RESTI DELLA FORTEZZA DI TROESMIS |
La legione venne fondata dall'imperatore Diocleziano (r.284-305), Il nome deriva dalla divinità protettiva di Diocleziano che fu spesso chiamato Iovianus, "Gioviano, dedicato a Giove". Non si ricorda la data della fondazione ma probabilmente risale all'inizio del regno di Diocleziano.
Insieme alla legione II Herculia, che sembra essere stata la gemella della I Iovia, venne stazionata nella provincia Scythia di nuova acquisizione, a Capidava, oggi Crucea, vicino alla foce del Danubio. Le due legioni furono incaricate di difendere Sirmio, attuale Sremska Mitrovica in Serbia, allora la residenza imperiale in Illirico e un'importante città della Pannonia romana lungo il fiume Sava.
La legione stazionò nella Pannonia secunda, la provincia appena istituita, creata nel 298 dall'imperatore Diocleziano con la divisione della Pannonia inferiore in due province, la Secunda e la Pannonia Valeria. Ancora agli inizi del V secolo, la V Iovia è attestata a Bononia, a Burgenae e al castellum Onagrinum, un avamposto sulla sponda sinistra del Danubio.
- Notitia dignitatum in partibus Occidentis - XXXII -
- Alaric Watson - Aurelian and the Third Century - Londra & New York - Psychology Press - 1999 -
- Vegezio - Epitoma rei militaris - I -
- András Mócsy - Pannonia and Upper Moesia: a History of the Middle Danube Provinces of the Roman Empire - London - Boston - Routledge & K. Paul - 1974 -
- Historia Augusta - Divus Aurelianus - Watson - 1999 -
- V International Congress of Roman Frontier Studies - a cura di Grga Novak - Zagabria - 1964 -
SCUDO DELLA I IOVIA |
Il sito archeologico del Castellum Onagrinum si trova sulla sponda sinistra del Danubio e include le rovine di una fortezza romana costruita verso la fine del III secolo d.c. Le due unità gemelle fornirono gli uomini per la nuova guardia imperiale formata da Diocleziano, gli Ioviani e gli Herculiani, facendone delle truppe scelte.
Le legioni derivarono dalle antiche V Iovia e VI Herculia, votate alle divinità di Giove ed Ercole, protettrici rispettivamente di Diocleziano e del suo collega Massimiano. Secondo quanto afferma Vegezio (IV-V secolo d.c.), gli uomini della V Iovia e della VI Herculia erano famosi per l'uso delle plumbatae (un tipo di dardo con la punta di metallo appesantita col piombo), anche dette martiobarbuli, tanto da meritare essi stessi l'appellativo martiobarbuli.
La Legio I Iovia era ancora sulla sponda del Danubio quando fu composto il testo noto come Notitia Dignitatum (un elenco di magistrature e unità dell'esercito) (c.400), e potrebbe essere sopravvissuto nel primo impero bizantino. Secondo la Notitia dignitatum infatti, la I Iovia era ancora in Scizia sotto il dux Scythiae: campo base della legione era a Troesmis, a difesa della frontiera del Danubio, ma diverse coorti erano distribuite sul territorio.
BIBLIO
- Notitia dignitatum in partibus Occidentis - XXXII -
- Alaric Watson - Aurelian and the Third Century - Londra & New York - Psychology Press - 1999 -
- Vegezio - Epitoma rei militaris - I -
- András Mócsy - Pannonia and Upper Moesia: a History of the Middle Danube Provinces of the Roman Empire - London - Boston - Routledge & K. Paul - 1974 -
- Historia Augusta - Divus Aurelianus - Watson - 1999 -
- V International Congress of Roman Frontier Studies - a cura di Grga Novak - Zagabria - 1964 -
- Stephen Dando-Collins - Legions of Rome: The Definitive History of Every Imperial Roman Legion - Quercus - London - 2010 -
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