RICOSTRUZIONE DELLA VILLA MARITTIMA |
La Villa Romana di Minori (Salerno) è il sito archeologico di una villa romana del I secolo d.c. situata nel comune di Minori, in Campania. Si presume sia stata eretta fra il 30 e il 60 d.c., e se ne ignora il nome del proprietario che di certo fu però benestante e raffinato.
Nei tempi antichi dell'impero la costiera amalfitana, per il famoso fenomeno del bradisismo, era più arretrata di oggi, cosicché dalla spiaggia era possibile raggiungere direttamente l’ingresso delle villa che giace in una baia della Costiera Amalfitana, nel punto in cui il fiume, Regina Minor, sfocia nel mare ed ha la notevolissima estensione di ben 2500 mq.
RICOSTRUZIONE DEL COMPLESSO |
PIANTA DELLA VILLA (INGRANDIBILE) |
Intorno a questa sala che si affacciava sul viridarium, come tutto il piano inferiore, si sviluppava la villa. Al centro del grande giardino, circondato da un porticato, si trovava la natatio di circa 12 metri per 7 che oggi, invece, risulta collocata a ridosso di un grande muro sul quale si elevano i palazzi moderni, occupando l’area che, originariamente, era destinata all’altra metà del viridarium e dell’edificio della villa.
I RESTI |
GLI SCAVI
La prima scoperta si ebbe nel 1932 per un crollo durante la ristrutturazione di alcune case dove si evidenziò una camera sotterranea, appartenente a una villa romana.
IERI ED OGGI |
Nel 1956, durante la costruzione di un albergo, sono state scoperte nuove aree della villa decorate da dipinti che si conservano oggi nel museo collegato alla villa.
La struttura residenziale è visibile solo sul lato più vicino al mare, poiché molte parti dell'edificio sono stati riutilizzate come cantine (sig!) da nuovi lotti abitativi sorti sul sito della villa, visto che volte contano più i palazzinari che non i siti archeologici.
A metà degli anni 1990 è iniziato il restauro dei mosaici che ornavano il triclinio. Sulla terrazza, corrispondente al piano superiore, è l'annesso antiquarium che espone reperti di età romana provenienti da altre ville della zona.
Edificata nei primi anni del I secolo d.c., come testimoniato dalle 111 decorazioni in stile degli ambienti, la villa, durante la sua vita ebbe diversi restauri e rimaneggiamenti.
Gli archi della villa, non erano spoglie, ma ancora oggi rivelano i colori romani: dal rosso delle semicolonne al giallo e l’azzurro delle murature, fino al nero degli zoccoli dei pilastri dove si trovavano le aiuole fiorite.
Oggi ci rimane solo la zona marittima della villa, quindi uno spazio aperto, l’intero complesso infatti era caratterizzato da terrazze coperte.
La villa, formata da più livelli, era distinta dalla presenza di una scala coperta con volta a botte. Da qui si accedeva a un vestibolo che conduceva alle tre camere situate al piano terra, tutte affacciavano nel peristilio ed erano coperte con volta a botte.
A nord di questi locali sono poste altre due sale, divise da tramezzi e coperte sempre da volta a botte. Sullo stesso livello del terreno si estende anche un salone che ha restituito decorazioni di notevole pregio.
Ed ecco la ricostruzione della villa di Minori, praticamente un'isola sull'acqua del mare, legata alla terra da due strisce sottili, per cui aveva possibilità di essere raggiunta tanto via mare che via terra.
Tutt'intorno presentava un lungo colonnato che riparava dal sole rinfrescando al casa e consentendo di ammirare il paesaggio mozzafiato della costiera amalfitana.
Lo spoglio e il vandalismo ci hanno privato dei resti di questo capolavoro, di cui sono stati demoliti anche i mattoni in secoli di caccia alle streghe dei magnifici resti romani designati come diabolici in quanto pagani.
Al centro della villa si trova un ninfeo, caratterizzato da una copertura a volta e chiuso da quattro mura. Le sue raffinate decorazioni e tecniche architettoniche lo rendono l’ambiente più importante e conosciuto del complesso. La parete posta di fronte all’ingresso accoglie degli zampilli d’acqua che si trasformavano in elementi decorativi e architettonici.
Infatti l’acqua, scendendo dall’alto, formava diverse cascatelle che defluivano in scarichi laterali, per il piacere della vista e dell'udito per il suono leggero del gorgoglio dell'acqua.
Questo era il ninfeo della villa con preziosi mosaici sui pavimenti e decorazioni pittoriche sulle pareti che riproducevano scene venatorie, evidentemente il dominus era un appassionato di caccia, oltre a figure fitomorfe, secondo quel famoso III stile che sarà chiamato dai posteri cinquecenteschi le "Grottesche".
Ma non manca una suggestiva scena marina. Le decorazioni del III stile, si datano dal 30 d.c. al 50 d.c.
LE TERME |
Esso era infatti indispensabile per l’impianto termale, la natatio (piscina) del viridarium (giardino interno), i ninfei e la grande vasca della facciata, come pure il ninfeo della sala triclinare per i banchetti.
Al piano inferiore è situato un esteso giardino al cui centro di questo giardino è situata una vasca posta in asse con il ninfeo.
Una parte del peristilio del giardino era collocata presso il mare con nicchie laterali, forse occupate da statue o da giochi d’acqua e forse, lì vicino erano collocate alcune vasche per l’itticoltura.
LE VASCHE DELLE TERME |
Oggi quanto resta dell’antica villa romana si trova nel centro della città di Minori, sviluppata intorno e dentro le strutture edilizie di età romana riutilizzate come magazzini, cantine e stalle note come grotte al pari di molti edifici dell’antichità.
Recenti scavi hanno tuttavia messo in luce altri ambienti, precisamente un tablinium, un calidarium, e una sala forse dedicata alle arti. Nel 2012 la villa risulta chiusa per restauri e si spera in una riapertura a breve. Apertura a tutt'oggi inesistente.
BIBLIO
- C. Bencivenga, L. Ferguson, L. Melillo - Research on Roman villa in Minori - in Annals of the Oriental Institute of Naples - Archaeology and Ancient History - 1979 -
- S. De Caro, A. Greek - Campania - Bari - 1981 -
- M. Romito - materials Antiquarium of Minor (Part I), in "Apollo", VI, 1985–1988 -
- Villa Maritime Minor triclinium-nymph - The restoration of the mosaics - Naples-Salerno - 1999 -
- M. Naples - Minor - in Encyclopedia of Ancient Art - V -
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