LEGIO XXII PRIMIGENIA




ISCRIZIONE FUNERARIA DI TITO PONZIO SABINO A FERENTINO (LAZIO)

"Tito Ponzio Sabino, figlio di Tito, ascritto alla tribù Palatina, prefetto della I coorte di cavalleria di Pannoni e Dalmati con cittadinanza romana, tribuno militare della VI legione Ferrata,
insignito di decorazioni militari dal divino Traiano nella spedizione partica, e precisamente di un "hasta pura", di un "vexillum" e di una "corona muralis".
centurione della XXII legione primigenia,
centurione della XIII legione gemina,
primipilo della III legione augusta,
comandante di tre distaccamenti di mille uomini della VII legione gemina, della VIII legione augusta e della XXII primigenia al tempo della spedizione in Britannia, tribuno della III coorte dei vigili, della XIV coorte urbana, della II coorte pretoria, primipilo per la seconda volta, procuratore della provincia Narbonense, quatorviro giurisdicente, quinquennale, flamine, patrono del municipio."

- La Legio XXII Primigenia venne fondata nel 39 d.c. dall'imperatore Caligola (12 - 41) che la dedicò alla Dea Fortuna Primigenia (che aveva uno splendido tempio a Preneste, da cui il nome), di cui era cultore fervente, per essere utilizzata nelle sue campagne in Germania.

SIA IL CAPRICORNO CHE ERCOLE
ERANO IL SIMBOLO DELLA XXII PRIMIGENIA
- La XXII Primigenia trascorse gran parte del suo tempo a Mogontiacum (Magonza), nella provincia romana della Germania Superiore, a guardia del limes del Reno, fino alla fine del III secolo o inizio IV secolo. I simboli della legione erano un Capricorno ed Ercole, quest'ultimo generalmente non usato dopo il III secolo.
- Caligola (12 - 41) aveva reclutato la XXII (insieme alla gemella XV Primigenia) in previsione di una campagna in Germania. Il numero numeri della legione era il XXII in quanto già esisteva in territorio germanico la la XXI Rapax, stanziata dal 9 d.c. a Castra Vetera, in Germania Inferiore, oggi Xanten.

- Le due nuove legioni costituite da Caligola si sarebbero dovute affiancare a quelle già presenti sul Limes, dove c'era anche la XIIII Gemina, di stanza a Mogontiacum fin dal 13 a.c., in Germania Superiore.

- Gaio Svetonio Tranquillo narra che Caligola fece schierare il suo esercito sulla riva del mare, fronteggiando l'oceano, in assetto da battaglia, ordinando poi ai suoi uomini di raccogliere le conchiglie (Vita Caligulae, 46).

Ma non fu del tutto così perchè le due nuove legioni attraversarono poi le Alpi e pure il Reno, affrontando il nemico a Wiesbaden.

- La XXII dovette combattere nella vittoriosa campagna di Aulo Gabinio Secundo, che recuperò ai Catti le aquile perse nella battaglia di Teutoburgo, e forse anche alla campagna, sempre contro i Catti, che vide vittorioso Servio Sulpicio Galba nei pressi di Magonza (battaglie del 40-41).

- Nel 43 la XXII Primigenia venne stanziata pertanto a Mogontiacum (Magonza) nella Germania superior a guardia del limes germanico, sul confine del Reno, nello stesso campo della IIII Macedonica, una legione veterana proveniente dalla Hispania. 

Poichè la XXII Primigenia era l'unità più giovane, occupava il meno onorevole lato sinistro della fortezzaLe due legioni condividevano anche un centro di produzione di piastrelle e ceramiche a Rheinzabern nel Palatinato.

- Nel 67, la posizione dell'imperatore Nerone si aggravò. Anche se il popolo lo amava, molti senatori erano scontenti e diversi governatori ne richiedevano la rimozione. 

Tra questi c'erano Lucio Clodio Macer d'Africa (che reclutò la Macriana Liberatrix) e Gaio Giulio Vindex di una delle province della Gallia. Sostennero il governatore della Hispania Tarraconensis, il sopra menzionato Servius Sulpicius Galba, quando dichiarò che voleva detronizzare Nerone.

«Non si turbò Nerone, nell'udire    
ANELLO DI LEGIONARIO DELLA XXII PRIMIGENIA

il vaticinio delfico:
"Dei settantatré anni abbia paura". 
Ha trent'anni. Assai lunga 
è la scadenza che concede il dio,
per angosciarsi dei rischi futuri.
Ora ritornerà a Roma, un poco stanco,
divinamente stanco di quel viaggio,
che fu tutto giornate di piacere, 
nei giardini, ai teatri, nei ginnasi... 
Sere delle città d'Acaia... Oh, gusto,
gusto dei corpi nudi, innanzi tutto...
Così Nerone. Nella Spagna, Galba
segretamente aduna le sue truppe
e le tempra, il vegliardo d'anni settantatré

(da La scadenza di Nerone di Costantino Kavafis)

- L'esercito della Germania Inferiore (XXII Primigenia, I Germanica, V Alaudae, XV Primigenia e XVI Gallica) marciò verso sud e sconfisse Vindex. Si aspettavano di essere ricompensati, ma furono delusi: Galba e una nuova Legione reclutata, la VII Gemina, marciarono su Roma, il Senato lo riconobbe e Nerone si suicidò (giugno 68). La fedeltà della legione non solo non fu ricompensata, ma si dovette temere la vendetta.

- Con il resto dell'esercito germanico, la legione XXII sostenne Vitellio durante l'Anno dei quattro imperatori nel 69, insieme all'esercito della Germania inferior, costituito dalle legioni I Germanica, V Alaudae, XV Primigenia e XVI Gallica.

Nell'occasione di più pretendenti al trono contro Nerone, sedarono la rivolta di Gaio Giulio Vindice in Gallia, prima che Galba, alleato di Vindice, riuscisse a farsi riconoscere imperatore dal senato romano.

- Pertanto, gli eserciti di Germania Inferiore e Superiore acclamarono il proprio comandante, Vitellio, come imperatore, e marciarono su Roma (69 gennaio).

Ebbero successo e Vitellio regnò. Una subunità, composta da soldati della XXII Primigenia e della IIII Macedonica, prese parte a questa campagna, e lo stendardo dell'aquila del Ventiduesimo venne esibito quando Vitellio entrò nella capitale.

- Durante la ribellione batava (69 - 70), capeggiata da Gaio Giulio Civile, la XXII Primigenia, comandata dal generale Gaius Dillius Vocula, fu l'unica legione germanica sopravvissuta agli attacchi dei ribelli, difendendo strenuamente ma inutilmente il proprio campo agli ordini di Gaio Dillio Vocula, comandante della XXII Primigenia di stanza a Moguntiacum.

DEA FORTUNA - POMPEI
- Dall'oriente giunse però un altro generale molto esperto e molto amato dal suo esercito, Vespasiano, che stava combattendo contro gli ebrei, e aveva dalla sua l'esercito del Danubio.

I due eserciti si scontrarono nei pressi di Cremona, nel nord Italia, e i soldati dell'esercito del Reno persero con l'esercito del Danubio.

Vespasiano conquistò il trono dopo aver sconfitto l'esercito di Vitellio nella II battaglia di Bedriaco. Si sa che comunque Vespasiano perdonò le truppe che si erano levate contro di lui e non fece rappresaglie.

-  Ci vollero diversi mesi prima che il nuovo imperatore Vespasiano potesse inviare un forte esercito romano per recuperare la Renania, comandato dal suo parente Quinto Petillius Cerialis.

Dopo la guerra civile e la fine della rivolta batava (nell'autunno del 70), la legione fu inviata prima a Vindobona (Vienna) e poi a Castra Vetera II (Xanten). I soldati non rimasero nella vecchia fortezza, che era stata distrutta dai Batavi, ma costruirono una nuova base.


Pia Fidelis Domitiana

- La XXII ottenne la vittoria  nell'89 assieme all'esercito della Germania Inferior contro quello della Germania Superior, fino alla sconfitta totale dell'usurpatore Lucio Antonio Saturnino, che voleva detronizzare Domiziano. 

Per questa valorosa campagna la XXII Primigenia, insieme alla I Minervia, alla VI Victrix, e alla X Gemina, ottenne dall'imperatore Domiziano il titolo Pia Fidelis Domitiana, con onori e premi, titolo ridotto a Pia Fidelis alla morte dell'imperatore, per l'ostilità che aveva suscitato in senato.

Intorno al 90, le unità della XXII furono presidiate nella moderna zona del Butzbach, come parte del Limes Germanicus (una lunga serie di forti lungo la frontiera romana della Germania Superiore).


Adriano

- La Legio XXII ebbe come tribunus militum Publio Elio Traiano Adriano nel 97-98 (all'età di 21- 22 anni), il futuro imperatore Adriano. Le subunità o vexillationes, venivano talvolta inviate ad altre province.

Per esempio, quando I Minervia, che abitualmente si trovava a Bonn, si era trasferito nel Basso Danubio per prendere parte alla guerra di Daci di Traiano (101-106), i soldati del Ventiduesimo presidiarono Bonn. La Primigenia rimase a Moguntiacum almeno fino al III secolo.


DEDICA DELL'AQUILA DALLA XXII PRIMIGENIA

Giuliano

- Ebbero come tribuno anche Didio Giuliano, altro futuro imperatore, come ufficiale nel 170-171. 
Didio Giuliano fu imperatore solo dal 28 marzo al I giugno del 193, anno in cui venne assassinato dagli stessi pretoriani che l'avevano nominato imperatore.

Alcune vexillationes della legione Primigenia parteciparono: 

- alla costruzione del Vallo di Adriano (119) 
- e poi del Vallo di Antonino in Scozia (142-144)
- alla campagna contro i Mauri sotto Antonino Pio (86-161), 
- nella campagna partica sotto Lucio Vero (130-169), 
- in quella contro i Marcomanni guidata da Marco Aurelio (121-180); 
- alla difesa di Treviri per Clodio Albino (145-197)
- probabilmente alcuni uomini della XXII seguirono Settimio Severo (146-211) in Scozia.


Antoniniana

- Con l'imperatore Caracalla (188-217), nel 213, la XXII Primigenia partecipò alla campagna in Germania, ricevendo nell'occasione, per il suo valore, il titolo il titolo onorifico di Antoniniana.


Alessandro Severo

 Sotto Alessandro Severo (208-235) che portò la Primigenia con sé contro i Sasanidi, nel 233, ottenne il titolo onorifico di Alexandriana, ma solo due anni dopo, per il tentativo di Alessandro di comprare gli Alamanni che avevano travolto le difese settentrionali prima della controffensiva romana, gli uomini della legione linciarono l'imperatore e sua madre, eleggendo Massimino Trace nuovo imperatore.

- La XX era ancora a Moguntiacum durante l'attacco della tribù degli Alamanni nel 235, e furono responsabili del linciaggio dell'imperatore Alessandro Severo quando tentò di negoziare con il nemico, trovando troppo esitante la sua condotta in guerra. Partecipò alla successiva elezione di Massimino Thrace come nuovo imperatore.


Pia VI Fidelis VI e Pia VII Fidelis VI
- Nel tempo la XXII confermò il suo valore ricevendo diverse volte il titolo Pia Fidelis, come si evince dai titoli Pia VI Fidelis VI e Pia VII Fidelis VII ricevuti dall'imperatore Gallieno per il sostegno e la lealtà fornitigli durante il suo scontro con Postumo (regno 260-269), l'imperatore delle Gallie. Il fatto che Gallieno abbia dato il titolo Pia Fidelis per la sesta e la settima volta fa pensare che altri imperatori, dopo Domiziano, abbiano conferito il titolo altre quattro volte.

LA COLONIA ULPIA TRAIANA OGGI XANTEN

Gallieno

Nel 268 la Primigenia dovette combattere, agli ordini di Gallieno, nella battaglia di Naisso, vincendo contro i Goti, ma l'anno seguente il comandante della XXII, Leliano, divenne l'imperatore delle Gallie, conquistando brevemente Magonza con la sua legione. Fu poi Postumo a riprendere il controllo della città, ma venne ucciso dai suoi uomini per aver loro proibito di saccheggiarla.


Primigenia CV

La XXII deve aver partecipato alla riconquista di Aureliano e dalla sua campagna contro i barbari del nord (214-275). Vi sono testimonianze dell'esistenza della XXII Primigenia all'inizio del IV secolo, perché ha ricevuto il titolo onorifico "Primigenia CV", che deve significare Constantiana Victrix, ma da allora scomparve.


Gordiano III

L'imperatore romano Gordiano III, per riprendersi i territori perduti, iniziò una campagna contro Sapore I nel 243, avendo al fianco suo suocero Timisiteo, riconquistando le città di frontiera e vincendo Sapore nella battaglia di Resena.

RESTI DELLA FORTEZZA DI MOGONTIACUM
In seguito Timesiteo, vero comandante delle forze romane e vincitore della battaglia di Resena, morì, sostituito da Filippo l'Arabo. Gordiano morì probabilmente assassinato dalle sue truppe, tra cui la XXII, dietro istigazione di Filippo, il quale divenne il nuovo imperatore.


Odenato

Nel 268, Odenato fu assassinato, ad Emesa, assieme al figlio e al suo fedele collaboratore, il governatore militare di Palmira, Settimio Vorode, per opera di Maconio, cugino o nipote di Odenato, su mandato della regina Zenobia.

Quindi Zenobia fece giustiziare Maconio e prese il potere, per creare un impero d'Oriente da affiancare all'impero di Roma, assumendo il titolo di Regina dei Re di Palmira e Imperatrix Romanorum.

SEPOLCRO DI T. JULIUS TUTTIUS XXII PRIMIGENIA
Nel 268, la Primigenia probabilmente combatté sotto Gallieno nella battaglia di Naissus, vincendo una vittoria sui Goti, ma la notizia è controversa. il figlio, Gallieno  (218 - 268), dovendo combattere lungo il fronte del basso Danubio contro i Goti, lasciò il compito a Settimio Odenato, principe di Palmira, col titolo di imperator, dux e corrector totius Orientis.


Leliano

Ma poi la XXII Legione si ribellò contro l'imperatore Postumo, già comandante dei germanici Batavi, e usurpatore di Gallieno, proclamando Ulpio Cornelio Leliano, uno dei suoi migliori comandanti militari, imperatore a Magonza. 
Sebbene Postumo riuscisse a riconquistare rapidamente Magonza e a uccidere Leliano, fu incapace di controllare le proprie truppe, che gli si ribellarono e lo uccisero a loro volta insieme a suo figlio, perché non aveva permesso loro di saccheggiare la città. 
Leliano passò alla storia per il suo coraggio nella lotta contro i barbari e come militare eccezionale che ha costruito la maggior parte dei forti lungo il fiume Reno. Il nuovo imperatore Valeriano venne poi a tradimento imprigionato dai sasanidi. Zenobia venne sconfitta e Palmira distrutta dall'Imperatore Aureliano.
Dopo il crollo del Limes nel 259/60 d.c., il Mogontiacum romano divenne di nuovo una città di frontiera. Il capoluogo di provincia finora sterrato doveva fornire una protezione adeguata, che le truppe romane non potevano proteggere nonostante la loro presenza massiccia. Fu costruita allora la prima cinta muraria.



LA FINE

All'inizio del IV secolo la legione ottenne il titolo di "Primigenia CV" (presumibilmente Constantiana Victrix). Non c'è traccia di ciò dopo il regno di Costantino il Grande (306-337). Una fonte suggerisce che "potrebbe essere stata distrutta durante la Battaglia di Mursa", combattuta tra l'imperatore Costanzo II e l'usurpatore Magnenzio, che si concluse con la morte di Magnenzio.
La notizia non appare improbabile anche perchè fu una delle battaglie più sanguinose della storia romana, in cui persero la vita più di 50.000 uomini da ambo le parti.

Iscrizioni epigrafiche

- Dis Manibus Avidiae Nice uxori rarissimi exempli Publicius Apronianus hastatus legionis XXII Primigeniae fecit. Tarragona (Spagna) CIL II 4147.
- Amoena hic sita est Quintus Antonius Avitus veteranus legionis XXII Primigeniae faciendum (...). Lisbona (Portogallo). AE 1981, 491.
- (...) tribuno militum legionis XXII Primigeniae praefecto cohortium in Germania / MIL (...). Beja (Portogallo) IRCP 235. .


BIBLIO

- Stephen Dando-Collins - Legions of Rome: The Definitive History of Every Imperial Roman Legion - Quercus - London - 2010 -
- H. Parker - Roman legions - Cambridge - 1928 -
- Edward N. Luttwak - La grande strategia dell’Impero romano -
- J. R. González - Historia de las legiones Romanas - Madrid - 2003 -

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