TEMPIO DI GIUNONE REGINA A CAMPO MARZIO

LE COLONNE DEL TEMPIO DI GIUNONE RIUTILIZZATE

Dall'Eneide, Enea entra nel tempio di Giunone Regina a Cartagine:

"V'era, in mezzo alla città, un bosco rigoglioso
d'ombra, dove prima gettati dalle onde e dal turbine
i punici scavarono il segno che aveva indicato Giunone
regale, il teschio d'un cavallo da guerra; così la stirpe
sarebbe famosa in guerra e prospera in pace per secoli.


Qui la sidonia Giunone fondava un tempio maestoso
A Giunone, opulento di offerte e del nume della dea,
a cui sui gradini sorgevano soglie di bronzo,
e travi connesse di bronzo, e strideva il cardine a bronzei
battenti. 


In questo bosco dapprima l'apparire d'un fatto
inatteso lenì il timore, ed Enea osò sperare
salvezza e avere migliore fiducia nelle avverse vicende.
"

(Virgilio - Eneide)

GIUNONE


Secondo Esiodo, Hera, per i Romani Iunio, Giunone, sarebbe stata la terza moglie di Giove che, prima di lei, avrebbe sposato la Titanide Mèti madre di Atena, e poi Tèmi Dea della giustizia e padrona dell'oracolo di Delfi prima che Apollo nascesse o, secondo altri, di Latona o Lèto, madre di Apollo e Diana.

Quando Giove si innamorò di Giunone, le si sarebbe presentato sotto la forma di cuculo; ma, riconosciuto da lei, prima di cedere avrebbe chiesto d’essere sposata. In miti più antichi invece Giove la obbligava a sposarsi con il compianto delle Parche in quanto la libertà femminile era finita.

In ogni caso Giunone, in qualità di moglie di Giove era regina degli Dei, nonchè protettrice dello stato romano e pure della famiglia. Pertanto nel suo ruolo di regina molti templi le vennero dedicati nell'impero e diversi entro Roma stessa.

FINESTRA DI VIA TRIBUNA DI CAMPITELLI CON REPERTI ROMANI


TEMPIO DI GIUNONE REGINA A CAMPO MARZIO 

Il tempio di Giunone Regina, templum o aedes Iuno Regina, era situato nel Campo Marzio, ad ovest del Circo Flaminio. Il generale Marco Emilio Lepido, (in latino: Marcus Aemilius Lepidus; ... – 152 a.c.), di stirpe patrizia, fu un importante esponente dei Lepidi, un ramo della gens Aemilia, nonchè un buon politico e un ottimo generale della Repubblica romana.

Si tratta di una delle più antiche case patrizie di Roma, e una delle più grandi personalità del II sec. a.c., apprezzato grandemente nella sua vita e dopo la sua morte. Fu console nel 187 e nel 175, fece voto di costruire il Tempio di Giunone Regina nel 187 a.c., durante la sua ultima battaglia contro i Liguri, e lo dedicò il 23 dicembre del 179 a.c., in qualità di censore. Dette il nome alla via Emilia e la città di Reggio Emilia venne chiamata Regium Lepidi in suo onore.

IL TEMPIO DI GIUNONE REGINA A SINISTRA

Un portico metteva in comunicazione il tempio di Giunone Regina e un tempio della Fortuna, forse il tempio della Fortuna Equestre. Si trovava probabilmente a sud del portico di Pompeo, sul lato orientale del circo Flaminio.

Il Tempio venne poi ricostruito per volere del console Quinto Cecilio Metello il Macedone, vincitore di Andrisco, nel 148 a.c., unitamente al tempio di Giove Statore.

PARTICOLARE DI COLONNA E CAPITELLO


VIA DELLA TRIBUNA DI CAMPITELLI

Via della Tribuna di Campitelli non si trova, nonostante il nome, nel rione Campitelli, ma nel rione S.Angelo, compresa tra Piazza Campitelli e Via Sant'Angelo in Pescheria. e prende il suo nome dalla tribuna della chiesa di S.Maria in Campitelli. 

COLONNA RESIDUA DEL TEMPIO
Tribuna era il termine dato all'abside semicircolare della basilica romana, con un palco sopraelevato, dove sedeva il magistrato per ottemperare ai suoi compiti pubblici, soprattutto di tribuno, termine che traeva la sua origine dalle antiche tribù. 

Si ebbero così il "Tribunus plebis", il "Tribunus militum consulari potestate", il "Tribunus militum", il "Tribunus aerarii", il "Tribunus angustum clavium" e il "Tribunus celerum".

E' su questa via che Emilio Lepido fece erigere il tempio di Giunone Regina, un tempio su un alto podio e con 6 colonne sulla fronte. Un portico metteva in comunicazione il tempio di Giunone Regina e un tempio della Fortuna, forse il tempio della Fortuna Equestre. 

Si trovava probabilmente a sud del portico di Pompeo, sul lato orientale del circo Flaminio.

IL PORTICO D'OTTAVIA COL TEMPIO DI GIUNONE REGINA AL SUO INTERNO

Presto il tempio venne abbellito da opere d'arte, con due statue di Giunone, una di Polykles e una di Dionysos, ambedue figli di Timarchides, una statua di Venere, opera di Philiskos di Rodi, e le statue di Esculapio e Diana, opere di Cefisodoto il Giovane. Venne restaurato in età augustea, e in età severiana venne ricostruito.

BASAMENTO DI UNA COLONNA NEL PALAZZO
I resti che possediamo del Tempio di Giunone Regina riguardano anche una finestra ornata da frammenti del tempio abbattuto. Qui sotto la colonna col capitello composito quasi ionico, che seguiva l'estro del decoratore piuttosto che uno stile preciso e tradizionale. 

Ancora non ne sono state rintracciati i resti perchè c'è ancora molto da scavare in zona, comunque risiedeva accanto al Tevere, in riga coll'isola Tiberina. 

I reperti del tempio pervenutici risalgono a quest'epoca e sono:

- parti del podio,
- parte del pronao,
- parte della cella,
- cinque colonne con capitelli ionici,
- quattro colonne con capitelli dorici,
- un tratto dell'architrave,
- nel civico 9a, è inserita una finestrella con reperti del tempio.



BIBLIO

- Eutropio - Breviarium ab Urbe condita -
- Floro - Epitomae de Tito Livio - libro I -
- Renato Del Ponte - Dei e miti italici. Archetipi e forme della sacralità romano-italica - ECIG - Genova - 1985 -
- Robert Graves - La Dea bianca. Grammatica storica del mito poetico - Milano - Adelphi - 2012 [1992]

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