CASTRA PRESSO NOVIOMAGUS BATAVORUM |
Nel I secolo a.c., i Romani avevano costruito infatti un accampamento militare sul luogo dove Nijmegen doveva apparire; la posizione ha avuto grande valore strategico a causa delle colline circostanti, che hanno dato e danno tutt'oggi una belvedere sul Waal e la Valle del Reno.
- 20 a.c. - Il presidio era a Hunnerberg, un distretto di Nimega su una collina allungata sulle rive del fiume Waal. La posizione lo rese un importante punto strategico, motivo per cui i romani istituirono qui un campo di legioni all'inizio del secondo decennio a.c., le Canabae legionis (accampamenti abitativi della legione), sia come i campi Augustani sia come canabae legionis della Flavia-Traiana che in seguito si svilupparono nel Municipium.
- dal 12 al 10 a.c. - I romani riconobbero le favorevoli condizioni logistiche dell'altopiano di Kops e lo fortificarono, dato che la ripida parete nordica rendeva il campo quasi inattaccabile e l'alta quota offriva una visione di vasta portata, consentendo una rapida reazione all'avvicinarsi dei nemici. Sembra vi si sia accampato Druso, e/o dopo di lui altri importanti membri della famiglia imperiale.
- dal 3 all'1 a.c. - Noviomagus sembra sia stato utilizzato già nelle campagne militari del governatore Lucio Domizio Enobarbo, console nel 16 a.c., a cui apparterrebbe la costruzione dei cosiddetti Pontes Longi tra il Reno e l'Ems (fiume al confine tra la Germania e i Paesi Bassi).
I Ponres Longi erano strade in legno costruite dai Romani su terreni paludosi o acquitrinosi, famose soprattutto per essere state impiegate nel corso dell'occupazione romana della Germania sotto Augusto. Sembra tuttavia che questo genere di strade già esistessero nel nord della Germania fin dal VII secolo a.c..
I Romani, sempre pronti all'apprendimento da qualsiasi popolo straniero, fecero tesoro di queste tecniche delle genti celto-germaniche del nord-europa e le utilizzarono organizzandole e velocizzandole al massimo per la conquista della Germania Magna (a oriente del Reno).
Per questi successi ricevette gli onori trionfali (ornamenta triumphalia). Gli anni successivi il generale romano spostò il suo raggio d'azione più a sud e Noviomagus Batavorum potrebbe essere stato abbandonato come castra legionario a favore di Castra Vetera. Sul suo sito potrebbe essere sorto un forte ausiliario.
- 4 d.c. - L'accampamento sembra venne usato nelle campagne di Tiberio, quando lo stesso attaccò i vicini Bructeri.
- 69 d.c. - 70 d.c. - Alla morte dell'imperatore Nerone la Noviomagus coinvolta nella Rivolta Batava, al termine della quale il vicino villaggio, chiamato Oppidum Batavorum, ed il forte ausiliario furono distrutti. Sappiamo che in quegli anni vi transitò, anche se per poco tempo, la legio II Adiutrix.
- Dall'84 d.c. all'87 d.c. - Noviomagus Batavorum entrò a far parte della nuova provincia della Germania inferiore, che comprendeva tra i suoi insediamenti principali anche Castra Vetera (Xanten), Trajectum ad Rhenum (Utrecht), e Colonia Agrippinensis (Colonia, la capitale della provincia), arrivando a contare fino a ventisette tra forti e fortini ausiliari, le tre fortezze legionarie, al tempo di Vespasiano, lungo il limes che dalla foce del Reno conduceva al forte di Remagen.
- Nel 275 circa - il vicus di Oppidum Bataviorum fu abbandonato, come del resto l'intera area compresa tra i fiumi Mosa, Demer e Schelda; sotto Costantino I fu posizionato nel vicino forte ausiliario il numerus Ursariensium.
- Nel 342 - la federazione dei Franchi fu protagonista di un'incursione in territorio gallico, condotta a partire dalla loro area d'insediamento presso il Reno ma furono respinti da Costanzo Cloro (250 - 306 d.c.).
- Dalla fine del IV secolo all'inizio del V secolo - vi fu una fortificazione tardoantica nell'area del successivo Palatinato.
- Dopo il 410 - Dopo il ritiro dei romani intorno al 410, persero anche le loro funzioni amministrativo-militari.
NIMEGUEN ROMANA
La celebrazione dei 2000 anni di governo romano ebbe luogo qui ad Nimeguen con grande festa nel 2005, governo tenuto dall'Impero romano fin dal 19 a.c. e che le dette il nome glorioso di Ulpia Noviomagus Batavorum.
BIBLIO
- Theodor Mommsen - Storia di Roma. L'età imperiale. La difesa dei confini dell'impero da Augusto a Diocleziano - Rusconi libri - 2019 -
- Carcopino - Leoni sul Danubio: nuove considerazioni su un episodio delle guerre di Marco Aurelio - con Cristiano Sigurani - in Roma e le province del Danubio. Atti del I convegno internazionale - 2010 -
- 1th International Congress of Roman Frontier Studies - a cura di E. Birley - Durham - 1952 -
- 2nd International Congress of Roman Frontier Studies - a cura di E.Swoboda - Graz-Colonia 1956 -
- 3rd International Congress of Roman Frontier Studies - a cura di R.Laur-Belart - Basilea 1959 -
I Ponres Longi erano strade in legno costruite dai Romani su terreni paludosi o acquitrinosi, famose soprattutto per essere state impiegate nel corso dell'occupazione romana della Germania sotto Augusto. Sembra tuttavia che questo genere di strade già esistessero nel nord della Germania fin dal VII secolo a.c..
LE PORTE DEL CASTRUM |
- 13 a.c. - Verso la fine dell'anno, Druso maggiore (38 a.c. - 9 a.c.), fratello del futuro imperatore Tiberio, decise di posizionare presso la località di Noviomagus Batavorum un primo accampamento semi permanente legionario.
- 12 a.c. - Druso infatti, l'anno successivo compì la prima spedizione in territorio germanico, dopo aver respinto un'invasione di Sigambri, dei loro alleati Tencteri ed Usipeti. Penetrò, quindi, all'interno del territorio germano, passando per l'isola dei Batavi (probabili alleati di Roma) e devastando le terre di Usipeti e Sigambri. Dopo aver disceso con una flotta il Reno in direzione del Mare del Nord, si rese alleati i Frisi e penetrò nel territorio dei Cauci.
Con il cambiamento della politica della Germania romana dall'occupazione offensiva alla strategia difensiva, l'altopiano di Kops divenne un forte ausiliario per un'Ala milliaria, un'unità di cavalleria con 1.000 soldati, accampato sull'altopiano anziché nel quartier generale. Ma durante la rivolta bataviana (69/70) il forte fu abbandonato e non ricostruito in seguito.
- 12 a.c. - Druso infatti, l'anno successivo compì la prima spedizione in territorio germanico, dopo aver respinto un'invasione di Sigambri, dei loro alleati Tencteri ed Usipeti. Penetrò, quindi, all'interno del territorio germano, passando per l'isola dei Batavi (probabili alleati di Roma) e devastando le terre di Usipeti e Sigambri. Dopo aver disceso con una flotta il Reno in direzione del Mare del Nord, si rese alleati i Frisi e penetrò nel territorio dei Cauci.
Con il cambiamento della politica della Germania romana dall'occupazione offensiva alla strategia difensiva, l'altopiano di Kops divenne un forte ausiliario per un'Ala milliaria, un'unità di cavalleria con 1.000 soldati, accampato sull'altopiano anziché nel quartier generale. Ma durante la rivolta bataviana (69/70) il forte fu abbandonato e non ricostruito in seguito.
- Nell'11 a.c. - Druso operò più a sud, affrontando e battendo ancora una volta il popolo degli Usipeti. Gettò, quindi, un ponte sul fiume Lupia (di fronte a Castra Vetera, odierna Xanten) ed invase il territorio dei Sigambri (assenti poiché in lotta con i vicini Catti), costruendovi alcune fortezze (tra cui la latina Aliso); si spinse, infine, nei territori di Marsi e Cherusci, fino al fiume Visurgis (Weser).
Per questi successi ricevette gli onori trionfali (ornamenta triumphalia). Gli anni successivi il generale romano spostò il suo raggio d'azione più a sud e Noviomagus Batavorum potrebbe essere stato abbandonato come castra legionario a favore di Castra Vetera. Sul suo sito potrebbe essere sorto un forte ausiliario.
PLANIMETRIA DEL CASTRUM |
- Dal 19 a.c. al 12/10 a.c. - Le posizioni militari cambiarono.
- 14 d.c. 16 d.c. - Si pensa che il castrum venne usato nel corso delle campagne di Germanico di quella data. Al termine delle ultime operazioni del 16, Tiberio creò due nuove "aree militarizzate" ad ovest del fiume Reno, divenute settant'anni più tardi le nuove province della Germania inferiore e della superiore.
- Dal 12/10 a.c. al 69 d.c. - Le guarnigioni successive furono costruite sul vicino Hunnerberg, distretto di Nimega, su una collina allungata sulle rive del fiume Waal, circa un km e mezzo dalla città di Ulpia Noviomagus Batavorum, precursore di Nijmegen (provincia olandese della Gheldria) di oggi, nota per i suoi reperti archeologici, in particolare romani.
BASILICA PALEOCRISTIANA |
- 70 d.c. - Con il nuovo imperatore Vespasiano a Noviomagus fu aperta una nuova fortezza legionaria, la cui difesa fu affidata alla legio X Gemina, che qui rimase fino al 104 d.c..
- Dal 69 d.c. fino alla metà del II secolo - le truppe romane continuarono a stanziarsi all'Hunnerberg, presso il fiume Waal. Quando i Batavi, gli abitanti originari del delta del Reno e Mosa, si rivoltarono, un villaggio si era formato nei pressi del campo romano. Questo villaggio venne distrutto nella rivolta, ma a rivolta sedata, i Romani ne costruito un altro più grande dove era di stanza la Legione X Gemina. Poco dopo, un altro villaggio si formò intorno a questo campo.
- Dall'84 d.c. all'87 d.c. - Noviomagus Batavorum entrò a far parte della nuova provincia della Germania inferiore, che comprendeva tra i suoi insediamenti principali anche Castra Vetera (Xanten), Trajectum ad Rhenum (Utrecht), e Colonia Agrippinensis (Colonia, la capitale della provincia), arrivando a contare fino a ventisette tra forti e fortini ausiliari, le tre fortezze legionarie, al tempo di Vespasiano, lungo il limes che dalla foce del Reno conduceva al forte di Remagen.
- 98 d.c - Nijmegen è stato il primo dei due insediamenti in quello che oggi è il Regno dei Paesi Bassi a ricevere i diritti di cittadini romani.
- Nel 103 d.c. - la Legio X Gemina è stato nuovamente di stanza a Vindobonœ, moderna Vienna, il che potrebbe essere stato un duro colpo per l'economia dei villaggi attorno al campo, perdendo circa 5.000 abitanti. Nel 104 l'imperatore Traiano ribattezzata la città, che ora è diventato noto come Nijmegen, Nijmegen in breve (l'origine del nome attuale Nijmegen).
- Nel 104 d.c. - l'imperatore Traiano, probabilmente dopo un suo breve soggiorno nel castrum, decise di ritirare definitivamente la legio X Gemina a vantaggio del fronte pannonico, chiudendo la fortezza legionaria, e dando alla città il nuovo nome di Ulpia Noviomagus Batavorum. Comunque varie basi militari vi avevano già fondato un insediamento civile.
- Tra il 121 ed il 146 - Esistono evidenze che qui tornò a soggiornare, anche se per breve tempo, la legio IX Hispana dopo il suo ritiro dalla Britannia, probabilmente nel suddetto periodo.
- Dal III secolo d.c. - Noviomagus fece parte per i secoli successivi del settore nord del limes renano, ed ebbe il difficile compito di respingere le numerose invasioni che si susseguirono in seguito alla formazione della confederazione germanica dei Franchi (popoli germanici occidentali).
RITROVAMENTI |
- Nel 275 circa - il vicus di Oppidum Bataviorum fu abbandonato, come del resto l'intera area compresa tra i fiumi Mosa, Demer e Schelda; sotto Costantino I fu posizionato nel vicino forte ausiliario il numerus Ursariensium.
CAVALIERI BATAVI |
- Nel 355-358 d.c. - l'imperatore Giuliano trovò ancora le rotte del Reno sotto il controllo dei Franchi ed ancora una volta li pacificò. Roma garantì ai Franchi una fetta considerevole della Gallia Belgica, compresi i territori circostanti al castra di Noviomagus Batavorum.
- Dalla fine del IV secolo all'inizio del V secolo - vi fu una fortificazione tardoantica nell'area del successivo Palatinato.
- Dopo il 410 - Dopo il ritiro dei romani intorno al 410, persero anche le loro funzioni amministrativo-militari.
NIMEGUEN ROMANA
La celebrazione dei 2000 anni di governo romano ebbe luogo qui ad Nimeguen con grande festa nel 2005, governo tenuto dall'Impero romano fin dal 19 a.c. e che le dette il nome glorioso di Ulpia Noviomagus Batavorum.
BIBLIO
- Theodor Mommsen - Storia di Roma. L'età imperiale. La difesa dei confini dell'impero da Augusto a Diocleziano - Rusconi libri - 2019 -
- Carcopino - Leoni sul Danubio: nuove considerazioni su un episodio delle guerre di Marco Aurelio - con Cristiano Sigurani - in Roma e le province del Danubio. Atti del I convegno internazionale - 2010 -
- 1th International Congress of Roman Frontier Studies - a cura di E. Birley - Durham - 1952 -
- 2nd International Congress of Roman Frontier Studies - a cura di E.Swoboda - Graz-Colonia 1956 -
- 3rd International Congress of Roman Frontier Studies - a cura di R.Laur-Belart - Basilea 1959 -
0 comment:
Posta un commento