SCORDISCI (Nemici di Roma)




"Parte di questa regione (Tracia) era abitata dagli Scordisci un popolo un tempo crudele e selvaggio, e, come la storia antica dichiara, abituato a offrire i propri prigionieri a Bellona e Marte, e dai loro crani scavati a bere avidamente sangue umano. A causa della loro ferocia lo stato romano era spesso molto turbato.."

(Ammiano Marcellino - libro 27)

Gli Scordisci (Scordisci anche in latino ma Scordistae in illirico) erano un insieme di popolazioni confederate stanziate alla foce del fiume Sava e di altre popolazioni celtiche giunte come invasori 
fin dalla prima metà del III secolo a.c. nell'attuale Serbia, nei dintorni di Belgrado e nella bassa valle della Sava. 

Il territorio degli Scordisci confinava a nord con i potenti guerrieri Daci, ad ovest con i pannoni Breuci ed Amantini, ad est con i Mesi e a sud con i Dardani. Tali forti nemici li avevano, nolenti o volenti, abituati a combattere, da ciò nasceva la loro notoria ferocia.



LA STORIA

- Nel 183-182 a.c. gli Scordisci fecero un trattato di pace con Filippo V di Macedonia a seguito delle guerre condotte dal re macedone contro Traci e Dardani.

TERRITORIO DEI SCORDISCI
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Nel 168 a.c. quando Roma conquistò la Macedonia, gli Scordisci non avevano ancora conquistato la Dardania. Quando però tentarono di sottometterla avvenne il primo scontro con i Romani nel 156 a.c., che miravano a sottomettere l'area balcanica.
- Fino al 141 a.c. gli Scordisci estesero i loro territori fino a occupare l'intera Dardania, così estesa che il loro territorio coincideva con la futura provincia romana della Mesia Superiore.
Nel 135 a.c., il pretore romano, Marco Cosconio, combatté e vinse contro di loro in Tracia.
Nel 113 a.c. gli Scordisci respinsero un'invasione di Cimbri provenienti dallo Jutland, che allora ripiegarono sul Norico scontrandosi con l'esercito romano nei pressi di Noreia.
- Nel 112 a.c. il console Marco Livio Druso combatté per ben due anni contro gli Scordisci in Tracia, e poi ancora nel 111 a.c. quando gli venne prolungato il mandato come proconsole di Macedonia, vista la sua attività bellica.
Nel 110 a.c. Livio Druso, con la sua solita abilità riesce ad ottenere il trionfo sugli Scordisci con tutto che fossero alleati dei Traci, dei Daci e delle vicine popolazioni della Tracia.
Nel 106 a.c. il console Marco Minucio Rufo, ora proconsole di Macedonia, celebra a sua volta il trionfo sugli Scordisci, Roma ha la meglio come al solito.
Dall'88 all'81, ad opera di Lucio Cornelio Scipione Asiatico, generale di Lucio Cornelio Silla, gli Scordisci sconfitti devono abbandonare i territori acquisiti della Dardania, tanto che i vicini Mesi, assoggettati agli Scordisci da circa sessant'anni, finalmente si liberarono di loro.
PROBABILE MONETA DEI SCORDISCI

Nel 75-74 a.c., alleati ancora a Dardani e Daci, gli Scordisci combattono contro il proconsole di Macedonia Gaio Scribonio Curione Burbuleio. Vengono sconfitti, chiedono la pace e si alleano al grande re dei Daci Burebista, ancora con la speranza di sfuggire alle legioni romane.
Nel 16 a.c., gli Scordisci, alleatisi pure con i Denteleti (abitanti l'alta valle del fiume Strymon) invadono la Macedonia ma vengono respinti dal neo governatore Lucio Tario Rufo.
- Nel 14 a.c. un Marco Vinicio, in qualità di Legato imperiale, si reca sul fronte Illirico per sedare le rivolte nell'area di Emona e Siscia, e ci riesce 

- Nel 13 a.c. la campagna di Augusto, affidata al suo genero Agrippa, mira a occupare le area illirica e la balcanica e a mettere fine a questi attacchi una volta per tutte.

- Nel 12 a.c. Marco Vinicio viene inviato nella provincia di Macedonia come nuovo governatore, sotto il comando del futuro imperatore Tiberio. Attua un'abile manovra a tenaglia (manovra già usata da Cesare e da Scipione l'Africano), occupa l'intera area della Dardania, della bassa valle della Sava e della piana di Sirmio, riuscendo a sottomettere anche gli Scordisci.
Nel 12 a.c. il comandante e futuro imperatore Tiberio, sottomette i pannoni Breuci, anche grazie all'alleanza degli Scordisci ormai sottomessi, che entrano a far parte anche delle truppe ausiliarie romane. 

Gli Scordisci vennero inglobati dai coloni romani, accettano le usanze romane e le loro leggi, divenendone per giunta combattenti mercenari. I nemici di Roma divennero romani.


BIBLIO

- Strabone - Geografia VII - Illiria e Pannonia -
- Plinio il Vecchio - Naturalis Historia - III -
- Dione - Storia romana - libro LV -- Svetonio - Vite dei Cesari - Tiberio -
- Scrittori della storia augusta - a cura di Paolo Soverini - voll.2 - Torino - Utet - 1983 - 
- Procopio di Cesarea - Guerra gotica - I - 
- Tacito - De origine et situ Germanorum - Progetto Ovidio - 
- Velleio Patercolo - Historiae romanae ad M. Vinicium - libri duo -


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