ANTALYA - ADALIA (Turchia)



PORTA DI ADRIANO
Capitale dell'omonima provincia turca, Antalya (o Adalia) è situata sulla costa mediterranea nel sud-ovest della Turchia. E' una città caratteristica, circondata da montagne e foreste e ricca di rovine soprattutto dell'epoca degli antichi greci. Ma Antalya anticamente si chiamava Panfilia, terra abitata fin dall’età paleolitica.

ONPHALE REGINA DELLA LIDIA 
Adalia (in turco Antalya, in greco Attália o anche Sattalia) è capoluogo della provincia omonima, situata sul golfo di Adalia alle pendici dei monti del Tauro occidentale.
I primi insediamenti in questa zona risalgono al Paleolitico, ma secondo altre fonti la città fu abitata per la prima volta nel Neolitico, insomma vi è un dibattito in corso. Questi insediamenti divennero maggiormente importanti durante la dominazione Ittita e crebbero molto anche durante la guerra di Troia. Quando l’impero ittita tramontò, nella zona si crearono tante città stato.

Tra il 560 e il 546 a.c. questa regione venne dominata dai Lidi, abitanti della zona posta ad occidente della Frigia, sul mar Egeo, a nord della Caria e a sud della Misia, che comprendeva le principali città ionie, adottandone pure i costumi, ma in seguito venne conquistata dai Persiani che distrussero lo Stato della Lidia.

Tale situazione perdurò fino a quando Alessandro Magno conquistò l’Anatolia nel 334-333. 

Dopo la sua morte nel 323 a.c. la regione che spettava ad Antigone, uno dei suoi generali, dopo la battaglia di Ipsos nel 301 a.c. passò sotto la dominazione dei Tolemaici e poi dei Seleuci.

In seguito passò al regno di Pergamo il cui re, Attalos III, costruì la città di Attaleia o Attalia, come base navale, e nel 133 a.c., con il fine del reame di Pergamo, Attaleia diventò indipendente per poi passare nelle mani dei corsari. 

Nel 77 a.c. venne inglobata nelle terre dell’Impero Romano, e nel 67 a.c. ospitò Pompeo e nel 130 d.c. l’imperatore Adriano. 

Dal VII secolo in poi passò alternativamente dai Selgiuchidi ai Bizantini

PORTA DI ADRIANO

I RESTI DI ANTALYA

Kaleiçi, il vecchio centro di Antalya, è circondato all’interno e all’esterno da antiche mura. Su queste mura, che oggi sono parzialmente in piedi e che sono l’opera comune di tutte le civiltà che qui hanno vissuto per più di 2.000 anni, si erigono ancora ben ottanta torrioni.

A parte i numerosi miti di cui la città è stata oggetto, in realtà gli scavi nel 2008 nel distretto Doğu Garajı hanno scoperto resti risalenti al III sec. a.c, dimostrando che Attalea era una ricostruzione e l'espansione di una città precedente.

Il re Attalus II di Pergamo viene comunque considerato il fondatore della città nel 150 a.c, durante il fecondo periodo ellenistico che andò grosso modo da Alessandro Magno ai romani (300- 30 a.c.). Il nome Attalea o Attalia derivò infatti dal nome di questo re che la dotò di una potente flotta navale.

RESTI ROMANI

IL DOMINIO ROMANO

Attalea entrò poi a far parte della Repubblica Romana nel 133 a.c. quando Attalo III, nipote di Attalo II, che aveva regnato fino a che ebbe vita col beneplacito dei romani, alla sua morte lasciò in eredità, come da accordi presi, il suo regno a Roma nel 133 a.c. Il patto del re fu che i romani avrebbero acquistato il regno senza colpo ferire purchè avessero lasciato regnare Attalo fino alla sua morte, e così fu.

La città crebbe e prosperò durante il periodo romano antico come parte della provincia romana di Panfilia Secunda, la cui capitale era Perga. Naturalmente si arricchì coi commerci e si impreziosì di monumenti.

In occasione della visita che l’imperatore Adriano fece qui nel 130 d.c. venne costruita la sua bellissima porta, di cui oggi sono ancora visibili le due torri che la fiancheggiavano, tra cui la famosa Torre dell’Orologio.

Dato che le mura cittadine col tempo avevano coperto la parte esterna della porta, essa non venne usata per lunghi anni e proprio per questo che ci è giunta in buono stato. La Porta di Adriano, costruita su due piani, a tre fornici con arco a tutto tondo, è stata realizzata con marmo bianco, escluse le colonne, ornata con bassorilievi e incisioni, ed è fiancheggiata da due torri.

La Torre Julia Sancta, situata a sud, venne costruita nel periodo di Adriano con semplici blocchi di pietra, mentre quella a nord ha la parte inferiore costruita in epoca antica e quella inferire di epoca selgiuchide.

LA FORTEZZA ROMANA
La torre di Hidirlik, che si trova a 25 metri dal parco Karaalioglu nella zona di Kaleici di Antalya, è stata costruita nel II secolo d.c. con il piano inferiore della torre quadrato e la parte superiore cilindrica, e la sua altezza è di 14 metri. Al piano superiore del castello c'è una grande passeggiata tra le spesse mura e al piano inferiore c'è una piccola stanza. La stretta scala al piano inferiore conduce al piano superiore. 

A causa degli affreschi che sono scomparsi a causa dell'acqua che fuoriesce dalle pareti della stanza al piano di sotto da secoli, si possono dire due cose. che ivi fu sepolto un eroe, e che assolutamente nessuno mosse un dito per salvare quei preziosi affreschi. 

Sembra che la torre sia una tomba monumentale in stile romano. Molte somiglianze si riscontrano in Italia vicino a Roma. Si dice poi che la torre di Hidirlik sia utilizzata come faro, ma pure che sia stata usata come fortezza difensiva perché ha una struttura molto forte e che se la sia cavata per quanto abbia subito un incendio. 

La porta d'ingresso sul lato est è stata chiusa per anni, aperta solo cinque o sei anni fa, per un'opera teatrale chiamata "Epica Gilgamesh", dopodichè la serratura fu chiusa di nuovo. Così i visitatori vengono qui solo per vedere la torre intorno all'esterno, un peccato perchè la torre, che porta tracce storiche del periodo ottomano e selgiuchide, è uno dei simboli storici più importanti di Antalya.

La funzione originale della tomba cessò con il cristianesimo che vietò la religione politeistica Alla fine la tomba pagana deve aver perso la sua funzione, che cambiò ancora nel periodo bizantino, divenendo una struttura religiosa e poi parte del sistema di difesa della città. Infine, è stata utilizzata come magazzino del comune di Antalya negli anni '50 e l'edificio è oggi chiuso.

IL DOMINIO BIZANTINO

Durante la dominazione bizantina, si sa che Adalia conobbe un'età dorata fino al VII secolo, quando fu vittima di incursioni saracene. Antalya si estende oggi su un promontorio, protetto da una belle fortezza merlata che risale al 1200, ed è circondata da oltre 40 km di spiagge sabbiose.

Il Museo archeologico di Adalia vanta una vasta collezione di sculture, mosaici di Seleucia, sarcofagi, monete, statue di divinità, principalmente provenienti da Perge (capitale della Panfilia, attuale provincia di Antalya) e dalla Galleria degli imperatori romani.

LE MURA

IL MUSEO DI ANTALYA

Frai reperti del periodo romano, nella Sala degli Imperatori sono esposte le statue di Traiano, Adriano e Settimio Severo, imperatori del II e III secolo, che sono state ritrovate negli scavi di Perge e si pensa che queste importanti statue siano state scolpite nei laboratori locali.

Nel museo vi sono anche delle riproduzioni di statue realizzate nel periodo romano. Si sa che nelle epoche antiche, in diverse città come Perge e Side situate nei dintorni di Antalya, l’arte della scultura era molto sviluppata. In particolare nel periodo romano, per l’ammirazione che si provava per i capolavori realizzati in epoche precedenti, vennero copiate importanti opere di scultori.

Si possono distinguere i differenti stili artistici delle statue, infatti, mentre alcuni dei busti di donne e uomini riflettono lo stile realista in cui vengono messe in evidenza caratteristiche personali, altre sono realizzate in stile idealizzato.

I differenti tipi di sarcofago, di stele e pezzi appartenenti ad essi, che sono esposti nel museo, riflettono le tradizioni funerarie e il gusto estetico delle culture anatoliche e mediterranee.

Questi non solo sono opere locali, ma anche la loro materia prima, che è il marmo, è stata ricavata dalle cave della famosa isola di Marmara e da quella di Iscehisar, nelle vicinanze di Afyonkarahisar. Queste pietre sono state lavorate con maestria ed impegno come fossero merletti.


BIBLIO

- Giulia Grassi - Precisazioni sulla Panaghia di Antalya - Atti della Giornata di Studio (Roma, 4 dicembre 1986) - «Milion» - 1 - 1988 -
- Giulia Grassi - Scultura architettonica e spolia marmoree della Panaghia di Antalya nel quadro della produzione artistica dell’Asia Minore meridionale in epoca paleobizantina - «Milion» - 2 - 1990 - - Andrè Piganiol - Le conquiste dei Romani -
- Erodoto - Storie - I -
- Luigi Pareti - Storia di Roma e del mondo Romano - Unione tipografico editrice torinese - 1952 -
- Luciano Canfora - Mediterraneo, una storia di conflitti - Roma - -Collana: «Irruzioni» - - Castelvecchi - 2016 -
- Zosimo - Historia - Nova Book 2 1814 -
- Pierre Gros - Le province orientali. Realtà e ideologia dell'urbanistica romana - Pierre Gros, Mario Torelli - Storia dell'urbanistica. Il mondo romano - Nuova ed. - Roma-Bari - Laterza - 2007 -




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