GENS ACCOLEIA CON LA RAFFIGURAZIONE DI ACCA LARENTIA |
La gens Accoleia era una gens plebea romana che visse nel corso del I sec. a.c.. La maggior parte delle informazioni a noi giunte sulla gens provengono da varie monete (RRC 486/1) e iscrizioni.
I praenomina utilizzati dalla gens erano Publius e Lucius, mentre tre cognomina sono noti per essere stati usati dai membri di questa famiglia: Lariscolus, Euhermerus e Abascantus.
Poiché questa gens non sembra essere stata molto estesa, almeno da quanto ci è noto, per cui questi cognomina erano probabilmente personali, e non giunti per via ereditaria. Un po' come soprannomi.
I praenomina utilizzati dalla gens erano Publius e Lucius, mentre tre cognomina sono noti per essere stati usati dai membri di questa famiglia: Lariscolus, Euhermerus e Abascantus.
Poiché questa gens non sembra essere stata molto estesa, almeno da quanto ci è noto, per cui questi cognomina erano probabilmente personali, e non giunti per via ereditaria. Un po' come soprannomi.
Il nome Accoleius è stato interpretato da alcuni studiosi come di seguace di Acca, cioè Acca Larentia, Acca L., ma non ce ne sono prove, se non che Acca Larentia era effettivamente oggetto di fervido culto nella zona di Ariccia, e anche il fatto che da Lariscolus furono messe in circolazione varie monete dedicate alla Dea nonchè alla Diana Nemorenze, che spesso in quella zona si identificavano, tanto è vero che ambedue erano considerate una e trina.
E' da tener conto che Acca Larentia era pure identificata con la Dea Lupa, poi diventata una vera e propria lupa, che aveva allattato i fatidici gemelli. Questa allusione alla religione più arcaica fa pensare che questa gens fosse molto antica, forse anche antecedente al I sec. a.c.
Da tenere presente anche che la Diana nemorense venerata ad Ariccia, coincideva nella veste di Ecate come la Dea Lupa le cui sacerdotesse seguivano la prostituzione sacra, da qui il termine Lupercali, per le feste in onore della Dea, trasformate poi in riti maschili di fecondazione, e i lupanari, al singolare lupanare con cui si intesero i postriboli, derivati dai lupanari sacri alla Dea, posti nei trivii in onore di Diana Trivia (ma c'era pure Venere Trivia), da cui derivò il termine triviale che trasformò in peccaminoso ciò che originariamente era sacro.
- Publio Accoleio Lariscolus (Publius Accoleius Lariscolus): vissuto nel I sec. ac, fu magistrato monetario (Triunvir Monetalis) nel 43 ac., l'anno dopo la morte di Cesare. Sembra che il magistrato come del resto la sua familia, fosse originario di Ariccia, dove era molto seguito il culto di Diana Nemorense, spesso raffigurata come triplice: Diana, Selene ed Ecate. Diana come Dea in terra (la caccatrice), Selene come Dea in cielo (la luna) ed Ecate come Dea degli Inferi (Dea dei morti e della magia).
- Publio Accoleio Euhermero (Publius Accoleius Euhermerus): noto attraverso un'iscrizione;
- Lucio Accoleio Abascanto (Lucius Accoleius Abascantus): noto attraverso un'iscrizione.
BIBLIO
E' da tener conto che Acca Larentia era pure identificata con la Dea Lupa, poi diventata una vera e propria lupa, che aveva allattato i fatidici gemelli. Questa allusione alla religione più arcaica fa pensare che questa gens fosse molto antica, forse anche antecedente al I sec. a.c.
Da tenere presente anche che la Diana nemorense venerata ad Ariccia, coincideva nella veste di Ecate come la Dea Lupa le cui sacerdotesse seguivano la prostituzione sacra, da qui il termine Lupercali, per le feste in onore della Dea, trasformate poi in riti maschili di fecondazione, e i lupanari, al singolare lupanare con cui si intesero i postriboli, derivati dai lupanari sacri alla Dea, posti nei trivii in onore di Diana Trivia (ma c'era pure Venere Trivia), da cui derivò il termine triviale che trasformò in peccaminoso ciò che originariamente era sacro.
- Publio Accoleio Lariscolus (Publius Accoleius Lariscolus): vissuto nel I sec. ac, fu magistrato monetario (Triunvir Monetalis) nel 43 ac., l'anno dopo la morte di Cesare. Sembra che il magistrato come del resto la sua familia, fosse originario di Ariccia, dove era molto seguito il culto di Diana Nemorense, spesso raffigurata come triplice: Diana, Selene ed Ecate. Diana come Dea in terra (la caccatrice), Selene come Dea in cielo (la luna) ed Ecate come Dea degli Inferi (Dea dei morti e della magia).
- Publio Accoleio Euhermero (Publius Accoleius Euhermerus): noto attraverso un'iscrizione;
- Lucio Accoleio Abascanto (Lucius Accoleius Abascantus): noto attraverso un'iscrizione.
BIBLIO
- Edward Gibbon - Nomina Gentesque Antiquae Italiae -1763 - 1764 -
- Mario Enzo Migliori - L’Origo Gentis Romanae. Ianiculum e Saturnia - 2015 -
- George Davis Chase - The Origin of Roman Praenomina - in Harvard Studies in Classical Philology - vol VIII - 1897 -
- Teodoro Amayden - Storia delle famiglie romane - Collegio Araldico di Roma - Vol. I -
- Mario Enzo Migliori - L’Origo Gentis Romanae. Ianiculum e Saturnia - 2015 -
- George Davis Chase - The Origin of Roman Praenomina - in Harvard Studies in Classical Philology - vol VIII - 1897 -
- Teodoro Amayden - Storia delle famiglie romane - Collegio Araldico di Roma - Vol. I -
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