LEGIO I ADIUTRIX

DIVISA DELLA LEGIO I ADIUTRIX

Chiamata inizialmente LEGIO I CLASSICA, perché formata eccezionalmente con i marinai (classiari o classari) della flotta di Misenum.

Sembra che fu Nerone ad arruolare i legionari nella marina di Misenum, ma pare che non avesse ancora stabilito lo status della legione come iusta legio (legione ufficiale), mentre Cassio Diodoro riferisce Galba come fondatore della Legio I Adiutrix.

Lo comprovano anche tre certificati romani di incarichi onorevoli a veterani che servirono la Legio I Adiutrix con data 22 dicembre del 68 dc. in cui si sancì l’emblema alla legione: l’Aquila.

Ne furono comandanti o legati:
- Orfidio Benigno, nel 69;
- T. Statilio Massimo, negli anni 136-137;
- P. Elvio Pertinace, il futuro imperatore, nel 171;
- Claudio Pisone, nel 207.

L'emblema della legione era un capricorno insieme col cavallo alato Pegaso, e pure una nave da guerra (Galea), mentre sugli elmi il simbolo utilizzato da I Adiutrix legionari era un delfino. Si sa che erano armati con lancia e gladio.

La Legio I Adiutrix dal 90-97 operò in modo discontinuo fino al 118/119 e poi fino al IV sec.. a Komárom-Brigetio (forte ausiliario).


IL PEGASO E' UNO DEI SIMBOLI
SOTTO NERONE

Legio prima Adiutrix (prima ausiliatrice), venne creata nei primi del 68, forse da Galba agli ordini di Nerone, arruolando i marinai della flotta di Miseno.

Le ultime notizie dell' Adiutrix si hanno nel 444, quando fu di stanza a Brigetio (Szöny), nella provincia romana della Pannonia.


SOTTO GALBA

Si sa che la legione stazionava all'inizio presso Roma, ma prima base conosciuta della legione è la città di Magonza (Mogontiacum) dove stazionava pure la Legio XIV Gemina.


SOTTO VITELLIO

Nell'Anno dei quattro imperatori, la legione combatté nell'esercito di Otone nella battaglia di Bedriacum, dove l'imperatore fu sconfitto da Vitellio che ordinò alla legione di trasferirsi in Spagna, ma entro l'anno 70 si combattè nella ribellione Batava. La battaglia, all'inizio fu un disastro, come predetto dalla sacerdotessa Velleda, sollecitatrice della rivolta, ma poi i Romani ebbero la meglio.


SACERDOTESSA VALLEDA
SOTTO VESPASIANO

Inviata per un breve periodo in Spagna (dove si dichiarò per Vespasiano nel frattempo oppostosi a Vitellio), nell’aprile del 70 viene trasferita in Germania Inferior per reprimere la rivolta dei Gallo-Germani (Batavi) di Giulio Civile, che, montatosi la testa, si dichiarava discendente di Giulio Cesare per parte di nonna.

In quello stesso anno in Germania Superior con base a Mogontiacum, dove insieme alla Legio XIV Gemina, partecipa alla ricostruzione della città gravemente danneggiata durante la rivolta batava.

Ancora la I Adiutrix nel 73-74 partecipa alle operazioni sul Reno (Agri Decumates), e invia una vexillatio ad Augusta Raurica.


SOTTO DOMIZIANO

Qui le due legioni si occupavano principalmente di difendere la nuova provincia della Germania superiore.
Nell'83 parteciparono alle campagne germaniche di Domiziano contro il popolo dei Catti, una tribù germanica che viveva oltre il Reno a nord del fiume Meno.

Alcune sue vexillationes (unità di cavalleria) sembra furono inviate nel vicino castrum di Mirebeau come riserva strategica dell'imperatore Domiziano.
Poco più tardi nell'85-86 la legione prese parte infatti con sue vexillationes alla nuova guerra contro i Daci, intrapresa da Domiziano. 

Nell'89 prese parte anche alle campagne suebo-sarmatiche di Domiziano (concluse da Traiano nel 97), durante le quali venne forse trasferita in Pannonia, a seguito alla distruzione di un'intera legione ad opera dei sarmati Iazigi, secondo altri vennero inviati per un paio d'anni a Burnumin in Dalmazia.

Il primo castrum pannonico dovette essere stato quello di Mursa (90 circa), vista la vicinanza con quello di Sirmio, dove era dislocata la legio II Adiutrix.



SOTTO NERVA

Dopo l'assassinio di Domiziano nel 96, l'Adiutrix, insieme con l'esercito del Danubio, si intromise di prepotenza nella politica romana, costringendo Nerva ad adottare Traiano come suo successore. Avevano capito il valore e la grandezza di questo generale, utile a loro e a Roma.


SOTTO TRAIANO

Quando Traiano divenne imperatore, dette alala legione il cognomen Pia Fidelis ("leale e fedele") di riconoscere il loro sostegno.

ONESTA MISSIONE DI UN VETERANO
Tra il 101 e il 106, sotto il comando di Traiano, l'Adiutrix, insieme a IV Flavia Felix e XIII Gemina, conquistò la Dacia e ne occupò la provincia.

L’imperatore Traiano si servì di questa legione anche durante la vittoriosa campagna contro i Parti (115–117), trasferendola poi a Satala (Cappadocia).


SOTTO ADRIANO

Traiano usò la sua Pia Fidelis nella campagna contro i Parti, ma furono poi rispediti in Pannonia dal suo successore l'imperatore Adriano, con base in Brigetio.

Durante i decenni successivi, la I Adiutrix rimase lungo la frontiera danubiana, a parte un soggiorno delle sue vexillationes (cavalleria) nel Ponto per una campagna contro gli Alani lungo i confini della Cappadocia. Questo sempre al tempo dell'imperatore Adriano.


SOTTO MARCO AURELIO

Sotto Marco Aurelio,  la Adiutrix combattè la guerra contro i Marcomanni comandata da Marco Valerio Massimiano.


SOTTO PERTINACE

Tra il 171 e il 175, il comandante era Pertinace, imperatore per un breve periodo nel 193.
Nel corso dei decenni, la Adiutrix rimase sulla frontiera del Danubio.


SOTTO SETTIMIO SEVERO

Quando Settimio Severo, allora governatore della Pannonia superiore, divenne imperatore, la Adiutrix fu tra i suoi sostenitori, e lo seguì in marcia per Roma, durante la guerra civile degli anni 193-197, fino all'ottenimento del trono imperiale. 

Alcuni soldati della legione rilevano i pretoriani, divenuti inaffidabili negli ultimi periodi, dai loro compiti.

In seguito, parte della legione non tornò subito al Danubio, ma fu prima impiegata nella guerra contro Pescennio Nigro (pretendente al trono - battaglia di Lugdunum febbraio 197). 

Nei decenni successivi la legione partecipò con sue vexillationes a diverse campagne contro i Parti, a partire da quelle degli anni 195 e 197-198.


SOTTO CARACALLA

Successivamente, la base principale fu di nuovo Pannonia, nella guerra del  215-217 guidata da Caracalla.

Sembra che l'imperatore fosse molto soddisfatto della legione perchè la fregiò del nome "Pia Fidelis bis", cioè due volte devota e fedele per i notevoli servizi prestati.


SOTTO ELIOGABALO

Sembra che anche questo imperatore fu molto soddisfatto da questa legione, tanto che le aggiunse il nome di Constans, cioè costante, affidabile.



SOTTO GALLIENO

Risultò fedele a Gallieno che aveva istituito una sorta di esercito di manovra di stanza a Poetovio (Pannonia Superior), formato da vexillationes di varie legioni tra cui una della Legio I Adiutrix. 

Agli inizi del III secolo era sempre stanziata nella Pannonia inferiore.


SOTTO MASSIMINO

Vi sarebbe, poi, un'iscrizione rinvenuta nel castrum di Brigetio, secondo la quale un certo Gaio Giulio Massimino (173-238), sicuramente il futuro imperatore, era a quel tempo custos armorum della legio I Adiutrix.

E così Massimino cominciò ad addestrare i legionari con grande coscienziosità, ordinando manovre, ispezionando le loro armi, il loro abbigliamento militare, dando esempio di coraggio, in modo da presentarsi più come un padre, che come un comandante.

Nel 238 la Legio I Adiutrix segue l’imperatore Massimino nello scontro contro il Senato, mentre le truppe imperiali pongono l’assedio ad Aquileia, assedio che si risolve con la morte dell’imperatore.


SOTTO GOTDIANO III

Ebbero ancora un ruolo in Pannonia nella guerra del 244 guidata da Gordiano III.


SOTTO DECIO

Nel 249 la legio appoggia la salita di Decio al trono imperiale, e nel 251 una vexillatio combatte nella sfortunata campagna contro i Goti in Moesia, con la sconfitta romana nella battaglia di Abrittus e la morte dell’imperatore Decio.


SOTTO VALERIO

La I Adiutrix spedisce nel 260 una vexillatio contro i Persiani, e partecipa alla disastrosa battaglia di Edesa dove è catturato l’imperatore Valerio.

La legio nel 299 è permanentemente di guarnigione ad Aquileia.


SOTTO VALENTINIANO

Nel 353 viene chiamata a combattere la rivolta di Magnenzio, e Nel corso di questa campagna militare, la fortezza legionaria di Brigetio fu rinnovata per l'ultima volta.

Nel 358 partecipa alla campagna contro Quadi e Sarmati in Valeria-Pannonia, che si ripete nel 374-375, quando a Brigetio muore l’imperatore Valentiniano I,  al termine delle sue campagne militari contro i Quadi nel 375, come narra Ammiano Marcellino.



LA FINE

Il limes danubiano resse ancora per alcuni decenni alle devastazioni barbariche, tanto che al tempo della Notitia Dignitatum nel 400, la legio I Adiutrix si trovava ancora nell'antico castrum.

Cadde sotto i colpi delle armate degli Unni di Attila, il quale riuscì ad occupare tutta la Pannonia nel 433. Dunque la fortezza legionaria di Brigetio, dopo la strage della legio, fu rinnovata per l'ultima volta.
Infatti l'Adiutrix è menzionata per l’ultima volta nel 444, comandata dal Dux Valeriae, con base a Brigetio (Valeria), come appartenente all'Impero Romano d’Occidente.

Il Dux Valeriae Ripensis era il comandante delle truppe dell'esercito romano stanziate nella provincia della Pannonia Valeria, anche detta Valeria Ripensis, e facenti parte dell'armata imperiale del "Numerus intra Illyricum".

Il Dux Valeriae ripensis comandava le truppe stanziate nella provincia della Pannonia Valeria, anche detta Valeria ripensis, dell'armata imperiale del Numerus intra Illyricum. Il Dux era a capo di 19 unità di fanteria, 22 di cavalleria e 5 flotte, come riporta la Notitia dignitatum:

Suo diretto superiore era (nel 400 circa), il comes Illyrici, che a sua volta dipendeva dal magister peditum praesentalis per le unità di fanteria, e dal magister equitum praesentalis per la cavalleria. Nel 374 la carica passò da Equizio a Marcelliano.


BIBLIO

- Graham Webster, Hugh Elton - The Roman Imperial Army of the First and Second Centuries A.D. -University of Oklahoma Press - 1998 -
- Stephen Dando-Collins - Legioni di Roma -
- Adrian Goldsworthy - Storia completa dell'esercito romano - Ed. Logos - 2008 -
- L. Keppie - Legiones and veterans: Roman Army - 1971-2000 - Stuttgart - Franz Steiner - 2000 -
- L. Keppie - The making of the roman army - Oklahoma - 1998 -

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