AUGUSTA RAURICA (Svizzera)


Augusta Raurica è un grande sito archeologico romano in Svizzera, nel semicantone di Basilea Campagna. Locato a 20 km ad est di Basilea, corrisponde alla moderna Augst (Augusta) ed è la più antica colonia romana sul Reno di cui si abbia notizia. La colonia romana era una comunità autonoma, posta in un territorio conquistato da Roma in cui si erano stanziati dei cittadini romani, legata da vincoli di eterna alleanza e fedeltà con la madrepatria.

Augusta Raurica venne fondata attorno al 44 a.c. dal luogotenente di Giulio Cesare, Lucio Munazio Planco, in un'area occupata da una locale tribù gallica, i Raurici, un piccolo popolo molto battagliero e feroce, confinante con gli Elvezi e i Sequani e che era stanziato presso Basilea. Nel 52 a.c. questo popolo fece parte, con gli Elvezi, dei popoli ribelli al proconsole Gaio Giulio Cesare.

AUGUSTA RAURICA

LUCIO MUNAZIO PLANCO

In una lapide dedicatoria posta sulla porta del Mausoleo di Munazio in Gaeta si legge:

« Lucio Munazio Planco,
figlio di Lucio, nipote di Lucio, pronipote di Lucio, 
console, censore, comandante militare vittorioso per due volte, 
uno dei Septemviri epulones, 
trionfatore dei Reti, 
costruì col suo bottino il Tempio di Saturno, 
divise i campi in Italia a Benevento, 
fondò in Gallia le colonie di Lugdunum e Raurica »


Il tempio di Saturno, già esistente nel Foro Romano, fu in effetti totalmente riedificato dal 42 a.c. ad opera del console Lucio Munazio Planco, con il bottino del suo trionfo sulla popolazione alpina dei Reti, o secondo altre fonti, col bottino di guerra preso in Siria.

Fu legatus al seguito di Gaio Giulio Cesare nella conquista delle Gallie e lo seguì pure durante la Guerra civile, attraversando al suo fianco il fiume Rubicone.
Nel 46 Giulio Cesare, ormai Dittatore a vita lo nomina praefectus urbi. e nel 45 gli conferisce il governo della Gallia.

Subito dopo l'assassinio di Giulio Cesare, Munazio giura fedeltà alla Repubblica e nel 43 fonda la colonia di Lugdunum (Lione) in Gallia, tracciarne i confini con un aratro. Poi fonda Augusta Raurica, e  Cularo nelle Alpi francesi (Grenoble).


Quando i Triumviri Ottaviano, Antonio ed Lepido prendono il potere  Munazio Planco si schiera dalla loro parte e dopo la vittoria di Filippi gli viene affidato il compito di espropriare le terre di Benevento per darle in premio ai reduci. Nel 36 affianca Marco Antonio nella disastrosa campagna contro i Parti, ma gli viene affidato l'incarico di Governatore della Siria.

In seguito Munazio Planco riferisce a Ottaviano che Marco Antonio era diventato succube di Cleopatra consegnandogli il suo testamento in favore della regina. Così il Senato Romano autorizza Ottaviano a muovere guerra contro Marco Antonio, terminata con la vittoria di Ottaviano ad Azio nel 31 a.c.

Nel 27 a.c.  Lucio Munazio Planco propone il titolo di Augustus per Ottaviano. Purtroppo afflitto da mali e stanco di sopportarli, si uccide. Questa la vita del fondatore di Augusta Raurica.

IL TEATRO E I RESTI DEL TEMPIO

AUGUSTA

Augusta Raurica, proprio grazie alla conquista romana, nei primi due secoli d.c. divenne una città ricca e prosperosa, con fiorenti commerci a est e a ovest, e assurse perfino a capitale della locale provincia romana con una popolazione di circa ventimila abitanti.

Gli Alemanni, un'alleanza di tribù germaniche stanziate attorno alla parte superiore del fiume Meno (a sud-ovest della Germania). unitamente a un terremoto, distrussero la città attorno al 260. 

Durante il tardo impero venne in piccola parte ricostruita, ma perse di importanza a favore della vicina Basilea, e gli abitanti superstiti si posero sotto la protezione del vicino Castrum Rauracense, un grande forte romano sito nella vicina Kaiseraugst.

Qui risiedevano diverse unità ausiliarie romane, a causa dell'abbandono del limes germanico-retico da parte dell'imperatore Gallieno (218 - 268) e fu qui che venne recuperato il famoso tesoro di epoca romana.
Il nome latino del forte era "Castrum Rauracense e costituì un importante posto militare a difesa del Limes tardoimperiale. Purtroppo durante il medioevo, molte delle pietre dei sito vennero riciclate in nuove costruzioni. La sede vescovile peraltro venne trasferita a Basilea.



GLI SCAVI
Durante gli scavi archeologici sono emersi:
- templi,
- taverne,
- edifici pubblici,
- un Foro,
- le terme
- il più grande teatro romano a nord delle Alpi con diecimila posti, recentemente restaurato ed utilizzato per diversi spettacoli.

Il sito è dotato di un piccolo museo che ospita i principali reperti provenienti da Augusta Raurica, con all'esterno altre sale espositive e oltre venti punti di osservazione a cielo aperto. Il più importante pezzo in esposizione è il tesoro di argenteria di Kaiseraugst, così chiamato dal vicino villaggio del Cantone Argovia dove fu ritrovato.

IL TESORO DI KAISERAUGT

IL TESORO DI KAISERAUGT

Ogni anno, nell'ultimo fine settimana di agosto, il sito ospita un importante festival dedicato alla civiltà romana. A questo proposito ricordiamo il rinvenimento di un importantissimo ripostiglio di argenterie tardoimperiali rinvenuto negli anni sessanta in Svizzera.  Il tesoro di argenteria di Kaiseraugt (che significa "Imperatore Augusto"), rinvenuto casualmente nel 1961-62, comprende 260 oggetti per un peso complessivo di 58 kg. 

Fu solo grazie alla 'testardaggine' di un ragazzino e di un suo insegnate di scuola primaria che il tesoro, finito in gran parte dentro i materiali di risulta di uno scavo per le fondamenta di un edificio, si salvò dalla dispersione (una parte, infatti, era già stata 'prelevata' e fu rintracciata con fatica, forse mancano tutt'ora alcuni pezzi).

Il tesoro venne sepolto durante il regno dell'imperatore Magenzio (350 - 353) probabilmente quando gli Alamanni stavano attaccando la città. Si tratta di un complesso straordinario di oggetti, monete, lingotti e piatti di argento, alcuni donati dall'imperatore, per cui i proprietario doveva essere o un alto ufficiale o un importante funzionario. Uno dei piatti porta, un caso quasi unico, il nome dell'artefice, Paisylypos di Tessalonica. Il tesoro, esposto con cura e competenza, da solo vale la visita del museo.


Già ai tempi della scoperta si ipotizzava che qualcuno fosse riuscito a impossessarsi di alcuni degli oggetti sparsi nell'area del castrum dalla ruspa intenta a sistemare il terreno. La restituzione dovrebbe essere avvenuta nel 1995 e nel 2003 venne pubblicato lo studio da parte di Guggisberg-Kaufmann.

L'unico testo disponibile sembrerebbe un estratto del Journal of Roman Archaeology, a nome di Alan Cameron, dal titolo: "More pieces from Kaiseraugst treasure and the issue of imperial and senatorial largitio plate".

Ad Augusta Raurica, nel più grande parco archeologico della Svizzera aspettano di essere scoperte oltre trenta attrazioni, come la suggestiva casa romana, lo straordinario parco zoologico romano e il più importante tesoro di argenteria del periodo tardo-antico esposto all'interno del museo. 

Interessante soprattutto la preziosa argenteria da tavola: bicchieri, posate, ciotole, vassoi di raffinata decorazione e grandissimi piatti da portata.

Le rovine sparse per la cittadina pur non essendo particolarmente degne di nota servono egregiamente a comprendere il posizionamento logistico della città romana sulle rive del Reno.

Particolarmente
interessante il percorso nella Cloaca e pure l'antica casa romana dove sono allestiti dei diorami per meglio intendere la vita dell'epoca.

Di fronte si trova il teatro, l più noto monumento di Augusta Raurica, imponente e ben ricostruito e le rovine di due templi che purtroppo hanno conservato ben poco. Il teatro è riaperto al pubblico dopo oltre dieci anni di opere di conservazione.


BIBLIO

- Giulio Cesare - De bello Gallico - Lib. I -
- W. Drack, R. Fellmann - Die Römer in der Schweiz - 1988 -
- U. Im Hof - Mythos Schweiz - 1991 -
- Peter Connolly - The Roman Fort - Oxford University Press - 1991 -




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