HORTI GALBANORUM - HORTI GALBANI



RICOSTRUZIONE DEGLI HORTI GALBANORUM

Come gli Horrea Galbana prendevano nome dall'Impertore Galba, così gli Horti Galbani prendevano il nome dalla gens Galbana. Su questi horti sorgeva la grande e ricca Domus Galbana che si elevava per quattro piani nella zona dell'ex antiquarium del Celio a Roma.

L'intera zona dell'Emporium era caratterizzata da edifici legati alla familia dei Galba, come dimostrano alcuni horti e i famosi Horrea Galbana. La costruzione di questi enormi magazzini, destinati alla conservazione delle derrate alimentari, sarebbe da attribuire a Servio Sulpicio Galba proprietario della suddetta tomba, di cui anche viene ricordato un restauro dell'imperatore Galba, altro membro di questa illustre gens."

EX ANTIQUARIUM DEL CELIUM A ROMA


L'IMPERATORE GALBA

Servio Sulpicio Galba Cesare Augusto ( 3 a.c. – 69 d.c.) è stato un imperatore romano che da giovane percorse l'intero cursus honorum fino al consolato per diventare poi governatore della Germania superiore, poi dell'Africa proconsolare e infine della Hispania Tarraconensis. 

Galba sostenne la rivolta di Giulio Vindice (25-68), il ribelle all'imperatore Nerone e alla morte di questi e di Nerone ascese al trono, divenendo il primo regnante durante l'Anno dei quattro imperatori. Ma dopo appena sette mesi di governo, il 15 gennaio del 69, fu deposto e assassinato dai pretoriani che elevarono alla porpora Otone.

Pur con l'assassinio di Galba la gens galbana continuò ad esistere e a mantenere le sue enormi ricchezze nonchè la sua splendida domus che sembra si ergesse non molto distante dal Colosseo, e dall’Arco di Costantino, sul lato opposto degli scavi sul Palatino, su un verde colle ancora pieno di resti affascinanti ma perennemente abbandonati e chiusi al pubblico. Fu qui, proprio negli Horti Galbanorum, che si decise verso la fine dell'800 ad erigere un Antiquarium comunale.

ANTIQUARIUM E FONTANA


ANTIQUARIUM COMUNALE DEL CELIO

L'Antiquarium comunale del Celio era un museo archeologico di Roma creato per la mostra dei reperti rinvenuti negli scavi successivi alla proclamazione di Roma come capitale del Regno d'Italia nel 1870. L'edificio, situato appunto sul Celio, fu progettato dall'architetto Costantino Sneider (1844-1932) secondo le indicazioni del grande archeologo Rodolfo Lanciani (1845 – 1929) e completato nel 1890, ma inaugurato nel 1894 come Magazzino archeologico.

Solo nel 1929 il magazzino fu riorganizzato come Antiquarium comunale di Roma, destinato ad accogliere i reperti che non potevano essere collocati nei Musei Capitolini ma nel 1939 subì gravi lesioni per gli scavi sotterranei della metropolitana (linea B). L'edificio venne abbandonato trasferimento e i reperti furono trasferiti altrove.

L'accesso all'area è oggi interdetto al pubblico e l'edificio da allora versa in stato di abbandono, visibile attraverso la vegetazione dalla sottostante via di San Gregorio (tracciata nel 1929 e chiamata via dei Trionfi durante il ventennio fascista); in seguito sono stati approvati progetti finalizzati al suo recupero.

Quasi ad immediato contatto con i resti cadenti di quella struttura, soffocata dalla vegetazione infestante e da alcuni antichi alberi di ailanthus, c’è una recinzione metallica. In più punti cartelli che segnalano il pericolo di crolli.

Nonostante i nobili intenti e vari cartelli che lo promettevano, l'area non venne mai ristrutturata, e non vi alloggia nemmeno un cartello che indichi la posizione dell'antica Domus Galbnorum che, da quel che si sa, giaceva in cima alla collinetta, dove oggi sorge, ormai fatiscente, un vecchia casa di ottimo gusto ma in pessimo stato di conservazione, che certamente ha sfruttato varie spoglie della gloriosa domus.


BIBLIO

- Tito Livio - Storia di Roma - VII - Mondadori - Milano -
- Ancient Roman villa gardens - Washington - DC: Dumbarton Oaks Research Library and Collection
Patrick Bowe - Gardens of the Roman World - Los Angeles: J. Paul Getty Museum -
- P. Gros, M. Torelli - Storia dell'urbanistica. Il mondo romano - Bari - 2007 -
- Maria Stella Busana, Oderzo - Forma urbis - Roma - l'Erma di Bretschneider - 1995 -



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