VENTA SILURUM - CAERWENT (Inghilterra)




Venta Silurum fu una città nella provincia romana di Britannia. Oggi se ne conservano dei resti nel villaggio di Caerwent nel Monmouthshire, nel sud-est del Galles. Gran parte del villaggio è stato oggetto di scavi archeologici ed è esposto al pubblico. Caerwent venne fondata col nome di Venta Silurum, dove "Venta" significa "Vendita", quindi una città dotata di grandi fiere e mercati e quindi con grande attrattiva commerciale, dopo la sconfitta della tribù britannica dei Siluri.

Caerwent (in gallese Caer-went, in latino Venta Silurum) è una comunità del Galles del sud, fondata dai Romani e successivamente sede di un regno britannico altomedioevale di cui non si hanno nè molte nè chiare notizie per cui venne offuscato o ampliato dalle leggende.

Si trova a circa cinque miglia ad ovest di Chepstow e undici miglia a est di Newport. Fu fondata dai Romani nel 75 d.c. come città di mercato dell'insediamento della tribù dei Siluri Brythonic. Il villaggio moderno è costruito intorno alle rovine romane, che sono alcuni dei meglio preservati in Europa. È rimasta prominente attraverso l'epoca romana e il primo medioevo come luogo di attraversamento stradale tra diversi importanti centri civici.

COME DOVEVA APPARIRE VENTA SILURUM

Si pensa che sia anche stata un importante centro del regno gallese del Gwent che fu, tra il V/VI e l'XI secolo, uno dei regni o principati gallesi medievali che si trovavano tra i fiumi Wye e Usk. Del resto "Gwent" viene dal romano "Venta". quindi anch'esso centro commerciale.

Dopo interminabili battaglie e scaramucce, Venta venne completamente vinta da Sesto Giulio Frontino in una serie di campagne che finirono intorno al 78 d.c.

Tacito scrisse dei Siluri: 
"Non atrocito, non clementia mutabatur
cioè la tribù 
"non è stata cambiata né dalla crudeltà né dalla clemenza".

IL FORO
Secondo la Biografia di Tacito di Agricola, i Siluri avevano normalmente una carnagione scura e capelli ricci. A causa del loro aspetto, Tacito credeva venissero in precedenza dalla Spagna.
"... i volti scuri dei Siluri, la qualità riccioluta, in generale, dei loro capelli e la posizione della Spagna, di fronte alle loro sponde, attestano il passaggio degli Iberi nei vecchi tempi e l'occupazione da parte di questi distretti; .. "

(Tacitus Annales Xi.ii, tradotto da M. Hutton)

Venne eletto dai romani a centro amministrativo per la tribù dei Siluri nel Galles romano, in realtà l'unica città fondata dai romani nel Galles, una zona molto ricca di minerali, si che i romani hanno utilizzato la loro raffinata ingegneria per estrarre grandi quantità di oro, rame e piombo, ma pure modeste quantità di altri metalli come lo zinco e l'argento.
 
Venta Silurum sembra significare "Città Mercato dei Siluri" ( Venta Belgarum e Venta Icenorum ). Ciò è confermato dalle iscrizioni sulla pietra "Civitas Silurum", ora esposta nella chiesa parrocchiale. La città, situata sulla strada romana tra Isca Augusta ( Caerleon ) e Glevum ( Gloucester ) e vicino all'estuario Severn, era, al contrario della vicina Isca, fondata più per l'amministrazione civile che per le forze militari.



CICLO ARTURIANO

C'è chi l'ha identificata con la Camelot di Re Artù, tanto più che si trova a poca distanza dalla fortezza romana di Isca Silurum, attuale Caerleon, centro di grande importanza archeologica, dato che fu sede di un fortilizio romano dal 75 al 300 d.c., dove era stanziata la Legio II Augusta. Prima di ciò, fu già sede di una fortezza dell'Età del ferro, che Goffredo di Monmouth definì sede di Artù. 

Goffredo fu l'autore del famosissimo ciclo arturiano con la sua Historia Regum Britanniae, presto famosa in tutta Europa, cantata da bardi e menestrelli, e infine rielaborata da molti altri scrittori tra cui Chrétien de Troyes e Thomas Malory.

Dopo la morte di Artù nella battaglia di Camlann, la fortezza sarebbe andata a re Caradoc. Successivamente la capitale del Regno del Gwent fu trasferita da Venta Silurum e la civitas romana decadde completamente, diventando un villaggio periferico com'è tuttora.
  

TEMENOS

DESCRIZIONE

La città romana di "Venta Silurum" aveva mura alte fino a 5 metri, tuttora parzialmente conservate. Questa città romana sopravvisse fino alla fine del sesto secolo, ossia oltre un secolo dopo il ritiro delle legioni romane dalla Britannia romana.

All'epoca della fondazione Venta dispose di un forum e di una basilica. Però all'inizio di II sec., durante il regno di Adriano, i cittadini avevano iniziato la costruzione in un mercato e di un centro di sviluppo locale. Sorsero contemporaneamente bagni pubblici e negozi, tra i quali è stato riconosciuto un fabbro.

Sono stati scavati anche resti di aziende agricole e abitazioni, alcune con cortili. E' stato inoltre rinvenuto un tempio romano, forse dedicato a Marte e al Dio celtico Ocelus, dato che spesso i romani assimilavano gli dei locali ai loro Dei conservandoli affiancati nel culto dei templi.. Una ciotola con un cristogramma mostra che il primo culto cristiano iniziò alla fine del III sec.  

Dopo il ritiro delle legioni romane dalla Gran Bretagna, la città rimase occupata almeno fino alla metà del V sec. Il nome Venta dette il suo nome al regno medievale gallese di Gwent (chiamato inizialmente "il Regno di Guenta"), e la città stessa divenne nota come Caer- go o "castra / forte di Venta / Gwent".



GLI SCAVI

Nel 1881 venne portata alla luce, dagli scavi nel giardino di un cottage, una parte di un mosaico pavimentale colorato, fortemente intricato e tessellato, raffigurante diversi tipi di pesci. 

EPIGRAFE DELLA CIVITAS SILURUM
La tassellatura era una piastrellatura di materiali come quadrati o esagoni di ceramica cementata.

Gli scavi del 1971 hanno datato la torre angolare poligonale di nord-ovest alla metà degli anni '30. 

Ulteriori scavi sono stati eseguiti nel 2008 dalla società Wessex Archeology e lo scavo è stato descritto e seguito nel Channel 4 TV Time Team.  

Le case moderne sono costruite sulla parte superiore del vecchio mercato romano. Sono ancora visibili le rovine di numerosi edifici romani, tra cui le basi di un tempio romano del IV secolo.  

Il fatto che la maggior parte delle case non dispongono di pavimenti mosaici o ipocausti, tuttavia, suggerisce che, nonostante le sue dimensioni, Caerwent non ha mai raggiunto il livello culturale di altre capitali tribali romano-britanniche. 

Per contro alcune ville periferiche hanno dimostrato, per le loro ricche decorazioni, che alcuni potenti personaggi preferivano ritirarsi in campagna anzichè vivere in città. Segno comunque che ritenevano le campagne molto sicure, confermato dal fatto che fino al IV sec. la città non venne dotata di mura.

L'attuale piccolo villaggio conta poche centinaia di abitanti, ma le rovine della civitas romana sono tra le meglio conservate della Gran Bretagna. Attualmente circa la metà delle case di Caerwent si alzano sulle fondamenta dell'antica "Venta Silurum".

LA BASILICA ROMANA

Dal Time Team di Channel 4

- Una casa da bagno, una villa e manufatti con un coltellino sono stati trovati a Caerwent, Monmouthshire.
- Durante gli scavi effettuati da un team di 50 persone sono emersi dei negozi su una strada principale romana
I RESTI DEL TEMPIO DI MARTE
- Lo scavo di tre giorni presso il sito romano, vicino al villaggio moderno di oggi, ha coinvolto Wessex Archeology e volontari della local Chepstow Archeology Society.
- Sette diverse trincee sono state scavate in tre diverse posizioni, volte a scoprire di più su parti della città che non erano state mai state scavate.
- Un tempio, bagni e foro nel centro della città e un'altra trama a nord ovest sono stati scoperti. In alcuni luoghi si sono rinvenuti edifici lunghi e sottili, come palazzi di negozi sulla sommità della strada.
- Nel nord della città, si è scoperta una villa romana con muri dipinti e mosaici sul pavimento mostrando che i ricchi vissero nelle periferie.Nelle vicinanze si trovava una casa con un bagno, probabilmente appartenente alla villa.
- Il copri coltello era fatto di osso intagliato raffigurante due gladiatori che si affrontano in combattimento.
- Altri artefatti scoperti comprendevano monete, vetro, ceramiche, ossa umane e animali, patch di piombo utilizzati per la riparazione e pezzi di mosaico.
- Gli archeologi ora riprenderanno la terra e copriranno tutte le pareti e tutti i reperti andranno al Museo Nazionale del Galles e sarà pubblicata una relazione archeologica.



LE MURA

La città mancava difese efficaci fino alla metà del IV sec. quando vennero costruite le poderose mura di pietra, e sicuramente venne trasferita a Venta una piccola guarnigione. Grandi sezioni delle pareti difensive sono ancora in atto, che raggiungono fino a 5 m di altezza. Le mura sono state descritte come "la più imponente difesa della città per sopravvivere alla Gran Bretagna Romana, con la possibilità di ricostruire una delle più perfettamente conservate nell'Europa settentrionale".

Gli scavi nel 1971 datano la torre angolare poligonale nord-ovest alla metà del IV sec. Nel 2010 è stato realizzato un programma di lavori archeologici, da parte della Monmouth Archeology, nell'ambito della costruzione di un nuovo garage, presso il Museo Cottage. Sono stati rinvenuti nell'occasione numerosi reperti.

La misura delle mura dimostra che Venta fu il più grande insediamento romano-civile nel Galles, coprendo circa 44 acri di terreno. Venta venne creato nel tentativo di pacificare la tribù Silures che aveva combattuto ferocemente e coraggiosamente i Romani per circa 25 anni, naturalmente con la vittoria dei romani..

La città romana aveva un disegno di sistema a griglia basato su un cardo e un decumano, mentre inizialmente consisteva di un insediamento sparso di edifici che si ampliò e si chiuse nel 200 d.c.. Un'ulteriore evoluzione si verificò fino al 350 d.c..
Il sito è oggi il moderno villaggio di Caerwent con molte delle case che si trovano intorno e sopra ai resti romani.



ISCA SILURUM

In effetti, l'insediamento romano era Isca Silurum, una fortezza legionaria. Le mura in rovina mostrano ancora la disposizione degli edifici e nelle vicinanze si trova un anfiteatro. La Caerleon del XII secolo, quando Geoffrey scriveva, presentava resti di bagni, volte e persino sistemi di riscaldamento centrale, insomma era  un centro abitato e una città importante. 

Sarebbe stato facile credere che un luogo del genere, vicino a Carmarthen e Lincoln, rispettivamente patria di Merlino e di una delle 12 grandi battaglie di Artù, potesse ospitare un re guerriero. Ma Geoffrey non si è fermato qui. La sua Caerleon comprendeva due famose chiese e un collegio con 200 studiosi. E Artù, dopo aver conquistato la Gallia, organizza una straordinaria cerimonia di Pentecoste. I cavalieri si cimentano in gare di tiro con l'arco e di giavellotto e lanciano dadi.



STORIA O INVENZIONE

Molti studiosi ritengono che buona parte di ciò che ha scritto sia pura invenzione. Ma è provato anche che tutti i miti resistenti hanno una base di fatto. I Romani costruirono una fortezza a Caerleon, nel 74 circa. Il quartier generale fu costruito nel 75 e le terme nell'85. Gli ultimi lavori strutturali conosciuti furono completati nel 255. 

La fortezza fu presa in consegna da militari e occupata fino al 370 circa. In seguito, fu un insediamento gallese (e britannico). Potrebbe benissimo essere stata la sede del potere di un potente signore della guerra o forse di un re, impressionante per la gente del tempo.


BIBLIO

- Roger Wilson - A guide to the Roman Remains in Britain - Constable - 2002 -
- Andrew McCloy, Andrew Midgley -  Discovering Roman Britain - New Holland - 2008 -
- Anthony Richard Birley - The Roman Government of Britain - Oxford - New York - Oxford University Press - 2005 -
- Manning in Wilson (ed.) - 'The Archaeology of Roman Towns' - 2003 -
- Webster in Wilson (ed.) - 'The Archaeology of Roman Towns'  - 2003 -





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