Tipasa fu una colonia della Provincia romana della Mauretania Caesariensis (nel Maghreb in Algeria), chiamata oggi Tipaza, e posta nella costa centrale dell'Algeria. Sin dal 2002, è stata dichiarata dall' UNESCO un "World Heritage Site". E' da tener conto che esiste una città omonima: Tipasa in Numidia.
MAPPA INGRANDIBILE |
Tipasa è poi diventata una colonia (con piena cittadinanza romana), in una data ancora imprecisata, entro i 150 anni successivi. Sotto il dominio romano, la città acquisì una maggiore importanza commerciale e militare a causa del suo porto e della sua posizione centrale sul sistema delle strade costiere romane del Nord Africa.
VILLA DEI FRESCOS |
La città romana è stata costruita su tre piccole colline che si affacciano sul mare, quasi 20 km. a est di Cesarea (capitale della Mauretania Caesariensis). Delle case, la maggior parte delle quali rimaste sulla collina centrale, non esistono tracce.
GRANDE BASILICA PALEOCRISTIANA |
Le basiliche sono circondate da cimiteri, pieni di bare, tutte in pietra e coperte di mosaici. La basilica di San Salsa, scavata da Stéphane Gsell, è costituita da navata e due navate, e contiene ancora un
mosaico.
La Grande Basilica ha servito da secoli come una cava, ma è ancora possibile definire il piano dell'edificio, suddiviso in sette navate. Sotto le fondamenta della chiesa sono tombe scavate dalla roccia solida. Di questi uno è circolare, con un diametro di 18 m e spazio per 24 bare.
Una volta conquistata dai romani, la città acquisì una maggiore importanza commerciale e militare a causa del suo porto e della sua posizione centrale di collegamento alle strade costiere romane del Nord Africa. Attorno alla città venne costruito un muro di circa 2.300 m per la difesa contro le tribù nomadi, e gli edifici pubblici romani e distretti di case furono costruiti entro queste mura.
mosaico.
ANFITEATRO E PORTA DEL PUBBLICO |
Una volta conquistata dai romani, la città acquisì una maggiore importanza commerciale e militare a causa del suo porto e della sua posizione centrale di collegamento alle strade costiere romane del Nord Africa. Attorno alla città venne costruito un muro di circa 2.300 m per la difesa contro le tribù nomadi, e gli edifici pubblici romani e distretti di case furono costruiti entro queste mura.
I RESTI DELL'ANFITEATRO |
Anche se Tipasa era stata commercialmente di notevole importanza, non si era distinta nell'arte o nella cultura. L'avvento del cristianesimo, tutto dedito all'espiazione per la salvazione delle anime, aveva bloccato qualsiasi forma d'arte che non fosse dedicata alla divulgazione religiosa, chiudendo inoltre scuole e accademie.
Tipasa in parte distrutta dai Vandali nel 430, venne ricostruita dai Bizantini un secolo dopo. Si riebbe per un breve periodo durante l'occupazione bizantina fino al VI secolo, Ma alla fine del VII sec. la città fu distrutta dagli arabi e ridotta in rovina.
Tipasa in parte distrutta dai Vandali nel 430, venne ricostruita dai Bizantini un secolo dopo. Si riebbe per un breve periodo durante l'occupazione bizantina fino al VI secolo, Ma alla fine del VII sec. la città fu distrutta dagli arabi e ridotta in rovina.
CARDO MAXIMUS |
Il corpo però, recuperato miracolosamente, venne seppellito, sulla collina sopra il porto, in una piccola cappella che ha dato luogo successivamente alla basilica. In seguito alla occupazione araba, molti abitanti fuggirono in Spagna.
Tipasa si trova a 70 km ad ovest di Algeri ed è composta da tre siti: due parchi archeologici situati nelle vicinanze del complesso urbano attuale e il mausoleo reale mauritano, sull'altopiano di Sahel, ad Algeri, a 11 km a sud-est di Tipasa.
VILLA DEI FRESCOS |
Il confine per i tre siti è stato chiarito e approvato dal Comitato per il Patrimonio Mondiale (decisione 33 COM 8D, 2009). Include l'insieme di vestigia che testimoniano gli eccezionali valori urbanistici, architettonici, storici e archeologici della proprietà.
La proprietà è vulnerabile a causa dell'impatto derivante dallo sviluppo urbano, dal turismo non regolato e dalla crescita della popolazione.
Purtroppo i suoi beni archeologici sono vulnerabili per mancanza di conservazione, invasione della vegetazione, pascolo illegale e accesso incontrollato dei visitatori.
Nel 1982 Tipasa venne inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
BIBLIO
- Pseudo-Cesare - Bellum Africum -
- C. Daniels - Africa - Il mondo di Roma imperiale: la formazione - Bari - 1989 -
- Charles Diehl - L'Afrique Byzantine, histoire de la domination Byzantine en Afrique (533-709) - Parigi - Leroux -
- C.R. Whittaker - Land and labour in North Africa - in Klio, nº 60 - gennaio 1978 -
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