomas Cranmer, arcivescovo anglicano (arso vivo, Balliol College, Oxford, 21 marzo 1556)
- Ambrogio Cavalli, agostiniano, calvinista (impiccato e arso, Campo de' Fiori, Roma, 1556)
- Ambrogio Cavalli, agostiniano, calvinista (impiccato e arso, Campo de' Fiori, Roma, 1556)
- Ambrogio de Cavoli, impiccato e bruciato per eresia. 15 giugno 1556.
- Bartolomeo Hector di Poitiers, colportore valdese (impiccato e arso, piazza Castello, Torino, 20 giugno 1556)
- Michele, detto cavalier Sermoneta, di Siena, colpì per gioco un crocifisso con un sasso (impiccato, Bologna, 1556)
- Pomponio de Algerio, studente, protestante (arso vivo in olio bollente, Roma, piazza Navona, 1556)
- Bartolomeo Hector di Poitiers, colportore valdese (impiccato e arso, piazza Castello, Torino, 20 giugno 1556)
- Michele, detto cavalier Sermoneta, di Siena, colpì per gioco un crocifisso con un sasso (impiccato, Bologna, 1556)
- Pomponio de Algerio, studente, protestante (arso vivo in olio bollente, Roma, piazza Navona, 1556)
- Don Pompeo dei Monti, bruciato vivo per eresia. 4 luglio 1556.
- Pomponio Angerio, bruciato vivo per eresia. 19 agosto 1556.
- Baldo Lupatino, frate, protestante (annegato in laguna, Venezia, 17 settembre 1556)
- Natale Cassar, di Malta, luterano (arso vivo, autodafé Palermo, Piano della Loggia, 18 ottobre 1556)
- Giovanni Giacomo Petrone, di Siracusa, religioso di S. Benito di Messina, luterano (arso vivo, Piano della Loggia, 1556)
- Baldo Lupatino, frate, protestante (annegato in laguna, Venezia, 17 settembre 1556)
- Natale Cassar, di Malta, luterano (arso vivo, autodafé Palermo, Piano della Loggia, 18 ottobre 1556)
- Giovanni Giacomo Petrone, di Siracusa, religioso di S. Benito di Messina, luterano (arso vivo, Piano della Loggia, 1556)
Anno 1557
- Nicola Sartorio di Chieri, evangelico (arso vivo, Aosta, 1557)
- Cutberto Mayne, sacerdote, (impiccato dalla chiesa anglicana, Launceston, 30 novembre 1577)
- Jeronimo da Bergamo, Alessandra Fiorentina e Madonna Caterina, impiccati e bruciati per
omosessualità. 22 dicembre 1557.
omosessualità. 22 dicembre 1557.
Anno 1558
- Francesco Cartone (arso vivo 3 agosto 1558)
- Goffredo Varaglia, valdese, già frate e teologo (impiccato e arso, Torino, piazza Castello, 1558)
- Girolamo Russo, di Ferla, luterano (arso vivo, autodafé Palermo, Piano della Bocceria Vecchia, 1558)
- Gisberto di Milanuccio di Penne, eretico (arso vivo, Roma, Piazza Giudia, 15 giugno 1558)
- Adriaen Pieters, di Winkel, Olanda, anabattista, († arso vivo, L'Aia,1558)
- Henrick Dacho, anabattista, (decapitato, Anversa, 7 ottobre 1558)
- Hans Schmid, anabattista, missionario hutterita (arso vivo, Aquisgrana, 19 ottobre 1558)
- Heinrich Adams, anabattista, missionario hutterita (arso vivo, Aquisgrana, 21 ottobre 1558)
- Hans Weck, anabattista, missionario hutterita, cognato di Heinrich Adams (arso vivo, Aquisgrana, 1558)
- Alexander de Bode, anabattista, (giustiziato, Anversa, 19 novembre 1558)
- Arent Aerssens, anabattista, (arso vivo, Anversa, 16 dicembre 1558)
- Peeter Henriks, anabattista, (arso vivo, Anversa, 16 dicembre 1558)
- Jan Collen, anabattista, (arso vivo, Anversa, 16 dicembre 1558)
- Geert Franssens, anabattista, (arso vivo, Anversa, 16 dicembre 1558)
- Henrick Dacho, anabattista, (decapitato, Anversa, 7 ottobre 1558)
- Hans Schmid, anabattista, missionario hutterita (arso vivo, Aquisgrana, 19 ottobre 1558)
- Heinrich Adams, anabattista, missionario hutterita (arso vivo, Aquisgrana, 21 ottobre 1558)
- Hans Weck, anabattista, missionario hutterita, cognato di Heinrich Adams (arso vivo, Aquisgrana, 1558)
- Alexander de Bode, anabattista, (giustiziato, Anversa, 19 novembre 1558)
- Arent Aerssens, anabattista, (arso vivo, Anversa, 16 dicembre 1558)
- Peeter Henriks, anabattista, (arso vivo, Anversa, 16 dicembre 1558)
- Jan Collen, anabattista, (arso vivo, Anversa, 16 dicembre 1558)
- Geert Franssens, anabattista, (arso vivo, Anversa, 16 dicembre 1558)
- Adriaen van Hee, anabattista, (arso vivo, Obignies, 1558)
- Joos Meeuwens, anabattista, (arso vivo, Obignies, 1558)
- Willem Goosen, anabattista, (arso vivo, Obignies, 1558)
- Egbert de Hoedemaker, anabattista, (arso vivo, Obignies, 1558)
- Lambert van Doornik, anabattista, (arso vivo, Obignies, 1558)
- Joos Meeuwens, anabattista, (arso vivo, Obignies, 1558)
- Willem Goosen, anabattista, (arso vivo, Obignies, 1558)
- Egbert de Hoedemaker, anabattista, (arso vivo, Obignies, 1558)
- Lambert van Doornik, anabattista, (arso vivo, Obignies, 1558)
Anno 1559 -
- 15 protestanti furono arsi vivi a Valladolid in Spagna su ordine dell'Inquisizione.
- 14 protestanti furono arsi vivi a Siviglia in Spagna su ordine dell'Inquisizione.
- 15 protestanti furono arsi vivi a Valladolid in Spagna su ordine dell'Inquisizione.
- 14 protestanti furono arsi vivi a Siviglia in Spagna su ordine dell'Inquisizione.
- 13 eretici più un tedesco di Augsburg accusato di omosessualità arsi vivi. 17 febbraio 1559.
- Antonio di Colella Grosso, eretico (arso vivo, Roma, piazza Navona, 1559)
- Antonio di Colella Grosso, eretico (arso vivo, Roma, piazza Navona, 1559)
- Tillmann Schneider, anabattista, missionario hutterita (arso vivo, Aquisgrana 1559)
- Mathias Schmidt, anabattista, missionario hutterita (arso vivo, Aquisgrana 1559)
- Mathias Schmidt, anabattista, missionario hutterita (arso vivo, Aquisgrana 1559)
- Mahieu Antheunis, anabattista (arso vivo, Kortrijk, Belgio, 18 febbraio 1559)
- Gelis de Groot, anabattista, (arso vivo, Kortrijk, 18 febbraio 1559)
- Gelis de Groot, anabattista, (arso vivo, Kortrijk, 18 febbraio 1559)
- Adriana Lambrechts, anabattista, moglie di Henrick Dacho, (affogata, Anversa, 19 marzo 1559)
- Aechtgen Joris Adriaens, anabattista, (affogata con altre cinque donne, Anversa, 1559)
- Abraham Tancreet (o Tanghereet), anabattista, (arso vivo, Gand, Belgio, 7 agosto 1559)
- Abraham Tancreet (o Tanghereet), anabattista, (arso vivo, Gand, Belgio, 7 agosto 1559)
- Adriaen Pan, o Adriaen Peeterson Pan, anabattista di Driel, Olanda, (decapitato, Anversa, 1559)
- Gabriello di Thomaien, sodomia, blasfemia (arso vivo, piazza Navona, 8 febbraio 1559)- Leonardo di Paolo da Meola, eretico (arso vivo, piazza Navona, 8 febbraio 1559)
- Giovanni Antonio del Bò, cremonese, apostasia (impiccato e arso, piazza Navona, 8 febbraio 1559)
- Antonio Gesualdi, luterano (impiccato e arso, Roma, 16 marzo 1559)
- Agustin de Cazalla, capellano e predicatore dell'imperatore Carlo V d'Asburgo, luterano (garrotato e arso, autodafé Valladolid, plaza Mayor, 1559)
- Francisco de Vibero, sacerdote, fratello di Agustin de Cazalla, luterano (arso vivo, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Beatriz de Vibero, monaca, sorella di Agustin e Francisco, luterana (garrotata e arsa, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Antonio de Herezuolo, luterano (arso vivo, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Gonzalo Vaez Portughese, giudaizzante (arso vivo, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Alonso Perez prete, luterano (garrotato e arso, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Christophoro de Ocampo, luterano (garrotato e arso, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Francisco de Herrera, luterano (garrotato e arso, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Juan Garzia argentiere, luterano (garrotato e arso, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Christophoro de Padilla, luterano (garrotato e arso, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Isabella de Estrada, luterana (garrotata e arsa, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Juana Velazques, luterana (garrotata e arsa, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Catherina Romana, luterana (garrotata arsa, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Catherina de Ortega, luterana (garrotata e arsa, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Agustin de Cazalla, capellano e predicatore dell'imperatore Carlo V d'Asburgo, luterano (garrotato e arso, autodafé Valladolid, plaza Mayor, 1559)
- Francisco de Vibero, sacerdote, fratello di Agustin de Cazalla, luterano (arso vivo, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Beatriz de Vibero, monaca, sorella di Agustin e Francisco, luterana (garrotata e arsa, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Antonio de Herezuolo, luterano (arso vivo, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Gonzalo Vaez Portughese, giudaizzante (arso vivo, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Alonso Perez prete, luterano (garrotato e arso, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Christophoro de Ocampo, luterano (garrotato e arso, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Francisco de Herrera, luterano (garrotato e arso, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Juan Garzia argentiere, luterano (garrotato e arso, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Christophoro de Padilla, luterano (garrotato e arso, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Isabella de Estrada, luterana (garrotata e arsa, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Juana Velazques, luterana (garrotata e arsa, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Catherina Romana, luterana (garrotata arsa, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Catherina de Ortega, luterana (garrotata e arsa, plaza Mayor, 21 maggio 1559)
- Ferrante Bisantino, eretico, arso vivo.24 agosto 1559.
- Scipione Retio, eretico, ucciso nelle carceri della Santa Inquisizione. 1559.
- I monaci dell'Abazia di Perosa (Pinerolo) si divertirono a bruciare vivi a fuoco lento un prete evangelico insieme ai suoi fedeli. Dicembre 1559.
- Carneficina di Valdesi in Calabria per opera di bande di delinquenti assoldate da Santa Madre Chiesa (uomini, donne, vecchi e bambini atrocemente torturati prime di essere uccisi su diretto ordine del Papa). Dicembre 1559.
"A Santo-Xisto, alla Guardia, a Montalto e a Sant'Agata si fecero cose inaudite: gente sgozzata, squartata, bruciata e orrendamente mutilata. Pezzi di resti umani furono appesi alle porte delle case come esempio alle genti. Quelli che fuggirono sulle montagne furono assediati fino a che morirono di fame. Molte donne e fanciulli furono ridotti in schiavitù". I559. (Da "La Santa Inquisizione di Maurizio Marchetti. Ed. La Fiaccola).
- Carneficina di Valdesi in Calabria per opera di bande di delinquenti assoldate da Santa Madre Chiesa (uomini, donne, vecchi e bambini atrocemente torturati prime di essere uccisi su diretto ordine del Papa). Dicembre 1559.
"A Santo-Xisto, alla Guardia, a Montalto e a Sant'Agata si fecero cose inaudite: gente sgozzata, squartata, bruciata e orrendamente mutilata. Pezzi di resti umani furono appesi alle porte delle case come esempio alle genti. Quelli che fuggirono sulle montagne furono assediati fino a che morirono di fame. Molte donne e fanciulli furono ridotti in schiavitù". I559. (Da "La Santa Inquisizione di Maurizio Marchetti. Ed. La Fiaccola).
Anno 1560
4000 valdesi massacrati su ordine di Santa Madre Chiesa. 1560.
- Giacomo Bonelli, di Dronero, pastore e predicatore valdese (arso vivo, autodafé Palermo, Piano della Bocceria Vecchia, 1560)
- Janneken van Aken di Haerlebeke, anabattista (annegata, Anversa, 4 aprile 1560)
- Lenaert Plovier di Meenen, anabattista (annegato, Anversa, 4 aprile 1560)
- Mermetto Savoiardo (arso vivo 13 agosto 1560)
- Dionigi di Cola (arso vivo 13 agosto 1560)
- Lenaert Plovier di Meenen, anabattista (annegato, Anversa, 4 aprile 1560)
- Mermetto Savoiardo (arso vivo 13 agosto 1560)
- Dionigi di Cola (arso vivo 13 agosto 1560)
- Gian Luigi Pascale, di Cuneo, pastore calvinista missionario tra i valdesi (strangolato e arso, Roma, Castel Sant'Angelo, 1560)
- Aloisio Pascale, evangelista, impiccato e bruciato. 8 settembre 1560.
- Stefano Negrone, eretico, lasciato morire di fame nelle prigioni della Santa Inquisizione.
15 settembre 1560.
15 settembre 1560.
- Stefano Morello, eretico, impiccato e bruciato. 25 settembre 1560.
- Bernardino Conte, valdese (arso vivo, Cosenza, novembre 1560)
- Bernardino Conte, valdese (arso vivo, Cosenza, novembre 1560)
- Maeyken de Hont, anabattista (annegata, castello di Steen, Anversa,1560)
- Giulio Ghirlanda - Baudo Lupettino - Marcello Spinola - Nicola Bucello - Antonio Rietto - Francesco Sega - tutti condannati a morte perché sorpresi a svolgere una funzione religiosa in una casa privata officiante la messa uno spretato. 1560.
Anno 1561, giugno -
2.000 valdesi vennero massacrati dai cattolici in Calabria (Guardia Piemontese, San Sisto e Montalto). Altri ne vengono uccisi in Puglia.
- Cornelio di Nicosia, alias Giancarlo, francescano conv., teologo, luterano (arso vivo, autodafé Palermo, Piano della Bocceria Vecchia, 1561)
- Francesco Vicino, di Padova, religioso, luterano (arso vivo, Piano della Bocceria Vecchia, 8 giugno 1561)
- Giovanni de Giluti o Gigliuto, di Noto (arso vivo, Piano della Bocceria Vecchia, 8 giugno 1561)
- Andrea Lanza (1561), religioso, luterano (arso vivo, Piano della Bocceria Vecchia, 8 giugno 1561)
- Adam Henricx (o Kistmaeckers), anabattista, (annegato, Anversa, 23 luglio 1561)
- Absolon de Zanger, anabattista, (arso vivo, Courtrai, 20 novembre 1561)
- Willem van Haverbeke, anabattista, (arso vivo, Kortrijk, 20 novembre 1561)
- Nicasen van Alcmaers, anabattista (arso vivo, Bruges, 10 dicembre 1561)
- Andries de Molenaar, anabattista (arso vivo, Bruges, 10 dicembre 1561)
- Adriaen Brael, anabattista (arso vivo, Bruges, 10 dicembre 1561)
- Lucas Heindricx di Landegem, anabattista (arso vivo, Bruges, 10 dicembre 1561)
- Marijn Euwout, anabattista (arsa viva, Bruges, 10 dicembre 1561)
- Francijntgen de Molenaar, anabattista, moglie di Andries (arsa viva, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Jan Christiaenz di Zeebrugge, anabattista, (arso vivo, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Maeyken Frans (o Trams), anabattista, (arsa viva, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Jelis Outerman di Diksmuide, anabattista, (arso vivo, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Anthonis Keute, anabattista, (arso vivo, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Hans Lisz, anabattista, (arso vivo, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Hansken Parmentier, anabattista, (arso vivo, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Francesco Vicino, di Padova, religioso, luterano (arso vivo, Piano della Bocceria Vecchia, 8 giugno 1561)
- Giovanni de Giluti o Gigliuto, di Noto (arso vivo, Piano della Bocceria Vecchia, 8 giugno 1561)
- Andrea Lanza (1561), religioso, luterano (arso vivo, Piano della Bocceria Vecchia, 8 giugno 1561)
- Adam Henricx (o Kistmaeckers), anabattista, (annegato, Anversa, 23 luglio 1561)
- Absolon de Zanger, anabattista, (arso vivo, Courtrai, 20 novembre 1561)
- Willem van Haverbeke, anabattista, (arso vivo, Kortrijk, 20 novembre 1561)
- Nicasen van Alcmaers, anabattista (arso vivo, Bruges, 10 dicembre 1561)
- Andries de Molenaar, anabattista (arso vivo, Bruges, 10 dicembre 1561)
- Adriaen Brael, anabattista (arso vivo, Bruges, 10 dicembre 1561)
- Lucas Heindricx di Landegem, anabattista (arso vivo, Bruges, 10 dicembre 1561)
- Marijn Euwout, anabattista (arsa viva, Bruges, 10 dicembre 1561)
- Francijntgen de Molenaar, anabattista, moglie di Andries (arsa viva, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Jan Christiaenz di Zeebrugge, anabattista, (arso vivo, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Maeyken Frans (o Trams), anabattista, (arsa viva, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Jelis Outerman di Diksmuide, anabattista, (arso vivo, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Anthonis Keute, anabattista, (arso vivo, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Hans Lisz, anabattista, (arso vivo, Bruges, 11 dicembre 1561)
- Hansken Parmentier, anabattista, (arso vivo, Bruges, 11 dicembre 1561)
Anno 1562 -
- 300 persone accusate di stregoneria vennero arse vive a Oppenau in Germania.
- 63 donne accusate di stregoneria furono bruciate a Wiesensteig in Germania su ordine dell'Inquisizione.
- 54 persone accusate di stregoneria furono bruciate a Obermachtal in Germania su ordine dell'Inquisizione.
- 2.000 valdesi sono massacrati dai cattolici in Calabria (Guardia Piemontese, San Sisto e Montalto)- 30 donne accusate di stregoneria sono bruciate a Bormio per ordine dell’Inquisizione..
- 17.000 protestanti delle Fiandre sono massacrati dagli spagnoli.
- 10.000 protestanti (Ugonotti) massacrati dai cattolici a Parigi e nel resto della Francia (Strage di San Bartolomeo).
- 17.000 protestanti delle Fiandre sono massacrati dagli spagnoli.
- 10.000 protestanti (Ugonotti) massacrati dai cattolici a Parigi e nel resto della Francia (Strage di San Bartolomeo).
- 15 protestanti sono arsi vivi a Valladolid in Spagna su ordine dell’Inquisizione.
- 14 protestanti sono arsi vivi a Siviglia in Spagna su ordine dell’Inquisizione.
- 14 protestanti sono arsi vivi a Siviglia in Spagna su ordine dell’Inquisizione.
- 14 donne accusate di stregoneria ammazzate a Cavalese ordine del vicario vescovo di Trento.
- 30 persone accusate di stregoneria bruciate vive a Logrono, Spagna per ordine Santa Inquisizione.- 80 donne accusate di stregoneria sono bruciate vive in Valcamonica per ordine dell’Inquisizione.
Chiesa Cattolica Guglielmina (odierna nel Varesotto)
E' una chiesa dei giorni nostri che sostiene di essere la continuatrice degli insegnamenti di Guglielma la Boema, la cui seguace, Maifreda da Pirovano, venne arsa viva nel 1300. Andrea Saramita è stato un teologo italiano esponente della corrente guglielmita, condannato anch'egli al rogo nel 1300 per eresia dalla Chiesa Cattolica. La chiesa ha oggi un "Matriarcato di occidente" guidato dalla papessa e matriarca Kyara van Ellinkhuizen.
E' una chiesa dei giorni nostri che sostiene di essere la continuatrice degli insegnamenti di Guglielma la Boema, la cui seguace, Maifreda da Pirovano, venne arsa viva nel 1300. Andrea Saramita è stato un teologo italiano esponente della corrente guglielmita, condannato anch'egli al rogo nel 1300 per eresia dalla Chiesa Cattolica. La chiesa ha oggi un "Matriarcato di occidente" guidato dalla papessa e matriarca Kyara van Ellinkhuizen.
- Frans de Swarte, anabattista, (arso vivo, Hondschoote, 23 marzo 1562)
- Martijntgen van Alcmaers, anabattista, sorella di Nicasen van Alcmaers (annegata, Hondschoote, 1562)
- Heyndrik van Dale, anabattista, (annegato, Anversa, 3 aprile 1562)
- Gaspard Deken, alias Jasper de Schoenmaker, anabattista, (arso vivo, Hondschoote, 4 aprile 1562)
- Charlo de Wael, anabattista, (arso vivo, Hondschoote, 4 aprile 1562)
- Karel van de Velde, anabattista, (arso vivo, Hondschoote, 17 aprile 1562)
- Martijntgen van Alcmaers, anabattista, sorella di Nicasen van Alcmaers (annegata, Hondschoote, 1562)
- Heyndrik van Dale, anabattista, (annegato, Anversa, 3 aprile 1562)
- Gaspard Deken, alias Jasper de Schoenmaker, anabattista, (arso vivo, Hondschoote, 4 aprile 1562)
- Charlo de Wael, anabattista, (arso vivo, Hondschoote, 4 aprile 1562)
- Karel van de Velde, anabattista, (arso vivo, Hondschoote, 17 aprile 1562)
- Macario, vescovo di Macedonia, eretico, bruciato vivo. 10 giugno 1562.
- Hendrik Eemkens, anabattista (fatto esplodere, Utrecht, 10 luglio 1562)
- Lauwerens Allaerts di Gand, anabattista (arso vivo, Vrijdagmarkt, Gand, 16 luglio 1562)
- Pieter van Maldeghem di Nevele, anabattista (arso vivo, Vrijdagmarkt, Gand, 16 luglio 1562)
- Jacques Bostijn di Courtrai, anabattista (arso vivo, Vrijdagmarkt, Gand, 16 luglio 1562)
- Pieter van Maele di Gand, anabattista (arso vivo, Vrijdagmarkt, Gand, 16 luglio 1562)
- Bartolomeo Fonzio, protestante (annegato, Venezia, Canale dell'Orfano, 4 agosto 1562)
- Mariken van Meenen di Haerlebeke, anabattista (annegata, Anversa, Castello Het Steen, 1562)
- Lyntgen Wendelyn, anabattista (annegata, Anversa, Castello Het Steen, 5 settembre 1562)
- Proentgen van Meteren anabattista, moglie di Karel van de Velde, (annegata, Hondschoote, 1562)
- Claesken van Meteren, anabattista, sorella di Proentgen (annegata, Hondschoote, 3 ottobre 1562)
- Aert van Gershoven, anabattista, (affogato, Anversa, 17 ottobre 1562)
- Jacob van Gershoven, anabattista, fratello di Aert, (affogato. Anversa, 17 ottobre 1562)
- Giulio Gherlandi da Spresiano, anabattista (annegato, Canale dell'Orfano, Venezia, 23 ottobre 1562)
- Hendrik Eemkens, anabattista (fatto esplodere, Utrecht, 10 luglio 1562)
- Lauwerens Allaerts di Gand, anabattista (arso vivo, Vrijdagmarkt, Gand, 16 luglio 1562)
- Pieter van Maldeghem di Nevele, anabattista (arso vivo, Vrijdagmarkt, Gand, 16 luglio 1562)
- Jacques Bostijn di Courtrai, anabattista (arso vivo, Vrijdagmarkt, Gand, 16 luglio 1562)
- Pieter van Maele di Gand, anabattista (arso vivo, Vrijdagmarkt, Gand, 16 luglio 1562)
- Bartolomeo Fonzio, protestante (annegato, Venezia, Canale dell'Orfano, 4 agosto 1562)
- Mariken van Meenen di Haerlebeke, anabattista (annegata, Anversa, Castello Het Steen, 1562)
- Lyntgen Wendelyn, anabattista (annegata, Anversa, Castello Het Steen, 5 settembre 1562)
- Proentgen van Meteren anabattista, moglie di Karel van de Velde, (annegata, Hondschoote, 1562)
- Claesken van Meteren, anabattista, sorella di Proentgen (annegata, Hondschoote, 3 ottobre 1562)
- Aert van Gershoven, anabattista, (affogato, Anversa, 17 ottobre 1562)
- Jacob van Gershoven, anabattista, fratello di Aert, (affogato. Anversa, 17 ottobre 1562)
- Giulio Gherlandi da Spresiano, anabattista (annegato, Canale dell'Orfano, Venezia, 23 ottobre 1562)
Anno 1563
- Hendrik Aerts, anabattista, processato dall'inquisitore Pieter Titelman insieme alla moglie e ad altri 11 anabattisti (arso vivo, Rijsel, 1563)
- Cornelio di Olanda, eretico, impiccato e bruciato. 23 g3nnaio 1563.
- Jan Maes di Bollezeele, anabattista, (arso vivo, Rijsel, 16 marzo 1563)
- Jan de Swarte di Bailleul, anabattista, (arso vivo, Rijsel, 16 marzo 1563)
- Claes de Swarte, anabattista, figlio di Jan (arso vivo, Rijsel, 16 marzo 1563)
- Perceval van den Berge di Zwevigem, anabattista, (arso vivo, Rijsel, 16 marzo 1563)
- Pieter Meynghers, alias Pieter Schoenmaker (Pietro il calzolaio), anabattista, (arso vivo, Rijsel, 1563)
- Kathelijne van Lokerhoute, anabattista, moglie di Lauwerens Allaerts (decapitata, Castello Gravensteen, Gand, 24 marzo 1563)
- Claesken Pertrijs, anabattista, moglie di Jan de Swarte (arsa viva, Rijsel, 27 marzo 1563)
- Christiaen de Swarte, anabattista, figlio di Jan (arso vivo, Rijsel, 27 marzo 1563)
- Hans de Swarte, anabattista, figlio di Jan (arso vivo, Rijsel, 27 marzo 1563)
- Mahieu de Swarte anabattista, figlio sedicenne di Jan (arso vivo, Rijsel, 27 marzo 1563)
- Minico Santoro (Domenico) da Mandanici, sacerdote, luterano (strozzato e poi arso, autodafé, Palermo, piazza della Bocceria Vecchia, 13 aprile 1563)
- Antonijn de Waele, alias Antheunis Behaghe, anabattista (arso vivo, Vrijdagmarkt, Gand, 9 novembre 1563)
- Christiaen van Wettere, anabattista (arso vivo, Vrijdagmarkt, Gand, 9 novembre 1563)
- Jan Maes di Bollezeele, anabattista, (arso vivo, Rijsel, 16 marzo 1563)
- Jan de Swarte di Bailleul, anabattista, (arso vivo, Rijsel, 16 marzo 1563)
- Claes de Swarte, anabattista, figlio di Jan (arso vivo, Rijsel, 16 marzo 1563)
- Perceval van den Berge di Zwevigem, anabattista, (arso vivo, Rijsel, 16 marzo 1563)
- Pieter Meynghers, alias Pieter Schoenmaker (Pietro il calzolaio), anabattista, (arso vivo, Rijsel, 1563)
- Kathelijne van Lokerhoute, anabattista, moglie di Lauwerens Allaerts (decapitata, Castello Gravensteen, Gand, 24 marzo 1563)
- Claesken Pertrijs, anabattista, moglie di Jan de Swarte (arsa viva, Rijsel, 27 marzo 1563)
- Christiaen de Swarte, anabattista, figlio di Jan (arso vivo, Rijsel, 27 marzo 1563)
- Hans de Swarte, anabattista, figlio di Jan (arso vivo, Rijsel, 27 marzo 1563)
- Mahieu de Swarte anabattista, figlio sedicenne di Jan (arso vivo, Rijsel, 27 marzo 1563)
- Minico Santoro (Domenico) da Mandanici, sacerdote, luterano (strozzato e poi arso, autodafé, Palermo, piazza della Bocceria Vecchia, 13 aprile 1563)
- Antonijn de Waele, alias Antheunis Behaghe, anabattista (arso vivo, Vrijdagmarkt, Gand, 9 novembre 1563)
- Christiaen van Wettere, anabattista (arso vivo, Vrijdagmarkt, Gand, 9 novembre 1563)
Anno 1564
- Janneken Cabeljaus di Ypres, anabattista, moglie di Hendrik Aerts (arsa viva, Rijsel, 1564)
- Calleken Steens di Sweghem, anabattista (arsa viva, Rijsel, 22 febbraio 1564)
- Gian Francesco Alois, detto il Caserta, letterato italiano, valdesiano (decapitato e arso, piazza del Mercato, Napoli, 4 marzo 1564)
- Giovanni Bernardino Gargano, nobile di Aversa, valdesiano (decapitato e arso, piazza del Mercato, Napoli, 4 marzo 1564)
- Alessandro da Caverzago, notaio, predicatore protestante (arso vivo, piazza della Torricella, Piacenza, 2 giugno 1564)
- Francesco di Pietro Secretuzzo, cipriota, riformato (impiccato e arso, presso Castel Sant'Angelo, Roma, 4 settembre 1564)
- Giulio di Grifone, eretico, arso vivo.
- Maeyken Boosers, anabattista, (arsa viva, Tournai, 18 settembre 1564)
- Antonio de Antona di Venezia, abitante a Siracusa, argentiere, luterano (strangolato e arso, autodafé, Palermo, Piano della Marina, 12 novembre 1564)
- Richiardo alias Fruxa, di Mandanici, luterano (arso vivo, Piano della Marina, 12 novembre 1564)
- Giacomo Impellizzeri, di Mandanici, luterano (arso vivo, Piano della Marina, 12 novembre 1564)
- Iannello Scolaro, di Mandanici, luterano (arso vivo, Piano della Marina, 12 novembre 1564)
- Maeyken Boosers, anabattista, (arsa viva, Tournai, 18 settembre 1564)
- Antonio de Antona di Venezia, abitante a Siracusa, argentiere, luterano (strangolato e arso, autodafé, Palermo, Piano della Marina, 12 novembre 1564)
- Richiardo alias Fruxa, di Mandanici, luterano (arso vivo, Piano della Marina, 12 novembre 1564)
- Giacomo Impellizzeri, di Mandanici, luterano (arso vivo, Piano della Marina, 12 novembre 1564)
- Iannello Scolaro, di Mandanici, luterano (arso vivo, Piano della Marina, 12 novembre 1564)
Giulio Cesare Vanini, panteista, bruciato vivo dopo avergli strappato la lingua.
Anno 1565
- Antonio Rizzetto da Vicenza, anabattista (annegato, Canale dell'Orfano, Venezia, 8 febbraio 1565)
- Francesco della Sega da Rovigo, anabattista (annegato, Canale dell'Orfano, Venezia, 26 febbraio 1565)
- Adriaen van den Burie, anabattista, (arso vivo, Oudenaarde, 10 luglio 1565)
- Lorenzo Vex, luterano annegato, Venezia, 1566)
- Pietro Robert della Goletta di Tunisi, francese, ugonotto (arso vivo, autodafé, Palermo, chiesa della Magione, 13 gennaio 1566)
- Michele Giovanni Carobeni di Noto, (arso vivo, Palermo, chiesa della Magione, 13 gennaio 1566)
- Muzio della Torella di Puglia, luterano (decapitato e arso, Roma, 1º marzo 1566)
- Pompeo de' Monti nobile di Napoli, valdesiano (decapitato e arso, Roma, castel Sant'Angelo, 1566)
- Curzio di Cave frate cappuccino, luterano (decapitato e arso, Roma, Castel Sant'Angelo, 1566)
- Giovanni Pietro Thomaso di Noto, mastro calzolaio, luterano (arso vivo, autodafé, Palermo, Piano della Marina, 26 dicembre 1566)
Anno 1566
Nel 1566 con bolla papale viene imposta a Roma la chiusura di tutte le sinagoghe. Ed anche a Venezia
soprattutto quella che era stata costruita nel 1527 nel ghetto.
soprattutto quella che era stata costruita nel 1527 nel ghetto.
- Socinianesimo, fondato da Fausto Socini sulla Scrittura e sulla finitezza dell'uomo, con l'applicazione di una critica filologica e razionalistica della Bibbia. Secondo Socini Dio si fa conoscere mediante la la scrittura e prevalentemente attraverso Cristo a cui competerebbe l'appellativo di Dio perché è il più eccellente rappresentante dell'umanità per cui viene negato il peccato originale, di conseguenza la salvezza da parte di Gesù si esplica non espiando ma mostrando amore che indurrebbe Dio al perdono. Nel 1658 si stabilirono in Transilvania, Moravia, Ungheria, Germania, Francia, Paesi Bassi, Inghilterra e America settentrionale. Venne decapitato pubblicamente.
- Muzio della Torella, eretico, giustiziato. 1 marzo 1566.
- Giulio Napolitano, eretico, bruciato vivo. 6 marzo 1566.
- Don Pompeo dei Monti, decapitato per eresia. 3 luglio 1566.
- Curzio di Cave, francescano, decapitato per eresia. 9 luglio 1566.
- Giulio Napolitano, eretico, bruciato vivo. 6 marzo 1566.
- Don Pompeo dei Monti, decapitato per eresia. 3 luglio 1566.
- Curzio di Cave, francescano, decapitato per eresia. 9 luglio 1566.
- Giovanni Valentino Gentile, teologo e umanista italiano, antitrinitario (decapitato da calvinisti, Berna, 10 settembre 1566) condannato a morte dalle autorità svizzere in osservanza alle leggi che prescrivevano sottoscrizione obbligatoria all'ortodossia cristiana.
- Matteo de Amodeo alias lo Ruffiano, di Siracusa, luterano, (arso vivo, Piano della Marina, 26 dicembre 1566)
Anno 1567 -
17.000 protestanti delle Fiandre vennero massacrati dagli spagnoli cattolici. Il che fa davvero pensare a una setta demoniaca (spagnola).
- Bernardo Brescaglia di Modena, calzolaio, luterano (impiccato e arso, autodafé, piazza San Domenico, Bologna, 18 gennaio 1567)
- Giorgio Olivetto arso vivo perché luterano. 27 gennaio 1567.
- Domenico Zocchi, ebreo, impiccato e bruciato a Piazza Giudia nel Ghetto di Roma. 1 febbraio 1567.
- Baldassarre (forse d'Anna) di Giovanni, da S. Maria del Gallo o da Venezia, pittore, luterano (impiccato e arso, piazza San Domenico, Bologna, 18 gennaio 1567)
- Martino Fani (o Marino de Furno), ciabattino, luterano (impiccato e arso, piazza San Domenico, Bologna, 18 gennaio 1567)
- Giorgio Olivetto, luterano (arso vivo, Roma, 27 gennaio 1567)
- Publio Francesco Spinola, umanista, riformista (annegato, Venezia, Canale dell'Orfano, 1567)
- Domenico Zocchi di Treviso, apostasia giudaica (impiccato e arso, Roma, piazza Giudia, 1567)
- Marco Magnavacca, riformista, evangelico (strangolato e arso, Modena, 16 febbraio 1567)
- Girolamo Landi di Fondi, luterano (impiccato e arso, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 25 febbraio 1567)
- Bernardo Rasola da Milano o da Locarno, luterano (arso vivo, Bologna, 22 marzo 1567)
- Gregorio Perini di Arezzo, frate, luterano (impiccato e arso, Roma, 23 giugno 1567)
- Pellegrino Righetti, luterano (impiccato e arso, Bologna, 5 settembre 1567)
- Pietro Antonio da Cervia, pittore, luterano (impiccato e arso, Bologna, 5 settembre 1567)
- Baldassarre (forse d'Anna) di Giovanni, da S. Maria del Gallo o da Venezia, pittore, luterano (impiccato e arso, piazza San Domenico, Bologna, 18 gennaio 1567)
- Martino Fani (o Marino de Furno), ciabattino, luterano (impiccato e arso, piazza San Domenico, Bologna, 18 gennaio 1567)
- Giorgio Olivetto, luterano (arso vivo, Roma, 27 gennaio 1567)
- Publio Francesco Spinola, umanista, riformista (annegato, Venezia, Canale dell'Orfano, 1567)
- Domenico Zocchi di Treviso, apostasia giudaica (impiccato e arso, Roma, piazza Giudia, 1567)
- Marco Magnavacca, riformista, evangelico (strangolato e arso, Modena, 16 febbraio 1567)
- Girolamo Landi di Fondi, luterano (impiccato e arso, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 25 febbraio 1567)
- Bernardo Rasola da Milano o da Locarno, luterano (arso vivo, Bologna, 22 marzo 1567)
- Gregorio Perini di Arezzo, frate, luterano (impiccato e arso, Roma, 23 giugno 1567)
- Pellegrino Righetti, luterano (impiccato e arso, Bologna, 5 settembre 1567)
- Pietro Antonio da Cervia, pittore, luterano (impiccato e arso, Bologna, 5 settembre 1567)
- Paolo e Matteo, murati vivi per eresia. 30 sett.1567.
- Ottaviano Fioravanti, murato vivo per eresia. 30 sett. 1567. .
- Giovannino Guastavillani, murato vivo per eresia, 30 settembre 1567.
- Geronimo del Puzo, murato vivo per eresia. 30 settembre 1567.
- Pietro Carnesecchi, umanista, riformista evangelico, (decapitato e arso, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 1º ottobre 1567)
- Ottaviano Fioravanti, murato vivo per eresia. 30 sett. 1567. .
- Giovannino Guastavillani, murato vivo per eresia, 30 settembre 1567.
- Geronimo del Puzo, murato vivo per eresia. 30 settembre 1567.
- Pietro Carnesecchi, umanista, riformista evangelico, (decapitato e arso, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 1º ottobre 1567)
- Macario Giulio da Cetona, decapitato e bruciato per eresia. 1 ottobre 1567.
- Giulio Maresio, di Cividale del Friuli, francescano, riformista relapso (decapitato e arso, presso Castel Sant'Angelo, 1º ottobre 1567)
- Alessandro Panzacchi, merciaio, protestante (arso vivo, Bologna, 8 ottobre 1567)
- Giorgio da Udine, protestante (arso vivo, Bologna, 8 ottobre 1567)
- Giulio Maresio, di Cividale del Friuli, francescano, riformista relapso (decapitato e arso, presso Castel Sant'Angelo, 1º ottobre 1567)
- Alessandro Panzacchi, merciaio, protestante (arso vivo, Bologna, 8 ottobre 1567)
- Giorgio da Udine, protestante (arso vivo, Bologna, 8 ottobre 1567)
Anno 1568
- Luca di Faenza eretico, 28 febbraio 1568. (arso vivo 1568)
- Thomas Szük (arso vivo 1568)
- Riccardo Perucolo, mastro pittore, protestante (arso vivo, Conegliano, marzo 1568)
- Andries Jacobs (o Adriaen Jacobsen), anabattista, figlio di Jacob Dirks, (arso vivo, Anversa, 1568)
- Hans Jacobs, anabattista, figlio di Jacob Dirks, (arso vivo, Anversa, 10 marzo 1568)
- Jacob Dirks, anabattista, (arso vivo, Anversa, 10 marzo 1568)
- Matteo Rondinini di Faenza, protestante (arso vivo, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 1568)
- Girolamo Bertoni di Faenza, protestante (arso vivo, Roma, 10 maggio 1568)
- Francesco Stanga di Faenza, protestante (impiccato e arso, Roma, 10 maggio 1568)
- Matteo dalle Tombe di Faenza, protestante (impiccato e arso, Roma, 10 maggio 1568)
- Andries Jacobs (o Adriaen Jacobsen), anabattista, figlio di Jacob Dirks, (arso vivo, Anversa, 1568)
- Hans Jacobs, anabattista, figlio di Jacob Dirks, (arso vivo, Anversa, 10 marzo 1568)
- Jacob Dirks, anabattista, (arso vivo, Anversa, 10 marzo 1568)
- Matteo Rondinini di Faenza, protestante (arso vivo, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 1568)
- Girolamo Bertoni di Faenza, protestante (arso vivo, Roma, 10 maggio 1568)
- Francesco Stanga di Faenza, protestante (impiccato e arso, Roma, 10 maggio 1568)
- Matteo dalle Tombe di Faenza, protestante (impiccato e arso, Roma, 10 maggio 1568)
- Matteo d'Ippolito, impiccato e bruciato per eresia. 10 maggio 1568.
- Lorenzo da Mugnano di Barbera della Marca, protestante (impiccato e arso, Roma, 10 maggio 1568)
- Lorenzo da Mugnano di Barbera della Marca, protestante (impiccato e arso, Roma, 10 maggio 1568)
- Donato Matteo Minoli, lasciato morire nelle carceri dopo avergli rotto le ossa e bruciato i piedi. 27 maggio 1568.
- Giambattista di Ripatransone, protestante (impiccato e arso, Roma, 6 ottobre 1568)
- Bastiano de Paris di Ferrara, luterano (impiccato e arso, Bologna, 9 ottobre 1568)
- Silvio Lanzoni di Mantova, luterano (arso vivo, Bologna, 9 ottobre 1568)
- Antonino Nicolino di Guardia Piemontese, valdese (arso vivo, autodafé, Messina, 28 novembre 1568)
- Pietro Gelosi di Spoleto, luterano (impiccato e arso, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 6 dicembre 1568)
- Marcantonio Verotti di Venezia, calvinista (impiccato e arso, Roma, 6 dicembre 1568)
- Francesco Castellani di Venezia, luterano (impiccato e arso, Roma, 6 dicembre 1568)
- Bastiano de Paris di Ferrara, luterano (impiccato e arso, Bologna, 9 ottobre 1568)
- Silvio Lanzoni di Mantova, luterano (arso vivo, Bologna, 9 ottobre 1568)
- Antonino Nicolino di Guardia Piemontese, valdese (arso vivo, autodafé, Messina, 28 novembre 1568)
- Pietro Gelosi di Spoleto, luterano (impiccato e arso, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 6 dicembre 1568)
- Marcantonio Verotti di Venezia, calvinista (impiccato e arso, Roma, 6 dicembre 1568)
- Francesco Castellani di Venezia, luterano (impiccato e arso, Roma, 6 dicembre 1568)
Anno 1569
- Adriaen Willemsz, anabattista, (decapitato, Vianen, Olanda, 22 marzo 1569)
- Luca Bertoni di Faenza, luterano (impiccato e arso, Roma, Castel Sant'Angelo, 1569)
- Willem Jansz di Durgedam, anabattista (arso vivo, Amsterdam, 12 marzo 1569)
- Quirijn Jansz di Utrecht, anabattista (arso vivo, Amsterdam, 12 marzo 1569)
- Cornelis Jansz di Haarlem, anabattista (arso vivo, Amsterdam, 12 marzo 1569)
- Jan van Ackeren di Ypres, anabattista (arso vivo, Anversa, Grote Markt (Piazza del Mercato Grande), 2 aprile 1569)
- Jan de Timmerman di Courtrai, anabattista (arso vivo, Grote Markt, 2 aprile 1569)
- Baltasar de Rosieres di Tournai, anabattista (arso vivo, Grote Markt, 2 aprile 1569)
- Filippo Borghese di Siena, luterano, decapitato e arso, Roma, Castel Sant'Angelo, 2 maggio 1569-
- Giovanni Maria de Blasii, luterano (impiccato e arso, presso castel Sant'Angelo, 2 maggio 1569)
- Aelken Jans, anabattista, (arsa viva, Middelburg, 2 maggio 1569)
- Dirk Willems, anabattista (arso vivo, Olanda, 16 maggio 1569)
- Camillo Ragnolo di Faenza, dottore in legge, luterano (impiccato e arso, Roma, Castel Sant'Angelo,1569)
- Bartolomeo Bartocci di Città di Castello, commerciante, calvinista (arso vivo, presso Castel Sant'Angelo, 25 maggio 1569)
- Alberto Boccadoro, francese, (arso vivo, presso Castel Sant'Angelo, 25 maggio 1569)
- Dirk Willems, anabattista (arso vivo, Olanda, 16 maggio 1569)
- Camillo Ragnolo di Faenza, dottore in legge, luterano (impiccato e arso, Roma, Castel Sant'Angelo,1569)
- Bartolomeo Bartocci di Città di Castello, commerciante, calvinista (arso vivo, presso Castel Sant'Angelo, 25 maggio 1569)
- Alberto Boccadoro, francese, (arso vivo, presso Castel Sant'Angelo, 25 maggio 1569)
- Guido Zanetti, murato vivo per eresia. 27 maggio 1569.
- Fra Francesco Cellario di Lacchiarella, alias Iacomo della Chiarella, pastore protestante (impiccato e arso, Castel Sant'Angelo, Roma 25 maggio 1569)
- Jasper de Taschringmaker (o Jaspar Hermansz), anabattista, (arso vivo, Anversa, 22 giugno 1569)
- Pietro Arnaldo di Angers, francese, abitante a Palermo merciaio, luterano, dommatizzante (arso vivo al Piano Ucciardone, autodafé, Palermo, Piazza Nova del Cassaro, 26 giugno 1569)
- Pietro Angelo Musco di Rixoles in Calabria, residente a Messina, argentiere, luterano (impiccato e arso al Piano Ucciardone, 26 giugno 1569)
- Camilla Caccianemici, moglie di Camillo Ragnolo, protestante (impiccata e arsa, Faenza, in fronte alla chiesa di sant'Andrea in Panigale, 23 agosto 1569)
- Fra Francesco Cellario di Lacchiarella, alias Iacomo della Chiarella, pastore protestante (impiccato e arso, Castel Sant'Angelo, Roma 25 maggio 1569)
- Jasper de Taschringmaker (o Jaspar Hermansz), anabattista, (arso vivo, Anversa, 22 giugno 1569)
- Pietro Arnaldo di Angers, francese, abitante a Palermo merciaio, luterano, dommatizzante (arso vivo al Piano Ucciardone, autodafé, Palermo, Piazza Nova del Cassaro, 26 giugno 1569)
- Pietro Angelo Musco di Rixoles in Calabria, residente a Messina, argentiere, luterano (impiccato e arso al Piano Ucciardone, 26 giugno 1569)
- Camilla Caccianemici, moglie di Camillo Ragnolo, protestante (impiccata e arsa, Faenza, in fronte alla chiesa di sant'Andrea in Panigale, 23 agosto 1569)
- Pagolo Veloccio, di Spalano protestante (impiccato e arso, Roma, 24 agosto 1569)
- Giovan Battista Sambeni, anabattista (annegato in laguna, Venezia, 26 settembre 1569)
- Maeyken Janssens van der Goes, anabattista, moglie di Jasper de Taschringmaker (arsa viva, Anversa, 22 novembre 1569)
- Abraham Picolet, anabattista (arso vivo, Anversa, 22 novembre 1569)
- Hendrik van Etten, anabattista (arso vivo, Anversa, 22 novembre 1569)
- Pietro Arrigoni, "eretico perfidissimo", (arso vivo, Bologna, 29 novembre 1569 o, secondo alte fonti, 1570)
- Sante N.?, zingaro, "eretico perfidissimo", (arso vivo, Bologna, 1569)
- Giovan Battista Sambeni, anabattista (annegato in laguna, Venezia, 26 settembre 1569)
- Maeyken Janssens van der Goes, anabattista, moglie di Jasper de Taschringmaker (arsa viva, Anversa, 22 novembre 1569)
- Abraham Picolet, anabattista (arso vivo, Anversa, 22 novembre 1569)
- Hendrik van Etten, anabattista (arso vivo, Anversa, 22 novembre 1569)
- Pietro Arrigoni, "eretico perfidissimo", (arso vivo, Bologna, 29 novembre 1569 o, secondo alte fonti, 1570)
- Sante N.?, zingaro, "eretico perfidissimo", (arso vivo, Bologna, 1569)
Anno 1570
- Fra Arnaldo di Santo Zeno, frate bruciato vivo. 4 novembre 1570.
- Filippo Porroni, eretico luterano, impiccato. 11 febbraio 1570.
- Gian Matteo di Giulianello da Paola, protestante (impiccato e arso, Roma, 25 febbraio 1570)
- Niccolò Franco, scrittore, libellista antipapale, impiccato per aver deriso il papa con degli scritti (Roma, Castel Sant'Angelo, 1570)
- Giovanni di Pietro Mançon, francese, protestante (impiccato e arso, Roma, 13 maggio 1570)
- Giacomo N.? da Como, luterano, ma forse sodomita (arso, Bologna, 27 maggio 1570)
- Antonio della Pagliara, latinizzato Aonio Paleario, umanista, protestante (impiccato e arso, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 3 luglio 1570)
- Gian Matteo di Giulianello da Paola, protestante (impiccato e arso, Roma, 25 febbraio 1570)
- Niccolò Franco, scrittore, libellista antipapale, impiccato per aver deriso il papa con degli scritti (Roma, Castel Sant'Angelo, 1570)
- Giovanni di Pietro Mançon, francese, protestante (impiccato e arso, Roma, 13 maggio 1570)
- Giacomo N.? da Como, luterano, ma forse sodomita (arso, Bologna, 27 maggio 1570)
- Antonio della Pagliara, latinizzato Aonio Paleario, umanista, protestante (impiccato e arso, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 3 luglio 1570)
- Aolio Paliero, eretico, impiccato e bruciato su espresso desiderio di Papa Pio V (santo), 3 luglio1570.
- Altinio Paltoni, protestante (impiccato e arso, Roma, 8 luglio 1570)
- Altinio Paltoni, protestante (impiccato e arso, Roma, 8 luglio 1570)
- Gerolamo Donato con altri suoi confratelli dell'Ordine degli Umiliati, vengono giustiziati su ordine di Carlo Borromeo (santo), vescovo di Milano, dopo lunghe ore di torture, per eresia. 2 agosto 1570.
Anno 1571
- Sigismondo Arquer, eretico, (arso vivo, Toledo, 4 giugno 1571)
- Gerrit Cornelisz, anabattista (arso vivo, Amsterdam, 26 giugno 1571)
- Adriaen Jacobs, anabattista di Dordrecht, (decapitato, Klundert, ottobre 1571)
- Giovanni Antonio di Jesi, protestante (impiccato e arso, Roma, 6 ottobre 1571)
- Girolamo di Pesaro, protestante ( impiccato e arso, Roma, 6 ottobre 1571)
- Pietro Paolo di Moranzano protestante ( impiccato e arso, Roma, 6 ottobre 1571)
- Anneken Jans, anabattista (arsa viva, Middelburg, Zelanda 3 dicembre 1571)
- Alessandro Jechil, di Bassano, anabattista (arso vivo, Venezia, 22 dicembre 1571)
Anno 1572 -
Papa Gregorio XIII impose agli ebrei romani l'obbligo di assistere settimanalmente, nel giorno di sabato, a prediche al fine di convertirli alla religione cattolica. L'obbligo fu revocato solo nel 1848 da Pio IX.
- 10.000 protestanti vennero massacrati dai cattolici a Parigi e nel resto della Francia. Rei di credere in Dio e in Cristo ma non nella chiesa Cattolica. per ordine del Papa (strage degli Ugonotti- Notte di S. Bartolomeo) 24 agosto 1572.
- Geronima Guanziana di Valencia, eresia, stregoneria (impiccata e arsa, Roma, Castel Sant'Angelo, 1572)
- Francesco Galatieri, pugnalato a morte dai sicari pontifici perché eretico. 5 gennaio 1572.
- Dianora Guanziana di Valencia, eresia, stregoneria (impiccata e arsa, Roma, 9 febbraio 1572)
- Isabella Vidal di Montpellier, eresia, stregoneria (impiccata e arsa, Roma, 9 febbraio 1572)
- Pellegrina di Valenza, eretica impiccata e bruciata. 9 febbraio 1572.
- Dianora Guanziana di Valencia, eresia, stregoneria (impiccata e arsa, Roma, 9 febbraio 1572)
- Isabella Vidal di Montpellier, eresia, stregoneria (impiccata e arsa, Roma, 9 febbraio 1572)
- Pellegrina di Valenza, eretica impiccata e bruciata. 9 febbraio 1572.
- Girolama Guanziana, eretica impiccata e bruciata. 9 febbraio 1572
- Domenico della Xenia di Marsala (impiccato e arso, Roma, 9 febbraio 1572)
- Teofilo Panarelli di Monopoli, protestante (impiccato e arso, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 1572)
- Alessandro di Giulio di Capua, protestante (impiccato e arso, Roma, Castel Sant'Angelo, 1572)
- Giovanni di Campagnano, alias Mezzalibra, protestante (impiccato e arso, Roma, 15 marzo 1572)
- Domenico della Xenia di Marsala (impiccato e arso, Roma, 9 febbraio 1572)
- Teofilo Panarelli di Monopoli, protestante (impiccato e arso, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 1572)
- Alessandro di Giulio di Capua, protestante (impiccato e arso, Roma, Castel Sant'Angelo, 1572)
- Giovanni di Campagnano, alias Mezzalibra, protestante (impiccato e arso, Roma, 15 marzo 1572)
- Giovanni di Giovan Battista, impiccato e bruciato perché eretico. 15 marzo 1572..
- Adriaenken Jans, anabattista, (strangolata e arsa, Dordrecht, 28 marzo 1572)
- Jan Woutersz, anabattista, (strangolato e arso, Dordrecht, 28 marzo 1572)
- Giacomo Cortes, di Tropea, sacerdote (strozzato e arso all'Ucciardone, autodafé, Palermo, Piano dei Bologni, 1572)
- Girolamo Pellegrino di Napoli, riformista (impiccato e arso, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 1572)
- Adriaen Rogiers, anabattista, (arso vivo, Gand, 4 dicembre 1572)
- Martin van den Straeten, anabattista, (arso vivo, Gand, 4 dicembre 1572)
- Mattheus Bernaerts, anabattista, (arso, Gand, 4 dicembre 1572)
- Dingentgen van Hondschoote, anabattista, (arso, Gand, 4 dicembre 1572)
- Antenore Gherlinzano (o Ghirlingano o Gerlinzani), pittore, luterano (arso, Bologna, 9 dicembre 1572)
- Adriaenken Jans, anabattista, (strangolata e arsa, Dordrecht, 28 marzo 1572)
- Jan Woutersz, anabattista, (strangolato e arso, Dordrecht, 28 marzo 1572)
- Giacomo Cortes, di Tropea, sacerdote (strozzato e arso all'Ucciardone, autodafé, Palermo, Piano dei Bologni, 1572)
- Girolamo Pellegrino di Napoli, riformista (impiccato e arso, Roma, presso Castel Sant'Angelo, 1572)
- Adriaen Rogiers, anabattista, (arso vivo, Gand, 4 dicembre 1572)
- Martin van den Straeten, anabattista, (arso vivo, Gand, 4 dicembre 1572)
- Mattheus Bernaerts, anabattista, (arso, Gand, 4 dicembre 1572)
- Dingentgen van Hondschoote, anabattista, (arso, Gand, 4 dicembre 1572)
- Antenore Gherlinzano (o Ghirlingano o Gerlinzani), pittore, luterano (arso, Bologna, 9 dicembre 1572)
Anno 1573 -
5.000 servi della gleba croati in rivolta furono massacrati per ordine del vescovo cattolico Jurai Draskovic.
- Adriaen van Daele, anabattista, (arso, Anversa, 17 febbraio 1573)
- Adriaen de Hoedemaker (o Adriaen van den Zwalme), anabattista, (arso, Bruges, 7 agosto 1573)
- Demetrio Madafari, di Pontedattilo in Calabria, (strangolato e arso all'Ucciardone, autodafé Palermo, Piano dei Bologni, 17 agosto 1573)
- Cathalijne Claes, anabattista, figlia ventiquattrenne di Lieven Claes (arsa, Gand, 3 dicembre 1573)
- Adriaen de Hoedemaker (o Adriaen van den Zwalme), anabattista, (arso, Bruges, 7 agosto 1573)
- Demetrio Madafari, di Pontedattilo in Calabria, (strangolato e arso all'Ucciardone, autodafé Palermo, Piano dei Bologni, 17 agosto 1573)
- Cathalijne Claes, anabattista, figlia ventiquattrenne di Lieven Claes (arsa, Gand, 3 dicembre 1573)
- Nicolò Colonici eretico impiccato e bruciato.
- Suzanneken Claes, anabattista, sorella venticinquenne di Cathalijne (arsa, Gand, 3 dicembre 1573)
- Suzanneken Claes, anabattista, sorella venticinquenne di Cathalijne (arsa, Gand, 3 dicembre 1573)
Anno 1574
- Alessandro di Giacomo (arso vivo 19 novembre 1574)
- Benedetto Thomaria (arso vivo 12 maggio 1574)
- Giovanni Francesco Ghisleri, strangolato nelle carceri dell'Inquisizione. 25 ottobre del 1574.
Anno 1575
- Jacob Antheunis, anabattista (arso, Anversa, 22 maggio 1575)
- Nicolaes de Stevele di Armentières, (o Claes d'Armentières), anabattista (arso, Anversa, 1575)
- Hendrik Terwoort, orafo fiammingo, anabattista (arso vivo dalla chiesa anglicana, Smithfield, Londra, 22 luglio 1575)
- Jan Pietersz Wagenmaker, carradore fiammingo, anabattista (arso vivo dalla chiesa anglicana, Smithfield, Londra, 22 luglio 1575)
- Jan Pietersz Wagenmaker, carradore fiammingo, anabattista (arso vivo dalla chiesa anglicana, Smithfield, Londra, 22 luglio 1575)
Anno 1576
- Francesco Giovanni Porcaro, di Calascibetta in Calabria, residente a Messina, argentiere, luterano (arso all'Ucciardone, autodafé, Palermo, Bocceria Vecchia, 1576)
- Michiel Willems, tessitore, anabattista (arso vivo, Gand, 19 luglio 1576)
- Barbele Pieters, moglie di Michiel Willems, anabattista (decapitata, Gand, 19 luglio 1576)
- Lippijntgen Roetsaerts, anabattista (decapitata, Gand, 19 luglio 1576)
- Jossyne Bornaige, anabattista (decapitata, Gand, 19 luglio 1576)
- Michiel Willems, tessitore, anabattista (arso vivo, Gand, 19 luglio 1576)
- Barbele Pieters, moglie di Michiel Willems, anabattista (decapitata, Gand, 19 luglio 1576)
- Lippijntgen Roetsaerts, anabattista (decapitata, Gand, 19 luglio 1576)
- Jossyne Bornaige, anabattista (decapitata, Gand, 19 luglio 1576)
Anno 1578
- Francisco de la Cruz, domenicano (arso vivo Lima, 1578)
- Don Antonio Nolfo, eretico giustiziato. 29 luglio 1578.
- Giovanni Battista di Tigoni, eretico giustiziato. 29 luglio 1578.
- Baldassarre di Nicolò, eretico impiccato e bruciato. 13 agosto 1578.
- Antonio Valies de la Malta, eretico impiccato e bruciato. 13 agosto 1578.
- Francesco di Giovanni Martino, eretico impiccato e bruciato. 13 agosto 1578.
- Bernardino di Alfar, eretico impiccato e bruciato. 13 agosto 1578.
- Alfonso di Poglis, eretico impiccato e bruciato. 13 agosto 1578.
- Marco di Giovanni Pinto, eretico impiccato e bruciato.13 agosto 1578.
- Girolamo di Giovanni da Toledo, eretico impiccato e bruciato 13 agosto 1578.
- Gasparre di Martino, eretico impiccato e bruciato. 13 agosto 1578.
- Fra Clemente Sapone, eretico impiccato e bruciato. 29 novembre 1578.
- Giovanni Battista di Tigoni, eretico giustiziato. 29 luglio 1578.
- Baldassarre di Nicolò, eretico impiccato e bruciato. 13 agosto 1578.
- Antonio Valies de la Malta, eretico impiccato e bruciato. 13 agosto 1578.
- Francesco di Giovanni Martino, eretico impiccato e bruciato. 13 agosto 1578.
- Bernardino di Alfar, eretico impiccato e bruciato. 13 agosto 1578.
- Alfonso di Poglis, eretico impiccato e bruciato. 13 agosto 1578.
- Marco di Giovanni Pinto, eretico impiccato e bruciato.13 agosto 1578.
- Girolamo di Giovanni da Toledo, eretico impiccato e bruciato 13 agosto 1578.
- Gasparre di Martino, eretico impiccato e bruciato. 13 agosto 1578.
- Fra Clemente Sapone, eretico impiccato e bruciato. 29 novembre 1578.
Anno 1579
- Giacomo Saliceti, di Bologna, eretico (arso vivo, Bologna, 30 aprile 1579)
- Pompeo di Ascanio Loiani, eretico (arso vivo, Bologna, 13 giugno 1579)
- Matthew Hamont, arso vivo dalla chiesa anglicana (1579)
- Patrick O'Hely, vescovo cattolico, (decapitato dalla chiesa anglicana, Kilmallock, 31 agosto 1579)
- Conn O'Rourke, francescano, (decapitato dalla chiesa anglicana, Kilmallock, 31 agosto 1579)
- Patrick O'Hely, vescovo cattolico, (decapitato dalla chiesa anglicana, Kilmallock, 31 agosto 1579)
- Conn O'Rourke, francescano, (decapitato dalla chiesa anglicana, Kilmallock, 31 agosto 1579)
- Pompeo Loiani, eretico impiccato e bruciato. 12 giugno 1579.
- Cosimo Tranconi, eretico impiccato e bruciato. 12 giugno 1579.
- Cosimo Tranconi, eretico impiccato e bruciato. 12 giugno 1579.
222 ebrei vennero condannati al rogo per ordine dell'Inquisizione in Portogallo.
- Salomone, ebreo impiccato per aver rifiutato il battesimo. 13 marzo 1580.
Anno 1581
- Aurelio di Bartolomeo Nannarini o Nannara o Tanara, studente, (impiccato e arso, Bologna, 1581)
- Edmund Campion, sacerdote gesuita, (decapitato dalla chiesa anglicana, Londra, 1º dicembre 1581)
- Patrick Cavanagh, laico cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana, Wexford, 5 luglio 1581)
- Un inglese bruciato vivo per aver offeso un prete. 2 agosto 1581.
Anno 1582
- Antonino Cavalcante, alias Renduni, di Cosenza, argentiere, luterano (arso vivo, autodafé, Palermo, Piano Bologni, 10 agosto 1582)
- John Paine, sacerdote ucciso dalla chiesa anglicana (Chelmsford, 2 aprile 1582)
- Luke Kirby, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana Tyburn, 30 maggio 1582)
- Luke Kirby, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana Tyburn, 30 maggio 1582)
Anno 1583
- Borro d'Arezzo, luterano, (arso vivo, 7 febbraio 1583)
- Diego López, luterano, (arso vivo, 18 febbraio 1583)
- Domenico Danzarelli, luterano, (arso vivo, 18 febbraio 1583)
- Prospero d'Imperatore d'Africa, di Barberia, luterano (strangolato e arso, Campo dei Fiori, Roma, 18 febbraio 1583)
- Gabriel Enriquez, portoghese, luterano (arso vivo, Campo dei Fiori, 18 febbraio 1583)
- Alessandro Ghedini (o Gandini), eretico, (impiccato e arso, Bologna, 2 aprile 1583)
- Ludovico Moro, luterano, (arso vivo, 10 luglio 1583)
- Camillo Lomaccio, frate, luterano (strangolato, carcere Tor Nona, Roma 23 luglio 1583)
- Giulio Carino, frate, luterano (strangolato, carcere Tor Nona, 23 luglio 1583)
- Leonardo di Andrea, luterano (strangolato, carcere Tor Nona, 23 luglio 1583)
- Diego López, luterano, (arso vivo, 18 febbraio 1583)
- Domenico Danzarelli, luterano, (arso vivo, 18 febbraio 1583)
- Prospero d'Imperatore d'Africa, di Barberia, luterano (strangolato e arso, Campo dei Fiori, Roma, 18 febbraio 1583)
- Gabriel Enriquez, portoghese, luterano (arso vivo, Campo dei Fiori, 18 febbraio 1583)
- Alessandro Ghedini (o Gandini), eretico, (impiccato e arso, Bologna, 2 aprile 1583)
- Ludovico Moro, luterano, (arso vivo, 10 luglio 1583)
- Camillo Lomaccio, frate, luterano (strangolato, carcere Tor Nona, Roma 23 luglio 1583)
- Giulio Carino, frate, luterano (strangolato, carcere Tor Nona, 23 luglio 1583)
- Leonardo di Andrea, luterano (strangolato, carcere Tor Nona, 23 luglio 1583)
- John Lewes, ucciso dalla chiesa anglicana(1583)
- Diego Lopez, bruciato vivo per eresia. 18 febbraio 1583.
- Borro d'Arezzo, bruciato vivo per eresia. 7 febbraio 1583.
- Borro d'Arezzo, bruciato vivo per eresia. 7 febbraio 1583.
Anno 1584
- Richard Gwyn, laico, padre di famiglia e maestro di scuola, professò la fede cattolica e, arrestato per aver persuaso altri ad abbracciarla, dopo lunghi tormenti, venne impiccato dalla chiesa anglicana. sul patibolo e sventrato ancora vivo dalla chiesa anglicana, Wrexham, Galles, 17 ottobre 1584
- Lorenzo Perna, arrestato dal cardinale Savelli per eresia, si ignora la sua fine. 16 giugno 1584.
Anno 1585
Papa Sisto V fece impiccare uno spagnolo per aver ucciso con una bastonata un soldato svizzero che lo aveva ferito con l'alabarda.
Respinta la richiesta di sostituire la forca con la mannaia, Sisto V assisteva gioiosamente alle esecuzioni facendosi portare da mangiare perché "questi atti di giustizia gli accrescevano l'appetito". Dopo l'esecuzione di una sentenza disse: "Dio sia benedetto per il grande appetito con cui ho mangiato".
- Pietro Benato, luterano (arso vivo, 26 aprile 1585)
- Giacomo Paleologo, umanista, domenicano, antitrinitario (decapitato nel carcere Tor Nona e poi arso in Campo dei Fiori, Roma, 22 marzo 1585)
- Giacomo Paleologo, umanista, domenicano, antitrinitario (decapitato nel carcere Tor Nona e poi arso in Campo dei Fiori, Roma, 22 marzo 1585)
- I fratelli Missori decapitati per aver espresso il diritto alla libertà di stampa. Le loro teste furono lasciate in esposizione al pubblico. 22 marzo 1585.
- Hans Aichner, hutterita, (decapitato e bruciato, Berkhausen, 13 agosto 1585)
- Wolf Raufer, hutterita, (decapitato e bruciato, Berkhausen, 13 agosto 1585)
- Jörg Bruckmaier, hutterita, (decapitato e bruciato, Berkhausen, 13 agosto 1585)
- Hans Aichner, hutterita, (decapitato e bruciato, Berkhausen, 13 agosto 1585)
- Wolf Raufer, hutterita, (decapitato e bruciato, Berkhausen, 13 agosto 1585)
- Jörg Bruckmaier, hutterita, (decapitato e bruciato, Berkhausen, 13 agosto 1585)
Anno 1586
- Giovanni Simone Francano o Franzano, lombardo (arso vivo, autodafé Palermo, 1º maggio 1586)
- Margaret Clitherow, laica, (schiacciata a morte sotto un enorme peso dalla chiesa anglicana Tyburn, York, 25 marzo 1586)
Anno 1587
- Girolamo Donzellini, medico, luterano (affogato, Venezia, fine marzo 1587)
- Claudio Textor, di Pont-de-Vaux, calvinista (affogato, Venezia, 18 aprile 1587)
- Pomponio Rustici, impiccato e arso per eresia il 5 agosto 1587
- Gasparre Ravelli, impiccato e arso per eresia il 5 agosto 1587
- Antonio Nantrò, impiccato e arso per eresia il 5 agosto 1587
- Fra Giovanni Bellinelli, impiccato e arso per eresia il 5 agosto 1587
- Annibale Capello, sacerdote, polemista antipapale, eretico (mutilato e impiccato, Roma, 14 novembre 1587)
- Ercole (o Ettore) N. da Tollè, dava rifugio ad un eretico (impiccato, Bologna, 28 novembre 1587)
- Annibale Capello, sacerdote, polemista antipapale, eretico (mutilato e impiccato, Roma, 14 novembre 1587)
- Ercole (o Ettore) N. da Tollè, dava rifugio ad un eretico (impiccato, Bologna, 28 novembre 1587)
- Peter Cole, (1587) ucciso dalla chiesa anglicana
Anno 1588
- Francesco Casalini, luterano, sodomita e ladro (impiccato e arso, Bologna, 30 gennaio 1588)
- Fr.? Cattolini da Colmegna, luterano e sodomita (impiccato e arso, Bologna, 29 febbraio 1588)
- Vincenzo Murini (o Marini), luterano e sodomita (impiccato e arso, Bologna, 1588)
- Margaret Ward, laica, (impiccata dalla chiesa anglicana, 30 agosto 1588)
Anno 1589
- Michiel Buyse, anabattista (strangolato ed esposto, castello di Gravensteen, Gand, 13 aprile 1589)
- Joos de Tollenaere, anabattista (strangolato ed esposto, castello di Gravensteen, 13 aprile 1589)
- Joosyne Swyntz, anabattista (strangolata, castello di Gravensteen, 13 aprile 1589)
- Antonio N.?, luterano (impiccato e arso, Bologna, 15 aprile 1589)
- Vincenzo di Petronio Sega, luterano (impiccato e arso, Bologna, 15 aprile 1589)
- Vittorio, conte di Saluzzo, giustiziato per eresia. 9 dicembre 1589.
- Francis Kett, medico e sacerdote anglicano, antitrinitario (arso vivo dalla chiesa anglicana, Castello di Norwich 1589)
Anno 1590
- Valerio Marliano, eretico impiccato e bruciato. 16 febbraio 1590.
- Don Domenico Bravo, decapitato per eresia. 30 marzo 1590.
- Fra Lorenzo dell'Aglio, impiccato e bruciato.13 aprile 1590.
- Don Domenico Bravo, decapitato per eresia. 30 marzo 1590.
- Fra Lorenzo dell'Aglio, impiccato e bruciato.13 aprile 1590.
- Giovanni Battista Corobinacci, impiccato e bruciato 1590
- Giovanni Antonio de Manno Rosario, impiccato e bruciato 1590
- Alexandro d'Arcangelo, impiccato e bruciato 1590
- Fulvio Luparino, impiccato e bruciato 1590
- Francesco de Alexandro, impiccato e bruciato Giugno 1590.
- Giovanni Angelo Fullo, arrestato dalla Santa Inquisizione, si ignora la sua fine
- Giovanni Angelo Fullo, arrestato dalla Santa Inquisizione, si ignora la sua fine
- Giò Carlo di Luna, arrestato dalla Santa Inquisizione, si ignora la sua fine
- Decio Panella, arrestato dalla Santa Inquisizione, si ignora la sua fine
- Domenico Brailo, arrestato dalla Santa Inquisizione, si ignora la sua fine
- Antonio Costa, arrestato dalla Santa Inquisizione, si ignora la sua fine
- Fra Giovanni Battista Grosso, arrestato dalla Santa Inquisizione, si ignora la sua fine
- l'Abate Volpino, arrestato dalla Santa Inquisizione, si ignora la sua fine
insieme ad altri seguaci di Fra Girolamo da Milano, arrestati dalla Santa Inquisizione, si ignora la loro fine... 1590.
Anno 1591
- Giacomo Bruto, piemontese (arso, autodafé Palermo, 28 ottobre 1591)
- Edmund Gennings, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana Londra, Inghilterra, 10 dicembre 1591)
- Swithun Wells, laico cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana Londra, Inghilterra, 10 dicembre 1591)
- Eustace White, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana Londra, Inghilterra, 10 dicembre 1591)
- Polydore Plasden, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana Londra, Inghilterra, 10 dicembre 1591)
- Swithun Wells, laico cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana Londra, Inghilterra, 10 dicembre 1591)
- Eustace White, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana Londra, Inghilterra, 10 dicembre 1591)
- Polydore Plasden, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana Londra, Inghilterra, 10 dicembre 1591)
- Fra Andrea Forzati, impiccato e bruciato. 6 febbraio 1591.
- Fra Flaminio Fabrizi, impiccato e bruciato. 6 febbraio 1591.
- Fra Francesco Serafini, impiccato e bruciato. 6 febbraio 1591.
Anno 1593
- Ercole Manfredini, "per sacrilegi errori che per rispetto si tacciono" (arso vivo, Bologna, 27 aprile 1593)
- Antonio Garetti, "per sacrilegi errori che per rispetto si tacciono" (arso vivo, Bologna, 27 aprile 1593)
- Francesco del Buso, "per sacrilegi errori che per rispetto si tacciono" (arso vivo, Bologna, 1593)
- Gerardo Santi (detto Gherro), "per sacrilegi errori che per rispetto si tacciono" (arso vivo, Bologna, 1593)
- Francesca Nannini, "per sacrilegi errori che per rispetto si tacciono" (arsa viva, Bologna, 27 aprile 1593)
- Elisabetta Nannini, "per sacrilegi errori che per rispetto si tacciono" (arsa viva, Bologna, 27 aprile 1593)
- Orazio Bargellini, accusato di aver sfregiato un crocefisso (giustiziato, Bologna, maggio 1593)
- Allegro, ebreo, accusato di aver "gravi peccato da scontare" (battezzato, poi giustiziato, Bologna, 1593)
- Aeltjen Baten, anabattista (affogata, Liegi, fine ottobre 1593)
- Maeyken Wouters, anabattista (affogata, Liegi, fine ottobre 1593)
- John Boste, sacerdote cattolico, (impiccato e sviscerato ancora vivo, dalla chiesa anglicana Durham, Inghilterra, 1593)
Anno 1594
- Francesco Gambonelli, eretico arso vivo. 17 febbraio 1594.
- Marcantonio Valena e un altro luterano, arsi vivi. agosto 1594.
- Marcantonio Valena e un altro luterano, arsi vivi. agosto 1594.
Anno 1955
- Robert Southwell, sacerdote gesuita, impiccato dalla chiesa anglicana Tyburn, Londra, Inghilterra, 21 febbraio 1595)
- Henry Walpole, sacerdote gesuita, (impiccato e sventrato dalla chiesa anglicana York, Inghilterra, 7 aprile 1595)
- Philip Howard, XX conte di Arundel, laico, (stenti e torture dalla chiesa anglicana Londra, Inghilterra 1595)
- Henry Walpole, sacerdote gesuita, (impiccato e sventrato dalla chiesa anglicana York, Inghilterra, 7 aprile 1595)
- Philip Howard, XX conte di Arundel, laico, (stenti e torture dalla chiesa anglicana Londra, Inghilterra 1595)
Anno 1596
- Graziani Agostini, eretico impiccato e bruciato. 1596.
- Prestini Menandro, eretico impiccato e bruciato. 1596.
- Prestini Menandro, eretico impiccato e bruciato. 1596.
Anno 1597
- Francesco Pucci (decapitato e arso, Roma, 5 luglio 1597)
- Achille della Regina, se ne ignora la fine. Giugno 1597.
- Cesare di Giuliano, eretico impiccato e bruciato. 1597.
- Damiano di Francesco, eretico impiccato e bruciato. 1597.
- Baldo di Francesco, impiccato e bruciato per eresia. 1957.
- De Magistri Giovanni Angelo, eretico impiccato e bruciato.1597.
- Don Ottavio Scipione, eretico, decapitato e bruciato.1597.
- Cesare di Giuliano, eretico impiccato e bruciato. 1597.
- Damiano di Francesco, eretico impiccato e bruciato. 1597.
- Baldo di Francesco, impiccato e bruciato per eresia. 1957.
- De Magistri Giovanni Angelo, eretico impiccato e bruciato.1597.
- Don Ottavio Scipione, eretico, decapitato e bruciato.1597.
Anno 1598
- John Jones, sacerdote dei Frati Minori, (impiccato dalla chiesa anglicana Saint Thomas Waterings, Inghilterra, 1598)
Anno 1599
- Celestino da Verona (Giovanni Antonio Arrigoni), frate cappuccino, eretico relapso e ostinato (arso vivo, Roma, piazza Campo de' Fiori, 1599)
- Giovanni Antonio da Verona e Fra Celestino, eretici bruciati vivi. 16 settembre 1599.
- Fra Cierrente Mancini e Don Galeazzo Porta decapitati per eresia. 9 novembre 1599.
- Fra Cierrente Mancini e Don Galeazzo Porta decapitati per eresia. 9 novembre 1599.
.:: 1600 ::.
Anno 1600
- Giordano Bruno, frate domenicano, filosofo, scrittore, eretico ostinato per aver sostenuto l'esistenza di mondi diversi, ovvero un universo infinito e composto da infiniti mondi, come poi enunciò più o meno Einstein (venne arso vivo, Roma, piazza Campo de' Fiori, 17 febbraio 1600).
- Domenico Scandella detto Menocchio, i rapporti di Menocchio col pievano locale, con cui era solito discorrere delle sue teorie, si logorarono dopo che questi gli chiese di poter approfittare delle sue figlie. Il pievano, per vendetta, lo denunciò al tribunale dell'Inquisizione di Aquileia e Concordia nel settembre 1583 a cui egli dovette esporre le sue ingenue e farneticanti teorie. I giudici lo condannarono all'abiura e al "carcere perpetuo", riducendolo poi al domicilio coatto. Venne di nuovo denunciato per ave detto che la Bibbia era tutta un'invenzione dei frati. Venne arrestato come relapso l'8 agosto 1599. Pochi giorni dopo veniva giustiziato a Portogruaro. (Pordenone, 1600).
- John Rigby, laico, (impiccato e sventrato mentre era ancora vivo dalla chiesa anglicana. Southwark Londra, Inghilterra, 21 giugno 1600)
- Maurizio Rinaldi, eretico bruciato vivo. 23 febbraio 1600.
- Francesco Moreno, eretico impiccato e bruciato. 9 giugno 1600.
- Nunzio Servandio, ebreo impiccato. 25 giugno 1600.
- Francesco Moreno, eretico impiccato e bruciato. 9 giugno 1600.
- Nunzio Servandio, ebreo impiccato. 25 giugno 1600.
Anno 1601
- Bartolomeo Coppino (luterano arso vivo 7 aprile 1601)
- Anne Line, laica, (impiccata dalla chiesa anglicana Londra, Inghilterra, 27 febbraio 1601)
- Tommaso Caraffa eretico decapitato e bruciato. 10 maggio 1601.
- Onorio Costanzo eretico decapitato e bruciato. 10 maggio 1601.
Anno 1606
- Nicola Owen, religioso gesuita, (torturato dalla chiesa anglicana, messo sul cavalletto appeso ai polsi, con dei pesi alle caviglie dopo sei ore il suo corpo si squarciò per la trazione. Londra, 22 marzo 1606)
Anno 1608
- Thomas Garnet, sacerdote gesuita, (impiccato dalla chiesa anglicana, Londra, 23 giugno 1608)
Anno 1609
Anno 1610
- John Roberts, sacerdote benedettino, (impiccato dalla chiesa anglicana, Tyburn, 10 dicembre 1610)
Anno 1611
- Jan Tyskiewicz, unitariano (arso vivo, Varsavia, 16 novembre 1611)
Anno 1612
- John Almond, sacerdote, (impiccato dalla chiesa anglicana, Londra, 5 dicembre 1612)
- Connor O'Devany, vescovo cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana, Dublino, 11 febbraio 1612)
- Patrick O'Loughran, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana, Dublino, 11 febbraio 1612)
- Bartholomew Legate, anglicano, antitrinitario, (arso vivo dalla chiesa anglicana, Smithfield, 18 marzo 1612). Fu l'ultima persona ad essere bruciata viva a Londra per le sue opinioni religiose.
- Edward Wightman, anglicano, antitrinitario, (arso vivo dalla chiesa anglicana, Lichfield 11 aprile 1612). Fu l'ultima persona a essere bruciata viva in Inghilterra.
- Connor O'Devany, vescovo cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana, Dublino, 11 febbraio 1612)
- Patrick O'Loughran, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana, Dublino, 11 febbraio 1612)
- Bartholomew Legate, anglicano, antitrinitario, (arso vivo dalla chiesa anglicana, Smithfield, 18 marzo 1612). Fu l'ultima persona ad essere bruciata viva a Londra per le sue opinioni religiose.
- Edward Wightman, anglicano, antitrinitario, (arso vivo dalla chiesa anglicana, Lichfield 11 aprile 1612). Fu l'ultima persona a essere bruciata viva in Inghilterra.
Anno 1614
- Roberto Fedeli, da Rimini, libellista antipapale, eretico (decapitato, Roma, 26 agosto 1614)
Anno 1617
- Margherita Cherubina alias Arabia, di Pellegret in Turchia, schiava di Francesco Lombardo di Palermo, islamizzante (arsa viva, autodafé Palermo, 11 febbraio 1617)
- David Chenich, di Longosol nella Turingia, calvinista (arso vivo all'Ucciardone, autodafé Palermo, chiesa di S. Domenico, 4 giugno 1617)
- David Chenich, di Longosol nella Turingia, calvinista (arso vivo all'Ucciardone, autodafé Palermo, chiesa di S. Domenico, 4 giugno 1617)
Anno 1618
- Assuero Bisbiach (o Busbrach), di Serbardmit (Colonia), anabattista, viaggiatore tedesco (impiccato e arso, autodafé Bologna, 5 novembre 1618)
- Sebastiano Chine, anabattista, dello Juclan (Magonza), abitante a Troina, barbiere (impiccato e arso, autodafé Palermo, 9 dicembre 1618)
- Arnaldo da Tolosa (o Arnaldo Tronceus), di Firenze, agostiniano, (impiccato e arso, Palermo, 9 dicembre 1618).
- Giulio Cesare Vanini, medico eruditissimo, filosofo, ateo, per incastrarlo dovettero ricorrere a una falsa testimonianza (taglio della lingua, strangolato e arso, Tolosa, 9 febbraio 1619) Schopenhauer lo considerò suo predecessore, Hegel gli dedicò sette pagine della sua storia della filosofia, il personaggio a cui l’Europa del libero pensiero ha guardato come il gigante, l’eroe e il martire della lotta contro le catene imposte dalla religione, Andando al patibolo, poco prima che gli fosse strappata con le tenaglie la lingua e forse lo fecero proprio per ciò che disse, pronuncia le sue ultime parole: «Andiamo a morire allegramente da filosofi», che impressioneranno persino i suoi aguzzini e rimarranno nei secoli a ricordare la sua morte eroica.
Anno 1620, 29 luglio -
600 protestanti vennero trucidati dai cattolici in Valtellina.
Anno 1621
- Vincenzo Giampietro, di Xamixon in Piccardia, Francia, abitante a Siracusa, frate eremita di anni cinquanta (arso vivo, autodafé Palermo, Piano Bologni, 12 dicembre 1621)
Anno 1623
- Antonio Montenegro, sacerdote, scrittore anticlericale (decapitato, Roma, Tor di Nona, 1623)
Anno 1624
- Ferrari Ambrogio, eretico impiccato. 1624.
Anno 1627
- Donna Anna Sobrero, morta di peste in carcere dove era stata condannata a vita in quanto eretica. 1627. (nei mesi che seguirono, tutti coloro che passarono per quel carcere, morirono di peste).
Anno 1628
- Geremia Rosselli, di Metz, Lorena, Francia, anni 28, calvinista, apostata (arso, autodafé Palermo, 1628)
- Edmund Arrowsmith, sacerdote gesuita, (impiccato dalla chiesa anglicana Lancaster, 28 agosto 1628)
Anno 1634
- Frate Serafino, eretico, impiccato e bruciato. 1634.
Anno 1635
- Giacinto Centini, decapitato per aver offeso la sovranità papale. 1635.
- Fra Diego Giavaloni, eretico impiccato e bruciato. 1635.
- Fra Diego Giavaloni, eretico impiccato e bruciato. 1635.
Anno 1636
- Francesco Manzoli, marchese, scrittore anticlericale (decapitato, Roma, 30 novembre 1636)
Anno 1637
- Fello Giovanni, sacerdote, decapitato per eresia. 1657.
- Antonio de Acunha, di Arronches, Portogallo, marrano, (arso vivo, Lima, 23 gennaio 1639)
- Antonio Corderes, marrano, (arso vivo, Lima, 23 gennaio 1639)
- Diego López de Fonseca, di Badajoz, marrano, (arso vivo, Lima, 23 gennaio 1639)
- Manuel Baptista Pérez, marrano, (arso vivo, Lima, 23 gennaio 1639)
- Manuel de la Rosa, marrano, (arso vivo, Lima, 23 gennaio 1639)
Anno 1640
- Alverez Ferdinando, bruciato vivo per essersi convertito all'ebraismo. 19 marzo 140.
Anno 1641
- Ambrose Edward Barlow, sacerdote benedettino, (impiccato dalla chiesa anglicana Tyburn, 10 settembre 1641)
Anno 1642
- Alban Bartholomew Roe, sacerdote benedettino, (impiccato dalla chiesa anglicana Tyburn, 21 gennaio 1642)
- Policarpo Angelo, impiccato e bruciato per aver celebrato la messa da spretato. 19 maggio 1642.
Anno 1644
- Ferrante Pallavicino, eretico impiccato e bruciato. 1644.
- Fra Camillo d'Angelo, eretico impiccato e bruciato. 1644.
- Fra Camillo d'Angelo, eretico impiccato e bruciato. 1644.
- Ludovico Domenico, eretico impiccato e bruciato. 1644.
- Simone Cossio, eretico impiccato e bruciato. 1644.
- Domenico da Sterlignano, eretico impiccato e bruciato. 1644.
Anno 1645
- Henry Morse, sacerdote gesuita, (impiccato dalla chiesa anglicana Tyburn, Londra, 1º febbraio 1645)
Anno 1651
- Terence Albert O'Brien, vescovo cattolico, (decapitato dalla chiesa anglicana, Limerick, 31 ottobre 1651)
- John Southworth, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana, Tyburn, Londra, 28 giugno 1654).
- John Southworth, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana, Tyburn, Londra, 28 giugno 1654).
Anno 1652
- Brugnarello Giuseppe e Claudio Borgegnone, impiccati e bruciati per aver falsificato alcune lettere apostoliche. 1652. ( Il Papa applicò in prevalenza condanne di carceri a vita perchè in quegli anni ricorreva l'anno Santo).
Anno 1655, aprile -
1712 fedeli valdesi furono massacrati dai cattolici nelle Valli Alpine. 1655.
Anno 1658
- Diego La Matina, agostiniano (arso vivo, autodafé Palermo, Piano S. Erasmo, 17 marzo 1658)
Anno 1679
- John Plessington, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana dalla chiesa anglicana, Chester, 19 luglio 1679)
- Philip Evans, sacerdote gesuita, (impiccato e squartato dalla chiesa anglicana a Cardiff, Galles 22 luglio 1679)
- John Lloyd, sacerdote cattolico, (impiccato e squartato dalla chiesa anglicana a Cardiff, Galles 22 luglio 1679)
- Giovanni Wall (Gioacchino di Sant'Anna), sacerdote dei Frati Minori, (impiccato e squartato dalla chiesa anglicana Worcester, Inghilterra, 22 agosto 1679)
- John Kemble, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana Hereford, Inghilterra, 22 agosto 1679)
- David Lewis, sacerdote gesuita, (impiccato dalla chiesa anglicana, Usk, Galles, 27 agosto 1679)
- Philip Evans, sacerdote gesuita, (impiccato e squartato dalla chiesa anglicana a Cardiff, Galles 22 luglio 1679)
- John Lloyd, sacerdote cattolico, (impiccato e squartato dalla chiesa anglicana a Cardiff, Galles 22 luglio 1679)
- Giovanni Wall (Gioacchino di Sant'Anna), sacerdote dei Frati Minori, (impiccato e squartato dalla chiesa anglicana Worcester, Inghilterra, 22 agosto 1679)
- John Kemble, sacerdote cattolico, (impiccato dalla chiesa anglicana Hereford, Inghilterra, 22 agosto 1679)
- David Lewis, sacerdote gesuita, (impiccato dalla chiesa anglicana, Usk, Galles, 27 agosto 1679)
Anno 1680 -
- 20 ebrei furono condannati al rogo a Madrid per ordine dell'Inquisizione.
- 37 ebrei sono bruciati a Maiorca in Spagna per ordine dell’Inquisizione.
Anno 1682
- Avvakum Petrovich, scrittore e riformatore ortodosso, (arso vivo dalla chiesa ortodossa, Pustozёrsk, 14 aprile 1682). Santificato dai Vecchi Credenti
Anno 1685
- Vincenzo Scatolari, scrittore anticlericale, eretico (impiccato, Roma, 2 agosto 1685)
Anno 1686, maggio -
2.000 valdesi vennero massacrati dai cattolici penetrati nelle loro valli alpine per sterminarli.
Anno 1687
24 protestanti uccisi dai cattolici a Pressov in Slovacchia. 1687.
Anno 1689
- Quirinus Kuhlmann scrittore, teologo, mistico millenarista, tedesco, (arso vivo dalla chiesa ortodossa, Mosca 4 ottobre 1689)
- Conrad Nordermann commerciante, millenarista, tedesco, (arso vivo dalla chiesa ortodossa, Mosca 4 ottobre 1689)
- Conrad Nordermann commerciante, millenarista, tedesco, (arso vivo dalla chiesa ortodossa, Mosca 4 ottobre 1689)
Anno 1660
- Martino Alessandro, morto in carcere per tortura. 3 maggio 1690.
Anno 1691 -
37 ebrei furono bruciati a Maiorca in Spagna per ordine dell'Inquisizione.
37 ebrei furono bruciati a Maiorca in Spagna per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1692
Betty e Abigail accusarono una schiava indiana (o africana), Tituba Indians, di proprietà del pastore Parris (la chiesa non aveva problemi con la schiavitù di cui peraltro si serviva). Il 25 febbraio la dodicenne Ann Putnam e la quattordicenne Elizabeth Hubbard confermarono l'accusa e nei tre giorni successivi indicarono altre due donne come streghe:
Sarah Osborne una signora anziana e inferma, che aveva dato al suo compagno gli averi, che avrebbe dovuto lasciare in eredità ai figli del suo primo marito;
e Sarah Good, una mendicante nota in città, figlia di un oste francese, che fu accusata solo perché parlava spesso da sola.
Tituba sotto tortura confessò di essere una strega. In totale furono processate 144 persone, delle quali 54 confessarono di essere streghe. Le condanne a morte per stregoneria eseguite furono 20; Giles Corey, torturato per essersi rifiutato di testimoniare durante il processo a suo carico, morì per schiacciamento del torace.Anno 1695
- Antonio Bevilacqua e Carlo Maria Campana, cappuccini, decapitati perchè seguaci del Quietismo di Molinos. 26 marzo 1695.
Anno 1697 -
24 protestanti furono giustiziati dai cattolici a Presov in Slovacchia.
Anno 1680 -
20 ebrei furono condannati al rogo a Madrid per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1691 -
37 ebrei furono bruciati a Maiorca in Spagna per ordine dell'Inquisizione.
- Filippo Rivarola, abate, libellista antipapale, eretico, portato al patibolo in barella per le torture ricevute, decapitato. 4 agosto 1708.
- Gaetano Volpini, abate, scrittore, eretico Gaetano Volpini, decapitato per aver scritto una poesia contro il Papa. 3 febbraio 1720.
- Maria Barbara Carillo, di Jaen, Andalusia, giudaizzante, di anni 95 (arsa viva, Madrid, 18 maggio 1721)
- Geltruda Maria Cordovana, benedettina, strega (arsa viva, autodafé, Piano della Marina, Palermo, 6 aprile 1724)
- Romualdo di Sant'Agostino (Ignazio Barberi), agostiniano, quietista (arso vivo, Piano della Marina, 6 aprile 1724)
- Pietro Giarinone, filosofo e storico, morì sotto tortura per aver sostenuto la supremazia del re sulla curia romana. 24 marzo 1736.
Anno 1765
In Europa l’ultima donna a essere accusata di stregoneria è Anna Goldi, in Svizzera nel 1782. Sospettata di aver lanciato il malocchio su una bambina, viene arrestata e torturata. Pur continuando a proclamarsi, innocente viene ghigliottinata nella città di Glarona. Nel 2008 il parlamento cantonale l’ha riabilitata.
Anno 1800
Anno 1808 -
Napoleone invase la Spagna ed un suo ufficiale polacco, il colonnello Lemanouski, lasciò una relazione nella quale si dice che i Domenicani, a Madrid, si asserragliarono nel loro monastero.
Attaccato e preso il monastero, i frati negarono l'esistenza di camere di tortura, ma i soldati francesi le ritrovarono invece nei sotterranei. Le camere erano piene di prigionieri, completamente nudi ed in parte impazziti per le indicibili sofferenze patite. Persino le truppe di Napoleone, abituate alla crudeltà ed al sangue, non poterono tollerarne la vista.
- Cayetano Ripoll, maestro di scuola, deista (impiccato, Valencia, 31 luglio 1826) Combatté nella fanteria spagnola contro l’invasione napoleonica, catturato e come prigioniero di guerra condotto in Francia. Tornato in Spagna, diventa maestro elementare, gentile e amorevole per il prossimo, ma non aderiva ai rituali religiosi della Chiesa Cattolica. Denunciato anonimamente all’Inquisizione nell’ottobre del 1824 venne arrestato e messo sotto processo.
Dopo due anni di carcere venne condannato a morte per eresia per i seguenti reati: aveva sostituito l’espressione “Ave Maria” con “Lodare Dio” nelle preghiere di classe, non andava a messa e non ci accompagnava i suoi studenti, non usciva sulla porta per salutare la processione del patrono e mangiava carne il Venerdì Santo.
Fu condannato a morte dalla Giunta diocesana della Fede come eretico testardo e il Tribunale di Valencia, senza l’autorizzazione del re, ordinò l’esecuzione della sentenza per il 31 luglio 1826. Ripoll dovette attraversare il centro della città, rimproverato e offeso dalla folla. Venne impiccato, ma dovendo morire sul rogo, vennero dipinte le fiamme sulla botte dove cadde il suo corpo.
BIBLIO
- Pier Franco Beatrice (a cura di) - L'intolleranza cristiana nei confronti dei pagani - Cristianesimo nella storia - Ricerche storiche esegetiche teologiche - XI - Edizioni Dehoniane - Bologna - 1990 -
- E. Testa - Legislazione contro il paganesimo e cristianizzazione dei templi (sec. IV-VI) - in Liber Annuus - 41 - 1991 -- Paul Boyer e Stephen Nissenbaum - La città indemoniata, Salem e le origini sociali di una caccia alle streghe - traduzione di Elena de Angeli - Torino - Einaudi - 1986 -
Anno 1697 -
24 protestanti furono giustiziati dai cattolici a Presov in Slovacchia.
Anno 1680 -
20 ebrei furono condannati al rogo a Madrid per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1691 -
37 ebrei furono bruciati a Maiorca in Spagna per ordine dell'Inquisizione.
.:: 1700 ::.
Anno 1706
- Beatriz Kimpa Vita, profetessa congolese, fondatrice del movimento cristiano degli "Antoniani", (arsa viva a Evululu, Congo, 1706 dalla chiesa evangelica)
Anno 1708
- Filippo Rivarola, abate, libellista antipapale, eretico, portato al patibolo in barella per le torture ricevute, decapitato. 4 agosto 1708.
Anno 1711
- Spallaccini Domenico, impiccato e bruciato per aver bestemmiato il nome di Dio a causa di un colpo di alabarda ricevuta da una guardia papalina. 28 luglio 1711.
Anno 1720
- Gaetano Volpini, abate, scrittore, eretico Gaetano Volpini, decapitato per aver scritto una poesia contro il Papa. 3 febbraio 1720.
Anno 1721
- Maria Barbara Carillo, di Jaen, Andalusia, giudaizzante, di anni 95 (arsa viva, Madrid, 18 maggio 1721)
Anno 1724
- Geltruda Maria Cordovana, benedettina, strega (arsa viva, autodafé, Piano della Marina, Palermo, 6 aprile 1724)
- Romualdo di Sant'Agostino (Ignazio Barberi), agostiniano, quietista (arso vivo, Piano della Marina, 6 aprile 1724)
Anno 1736
Papa Clemente XII ripristinando la "mazzolatura" (rottura delle ossa a colpi di bastone), si dimostrò uno dei più cinici sostenitori dell'arte della tortura. Le numerose vittime di questo Papa sono rimaste sconosciute perché egli preferiva più uccidere sotto tortura nella carceri dell'Inquisizione che giustiziarle nelle pubbliche piazze.
Sotto Clemente XIII le atrocità continuarono: teste mozzate, torture con mazzolature, impiccagioni e sevizie che spesso portavano allo squartamento degli accusati. Pur di mantenere il terrore venivano puniti di morte anche i delitti meno gravi come i semplici furti.
- Pietro Giarinone, filosofo e storico, morì sotto tortura per aver sostenuto la supremazia del re sulla curia romana. 24 marzo 1736.
Anno 1737
- Enrico Trivelli, scrittore, eretico (decapitato, Roma, 23 febbraio 1737)
Anno 1740
- Tommaso Crudeli, condannato al carcere a vita per massoneria. 2 agosto 1740.
Anno 1761
- Giuseppe Morelli, impiccato per aver celebrato l'Eucaristia da spretato. 22 agosto 1761.
- Carlo Sala, eretico, giustiziato. 25 settembre. 1765. (Carlo Sala è l'ultimo martire ucciso dalla Chiesa per eresia).
Anno 1766 -
Lo studente diciannovenne Cavaliere de la Barre fu orrendamente suppliziato e messo al rogo per non aver salutato una processione.
Anno 1766 -
Lo studente diciannovenne Cavaliere de la Barre fu orrendamente suppliziato e messo al rogo per non aver salutato una processione.
Anno 1775
Abate Pietro Tamburini: - Storia Generale dell'Inquisizione- che cita testualmente: «Quarantesimo Inquisitore Generale (di Spagna) fu don Filippo Bertrand, vescovo di Salamanca, successe a Quintana nel 1775 e morì nel 1783. Il numero delle vittime sotto quest'Inquisitore fu tutti gli anni di due condannati alla pena di morte in persona, di dieci penitenziati pubblicamente e di moltissimi altri che subirono il loro castigo in segreto. L'ultima vittima perita tra le fiamme fu una beata. Perì in Siviglia il 7 di novembre del 1781 per un supposto patto e commercio carnale col demonio..».
Anno 1782
Pio VI ebbe quattro anni di pontificato con solo cinque esecuzioni capitali per reati comuni, ma si accanì contro gli ebrei del ghetto, che furono costretti, tra le tante umiliazioni e minacce, a indossare vestiti di colore giallo perché fossero pubblicamente riconosciuti e oltraggiati.
.:: 1800 ::.
Anno 1800
- Gregorio Silvestri, impiccato per cospirazione politica. 18 gennaio 1800.
- Ottavio Cappello, impiccato perché patriota rivoluzionario. 29 gennaio 1800.
- Giovanni Battista Genovesi, patriota squartato e bruciato. La sua testa fu esposta al pubblico. 7 febbr. 1800.
- Ottavio Cappello, impiccato perché patriota rivoluzionario. 29 gennaio 1800.
- Giovanni Battista Genovesi, patriota squartato e bruciato. La sua testa fu esposta al pubblico. 7 febbr. 1800.
Anno 1801
- Teodoro Cacciona, impiccato e squartato per furto di un abito ecclesiastico. 9 febbraio 1801.
Anno 1805
- Paolo Salvati, impiccato e squartato per aver derubato un corriere di Papa Pio VII. 11 dicembre 1805.
Anno 1806
- Bernardo Fortuna, impiccato e squartato per furto ai danni di un corriere francese. 22 aprile 1806.
- Tommaso Rotilesi, impiccato per aver ferito un ufficiale francese. 1806.
- Tommaso Rotilesi, impiccato per aver ferito un ufficiale francese. 1806.
Anno 1808 -
Napoleone invase la Spagna ed un suo ufficiale polacco, il colonnello Lemanouski, lasciò una relazione nella quale si dice che i Domenicani, a Madrid, si asserragliarono nel loro monastero.
Attaccato e preso il monastero, i frati negarono l'esistenza di camere di tortura, ma i soldati francesi le ritrovarono invece nei sotterranei. Le camere erano piene di prigionieri, completamente nudi ed in parte impazziti per le indicibili sofferenze patite. Persino le truppe di Napoleone, abituate alla crudeltà ed al sangue, non poterono tollerarne la vista.
Anno 1823
161 furono le esecuzioni capitali per reati comuni nei 15 anni del pontificato di Pio VII. L’Inquisizione Spagnola cambia il nome in Giunta della Fede.
Anno 1825
- Leonida Montanari, decapitato per aver offeso pubblicamente il Papa. 23 novembre 1825.
- Angelo Targhini, decapitato per aver ferito una spia papalina. 23 novembre 1825.
- Angelo Targhini, decapitato per aver ferito una spia papalina. 23 novembre 1825.
Anno 1826
Dopo due anni di carcere venne condannato a morte per eresia per i seguenti reati: aveva sostituito l’espressione “Ave Maria” con “Lodare Dio” nelle preghiere di classe, non andava a messa e non ci accompagnava i suoi studenti, non usciva sulla porta per salutare la processione del patrono e mangiava carne il Venerdì Santo.
Fu condannato a morte dalla Giunta diocesana della Fede come eretico testardo e il Tribunale di Valencia, senza l’autorizzazione del re, ordinò l’esecuzione della sentenza per il 31 luglio 1826. Ripoll dovette attraversare il centro della città, rimproverato e offeso dalla folla. Venne impiccato, ma dovendo morire sul rogo, vennero dipinte le fiamme sulla botte dove cadde il suo corpo.
Anno 1828
- Luigi Zanoli, decapitato per aver ucciso una guardia papalina. 13 maggio 1828.
- Angelo Ortolani, impiccato per aver ucciso guardia papalina. 13 maggio 1828.
- Gaetano Montanari, squartato per tentato omicidio dell'emissario papalino Rivolta. 1828
- Gaetano Rambelli, impiccato per aver ferito emissario papalino. 1828.
- Angelo Ortolani, impiccato per aver ucciso guardia papalina. 13 maggio 1828.
- Gaetano Montanari, squartato per tentato omicidio dell'emissario papalino Rivolta. 1828
- Gaetano Rambelli, impiccato per aver ferito emissario papalino. 1828.
Anno 1833
- Giuseppe Balzani, decapitato per offese la Papa. 14 maggio 1833.
Anno 1840
- Luigi Scopigno, decapitato per furto di oggetti sacri. 21 luglio 1840.
Anno 1844
- Pietro Rossi, decapitato per piccolo furto. 9 gennaio 1844.
- Luigi Muzi, decapitato per piccolo furto. 19 gennaio 1844.
- Giovanni Battista Rossi, decapitato per piccolo furto. 3 agosto 1844.
- Luigi Muzi, decapitato per piccolo furto. 19 gennaio 1844.
- Giovanni Battista Rossi, decapitato per piccolo furto. 3 agosto 1844.
Anno 1851
Romolo Salvatori, venne decapitato per aver consegnato ai Garibaldini l'Arciprete di Anagni. 10 settembre 1851.
Anno 1854
- Gustavo Paolo Rambelli, decapitati per aver ucciso tre preti. 24 gennaio 1854.
- Gustavo Marloni, decapitati per aver ucciso tre preti. 24 gennaio 1854.
- Ignazio Mancini, decapitati per aver ucciso tre preti. 24 gennaio 1854.
- Antonio de Felici, decapitato per aver attentato al Cardinale Antonelli.
- Antonio de Felici, decapitato per aver attentato al Cardinale Antonelli.
Anno 1865
Aumentando il numero dei "ribelli", le disposizioni per il loro annientamento aumentarono, i processi non si contarono e la ghigliottina funzionò a Roma fino al 1865. Oltre a queste ci furono sotto il pontificato di questo Santo Padre altre 110 condanne a morte per reati comuni. Lo Stato Pontificio dopo la restaurazione, per le condanne a morte oltre che la forca adottò anche la ghigliottina.
In Europa fu l'ultimo stato ad abolire la pena di morte.
Anno 1870 -
Le esecuzioni capitali, oltre quelle elencate, furono 29 e sempre per reati comuni. Pio VIIII in un anno di Pontificato eseguì 13 condanne capitali per reati comuni. Il Papa successivo, Pio IX, stabilì il dogma della Infallibilità Papale. Cioè stabilì lui che lui stesso non poteva sbagliare.
Anno 1900
Anno 1965 -
il Concilio Vaticano II ha promulgato, nel 1965, il documento Dignitatis Humanae, che ha ufficialmente riconosciuto la repressione degli eretici non più politicamente corretta. La sola inquisizione spagnola in 4 secoli fece circa 135.000 vittime per eresia. Non politica scorretta ma crimine contro l'umanità.
L'ariosofia (o "gnosticismo iperboreo") è un movimento religioso sorto in Germania all’inizio del Novecento con le pubblicazioni di alcuni teosofi come Guido von List e Jörg Lanz von Liebenfels. Gli scopi erano:
E LA BIBBIA?
"Deuteronomio 17:2-7" La Nuova Diodati (LND)
Deuteronomio 13:12-16 La Nuova Diodati (LND)
- 12 Se in una delle tue città, che l'Eterno il tuo DIO, ti dà per abitarvi, senti dire
- 13 che uomini perversi sono usciti di mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro città dicendo: "Andiamo a servire altri dèi", che voi non avete mai conosciuto,
- 14 tu farai indagini, investigherai e interrogherai con cura; e se è vero e certo che tale abominio è stato realmente commesso in mezzo a te,
- 15 allora passerai a fil di spada gli abitanti di quella città, votando allo sterminio essa e tutto ciò che vi è, e passerai a fil di spada anche il suo bestiame.
- 16 Poi ammasserai tutto il suo bottino in mezzo alla piazza e brucerai col fuoco la città e l'intero suo bottino davanti all'Eterno, il vostro DIO; essa rimarrà un cumulo di rovine per sempre e non sarà mai piú ricostruita.
In Europa fu l'ultimo stato ad abolire la pena di morte.
Anno 1870 -
Le esecuzioni capitali, oltre quelle elencate, furono 29 e sempre per reati comuni. Pio VIIII in un anno di Pontificato eseguì 13 condanne capitali per reati comuni. Il Papa successivo, Pio IX, stabilì il dogma della Infallibilità Papale. Cioè stabilì lui che lui stesso non poteva sbagliare.
.:: 1900 ::.
Anno 1900
Gregorio XVI impose divieto assoluto ad ogni libertà di parola o di espressione scritta che non seguisse i dettami di Santa Madre Chiesa. Dietro le minacce più gravi obbligò gli ebrei a non esercitare nessuna attività fuori del Ghetto.
Anno 1965 -
il Concilio Vaticano II ha promulgato, nel 1965, il documento Dignitatis Humanae, che ha ufficialmente riconosciuto la repressione degli eretici non più politicamente corretta. La sola inquisizione spagnola in 4 secoli fece circa 135.000 vittime per eresia. Non politica scorretta ma crimine contro l'umanità.
"Quando gli uomini uscirono dalla morale di sottomissione imposta dal dio creatore, si trasformarono a loro volta in altrettanti "dio onnipotente" devastando la vita perché non erano in grado di pensare emozionalmente il mondo in nessun altro modo che non fosse quello del dio creatore.
Freud scopriva l'inconscio e gli adattamenti delle persone ai traumi infantili, ma l'educazione continuò ad essere quella che sottometteva i bambini al dio creatore devastando il loro inconscio e rendendoli cittadini inadeguati.
Darwin introdusse il concetto di trasformazione e crescita, sia della Natura che dei singoli individui, eppure si continuò ad imporre ai bambini di pensarsi creati ad immagine e somiglianza del dio padrone in quanto creatore e individui diversi, separati e superiori al mondo creato dal loro padrone.
Lorenz aprì gli occhi agli uomini sull'intelligenza degli animali e del mondo vegetale; eppure i bambini venivano costretti a pensarsi creati ad immagine e somiglianza di un dio padrone in quanto creatore e non partecipi all'intelligenza del mondo in cui vivevano con tutte le specie della vita".
La chiesa, nonostante l'imponente documentazione sostiene che vennero uccise in tutte le epoche al massimo 100 persone (che sarebbe già un delitto orribile). Ne uccisero milioni.
La chiesa, nonostante l'imponente documentazione sostiene che vennero uccise in tutte le epoche al massimo 100 persone (che sarebbe già un delitto orribile). Ne uccisero milioni.
ARIOSOFIA (XX secolo)
- ottenere il trionfo degli ariani sulle altre razze umane attraverso vie mistiche e politiche,
- recuperare l’antica religione ariana e le sue antiche tradizioni per far ritornare alla loro purezza originaria i popoli germanici e per ritrovare la Terra originaria degli iperborei, gli uomini divini dai quali gli stessi ariani discenderebbero.
Von List giunse addirittura a predire come imminente l'avvento di un “forte disceso dall’alto” che avrebbe svolto il ruolo di messia e salvatore degli ariani: costui avrebbe dato avvio alla rinascita dell’età dell’oro ariana. Le sette segrete ariosofe riconobbero ben presto in Adolf Hitler l'Avatar che doveva opporsi al nemico ebraico e materialistico del Kali Yuga.
Von List giunse addirittura a predire come imminente l'avvento di un “forte disceso dall’alto” che avrebbe svolto il ruolo di messia e salvatore degli ariani: costui avrebbe dato avvio alla rinascita dell’età dell’oro ariana. Le sette segrete ariosofe riconobbero ben presto in Adolf Hitler l'Avatar che doveva opporsi al nemico ebraico e materialistico del Kali Yuga.
Su questo la Chiesa cattolica non si espresse mai.
E LA BIBBIA?
"Deuteronomio 17:2-7" La Nuova Diodati (LND)
(Fonte)
- 2 Se si trova in mezzo a te, in una delle città che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà, un uomo o una donna che faccia ciò che è male agli occhi dell'Eterno, il tuo DIO, trasgredendo il suo patto,
- 3 e che vada a servire altri dèi e si prostri davanti a loro, davanti al sole o alla luna o a tutto l'esercito celeste, cosa che io non ho comandato,
- 4 e ti è stato riferito e ne hai sentito parlare, allora investiga diligentemente; e se è vero e certo che tale abominazione è stata commessa in Israele,
- 5 farai condurre alle porte della tua città quell'uomo o quella donna che ha commesso quell'azione malvagia, e lapiderai con pietre quell'uomo o quella donna; così moriranno.
- 6 Colui che deve morire sarà messo a morte sulla deposizione di due o di tre testimoni; ma non sarà messo a morte sulla deposizione di un solo testimone.
- 7 La mano dei testimoni sarà la prima a levarsi contro di lui per farlo morire; poi seguirà la mano di tutto il popolo; così estirperai il male di mezzo a te.
- 2 Se si trova in mezzo a te, in una delle città che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà, un uomo o una donna che faccia ciò che è male agli occhi dell'Eterno, il tuo DIO, trasgredendo il suo patto,
- 3 e che vada a servire altri dèi e si prostri davanti a loro, davanti al sole o alla luna o a tutto l'esercito celeste, cosa che io non ho comandato,
- 4 e ti è stato riferito e ne hai sentito parlare, allora investiga diligentemente; e se è vero e certo che tale abominazione è stata commessa in Israele,
- 5 farai condurre alle porte della tua città quell'uomo o quella donna che ha commesso quell'azione malvagia, e lapiderai con pietre quell'uomo o quella donna; così moriranno.
- 6 Colui che deve morire sarà messo a morte sulla deposizione di due o di tre testimoni; ma non sarà messo a morte sulla deposizione di un solo testimone.
- 7 La mano dei testimoni sarà la prima a levarsi contro di lui per farlo morire; poi seguirà la mano di tutto il popolo; così estirperai il male di mezzo a te.
Deuteronomio 13:6-10 La Nuova Diodati (LND)
(Fonte)
- 6 e tuo fratello, figlio di tua madre, tuo figlio, tua figlia, la moglie che riposa sul tuo seno o l'amico che ti è caro come la tua stessa anima ti incita in segreto, dicendo: "Andiamo a servire altri dèi", che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuto,
- 7 divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani, da una estremità della terra all'altra estremità della terra,
- 8 non cedere a lui e non dargli ascolto; l'occhio tuo non abbia pietà per lui; non risparmiarlo, non nasconderlo.
- 9 Ma tu lo dovrai uccidere; la tua mano sia la prima a levarsi contro di lui, per metterlo a morte; poi venga la mano di tutto il popolo.
- 10 Tu lo lapiderai con pietre ed egli morirà, perché ha cercato di farti allontanare dall'Eterno, il tuo DIO che ti fece uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitú.
- 6 e tuo fratello, figlio di tua madre, tuo figlio, tua figlia, la moglie che riposa sul tuo seno o l'amico che ti è caro come la tua stessa anima ti incita in segreto, dicendo: "Andiamo a servire altri dèi", che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuto,
- 7 divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani, da una estremità della terra all'altra estremità della terra,
- 8 non cedere a lui e non dargli ascolto; l'occhio tuo non abbia pietà per lui; non risparmiarlo, non nasconderlo.
- 9 Ma tu lo dovrai uccidere; la tua mano sia la prima a levarsi contro di lui, per metterlo a morte; poi venga la mano di tutto il popolo.
- 10 Tu lo lapiderai con pietre ed egli morirà, perché ha cercato di farti allontanare dall'Eterno, il tuo DIO che ti fece uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitú.
Deuteronomio 13:12-16 La Nuova Diodati (LND)
(Fonte)
- 12 Se in una delle tue città, che l'Eterno il tuo DIO, ti dà per abitarvi, senti dire
- 13 che uomini perversi sono usciti di mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro città dicendo: "Andiamo a servire altri dèi", che voi non avete mai conosciuto,
- 14 tu farai indagini, investigherai e interrogherai con cura; e se è vero e certo che tale abominio è stato realmente commesso in mezzo a te,
- 15 allora passerai a fil di spada gli abitanti di quella città, votando allo sterminio essa e tutto ciò che vi è, e passerai a fil di spada anche il suo bestiame.
- 16 Poi ammasserai tutto il suo bottino in mezzo alla piazza e brucerai col fuoco la città e l'intero suo bottino davanti all'Eterno, il vostro DIO; essa rimarrà un cumulo di rovine per sempre e non sarà mai piú ricostruita.
BIBLIO
- Pier Franco Beatrice (a cura di) - L'intolleranza cristiana nei confronti dei pagani - Cristianesimo nella storia - Ricerche storiche esegetiche teologiche - XI - Edizioni Dehoniane - Bologna - 1990 -
- E. Testa - Legislazione contro il paganesimo e cristianizzazione dei templi (sec. IV-VI) - in Liber Annuus - 41 - 1991 -
- Bertand Russel . Perchè non sono cristiano - Traduz. Tina Buratti Cantarelli - ed. TEA - 2003 -
- Romano Canosa, Storia dell'Inquisizione in Italia. Dalla metà del Cinquecento alla fine del Settecento, Vol. V. Napoli e Bologna: La procedura inquisitoriale, Roma, Sapere 2000, 1990 -
- Lidia Storoni Mazzolani - Sant'Agostino e i pagani - Palermo - Sellerio - 1987 -
- Codex Theodosianus - XVI -
- Firmico Materno - L'errore delle religioni profane - trad. E. Sanzi - Città Nuova -
- Girolamo - Le lettere - con traduzione e note di S. Coda - Roma - 1962 -
- Richard Fletcher - La conversione dell'Europa - Dal paganesimo al cristianesimo 371-1386 d.C. - Corbaccio - Milano - 2000 -
- Richard Fletcher - La conversione dell'Europa - Dal paganesimo al cristianesimo 371-1386 d.C. - Corbaccio - Milano - 2000 -
- Socrate Scolastico - Ecclesiastica historia - Georg Olms Verlag - 1992 -
- Karlheinz Deschner - Storia criminale del cristianesimo - Tomo III: La chiesa antica - Ariele - 2002 -
- Giovanni Filoramo - La croce e il potere - Roma-Bari - Laterza - 2011 -
- Vittorio Sabbadini - Gli eretici sul lago: Storia dei catari bagnolesi - Relapsus - Gallarate - 2015 - - Karlheinz Deschner - Storia criminale del cristianesimo - Tomo III: La chiesa antica - Ariele - 2002 -
- Giovanni Filoramo - La croce e il potere - Roma-Bari - Laterza - 2011 -
- Michelangelo Gualandi (a cura di), Un Auto-da-fè in Bologna il 5 novembre 1618. Documento originale pubblicato con commentario e note di M. G., Bologna, Tipografia all'Ancora, 1860 -
- Antonio Battistella, Il S. Officio e la riforma religiosa in Bologna, Bologna, Zanichelli, 1905 -
- Bartolomé Bennassar -Storia dell'Inquisizione spagnola - Milano - Rizzoli - 1994 -
- Christopher F. Black - Storia dell'Inquisizione in Italia: tribunali, eretici, censura - trad. G. L. D'Errico - Roma - Carocci - 2013 -
- Elena Brambilla - La giustizia intollerante. Inquisizione e tribunali confessionali in Europa, sec. IV XVIII, Roma - Carocci - 2006 -
- Antonio Battistella, Il S. Officio e la riforma religiosa in Bologna, Bologna, Zanichelli, 1905 -
- Bartolomé Bennassar -Storia dell'Inquisizione spagnola - Milano - Rizzoli - 1994 -
- Christopher F. Black - Storia dell'Inquisizione in Italia: tribunali, eretici, censura - trad. G. L. D'Errico - Roma - Carocci - 2013 -
- Elena Brambilla - La giustizia intollerante. Inquisizione e tribunali confessionali in Europa, sec. IV XVIII, Roma - Carocci - 2006 -
- Anne Brenon, I Catari, Convivio, 1990.
- Andrea Del Col, L'Inquisizione in Italia, Milano, Mondadori, 2006.
- Eymerich-Pena, Il manuale dell'Inquisitore, a cura di edizione critica di Sala Molins, Fanucci, 2000.
- Ugo Gastaldi, Storia dell'anabattismo dalle origini a Münster (1525-1535), Torino, Claudiana, 1992 -
- Vito La Mantia, L'Inquisizione in Sicilia. Serie dei rilasciati al braccio secolare, 1487-1732. Tip. A. Giannitrapani, 1904. L'elenco di 457 condannati al rogo, vivi o «in effigie», dall'Inquisizione siciliana.
- Giovanni Merlo, Eretici ed Eresie medievali, Bologna, Il Mulino, 1989.
- Grado G. Merlo, Streghe, Il mulino, 2006.
- Francesco Renda, L'Inquisizione in Sicilia, Palermo, Sellerio Editore, 1997 - Elenco degli autodafé a Palermo e nomi dei relativi martiri, in base ai documenti dell'Inquisizione salvatisi dalla distruzione.
- Nathan Wachtel, La logica dei roghi. UTET 2010. Inquisizione spagnola e portoghese. Resoconto dei processi del XVIII secolo.
- Modesto Rastrelli (alias Francesco Becattini) "Fatti attinenti all'Inquisizione e sue istoria generale e particolare di Toscana - Firenze, 1787 - 2012).
- Andrea Del Col, L'Inquisizione in Italia, Milano, Mondadori, 2006.
- Eymerich-Pena, Il manuale dell'Inquisitore, a cura di edizione critica di Sala Molins, Fanucci, 2000.
- Ugo Gastaldi, Storia dell'anabattismo dalle origini a Münster (1525-1535), Torino, Claudiana, 1992 -
- Vito La Mantia, L'Inquisizione in Sicilia. Serie dei rilasciati al braccio secolare, 1487-1732. Tip. A. Giannitrapani, 1904. L'elenco di 457 condannati al rogo, vivi o «in effigie», dall'Inquisizione siciliana.
- Giovanni Merlo, Eretici ed Eresie medievali, Bologna, Il Mulino, 1989.
- Grado G. Merlo, Streghe, Il mulino, 2006.
- Francesco Renda, L'Inquisizione in Sicilia, Palermo, Sellerio Editore, 1997 - Elenco degli autodafé a Palermo e nomi dei relativi martiri, in base ai documenti dell'Inquisizione salvatisi dalla distruzione.
- Nathan Wachtel, La logica dei roghi. UTET 2010. Inquisizione spagnola e portoghese. Resoconto dei processi del XVIII secolo.
- Modesto Rastrelli (alias Francesco Becattini) "Fatti attinenti all'Inquisizione e sue istoria generale e particolare di Toscana - Firenze, 1787 - 2012).
38 comment:
Finalmente qualcuno che scrive la verità e non le solite balle che rifilano sui libri di scuola per fare il solletico ai preti. E siete ben documentati complimenti.
In Italia questi argomenti sono tabù, articoli del genere sono rari e preziosi.
Sì ma la fonte di questo elenco qual è?
Le fonti sono innumerevoli, ne cito solo alcune:
Codex Theodosianus,
Teodoreto di Cirro, Historia Ecclesiastica
Pier Franco Beatrice, L’intolleranza cristiana nei confronti dei pagani
Sheridan, J.J., "The Altar of Victor – Paganism's Last Battle"
John Henry Newman, Lo sviluppo della dottrina cristiana
Massimo Bontempelli ed Ettore Bruni, Il senso della Storia antica 2
E. Testa, Legislazione contro il paganesimo e cristianizzazione dei templi
Edward Gibbon, Decadenza e caduta dell’Impero romano
Marco Valenti, Trasformazione dell'edilizia privata e pubblica in edifici di culto cristiani a Roma tra IV e IX secolo
Lidia Storoni Mazzolani, Sant’Agostino e i pagani
Douglas T. Holden, "Death shall have no dominion"
Eusebio, Vita Constantinii
Libanio, Pro templis
Libanio, Orationes,
Richard Fletcher, La conversione dell’Europa. Dal paganesimo al cristianesimo
F. Nau, in Revue de l'orient chretien
Giovanni Filoramo, La croce e il potere,
e molti, molti altri..
un sito interessantissimo!! ho letto con grande interesse questo articolo!! grazie!! :)
IO VI AMOOOOOOOO, noi tutti dovremmo essere PAGANI! Un grazie dal cuore, veramente
Articolo fuorviante che ha ben poco di storico e molto della leggenda nera laicista nata in ambiente illuminista.
Le fonti delle stragi dei pagani sono tutte cristiane, per molti padri della chiesa e nei primi secoli la persecuzione non solo viene considerata normale ma anche giusta. Un'altra fonte sono gli editti (agli atti della storia) con cui si condannava a morte chiunque avesse continuato a seguire religioni pagane e tramite cui vennero ordinate la distruzione di quasi tutti templi (tranne quelli trasformati in chiese) e biblioteche antichissime. Quindi se qualche cristiano pensa al complotto, basterebbe che leggesse con attenzione le fonti cristiane, gli atti dei concili e gli editti imperiali della prima chiesa cristiana. Il problema è che diamo per scontato che il cristianesimo sia la religione della pace, ma nei suoi 1600 anni di storia circa ha promosso quasi ininterrottamente guerre, crociate e conversioni forzate.
Le fonti a cui alludi bisogna saperle leggere, occorrerebbe inserirle in un'analisi storica seria e coscienziosa, dove a prevalere sia la contestualizzazione e non le proprie ideologie. Il problema è che la storiografia a cui siamo abituati è in gran parte costruita su miti anticattolici messi in piedi in età illuminista e protestante.
Beh, da un integralista cattolico (ho letto varie cose nel suo blog) cos'altro ci si poteva aspettare se non una mistificazione della realtà e il negazionismo anche di fronte a dati oggettivi?
Io integralista cattolico? Chi lo è afferma senza argomentare, mentre io motivo sempre ogni mia posizione. Per rendersene conto basta leggermi nel mio blog (luis-apologeticon.blogspot.com).
Cara Cinzia se veramente pensa che io mistifichi la realtà me lo dimostri commentando sul mio blog, altrimenti le parole se le porta via il vento...
Durante le persecuzioni più feroci furono bruciate chiese e documenti cristiani, quindi non vedo proprio come i pagani permettessero loro di professare liberamente il proprio credo a patto di sacrificare agli dei. L'articolo è interessante e ben strutturato, ma ho notato in questo e in altri una certa avversione verso la religione cristiana. Anche i pagani commisero degli errori, ma sembra quasi che per voi siano comunque meno gravi di quelli commessi dai cristiani. Mi permetto di dire che in un articolo come questo l'autore dovrebbe astenersi dall'inserire pareri personali equiparandoli a indiscutibili verità. Aggiungo che sono agnostica e non intendo assolutamente giustificare le violenze subite dai pagani, ma ritengo solo che sia sbagliato sminuire quelle contro i cristiani (che comunque non si fermarono certo a Diocleziano, ma continuarono e continuano in diversi luoghi e contesti).
Gli ebrei non hanno mai professato contro le altre religioni cercando di abolirle
Mi spiegate il senso di unire le persecuzioni contro i pagani nei primi secoli del Cristianesimo con la caccia alle streghe? Volete dimostrare che "il Cristianesimo è una religione cattiva, sono tutti fanatici, i Pagani erano meglio!11!1!"? La caccia alle streghe fu un abominio della Chiesa, che niente aveva a che fare con il messaggio cristiano originale.
E' importante precisare che con la nascita dell'istituzione della chiesa cattolica voluta dal pagano imperatore Costantino che costrinse i vescovi del tempo a fondere la religione con alcuni usanze pagane ed assorbire tutte le divinità conosciute fino allora, la religione cristiana ''cattolica'' quindi, diventò una potenza ma perse la vera identità cristiana, adottando idoli femminili e maschili camuffandoli nel nome di Maria e di Gesù, 'vedi Dio Mitra, e Dea Madre' .. LA RELIGIONE CATTOLICA ALLA LUCE DEGLI STUDI ANTICHI E' UNA RELIGIONE PRETTAMENTE PAGANA IN TUTTI I SENSI.
Ma ancora siamo a questo punto? Che amarezza! Ancora si scrivono queste falsià? Cristo era ritenuto divino molto tempo prima di Costantino e la venerazione di Maria, sua madre, era già presente presso le prime comunità dei cristiani nel primo secolo. Per un approfondimento consiglio questo link:
http://luis-apologeticon.blogspot.it/2016/01/il-culto-mariano-mito-cattolico-o.html
In verità la religione cristiana è una scopiazzatura generale di diversi miti molto antecedenti al primo secolo. Non a caso i miti si ripetono, quindi la nascita da una vergine in una grotta (mitra), morte e resurrezione, (attis) etc. e sono religioni ben più antiche di quella cristiana. In sostanza la chiesa non ha inventato nulla è solo un plateale copia/incolla.
Ma non diciamo fesserie! Paolo di Tarso, gli apostoli e quelli che hanno scritto i vangeli erano tutti ebrei, figuriamoci se potevano dar vita ad un culto sincretico pagano. Cristo e la sua vicenda nascono in seno all'ebraismo come realizzazione delle promesse della Scrittura sul messia.
I parallelismi con Mitra o Attis non esistono affatto, sono solo delle forzature: Mitra non nasce affatto da una vergine e Attis non risorge, solo per fare un esempio. Consiglio vivamente di leggere questi due link:
http://luis-apologeticon.blogspot.it/2013/01/gesu-e-horus.html
http://luis-apologeticon.blogspot.it/2012/04/gesu-e-mitra.html
E' inutile che continua a sostenere il contrario se neanche conosce la storia di mitra e di attis e ciò appare lampante dato che mitra in alcuni miti era stato partorito da una vergine, aveva 12 discepoli e veniva soprannominato "il salvatore" pensi un pò quanto ha copiato questo cristianesimo. Tra l'altro le ricordo che il culto di mitra nasce nel 1200 a.c. quindi altro che primo secolo, qui siamo diversi secoli addietro. Per quanto riguarda attis le rinnovo l'urgenza di andarsi a leggere qualche testo che tratti dell'argomento perchè la suddetta divinità si racconta che era nato da Cibele, che lo aveva avuto senza il seme maschile, quindi da vergine. E guarda caso attis il 22 marzo moriva (data molto vicina alla pasqua cristiana, che coincidenza..) per poi risorgere il 25 marzo. Insomma prima di dire che certe cose non sono vere, studi i culti pagani e scoprirà che la chiesa ha scopiazzato un pò ovunque e sottolineo che mitra ed attis non sono gli unici culti da cui ha copiato ma ce ne sono molti altri.
Vedo che non ha letto i miei link, altrimenti non scriverebbe queste cose. Molto male, per parlare di questi argomenti occorre informarsi e studiare e non guardare qualche video su YT.
Non mi risulta affatto che Mitra sia stato partorito da una vergine questa storia non si ritrova in nessun mito. E, poi, di quale mito stiamo parlando? Quando si è formato il cristianesimo l'unico mito di Mitra presente in Europa era quello portato dalle legioni romane di ritorno dall'Oriente. In quel mito Mitra nasce da una roccia, non da una vergine.
Anche del mito di Attis ci sono varie versioni, una volta è figlio della ninfa Sangaride altre volte della dea Cibele, ma di nessuna di queste è riportato che siano vergini. E, poi, della data della Pasqua, e anche del Natale, non c'è alcun riferimento nei vangeli.
Ciò che occorre assolutamente conoscere, invece, è il fatto che il cristianesimo nasce come una setta dell'ebraismo. Ai tempi di Gesù l'ebraismo è una religione molto chiusa che non aveva alcun rapporto con culti pagani e i primi cristiani, Pietro, gli apostoli e Paolo, sono tutti ebrei pienamente osservanti che frequentano il tempio e la sinagoga, figuriamoci se potevano riferirsi a dei riti pagani. I vangeli presentano Gesù come il Messia, cioè la promessa di Yahweh, il dio degli ebrei. Solo nel vangelo di Matteo ci sono numerosissime profezie dell'Antico Testamento che vengono applicate ad ogni momento della vita di Gesù, altro che Mitra e Attis.
Che a lei non risulti non vuole dire che non sia vero, tutt'altro. Basta dare una letta al suo sito per capire che è pesantemente fazioso verso il cristianesimo e come molti altri cristiani che tendono a confutare tutto ciò che non deponga a favore della cristianità porta avanti la sua eterna crociata pur di nascondere la realtà della storia. Legga testi come Teodoreto di Cirro, Historia Ecclesiastica, o il testo sul paganesimo di Ammiano Marcellino e vedrà che ciò che dico è realtà.
Qualsiasi cosa che affermo sul mio sito è ben motivata e provata con riferimenti bibliografici precisi. Se non è d'accordo può benissimo replicare in quanto i commenti sono liberi. Ma lo faccia a ragion veduta, motivando quello che afferma, non faccia chiacchiere.
Teodoreto di Cirro è del V secolo, quindi non mi sembra una fonte vicina alla nascita del cristianesimo. E' un apologeta del cristianesimo, figuriamoci se ne parla come di una scopiazzatura del paganesimo.
Ammiano Marcellino è del secolo precedente, quindi sempre ben lontano dai fatti in questione e comunque anche lui non identifica affatto il cristianesimo col paganesimo.
Vedo che non ha letto alcunchè a tal proposito ma continua a sentenziare nella più totale ignoranza della storia. Ma i fanatismi religiosi è normale che creino certi risultati, nulla di nuovo sotto il sole. Così come il cristianesimo ha distrutto e deturpato ogni simbolo pagano con scempio di vite umane, i suoi proseliti continuano nel più totale fanatismo religioso a difendere a spada tratta tanta pazzia anche oggi a 2 millenni di distanza. Il giorno che accetterà la storia per quella che è stata ne riparleremo, fino ad allora continuare un tira e molla con un fedain religioso (i peggiori) capisce che non ha molto senso. Stia bene.
Da quello che scrive e dalle inesattezze che ha riportato si capisce bene che non ha alcuna competenza in materia storica.
La vedo ben imbottita dei classici pregiudizi del laicismo e ciò preclude ogni possibilità di un dialogo. Stia bene anche lei.
Guardate che qui c'è poco da criticare perché la " verità " nessuno può vantare di scriverla ma innegabile che gli uomini di ogni credo si siano resi protagonisti di porcherie e crimini efferati oltre ogni limite.
Le origini del cristianesimo rimangono un mistero, ma del gesu storico le chiese non hanno alcuna prova. Forse esisteva il cristo come culto misterico dei onti, ma durante la prima guerra giudaica I cristiani manco vengono menzionati. Spuntati da non so dove e giunsero al potere grazie alla figura centrale di Costantino. Ricordiamo che riformò il diritto che di romano aveva solo il nome, fu lui il creatore dei servi della gleba, e causò pure una crisi economica con l'introduzione della moneta aurea; i cristiani hanno adoperato metodi di terrore giacobino e statalismo sovietico contro il proprio stesso popolo o sudditi. È lampante che miravano a colpire tradizioni che trasmettevano la memoria dei più antichi popoli. Oggi grazie ai cristiani sappiamo solo che l'età dell'oro deve essere esistita. I miti son stati tutti rimaneggiati in chiave cristiana e si può dire che il significato originario sia stato perduto. Anche I testi dei filosofi potrebbero essere giunti a noi rimaneggiati. Parte della storia antica può essere stata reinventata visto la 0 onestà intellettuale degli scribi. Questi fanatici cristiani ... quasi quasi sono la causa della decadenza dell'Imperium; con le popolazioni perseguitate dal proprio stesso stato magari I barbari erano I benvenuti. Attila distrusse Aquileia ma non trovò vera resistenza.
Un articolo spudoratamente FAZIOSO e FALSO in cui l'autore infervorato contro Costantino e il Cristianesimo arriva persino all'inquisizione pur di avallare le sue idee.
A Luca Di Cocco: la conoscenza, la documentazione, la storia e i riscontri reali e oggettivi non sono opinione. Le confonde opinione con (cono)scienza e dunque vive ancora nel buio mondo dell'ignoranza.
Great topic and very interesting, thanks for posting .
Nice, please continue to bring up beautiful topics
.
Tanti commenti e controcommenti. Le religioni e le credenze sono tutte fantasie e le classi sacerdotali e le dominanti son tutte eguali: sfruttatrici del popolo ignorante e bisognoso di un aldilá migliore del vivere presente. Nel complesso mi pare di capire che tra i politeisti ci fosse più tolleranza. Oggi per fortuna almeno non abbiamo più in occidente questo problema in modo serio.
Confermo quanto scritto da "sconosciuto" sul fatto che 'nel complesso mi pare che tra i politeisti ci fosse più tolleranza'.
Facendo una ricerca su Ipazia ho incontrato tra gli altri documenti l'Apologia di Atenagora a favore dei Cristiani. In questa lunga lettera agli imperatori al punto 2 si affermava:"2. E a tutti costoro (adoratori di ogni tipo di divinità) e voi e le leggi lo permettete, perché insomma da una parte stimate empio e non santo il non credere affatto in Dio, e dall’altra giudicate necessario che ognuno veneri per dei quelli che vuole, affinché per timore della divinità si astengano gli uomini dal commettere ingiustizia..." Evidenziando in questo modo che nel periodo nell'impero romano era concesso praticare qualsiasi religione che non impedisse il procedere in pace della vita civile. Cosa che, con l'avvento di decine di correnti che si rifacevano alla figura di Cristo e si combattevano tra loro, questa pace sociale è venuta meno... da ciò il Concilio di Nicea, Costantino e tutto ciò che è avvenuto dopo.
Grazie
Ma che discorsi
L'uomo è violento purtroppo
Non è questione di credo religioso
L'uomo commette crimini atroci
La guerra c'è sempre stata e c'è ancora
Credere è una cosa privata
La fede è un dono
Non mi schiero da nessuna parte
Il male è male
Il bene è bene
Per chi crede Gesù è il salvatore del mondo
Non ho nulla da contestare a nessuno
Ognuno guardi dentro se stesso e troverà lo stesso male e lo stesso bene che trova fuori nella realtà
Nessuno può giudicare nessuno
A volte gli animali sono migliori delle persone mi dispiace constatare
Silva Della Bella
Comunque grazie per questi approfondimenti
Sarebbe bello se ci fosse anche qualche numero riguardo le vittime delle persecuzioni, se possibile
Sono interessato a notizie su Bernardino da Nola arso nella mia città, Matera, il 15 luglio 1321. Vedo che avete riportato con precisione la data dell'esecuzione. Avreste da suggerire fonti bibliografiche al riguardo? Grazie mille.
A quanto pare la verità fa male,e i vari soggetti che cercano fonti lo sanno benissimo.ed è per questi infami personaggi che siamo immersi nel l’ignoranza: per non essere volgare. Grazie bellissimo articolo approvo tutto.
Se conosco l'italiano, infame è chi scrive in forma anonima
il cristianesimo una bufala basata su Attis e altre per vendersi in Italia. Comunque basta e avanza sia monoteismo, ovvero l'ossessione nel volere che sia unica religione, al 100% ha preso da quella cancrena monoteistica chiamata ebraismo che va eliminato per il bene dell'umanità.
Post a Comment