L'ARCO DI TRIONFO |
CABELLIO (CAVAILLON)
(C. XH 1047- 1059. 5828).
Cavaillon, città della Francia, era l'antica Cabellio della Gallia Narbonensis, sulla riva destra del fiume Drnentia e la via che da Mediolaninm per le Alpes Cottiae conduceva a Narbo (Strab. 4, 1, 11 p. IS/i. Ptol. 2, 10, 14). Essa faceva parte, come già detto, della provincia Narbonensis, oggi moderna regione di Provence-Alpes-Côte d’Azur. La città risale al I secolo a.c. ed era chiamata anche con altri nomi:
- Cavellione (Itin. Anton, p 343 cf. 388),
- Caballine (Tab. Peuting. 2,5)
- Caitalio in una iscrizione di Mogontiacum (BRh. 1203),
- Civitas Cavellicorum (Notit. Galliar. 11, 13 Seeck), locata nel dipartimento Vaucluse.
Già dipendente da Massilia (Marsiglia), Cabellio ebbe il diritto di latinità, e divenne così Colonia (Plin. nat. hist 3, 36 cf. Ptol. I.e.), non per opera di Cesare, ma di Augusto, come appare da una moneta del 731 u. c, in cui per la prima volta è detta colonia (Momttisen, Munzw. p. 677).
Si sa pure che Cabellio era iscritta nella tribù dei Voltinii, poi gens Voltini, e infine ottenne, ma non se ne sa la data precisa, la cittadinanza Romana (C. Xn 1050. 1057. - BRh. 1203).
Dopo l'occupazione celto-ligure (tribù dei Cavares) e poi gallo-greca (città di Kabellion) dell'oppidum di Santiago, la pace romana (pax = si vis pacem para bellum) permise l'insediamento di una città (Cabellio) nella pianura. Situata alla confluenza delle valli della Durance e del Calavon, vicino alla via Domiziana, la città era già un centro di scambi commerciali.
Ha avuto anche una propria moneta per un certo periodo (dal 43 al 23 a.c.). L'arco tetrapilo oggi situato in Place du Clos testimonia lo sviluppo della piccola città romana durante il regno dell'imperatore Augusto (I secolo a.c.).
DETTAGLIO DELL'ARCO |
ISTITUZIONI MUNICIPALI
- quattuorviri (C. xn 1050. 1051),
- seviri Augtistales (sacerdoti del culto di Augusto -1052),
- un curator Cabelliensium dell'ordine equestre (3275 add)
- una flaminica Augustae Cabellione (3242) ; cfr. CabellienHes (5828).
OBOLO DI EMILIO LEPIDO |
Città della Tribù Cavares prima e Voltini poi, soggiacque a lungo sotto l'influenza di Marsiglia, da cui si emancipò dopo la caduta della suddetta nel 49 a.c. Il fatto che delle monete (oboles) venissero coniate per conto di Marco Emilio Lepido, governatore di Narbonne e propretore tra il 44-42 a.c, potrebbe indicare una nuova fondazione da Lepido.
Costui uni in Gallia le sue forze a quelle di Marco Antonio nel 29 maggio del 43 a.c., formando con Ottaviano e Marco Antonio il secondo triumvirato. La città ha ricevuto sicuramente il diritto latino da Augusto nel 23 a.c. (Strabone - G. IV, 1).
L'ARCO DI TRIONFO
L'arco romano di Cavaillon (Cabellio), costruito nel I secolo d.c. servì come entrata monumentale al Foro Romano di Cavaillon, in Francia. L'Arco si trova oggi ai piedi della collina di St Jaques dove era stato inglobato nel medioevo e quindi spostato dopo la distruzione del palazzo episcopale per trasferirlo nel 1880 alla fine della piazza del Clos (Place du Clos).
Le località in Provenza sono del resto ricche di reliquie e resti della dominazione e della civilizzazione romana, ma purtroppo tutto il resto è andato distrutto. L'arco trionfale aveva quattro facciate, come usava quando servivano contemporaneamente sia alla celebrazione sia all'introduzione o della città o del suo foro romano.
Di queste facciate solo due sono state conservate, innalzate su pilastri e decorate con foglie d'acanto con uccelli e farfalle. Le volte a cassettoni erano decorate con quadrati, losanghe e rosette. Sul frontone, due vittorie alate si fronteggiavano, portando una corona di alloro e una palma destinate al vincitore, il che connota l'arco senza ombra di dubbio come trionfale.
CABELLIO (Cavaillon).
Ettore De Ruggiero
- C. XH 1047- 1059. 5828. - Città della Gallia Narbonensis, sulla riva destra doliti Druentia e la via che da Mediolanium per le Alpes Cottiae conduce a Narbo, Caballine (Tab. Peuting. 2,5;, Caitalio in una iscrizione di Mogontiacum (BRh. 1203), civitas Cavellicorum (Notit. GalMar. 11, 13 Seeck).
Già dipendente da Massilia, ebbe il diritto di latinità, e divenne cosi Colonia (Plin. nat. hist 3, 36 cf. Ptol. Le), piuttosto che per opera di Cesare, di Augusto come appare da una moneta del 731 u. e, in cui per la prima volta è detta colonia (Momtìisen, Munzw. p. 677).
Era inscritta nella trìbù Voltlnk, ottenne, non si sa quando, la cittadinanza Romana (C. Xn 1050. 1057. BRh. 1203). Di istituzioni municipali non son ricordati che quattuorviri 1050. 1051), seviri Augtisùales (1052), un curator Cabelliensium dell'ordine equestre e una flaminica Augustae Cabellione (3242) ; cfr. CabellienHes (5828).
BIBLIO
- Dizionario Epigrafico di Antichità Romane - Ettore De Ruggiero - 1886 -
- Strabone - Geografia - IV, 1 -
- Gaffiot, Félix - Dictionnaire Illustré Latin-Français - Hachette - 1934 -
- William Smith (a cura di) - Marcus Aemilius Lepidus - Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology - 1870 -
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