PORTA PRETORIA DI POROLISSUM |
«Un popolo che valuta le situazioni prima di passare all'azione e che, dopo aver deciso, dispone di un esercito tanto efficiente: non meraviglia se i confini del suo impero sono individuati, ad Oriente dall'Eufrate, dall'oceano ad occidente, a settentrione dal Danubio e dal Reno? Senza compiere esagerazioni, potremmo dire che le loro conquiste sono inferiori ai conquistatori.»
(Giuseppe Flavio, Guerra giudaica, III)
OCCUPAZIONE DEL BASSO DANUBIO
Sotto Augusto, iniziò l'occupazione graduale del basso Danubio, soprattutto grazie a suo figlio Tiberio, tra il 6 ed il 9, e in seguito grazie ai suoi successori, costituendo il distretto militare di Mesia e Macedonia, guardato da un paio di legioni. La Tracia invece continuò ad essere indipendente, cliente e alleato di Roma. Sotto Claudio anche la Tracia perderà, nel 46, la sua indipendenza mentre nuove basi legionarie presidiarono il Danubio in Mesia.
Ma sul fronte del basso Danubio, nell'85, i Daci, uniti sotto il comando del re Decebalo (87-106), passarono il fiume, distrussero l'esercito romano e lo stesso governatore di Mesia. Roma non poteva permetterlo, tutte le nazioni sotto il suo dominio dovevano reputare i romani invincibili. L'onta andava lavata nel sangue, tanto che dovette intervenire lo stesso imperatore Domiziano (tra l'86 e l'88). Dopo una serie di campagne contro i popoli suebo-sarmatici negli anni 89-97, di cui alcune con pesanti sconfitte, si firmò un trattato di pace che durò per oltre sessant'anni.
DACIA CAPTA
L'imperatore Traiano però non fu dello stesso avviso, egli voleva vendicare le sconfitte subite dai romani sotto l'imperatore Domiziano (51-96), per cui avanzò nel territorio dei Daci a scopo intimidatorio, ma pure di eventuale conquista.
Successivamente, con il venir meno da parte del re dei Daci agli accordi siglati due anni prima, Traiano decise infatti di entrare in guerra: secondo alcuni fu lui e non Decebalo a stracciare il vecchio trattato tra Domiziano e il re danubiano, conquistando il regno dacico che comprendeva tutti i territori all'interno della catena dei monti Carpazi.
Secondo degli studiosi Traiano aveva bisogno di soldi perchè l'erario era spoglio, e lo era senz'altro, visto che lui stesso per risanare le finanze di Roma aveva posto all'asta i beni di famiglia, per cui gli faceva gola il famoso tesoro di Decebalo che avrebbe rimpinguato, ed in effetti rimpinguò, le casse dell'Impero Romano.
«Dopo aver trascorso del tempo a Roma, [Traiano] mosse contro i Daci, avendo riflettuto sui loro recenti comportamenti, poiché era contrariato a causa del tributo a loro versato annualmente ed aveva notato che era aumentata non solo la loro forza militare, ma anche la loro insolenza.»
«Dopo aver trascorso del tempo a Roma, [Traiano] mosse contro i Daci, avendo riflettuto sui loro recenti comportamenti, poiché era contrariato a causa del tributo a loro versato annualmente ed aveva notato che era aumentata non solo la loro forza militare, ma anche la loro insolenza.»
(Cassio Dione, LVIII)
DISPOSIZIONE DEL CASTRUM |
Ma ci fu un'altra ragione che spinse Traiano ad entrare in guerra con la Dacia, ed era la stessa ragione per cui Giulio Cesare mosse guerra a tutta la Gallia restando in territorio straniero per quasi 9 anni (Traiano ne restò fuori per 6 anni): A Traiano, come a Giulio Cesare, piaceva fare la guerra! Il successore di Traiano, Adriano, fece la stessa cosa, viaggiando e combattendo, perchè amava ambedue le cose.
Traiano era un militare e amava stare coi militari (tra l'altro era gay), apprezzava la sana vita dell'accampamento senza tutti i fronzoli della reggia, inoltre amava imbastire strategie tattiche di combattimento, conscio della propria abilità e intelligenza.
Traiano amava più i suoi soldati che non i suoi cortigiani, perchè col pericolo della morte davanti agli occhi ogni giorno, il legame che si stabiliva tra i legionari era forte e generoso. in più c'era l'adrenalina del rischio totale e la conseguente sfida contro la morte.
"105 d.c. Per la seconda volta, Roma si trova a difendere i confini a nord del Danubio e fronteggiare i Daci, e questa volta è Traiano a guidare le legioni. Mosso dal desiderio di espandere il dominio dell'impero, ma anche di punire Decebalo, re dei Daci reo di non aver rispettato gli accordi con Roma, alleandosi con le altre popolazioni di confine per tornare ad attaccare le postazioni romane, Traiano organizza una spedizione senza precedenti. Una nuova guerra da cui non può che tornare vincitore, perché in gioco ci sono le redini dell'impero e la sua stessa esistenza."
"105 d.c. Per la seconda volta, Roma si trova a difendere i confini a nord del Danubio e fronteggiare i Daci, e questa volta è Traiano a guidare le legioni. Mosso dal desiderio di espandere il dominio dell'impero, ma anche di punire Decebalo, re dei Daci reo di non aver rispettato gli accordi con Roma, alleandosi con le altre popolazioni di confine per tornare ad attaccare le postazioni romane, Traiano organizza una spedizione senza precedenti. Una nuova guerra da cui non può che tornare vincitore, perché in gioco ci sono le redini dell'impero e la sua stessa esistenza."
Il suo successore a sua volta, conclusa la pace con le genti sarmatiche degli Iazigi ad ovest, e dei Roxolani ad est, cioè Adriano, divise la nuova provincia dacica in Superior ed Inferior.
I RESTI DELL'ANFITEATRO |
L'ANFITEATRO
L'anfiteatro sorgeva, come è d'uso, aldifuori del campo militare. L'edificio, le cui vestigia sono state restaurate e musealizzate, aveva una capacità di circa 5.500 spettatori, che hanno goduto i combattimenti dei gladiatori (munera) o animali da caccia (venatio) nonchè, tra l'altro, di vari spettacoli che si svolgono normalmente nell'arena.
L'anfiteatro aveva anche un santuario dedicato a Nemesi, una divinità di grande seguito tra soldati e gladiatori, Dea del destino, della giustizia e della vendetta. La costruzione dell'anfiteatro, in pietra locale, fu eseguita nel 157 d.c, come dimostra un'iscrizione trovata nel sito.
IL LIMES
Il Limes Porolissensis, o Limen del basso Danubio, era situato nella provincia romana della Dacia, l'attuale Romania, ed era una linea difensiva organizzata nel II secolo d.c. dopo la conquista della Dacia, con torri di osservazione, fortificazioni a breve distanza, sparsi sulle colline e le foreste che li circondavano.
C'è un progetto di finanziamento Salaj County Council, che è finalizzato a sviluppare infrastrutture moderne in un circuito dei forti romani in Romania, ma è in fase di stallo da diversi anni. A Vindolanda, su una tavoletta, fu decifrata la riga 473 del libro IX dell'Eneide di Virgilio, ma pure in Dacia venne rinvenuta un'altra strofa dell'Eneide su una tavoletta per scrivere. Ciò dimostra che anche in Dacia i prefetti ausiliari si sarebbero preoccupati dell'istruzione dei loro figli, sicuramente affidata a colti schiavi domestici.
Il Limes Porolissensis integrava i seguenti castra:
- Castra Acidava -
Attestato nella tavola Pintigeriana.
- Castra Ad Mutrium -
Del II secolo d.c. L'archeologo e storico rumeno Grigore Tocilescu, presume che l'Amutria debba essere letta Ad-mutriam o Ad Mutrium, cioè da / al Mutrium (Motru). Anche il moderno linguista rumeno Sorin Olteanu suggerisce la forma Ad Mutrius, l'antico nome del fiume Motru.
- Castra Agnaviae
(Castra Zavoi) -
- Castra di Albesti -
Presso la città di Albesti, in Romania.
- Castra di Arcobara -o Arcobadara, forte del II e III sec. d.c. Venne dissepolto nel villaggio Ilişua (Uriu) nel 1978. Era stato edificato dalla Ala I Tungrorum Frontoniana. Vi emersero diverse balliste e 27 pietre di ballista del diametro tra i 7 e i 13.5 cm, del peso di oltre 2 kg. Si usavano sulle torri a scopo difensivo, segno di ballistarii nel forte.
- Castra Aizis -
Conosciuta anche come Castra di Farliug, nella Dacia.- Castra Altenum -
Nella Scythia Minor, operò dal IV al VI secolo. - Castra Angustia -
Nella Dacia, operò dal II al III secolo.
- Castra Apulum - nella Dacia, dal II al IV sec. d.c., oggi Alba-Iulia in Romania. E' il più grande castrum della Romania, occupando 37.5 hectares (93 acres) (750 x 500 m2).
- Castra Arcidava -
nell'area della città di Arcidava (ora Vărădia) del II e III secolo d.c.
- Castra Arcobara - in Dacia dal II al III sec. d.c.. Venne edificato dalla Ala I Tungrorum Frontoniana. Sui resti del sito vennero rinvenuti parecchi proiettili di ballista, vale a dire 27 pietre del diametro dai 7 e i 13.5 cm e del peso di oltre 2kg ciascuno.
- Castra di Arutela -
nella Dacia sul Limes Alutanus. Venne eretto nel 138 dai "Surri sagittari" per ordine di Titus Flavius Constans, procuratore imperiale della Dacia Inferiore.
- Castra di Auraria Daciae -
dal II al III sec., in Abrud (Romania).
- Castra Bacaucis -
in Dacia, conosciuta anche come Castra di Foeni. Fondato nel II sec., attestato da Cosmografia ravennate.
- Castra di Bademi -
Nella Dacia nel II e III secolo. Le sue rovine stanno a Bădeni (Hungarian: Bágy) nel comune di Mărtiniș, in Romania.
- Castra di Băile Homorod -
In Dacia.
- Castra di Baneasa -
In Dacia.
- Castrum Buciumi -
Il castra di Buciumi era un forte nella provincia romana della Dacia nel II e III sec. d.c. I resti del vicus circostante furono anche portati alla luce. Le rovine del castra si trovano a Buciumi (Romania). Il castrum di pietra fu costruito nel 114 d.c. ed era la sede della coorte Augusta Brittonum II. Ne sono stati scoperti anche i resti del vicus circostante.
Il castra di Buciumi era un forte nella provincia romana della Dacia nel II e III sec. d.c. I resti del vicus circostante furono anche portati alla luce. Le rovine del castra si trovano a Buciumi (Romania). Il castrum di pietra fu costruito nel 114 d.c. ed era la sede della coorte Augusta Brittonum II. Ne sono stati scoperti anche i resti del vicus circostante.
- Castra Brancovenești -
forte romano le cui rovine sono ancora visibili a Brâncovenești.
- Castra di Boroșneu Mare -
Nella Dacia del II e III secolo.
- Castra di Brusturi -
Funzionante nel II e III secolo, le sue rovine sono a Brusturi, nel comune di Creaca, in Romania. - Castra di Bucium -
Nella Dacia nel II e III secolo, le sue rovine sono a Bucium, comune di Oraștioara de Sus, in Romania.
- Castra di Bulci -
Nella Dacia, i suoi resti si trovano nel comune di Bata, in Romania.- Castra di Bumbești-Jiu-Gara -
- Nella Dacia, del II e III secolo, i suoi resti si trovano in Bumbești-Jiu (Romania).
- Castra di Bumbesti-Jiu-Vartop -
I suoi resti stanno a Bumbești-Jiu in Romania.
- Castra Caput Bubali -
A Delinești in Dacia (Romania).
- Castra Buridava -
ne rimangono i resti.
- Castra di Calugareni -
Venne eretto nel II sec., è provata l'esistenza di vicine canabae (case e negozi). Fu abbandonato nel III sec. Le sue rovine sono a Calugareni, in Romania.- Castra Caput Bubali -
A Delinești in Dacia (Romania).
- Castra Caput Stenarum -
forte del II e III secolo, posto a 700 m a est del villaggio Boița.
- Castra Certinae -
in Dacia, conosciuto anche come Castra di Romita, edificato in pietra e fondato nel II sec. d.c..
- Castra di Chitid -
In Dacia.
- Castra di Cigmau -
In Dacia, nell'area del villaggio di Cigmău, nel municipio di Geoagiu, si trovano i suoi resti, nell'Hunedoara county in Transilvania, Romania.- Castra di CioroiuNou -
Eretto nel II secolo in Dacia, consisteva in due fortificazioni poste a V.
- Castra di Cornuțel -
Eretto nel II secolo e abbandonato nel III, le sue rovine sono a Cornuţel, comune di Paltiniș in Romania.- Castra di Cristești -
Operò nel II e III secolo, vi stanziò l'Ala I Gallorum et Bosporanorum.- Castra di Crampoia -
Sorse in Dacia nel II secolo e nel III venne abbandonato. A Crampoia si coinservano i suoi resti.
- Castra di Cincsor -
Nel II e III secolo, in Dacia.
- Castra di CioroiuNou -
In Dacia. Eretto nel II sec. aveva fortificazioni fatte a V, fu abbandonato tra il II e il III secolo.
- Castra di Crampoia -
Edificato nel II secolo e abbandonato nel III, i suoi resti stanno a Crampoia in Romania.
- Castra Cumidava -
locato a 4 km nord ovest di Râşnov, al confine con Vulcan. Il sito archeologico sta sul fiume Bârsa River. Include una linea difensiva di circa 2 ettari.CASTRUM BUCIUMI |
- Castra di Desa -
In Romania, fu abbandonata nel III secolo.
- Castra Dierna -
Posta nel territorio della odierna città di Orsova.
- Castra Drobeta -
Fatta costruire da Traiano in Dacia.
- Castra di Duleu Cornet Cetate -
In Dacia, edificato nel II secolo ed abbandonato nel IV.
- Castra di Duleu - Odai -
Costruito nel II ed abbandonato nel IV secolo,le sue rovine sono a Duleu, nel comune di Farliug, in Romania.- Castra di Federi -
Le sue rovine sono in Federi, nel comune di Pui, in Romania.- Castra di Feldioara -
In Dacia.
- Castra di Falfani -
Costruito nel II e abbandonato nel III secolo, i suoi resti stanno a Falfani nel comune di Stolnici, in Romania.- Castra di Gherla -
Un'epigrafe testimonia che il forte venne edificato nel 143 in Romania, venne poi edificato un vicus e un cimitero adiacenti, tutti abbandonati nel III secolo.- Castra di Gilau -
Edificato nel II secolo alla confluenza dei fiumi Someșul Mic e Capuş nel Banffy Castle's park a Gilau, in Romania. Il forte e il suo vicus vennero abbandonati nel III secolo.- Castra di Gresia -
Documentato nel II e III secolo, i suoi resti sono a Gresia nel comune di Stejaru, in Romania.
- Castra di Hinova -
A nord del Basso Danubio, del III e IV secolo, venne distrutto nel 378 - 379.
- Castra di Hoghiz -
edificato nel II secolo sulla riva del fiume Holt, le sue rovine si trovano a Hoghiz, in Romania.
- Castra di Hunedoara -
Nel forte situato sulla collina Sânpetru stazionarono le vexillationes della Legion XIII Gemina.
- Castra di Ighiu -
I suoi resti sono sulla collina di Maguligici, in Ighiu (Romania).- Castra di Izbasesti -
Faceva parte del Limes Transalutanus. Se ne trovano tracce sulla collina di Corbeasca, a Izbașești, comune Stolnici, in Romania.
- Castrum Porolissum -
conosciuto anche come Castra di Molgrad. Nata come campo militare romano fondato nel 106 durante le guerre Daci di Traiano, divenne ben presto città e crebbe rapidamente attraverso il commercio con i nativi Daci. Divenne poi la capitale della provincia Dacia Porolissensis nel 124. Il sito archeologico è uno dei più grandi e meglio conservati della Romania.
Dista 8 km dalla moderna città di Zalău, nel villaggio di Moigrad-Porolissum, Comune di Mirsid, contea di Sălaj. Nella Dacia romana, nella parte occidentale, di fronte a Porolissum, sono stati scavati circa 4 km. di una muraglia molto simile al Vallo di Adriano.- Castra Potaissa -
in Dacia, a Turda, in Romania.
presso Mehadia, nome dal latino Ad Mediam oppure Ad Medium, in Romania.
- Castra di Tihău -
E' stato chiamato così dalla "cittadella del Tuhutum" del XVIII secolo. Le rovine dell'altopiano "Grădişte" mostrano che il Castra di Tihău era un forte romano di truppe ausiliarie, appartenente al settore nordoccidentale della Dacia. Molti reperimenti di materiali archeologici romani: ceramiche, piastrelle e mattoni, armi, utensili, oggetti diversi, bolli tegolari, monete, iscrizioni in pietra ecc.
confermano la natura, la collocazione cronologica, l'appartenenza e il ruolo militare-difensivo romano del "forte" che un tempo era stato eretto in questo luogo dalla confluenza di Almaş e del fiume Someş.
Gli scavi
I primi scavi, solo indagini informative, furono eseguiti nel 1958, all'interno del sito archeologico di Porolissum, con un ampio gruppo di ricercatori, guidati dal professore Mihail Macrea. Della sua commissione e dei modesti fondi forniti dal Museo di Zalău, iniziarono gli scavi ai castra che finirono nel 1958, a quello che potevano fare allora, per non essere ripresi. Invece gli scavi da Porolissum furono interrotti l'anno successivo, dopo ben 36 anni, le ricerche sono state riprese e proseguite, attraverso una collaborazione tra l'Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte di Cluj-Napoca e il Museo di Storia e Arte di Zalău.
Il castrum si trova su un altopiano chiamato dagli abitanti del villaggio "Grădişte" o "Cetate", posto a sinistra del fiume Someş, prima della sua confluenza con il fiume Almaş a circa 120 m sulla sinistra della strada Jibou-Dej. Dall'altopiano, il cui appezzamento apparteneva agli abitanti di Tihău (comune di Surduc), il castrum godeva di un'ampia vista costituendo un punto strategico nodale, ottimamente scelto sulla frontiera della Dacia Porolissensis (provincia del 124 d.c.), per bloccare eventuali attacchi esterni alla Dacia romana nord-occidentale.
- Castrum di Samum -
Fondato nel 106 sotto Traiano e abbandonato nel III sec. Conosciuto anche come Castra di Casei,
aveva una struttura in pietra di 165 m × 165 m.
Venne scavato nel:
1926–1929
1989
1995–2000
2004
Fu edificato nel II sec. d.c..La ricerca archeologica ha anche identificato il vicus vicino. I castra e il vicino insediamento furono entrambi abbandonati nel III secolo d.c. Le rovine del forte si trovano a Orheiu Bistritei (comune di Cetate, Romania).
Vi alloggiarono le Coorti:
- I Flavia Ulpia Hispanorum milliaria equitata civium Romanorum (I cavalleria pesante Flavia e Ulpia coorte di cittadini Romani Hispani) era un reggimento romano ausiliario contenente contingenti di cavalleria. La coorte stazionò in Dacia nel castrum di Orheiu Bistriței e nel castrum Napoca,
- I Alpinorum (Cohorte della Pannonia Inferiore)
- come alae, la I Illyricorum (vexillatio equitum Illyricorum basato in Dacia all'inizio del II sec. e gli equites promoti)
- Castrum di Brâncovenești -
venne fondato nel II sec. e perdurò per il III sec. d.c. Venne costruito su un'alta terrazza sopra il fiume Mures, vicino all'attuale castello. Accanto a questo castrum romano c'era un insediamento romano dove veniva arruolata la popolazione che serviva come esercito.
Secondo una recente ricerca la fortificazione aveva abbastanza spazio per un esercito di diverse centinaia di soldati per fermare l'invasione dei barbari e per informare le legioni all'interno del paese sulla situazione del forte.
Per iniziativa reale fu costruita nel XIII secolo una fortezza con fossati dalle rovine della fortificazione romana, che nel 1228 fu completata, perché da questo periodo arriva la prima menzione scritta della fortezza sotto forma di un diploma reale. Si suppone che questa fortezza fu distrutta dalla grande invasione mongola del 1242.
BIBLIO
- Traiano - Storia e Archeologia - L'Erma di Bretschneider - 2010 -
- A cura di Grigore Arbore Popescu - Traiano ai confini dell'impero - Milano - 1998 -
- G. Cascarino - L'esercito romano. Armamento e organizzazione - Vol. I - Da Augusto ai Severi -
- Rimini - 2008 -
- D.B. Campbell - Roman legionary fortresses 27 BC - AD 378 - Oxford - 2006 -
Faceva parte del Limes Transalutanus. Se ne trovano tracce sulla collina di Corbeasca, a Izbașești, comune Stolnici, in Romania.
- Castra Jac -
Era un forte fatto di terra eretto nel II secolo d.c. e abbandonato nel III secolo. Non lontano dal forte, sono stati rinvenuti i resti di una precedente fortificazione (del I secolo ac) e di una torre di avvistamento romana. Il forte e la torre di guardia furono abbandonati nel III secolo. Tracce di castra possono essere identificate su Citera Hill a Jac (comune di Creaca, Romania). Vi stanziò la Legio VII Gemina Felix.
- Castra Jidava -
Nella Dacia.
- Castra Largiana -
In Romania, un forte in pietra di 130 m x 157 che ricopriva 2 ha e una parte di legno e terra di 125 m x 153 che copriva una zona di ha 1,9. Funzionò dal 30 a.c. al 300 d.c. Vi risiedettero le coorti di I Hispanorum Pia Fidelis e la VI Thracum equitis.
- Castra di Livezile -
Sul lato nord della attuale città di Livezile in Transylvania, Romania.- Castra di Livezile -
- Castra di Luncani / Tarsa -
Eretto durante le guerre daciche di Traiano (101–102 - 105–106).
- Castra Micia -
Il sito si colloca nel municipio di Vețel (Witzel), Hunedoara County in Transilvania, Romania.- Castra Naissus -
Vi nacquero diversi imperatori, Constantino I, Constantius III, Constans, Vetranio, Julian, Valentinian I, Valens e Justin I. L'imperatore Claudius Gothicus sconfisse i Goti nella Battaglia di Naissus. - Castra Napoca -
Nella Dacia.
- Castrum Negreni -
Realizzato in pietra, è situato nella "Fortezza di Turcian", Negreni (Transilvania), nella contea di Cluj, è elencato nei monumenti storici nella contea di Cluj, redatto dal Ministero della Cultura e del patrimonio nazionale in Romania nel 2010.
Realizzato in pietra, è situato nella "Fortezza di Turcian", Negreni (Transilvania), nella contea di Cluj, è elencato nei monumenti storici nella contea di Cluj, redatto dal Ministero della Cultura e del patrimonio nazionale in Romania nel 2010.
- Castra Nova -
In Dacia.
- Castra di Ocna Sibiului -
Le sue rovine sono emerse sulla collina di Toparcii Hill in Ocna Sibiului (Romania).- Castra di Odorheiu Secuiesc -
costruito nel I e abbandonato nel III secolo, in Romania.
- Castra di Olteni -
costruito nel II secolo e abbandonato nel III; le sue rovine nel comune di Bodoc in Romania.
- Castra Optatiana -
In Dacia.
- Castra Orheiu Bistriței -
Identificata in Dacia col Vicus vicino. Le sue rovine sono a Orheiu Bistritei, comune di Cetate, Romania.
- Castra Ad Pannonios -
In Dacia.
- Castra Partiscum -
Sorgeva sulla riva del fiume Marisus ed è il forte più occidentale della Dacia. Le sue rovine stanno nel vicino territorio di Szeged, Csongrád County, Ungheria.- Castra Pelendava -
In Dacia.
- Castra di Pietroasele -
uno dei forti eretti da Costantino il Grande sulla riva nord del Danubio dopo la sua vittoria sui Goti nel 328. venne abbandonato nello stesso secolo. le sue rovine sono al centro di Pietroasele (Romania).- Castra di Pietroșani -
In Dacia.
- Castra di Ploiești -
Creato e abbandonato nel II secolo.
- Castra di Plosca -
In Dacia.
- Castra di Poiana -
In Galați County, nella parte occidentale della Moldavia,- Castra Pons Aluti -
In Dacia.
- Castra di Porceni -
Nella Dacia.
conosciuto anche come Castra di Molgrad. Nata come campo militare romano fondato nel 106 durante le guerre Daci di Traiano, divenne ben presto città e crebbe rapidamente attraverso il commercio con i nativi Daci. Divenne poi la capitale della provincia Dacia Porolissensis nel 124. Il sito archeologico è uno dei più grandi e meglio conservati della Romania.
Dista 8 km dalla moderna città di Zalău, nel villaggio di Moigrad-Porolissum, Comune di Mirsid, contea di Sălaj. Nella Dacia romana, nella parte occidentale, di fronte a Porolissum, sono stati scavati circa 4 km. di una muraglia molto simile al Vallo di Adriano.
in Dacia, a Turda, in Romania.
- Castra Praetoria Augusta -
In Dacia.
- Castra Praetorium (Copăceni) -
In Dacia.
- Castra Praetorium (Mehadia) -presso Mehadia, nome dal latino Ad Mediam oppure Ad Medium, in Romania.
- Castra di Racarii de Jos -
Nella Dacia.
- Castra di Razboieni-Cetate -
nella Dacia.
- Castra di Reci -
Nella Dacia.
- Castra Resculum -
In Dacia.
- Castra Romula -
vicino al territorio di malva, in Dacia.
- Castra Rupes -
In Dacia.
- Castra Rusidava -
In Dacia.
- Castra di Sanpaul (Harghita) -
In Dacia.
- Castra di Sfarleanca -
In Dacia.
- Castra di Samum -
Sorto sulle rive del fiume Someș, in Transilvania, Romania.- Castra di Saratemi -
In Dacia, nell'odierna città di Saratemi.
- Castra di Sighișoara -
Nella Dacia.
- Castra di Șinca Veche -
in Dacia.
- Castra di Slaveni -
In Dacia
- Castra di Stremț -
In Dacia.
- Castra di Surducu Mare -
In Dacia.
- Castra Sucidava -
In Moesia, venne abbandonata intorno al 600.
E' stato chiamato così dalla "cittadella del Tuhutum" del XVIII secolo. Le rovine dell'altopiano "Grădişte" mostrano che il Castra di Tihău era un forte romano di truppe ausiliarie, appartenente al settore nordoccidentale della Dacia. Molti reperimenti di materiali archeologici romani: ceramiche, piastrelle e mattoni, armi, utensili, oggetti diversi, bolli tegolari, monete, iscrizioni in pietra ecc.
confermano la natura, la collocazione cronologica, l'appartenenza e il ruolo militare-difensivo romano del "forte" che un tempo era stato eretto in questo luogo dalla confluenza di Almaş e del fiume Someş.
- Castra Tibiscum -
in Dacia, le sue rovine si trovano in Jupa, Caraş-Severin County, Romania.
- Castra di Titești -
Nella Dacia.
- Castra di Tarnaveni -
In Dacia.
- Castra Ulpia Traiana Sarmizegetusa -Capitale della dacia romana.
RESTI DEI PRINCIPIA DI BUCIUMI |
Gli scavi
I primi scavi, solo indagini informative, furono eseguiti nel 1958, all'interno del sito archeologico di Porolissum, con un ampio gruppo di ricercatori, guidati dal professore Mihail Macrea. Della sua commissione e dei modesti fondi forniti dal Museo di Zalău, iniziarono gli scavi ai castra che finirono nel 1958, a quello che potevano fare allora, per non essere ripresi. Invece gli scavi da Porolissum furono interrotti l'anno successivo, dopo ben 36 anni, le ricerche sono state riprese e proseguite, attraverso una collaborazione tra l'Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte di Cluj-Napoca e il Museo di Storia e Arte di Zalău.
Il castrum si trova su un altopiano chiamato dagli abitanti del villaggio "Grădişte" o "Cetate", posto a sinistra del fiume Someş, prima della sua confluenza con il fiume Almaş a circa 120 m sulla sinistra della strada Jibou-Dej. Dall'altopiano, il cui appezzamento apparteneva agli abitanti di Tihău (comune di Surduc), il castrum godeva di un'ampia vista costituendo un punto strategico nodale, ottimamente scelto sulla frontiera della Dacia Porolissensis (provincia del 124 d.c.), per bloccare eventuali attacchi esterni alla Dacia romana nord-occidentale.
- Castrum di Samum -
Fondato nel 106 sotto Traiano e abbandonato nel III sec. Conosciuto anche come Castra di Casei,
aveva una struttura in pietra di 165 m × 165 m.
Venne scavato nel:
1926–1929
1989
1995–2000
2004
ma ne rimangono pochi resti.
Vi stanziarono:
- la Legio I Britannica Milliaria Equitata,
- la Legio II Britannica Milliaria,
- la Legio I Falavia (alae)
- Castrum di Arcobara -
Era un forte nella provincia romana di Dacia nel II e III sec. d.c. Venne scavato e dissotterrato nel villaggio di Ilişua (comune di Uriu, Romania) nel 1978. Il forte in pietra aveva le dimensioni di 182x182 m (ha 3,3), la struttura in legno era invece di 14ox135 m (ha 1,8)
Il forte fu edificato dalla Ala I Tungrorum Frontoniana. Sul sito è stato scoperto un numero significativo di proiettili balistici: 27 proiettili in pietra con diametro compreso tra 7 e 13,5 cm e peso fino a 2 kg.
L'artiglieria era usata come difesa, probabilmente situata nelle torri del forte. Questi artefatti indicano la presenza di ballistari in questo forte.
Vi stazionarono:
Vi stanziarono:
- la Legio I Britannica Milliaria Equitata,
- la Legio II Britannica Milliaria,
- la Legio I Falavia (alae)
- Castrum di Arcobara -
Era un forte nella provincia romana di Dacia nel II e III sec. d.c. Venne scavato e dissotterrato nel villaggio di Ilişua (comune di Uriu, Romania) nel 1978. Il forte in pietra aveva le dimensioni di 182x182 m (ha 3,3), la struttura in legno era invece di 14ox135 m (ha 1,8)
Il forte fu edificato dalla Ala I Tungrorum Frontoniana. Sul sito è stato scoperto un numero significativo di proiettili balistici: 27 proiettili in pietra con diametro compreso tra 7 e 13,5 cm e peso fino a 2 kg.
L'artiglieria era usata come difesa, probabilmente situata nelle torri del forte. Questi artefatti indicano la presenza di ballistari in questo forte.
- delle vessillazioni della Legio XIII Gemina
- la coorte II Britannica
- l'ala I Tungrorum Frontoniana
- Castrum di Livezile -
- Castrum di Livezile -
Era situato nella parte nord del moderno comune di Livezile nella regione storica della Transilvania, in Romania. Il forte fu eretto e circondato da un fossato nel II sec. d.c.. Il castrum fu abbandonato nel III sec. e le sue rovine sono ancora visibili. Le proporzioni del castrum in legno e terra erano di 166x120 m (ha 2)
Fu edificato nel II sec. d.c..La ricerca archeologica ha anche identificato il vicus vicino. I castra e il vicino insediamento furono entrambi abbandonati nel III secolo d.c. Le rovine del forte si trovano a Orheiu Bistritei (comune di Cetate, Romania).
ESEMPIO DELLE TERME DI UN CASTRUM (INGRANDIBILE) |
- I Alpinorum (Cohorte della Pannonia Inferiore)
- come alae, la I Illyricorum (vexillatio equitum Illyricorum basato in Dacia all'inizio del II sec. e gli equites promoti)
- Castrum di Brâncovenești -
venne fondato nel II sec. e perdurò per il III sec. d.c. Venne costruito su un'alta terrazza sopra il fiume Mures, vicino all'attuale castello. Accanto a questo castrum romano c'era un insediamento romano dove veniva arruolata la popolazione che serviva come esercito.
Secondo una recente ricerca la fortificazione aveva abbastanza spazio per un esercito di diverse centinaia di soldati per fermare l'invasione dei barbari e per informare le legioni all'interno del paese sulla situazione del forte.
Per iniziativa reale fu costruita nel XIII secolo una fortezza con fossati dalle rovine della fortificazione romana, che nel 1228 fu completata, perché da questo periodo arriva la prima menzione scritta della fortezza sotto forma di un diploma reale. Si suppone che questa fortezza fu distrutta dalla grande invasione mongola del 1242.
BIBLIO
- Traiano - Storia e Archeologia - L'Erma di Bretschneider - 2010 -
- A cura di Grigore Arbore Popescu - Traiano ai confini dell'impero - Milano - 1998 -
- G. Cascarino - L'esercito romano. Armamento e organizzazione - Vol. I - Da Augusto ai Severi -
- Rimini - 2008 -
- D.B. Campbell - Roman legionary fortresses 27 BC - AD 378 - Oxford - 2006 -
1 comment:
Sono stato a porolissum e penso che gli scavi fatti finora siano stati superficiali. Ritengo che con l'uso dei georadar si potrebbe trovare ben altro.
Pavel
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