PORTA PORTUENSIS COM'ERA |
La Porta Portuensis era una delle porte meridionali delle Mura Aureliane di Roma. Si apriva nel primissimo tratto di mura sulla riva destra del Tevere, nel punto dove aveva inizio la via Portuense, la strada romana costruita alla fine del I sec. d.c. per collegare, e da qui il nome della porta, l'Urbe con il Porto, fatto costruire dall'imperatore Claudio alla foce del Tevere.
La Porta venne abbattuta e riedificata interamente da papa Urbano VIII Barberini nel 1644, in concomitanza della costruzione delle Mura gianicolensi, ampliamento delle Mura Leonine a difesa del Gianicolo.
"L' anno 1643 venne abbattuta l'antica porta Portuense a due fornici, sopra la quale leggevansi come sulla Tiburtina, e sulla Labicana, i nomi di Arcadio ed Onorio, che l'aveano costrutta: questa porta esisteva a un tiro di fucile fuori della porta Portese di oggi, onde in quella parte il recinto venne ristretto."
Il restauro e ristrutturazione operata dall'imperatore Onorio tra il 401 e il 403, al contrario che per le altre porte, mantenne i due fornici, come fece del resto per la Porta Prenestino-Labicana, in contrasto con la tendenza generalizzata a ridurre ad una sola apertura tutte le porte nelle mura, per motivi difensivi.
Il restauro e ristrutturazione operata dall'imperatore Onorio tra il 401 e il 403, al contrario che per le altre porte, mantenne i due fornici, come fece del resto per la Porta Prenestino-Labicana, in contrasto con la tendenza generalizzata a ridurre ad una sola apertura tutte le porte nelle mura, per motivi difensivi.
Nelle antiche stampe di vede come uno dei fornici fosse stato però murato, naturalmente per scopi difensivi, per cui anche se la porta fu di grande traffico e di suprema importanza per i rifornimenti di Roma per tanti secoli, non sfuggì alle esigenze dei tempi bui.
In effetti non subì quel processo di cristianizzazione della nomenclatura delle porte, che invece ne coinvolse molte altre (al massimo, nel XVI secolo, fu chiamata "Porta del Porto"), a conferma comunque dell'immutato rilevante ruolo a cui era adibita.
In effetti non subì quel processo di cristianizzazione della nomenclatura delle porte, che invece ne coinvolse molte altre (al massimo, nel XVI secolo, fu chiamata "Porta del Porto"), a conferma comunque dell'immutato rilevante ruolo a cui era adibita.
COME APPARE OGGI |
Dalla porta usciva ed esce ancora la strada omonima, la Via Portuensis (la via Portuense) che, edificata alla fine del I sec. d.c. per collegare l'Urbe con il Porto, fatto costruire dall'imperatore Claudio (10 a.c. - 54 d.c.) alla foce del Tevere, percorre ancora oggi il settore sud-occidentale della città fino a uscire dai confini urbani, oltrepassa Ponte Galeria (con appunto un ponte prima etrusco e poi romano) e raggiunge l'attuale porto di Fiumicino.
BIBLIO
- Mauro Quercioli - Le porte di Roma - Newton & Compton - Roma - 1997 -
- Mauro Quercioli - Le mura e le porte di Roma - Roma - Newton Compton Editori - 2007 -- Laura G. Cozzi - Le porte di Roma - F. Spinosi Ed. - Roma - 1968 -
- Lucos Cozza - Mura Aureliane - 1. Trastevere, il braccio settentrionale: dal Tevere a Porta Aurelia-S. Pancrazio - 1986 -
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