AQUA ALSIETINA |
costruito nel 2 a.c. da Augusto raccogliendo le acque del lago di Martignano, il "lacus Alsietinus", un piccolo bacino nei pressi del lago di Bracciano, al XIV° miglio della Via Claudia. Da qui l'acquedotto si dirigeva a sud verso l’antica statio romana di Careiae (Galeria), sulla Via Clodia, passava a destra della Porta Aurelia attraverso la Gola di villa Spada e Villa Sciarra, presso Careiae e dal lago Sabatius giungendo poi a S. Cosimato in Trastevere dove si trovava la naumachia.
PERCORSO DELL'ACQUEDOTTO (INGRANDIBILE) |
L'affermazione di Frontinus che l'acquedotto si trovasse al livello più basso di tutti (Frontinus, de aquis I.4, 11, 18, 22; II.71, 85; Not. app.; Pol. Silv. 545, 546) andrebbe verificata. Una parte del suo canale è stata recentemente scoperta a sud di quello dell'Aqua Traiana, e ad un livello notevolmente inferiore (Mem. Am. Acad. VI.137-146). Aveva una portata di sole 392 quinariae, pari a 188 litri al secondo, cioè 16.228 mc al giorno): di queste, 254 erano riservate all'uso dell'imperatore e le restanti 138 venivano concesse in uso ai privati.
L'identificazione del suo canale e del suo castellum terminale con i resti descritti da Bartoli, Mem. 58, ap. Fea, Misc. I.237 (per i quali vedi HJ 640, 651, 651, 652-p21655), che giaceva molto più a nord, sotto la quercia del Tasso, devono quindi essere abbandonati. L'acquedotto è citato in un'iscrizione di Augusto (CIL VI.31566 = XI.3772a; cfr. NS 1887, 182), che menziona formam Mentis attributam attributam rivo Aquae Augustae quae quae pervenit in nemus Caesarum. Vedi Jord. I.1.472; LA 342-344; LR 53; LF 33; YW 1926-7, 104; e cfr. Naumachia Augusti.
PIRANESI - AVANZO DELL'ACQUEDOTTO ALSIETINO |
«Avanzo del Condotto dell'Acqua Alsietina. A. Speco del condotto fabbricato di opera incerta, ed investito sì nell'interno di opera reticolata. B. Intonacatura dell'opera reticolata nell'interno dello speco, composta di testacei pesti. C. Lastrico composto di testacei contusi».
Nella seconda incisione vi è l’ubicazione del «Sito dov’era la Naumachia d’Augusto». Difatti così spiega ancora Frontino:
Nella seconda incisione vi è l’ubicazione del «Sito dov’era la Naumachia d’Augusto». Difatti così spiega ancora Frontino:
«Probabilmente quando Augusto cominciò la costruzione della Naumachia, per non togliere nulla alle altre adduzioni potabili, canalizzò questa in condotti speciali»
(Frontino S.G., op. cit., p. 35, XI).
In effetti l'imperatore fu sempre molto attento alle necessità del suo popolo che di rimando lo amò tanto e molto a lungo, anche nel suo per secoli e secoli.
PERCORSO DELL'ACQUEDOTTO A ROMA ATTRAVERSO TRASTEVERE FINO ALLA NAUMACHIA |
RICOSTRUZIONE DELLA NAUMACHIA DI AUGUSTO |
Il percorso, interamente sotterraneo tranne un tratto di circa 500 metri su arcate, era lungo 22,172 miglia romane, cioè quasi 33 km, di cui si conosce solo il tratto iniziale di circa 200 m, corrispondente al cunicolo, scavato nella roccia di tufo, da cui l'acquedotto riceveva l'acqua del lago. Per il resto è solo possibile avanzare ipotesi e congetture in base alla lunghezza e alle caratteristiche del territorio.
PORTA DI GALERIA ANTICA |
Non essendo potabile non necessitava di un bacino di decantazione, le cosiddette piscinae limariae per la depurazione delle acque potabili. Nel 109 l'imperatore Traiano restaurò l'acquedotto lasciandone solo una parte originaria
La Naumachia restò in uso fino al III secolo, quando venne abbandonata un po' per il decadimento degli spettacoli voluti dalla nuova religione cristiana, ma pure per un rilevante abbassamento del livello del lacus Alsietinus (circa 30 m), che lasciò in secco il canale di alimentazione. L'abbassamento del lago di Martignano fu dovuto a cause del tutto naturali, come anche il successivo progressivo rialzamento, e attualmente il livello del lago si trova a circa 12 m al disotto del livello di epoca augustea.
LA DISCENDERIA
Gli speleologi del Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio, a seguito di un’accurata indagine topografica della zona sono riusciti ad individuare la discenderia descritta dal Nibby: “Entrando nell’oliveto già de’ Valdambrini scoprii il cunicolo ricercato… è tagliato nel tufo come un piano inclinato che ha 150 piedi di lunghezza e 70 di profondità perpendicolare… è rivestito di opera signina finissima…”.
LA DISCENDERIA |
A seguito dell’esplorazione è stata realizzata la documentazione fotografica e grafica comprensiva di piante e sezioni in dettaglio degli ipogei rinvenuti identificati dal Nibby nel 1826. Le indagini speleologiche oggetto della ricerca saranno pubblicate sul Bollettino dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie 2016."
Hanno partecipato alle ricerche Fabrizio Marincola, Leonardo Di Blasi, Cristiano Ranieri, Giorgio Pintus, Elena Besana e Giorgio Filippi.
( Cristiano Ranieri 17 novembre 2015)
BIBLIO
- R. Taylor - Torrent or trickle ? The Aqua Alsietina, the Naumachia Augusti, and the Transtiberim, American Journal of Archaeology -
BIBLIO
- R. Taylor - Torrent or trickle ? The Aqua Alsietina, the Naumachia Augusti, and the Transtiberim, American Journal of Archaeology -
- Nibby A. 1837, Analisi storico topografica antiquaria della carta dei dintorni di Roma.
- Ashby T. 1931, The aqueducts of ancient Rome.
K. M. Coleman - Launching into history: aquatic displays in the Early Empire - Journal of Roman Studies - 1993 -
- Ashby T. 1931, The aqueducts of ancient Rome.
K. M. Coleman - Launching into history: aquatic displays in the Early Empire - Journal of Roman Studies - 1993 -
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