STRATA DIOCLEZIANA (Siria)



LIMES ARABICUS

La Strata Diocletiana era una via di comunicazione militare del tardo Impero romano (o Basso Impero romano), che va dalla presa di potere di Diocleziano (244 - 313), nel 284, alla caduta dell'Impero romano d'Occidente nel 476.

La strada venne costruita lungo il tratto del limes arabicus, un lunga catena di mura, forti, fortini e torri di avvistamento, ai tempi dell'Imperatore romano Diocleziano, attorno al 298, al termine delle campagne sasanidi di Galerio, dopo una guerra durata due anni, dal 296 al 298. La strada rimase in uso fino al VI secolo.

La Strata Diocleziana era munita di una lunga serie di fortificazioni, costruite tutte allo stesso modo: si trattava di castra rettangolari con mura molto spesse e con torri sporgenti verso l'esterno. Erano situate normalmente ad un giorno di marcia (ca. 20 miglia romane) le une dalle altre.

STRATA DIOCLETIANA

Il percorso cominciava presso il fiume Eufrate a Sura, città posta nella parte meridionale dell'antica Babilonia, nonchè città della Mesopotamia antica, situata sull'Eufrate, lungo il confine prospiciente il nemico sasanide.

La strada continuava poi verso sud-ovest, passando prima per Palmira e poi per Damasco, che fece parte dell'Impero romano per circa 700 anni, inclusa nel territorio della provincia siriaca che aveva per capitale Antiochia, la terza città dell'impero. Infine la Strata Docleziana andava a congiungersi con la Via Traiana Nova. 

Quest'ultima, già nota come Via Regia, era stata ricostruita dall'imperatore Traiano tra il 111 ed il 114 ed era chiamata Via Traiana Nova per distinguerla dalla Via Traiana in Italia. Essa collegava Aelana, città posta sulle rive del Mar Rosso, con la fortezza legionaria di Bostra, antica città nel sud della Siria, per un certo periodo capitale del regno nabateo e capitale della Provincia Arabica sotto i romani, provincia denominata Arabia Petraea.

IL PERCORSO

Il suo proseguimento naturale era appunto la Strata Diocletiana, costruita quasi duecento anni più tardi da Diocleziano e che congiungeva Bostra con il fiume Eufrate. L'imperatore romano fu il creatore della «tetrarchia», ovvero il «governo dei quattro», dove ciascun Augusto avrebbe governato su metà dell'impero coadiuvato dal proprio Cesare, al quale avrebbe delegato il governo di metà del proprio territorio e che gli sarebbe succeduto (come nuovo Augusto) dopo venti anni di governo, nominando a sua volta un nuovo Cesare.

Vi era poi una diramazione che si spingeva ad est dell'Hauran, regione della Siria meridionale, per Imtan (con le sue rovine di bagni pubblici romani), fino all'oasi di Qasr Azraq, grande fortezza situata, oggi, nell'est della Giordania. Si trattava in sostanza di un sistema continuo di fortificazioni che dall'Eufrate collegava il Mar Rosso presso Aila.



BIBLIO

- D. Graf -  The Via Militaris and the Limes Arabicus in "Roman Frontier Studies 1995" - XVIth International Congress of Roman Frontier Studies - ed. W. Groenman-van Waateringe, B. L. van Beek, W. J. H. Willems, e S. L. Wynia - Oxbow Monograph 91 - Oxford: Oxbow Books -
- Sergio Rinaldi Tufi - Archeologia delle province romane - Roma - 2007 -
- David Kennedy - L'Oriente - in Il mondo di Roma imperiale: la formazione - Bari - 1989 -
- S. Parker - The Roman Frontier in Central Jordan Interim Report on the Limes Arabicus Project - 1980-1985 - BAR International Series - Oxford - 1987 -



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