LEGIO XV APOLLINARIS


Legioni con l'ordinale XV sono ricordate al servizio di Gaio Giulio Cesare durante la conquista della Gallia. La Legio XV Apollinaris viene infatti a volte confusa con altre due legioni: la legione XV di Giulio Cesare che condusse nel North Africa nel 49 a.c., e un'altra unità presente alla Battaglia di Filippi a fianco del II Triunvirato e poi spedita in oriente.

La 15 Apollinaris viene istituita da Augusto che è particolarmente fedele al Dio Apollo con cui un po' si identifica. Fece scandalo a Roma una cena in cui Augusto fece travestire i commensali da divinità e in cui egli personificò il Dio Apollo. L'Apollinaris avrà infatti sul vessillo l'immagine di Apollo, ma pure della cetra o di un grifone.

Dunque Ottaviano viene a sapere che suo zio Cesare è assassinato alle Idi di Marzo del 44 a.c., e immediatamente torna sul suolo italico. Sbarca a Brindisi, dove riceve l'omaggio dalle legioni di Cesare lì acquartierate in attesa della spedizione che il dittatore aveva organizzato in Oriente. Ottaviano si impossessa allora, senza che nessuno si opponga, dei circa 700 milioni di sesterzi destinati alla guerra contro i Parti, che utilizza per pagare i soldati e i veterani di Cesare stanziati in Campania, e crea nuove legioni.

40 a.c. - Tra queste nuove legioni c'è la XV Apollinaris sembra sia stata formata nel 41 o nel 40 a.c. da Ottaviano, per combattere Sesto Pompeo, che teneva la Sicilia minacciando la fornitura di grano per la città di Roma: «La guerra di Sicilia fu una delle prime che [Ottaviano] cominciò, ma venne trascinata per lungo tempo, poiché fu interrotta più volte, sia per ricostituire le sue flotte che erano state distrutte dalle tempeste in due circostanze, nel bel mezzo dell'estate; sia perché, essendo stati interrotti i rifornimenti di grano alla città di Roma fu costretto a chiedere la pace, su insistenza del popolo, visto che la fame andava aggravandosi
(Svetonio, Augustus, 16)

- 36 a.c. - Quando Pompeo fu sconfitto, la XV probabilmente fu inviata all'Illirico. 

IL VESSILLO
- 35 - 33 a.c. -  Ottaviano combattè vittoriosamente nell'Illirico nel 35-33 a.c., e sicuramente partecipò la XV Apollinaris. Più tardi, tra lui e il suo collega Marco Antonio iniziò una guerra, che culminò nella battaglia navale di Azio (31 a.c.), dove Ottaviano sconfisse il suo avversario e divenne l'imperatore Augusto.

- 29 - 19 a.c. - Sicuramente la Apollinaris partecipò quindi alle Guerre Cantabriche, condotte da Ottaviano Augusto e da Marco Vipsanio Agrippa per un decennio, portando alla definitiva sottomissione di Cantabri ed Asturi e dei rispettivi territori. 

- 6 a.c. - Dopo la battaglia di Azio, i veterani si stabilirono ad Ateste, e la XV fu inviata all'Illirico, dove rimase fino al 6 a.c., quando partecipò all'inizio della campagna di Tiberio Claudio Nerone contro i Marcomanni, ostacolata da una rivolta dalmato-pannonica in Pannonia.
La rivolta  bloccò l'avanzata romana verso il cuore della Boemia dove si trovava il regno dei Marcomanni.

14 - 15 d.c. - La Apollinaris vide molti combattimenti nella repressione della rivolta. Secondo lo storico Balduin Saria, questa legione eresse un campo sul sito della Colonia Iulia Aemona, che fu istituito come campo nel 14 o 15 d.c., dopo che la legione partì per Carnuntum.

Durante il rimpasto delle forze romane dopo il disastro nella foresta di Teutoburg ( settembre 9 d.c.), la legione fu trasferita a Lubiana e/o Vindobona (attuale Vienna) in Pannonia. Quando Augusto morì nel 14 d.c., la sua città di guarnigione era probabilmente già a Carnuntum (a valle di Vienna). Quando i soldati arrivarono per la prima volta, questa era ancora un centro tribale; la legione ne fece una città fiorente e completamente romanizzata. Qui la legione rimase per qualche tempo.

- 43 - 50 d.c. - Al termine della rivolta dalmato-pannonica (14), la legione venne trasferita ad Emona fino al 43 (quando divenne colonia Iulia Claudia) e poi a Siscia, dove stazionò tra il 43 e il 50.

50 - 63 d.c. - Nel 50 venne trasferita a Carnuntum, un accampamento di 17 ettari, in seguito alla crisi interna del regno marcomanno di Vannio come ci informa Tacito; qui rimase stanziata almeno fino al 63.

TITUS CALIDIUS DELLA XV
- 61 - 62 d.c. - L'Apollinare venne poi inviata in Siria e forse in Armenia da Nerone nel 61 d.c. o 62 d.c., nei territori appena conquistati dai Parti. Dopo la conclusione della guerra con la Parthia, la legione fu inviata ad Alessandria ma ben presto si trovò impegnata nei feroci combattimenti della Prima Rivolta ebraica, conquistando le città di Jotapata e Gamla. 

Fu proprio la XV Apollinaris che catturò il generale ebreo Giuseppe Flavio,  che divenne schiavo di Roma per diventare poi famoso come storico. Durante questo periodo la legione fu comandata da Tito, che sarebbe poi diventato imperatore.

- 63 d.c.  -   La legione venne trasferita per pochi anni in Oriente tra il 63 ed il 70, dove partecipò inizialmente alle campagne contro i Parti di Gneo Domizio Corbulone (5 - 67),  

- 64 al 67 - La XV soggiornò ad Alessandria d'Egitto.

- 68-69 - la guerra si fermò perché Vespasiano fu riconosciuto come imperatore. Egli regnerà fino al 79 d.c. La XV combattè in Giudea nella I guerra giudaica contro gli Ebrei sotto Vespasiano e Tito (che ne fu comandante). I suoi accampamenti devono essere stati prima ad Antiochia. 

- 70 d.c. - La legio venne accampata a Gerusalemme. Tito riprese la guerra nel 70 d.c. e catturò Gerusalemme. Vi sarebbero anche iscrizioni di una sua permanenza (almeno di sue vexillationes) in Galatia (oggi Turchia), ad Ancyra (oggi Ankara). In questi anni di assenza dal fronte danubiano venne rimpiazzata a Carnuntum dalla X Gemina, ma la XV Apollinaris tornò a Carnuntum alla fine della guerra giudaica. L'inverno del 70/71 d.c. fu trascorso a Zeugma sull'Eufrate

- 71 d.c. - L'Apollinaris tornò in Pannonia a Carnuntum agli inizi del 71. Sulla via del ritorno a casa furono aggiunte le reclute dalla Cappadocia. Quando i soldati arrivarono a Carnuntum, ricostruirono la loro fortezza.

- 86 d.c. - Sottounità di Legio XV Apollinaris parteciparono alle guerre daciche degli imperatori Domiziano e Traiano. I Daci avevano invaso l'impero romano nell'86 d.c. e sconfitto le legioni che avrebbero dovuto difendere la Mesia. 

- 88 d.c. - Nell'88 d.c. un grande gruppo di soldati romani invase la Dacia e il generale Tettio sconfisse il suo re Decebalo a Tapae; la XV Apollinaris era una delle nove legioni coinvolte.

- 89 - 97 d.c. - Sotto Domiziano la XV combatté lungo il confine danubiano nel Bellum Suebicum et Sarmaticum degli anni 89-97. 

- 95 - 97 d.c. - La XV Apollinaris stazionò a Vindobona, in un accampamento di ettari 18,5.

- 114 - 117 d.c. - Nel 114 d.c., quando Traiano mosse guerra contro i Parti, la Legio XV Apollinaris fu inviatq ad est e combatté in Mesopotamia, dove Traiano volle conquistare l'Impero Partico. Per rendere la legione più potente, una sottounità della Legio XXX Ulpia Victrix fu aggiunta alla legione imperiale. Dopo aver conseguito molti successi come la conquista dell'Armenia, le regioni conquistate si ribellarono e Traiano si ammalò e morì.

117 - 118 d.c.Mesopotamia, Assiria e Armenia si ribellarono cacciando i romani e Adriano, succeduto a Traiano, riportò l'impero ai vecchi confini. Una piccola vexillatio della XV fu inviata anche in Egitto presso le miniere di porfido del Mons Claudianus al tempo di Traiano. In effetti le legioni avevano a volte non solo un ruolo di operai edilizi ma anche di operai delle miniere. Nella nuova riorganizzazione orientale operata da Adriano la Apollinaris venne stanziata definitivamente a Satala in Cappadocia.
Delle sue vessillazioni invece vennero stazionate perennemente a Trapezus ed Ancyra.

- 134 d.c. - Gli Alani, una tribù proveniente dalle steppe del Kazakistan, minacciarono l'impero romano. Il governatore della Cappadocia, Arriano di Nicomedia, prese in campo la Legio XV Apollinaris e la Legio XII Fulminata e sconfisse gli invasori prima che potessero diventare pericolosi.

- 161-166 d.c. - Partecipò alle campagne partiche di Lucio Vero contro i Parti; alcune vexillationes della XV Apollinaris furono stanziate come guarnigione di Artaxata, la capitale dell'Armenia appena conquistata, (a sud dell'odierna Erevan).

170 - 172 d.c. - Marco Aurelio utilizzò alcune sue vexillationes lungo il fronte dacico-sarmatico nelle guerre marcomanniche sotto il comando di Marco Claudio Frontone e nelle guerre contro i Mauri che avevano infestato le coste della Spagna romana. 

LAPIDE DI UN VETERANO DELLA XV APOLLINARIS
- 175 d.c. - Dopo la vittoria, la XV legione tornò a Satala, dove era ancora presidiata nel 175 d.c. quando il generale Avidio Cassio si ribellò contro l'imperatore Marco Aurelio. Per la fedeltà dimostrata all'imperatore al tentativo di usurpazione di Gaio Avidio Cassio, l'imperatore le attribuì l'appellativo "Costans Pia Fidelis", con relative remunerazioni e premi.

- 194 - 198 d.c. - La XV Apollinare era ancora a Satala alla fine del II secolo e deve aver preso parte alle campagne partigiane dell'imperatore Lucio Settimio Severo (194 d.c. e 197-198 d.c.), che culminarono nel sacco della capitale partigiana Ctesifonte.

- 217 d.c. - Si suppone che la XV abbia preso parte alle spedizioni del III secolo, come quella guidata dal figlio di Severo Caracalla (217 d.c.) e la guerra di Severo Alessandro contro il nuovo impero persiano sasanide.

- V secolo d.c. - La storia della legione dopo questo punto diventa meno chiara. L'unica cosa che sappiamo per certo è che era ancora a Satala e Ancyra in Cappadocia, secondo la Notitia dignitatum all'inizio del V secolo, ed era sotto il comando del Dux Armeniae, comandante di truppe limitanee di un settore del limes romano orientale, nella diocesi pontica (settore amministrativo laico) dai tempi di Costantino I (274-337). 
Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum, il Magister Militum Praesentalis II, l'equivalente romano del Generale in quanto comandante supremo dell'esercito. Queste le ultime notizie della XV Apollinaris.


BIBLIO

- Tacito - Annales -
- G.Webster - The Roman Imperial Army - in the I-II Centuries AD - Oklahoma - 1998 -
- J. Bennett - The cappadocian frontier: from the Julio-Claudians to Hadrian - in 18th International Congress of Roman Frontier Studies - a cura di P. Freeman, J. Bennett, Z. T. Fiema e B. Hoffmann - Oxford - 2002 -
- J. Fitz - Le province danubiane - in Storia dei Greci e dei Romani - vol.16 - I principi di Roma. Da Augusto ad Alessandro Severo - Milano - 2008 -

1 commento:

  1. Una stele romana della famiglia Barbio (famiglia attiva nel Regio Venetia et Istria - da cui in età alto-medievale deriva la famiglia veneta Barban)cita un Titus Barbio Quintus (Per Aulo Barbius Gratus, figlio di Aulo, Grato Velina, che morì a 75 anni, e per Cominia Pupa, figlia di Tito, che morì a 70 anni, e per Tito Barbius Quintus, figlio di Aulo, soldato della quindicesima legione Apollinare, morto a 25 anni; sono sepolti qui. Aulo Barbius Adiutor, Lucius Barbius Iustus, Caius Barbius Aptus, Barbia Tertia, Barbia Hospita, Barbia Satulla e Barbia Lucia, i loro figli e figlie, costruirono questo pro pietate - Museo di Linz); della stessa famiglia (e forse militante alla XV anch'egli)appartiene anche il centurione che pose una stele presso un ponte sull'Isonzo (Aquileia - museo, la lapide cita: Aesontio
    sacr(um)
    L(ucius) Barbius Montan(us)
    p(rimus) p(ilus)
    v(otum) s(olvit) l(ibens) m(erito)

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