LA BASILICA |
" (Mons Caelius) E' il nome che prende una delle XIV regioni, la II, in cui Augusto divise la città di Roma. La regione è tutta dentro quel tratto di cortina, che va dalla porta Capena (s. Gregorio) alla Caelimontana (ss. Quattro coronati); la strada che dal centro della città conduceva a questa seconda porta (Via dei ss. Quattro), divideva la II dalla III regione "
(Rodolfo Lanciani, BM. 1890)
La basilica venne costruita alla metà del IV secolo d.c. sui resti di una residenza aristocratica di età tardoantica che era collocata lungo l'antica via Tuscolana, nel percorso corrispondente all'attuale via dei Santi Quattro sul colle Celio, e fu ricostruita da papa Leone IV (847-855) in un grande edificio a tre navate, cripta, e quadriportico con torre in facciata.L'ESTERNO |
L'edificio sorge sull'omonima via dei SS.Quattro, che corrisponde al tratto iniziale dell'antica "Via Tusculana", la quale proveniva dal Colosseo, fiancheggiava a sud il "Ludus Magnus", usciva dalle Mura Serviane dalla "Porta Querquetulana" (situata proprio all'altezza dei Ss.Quattro) e, dopo essersi incrociata con la "Via Caelimontana", usciva da una posterula presso S.Giovanni in Laterano e si dirigeva verso Tuscolo (Frascati).
La chiesa oggi ha l'aspetto di una rocca medioevale, circondata da imponenti mura e sormontata da una torre. Il nucleo originario fu costruito nel IV secolo ed era una ricca residenza aristocratica, ristrutturata da papa Melchiade con il nome di "titulus Aemilianae" o "titulus Ss. Quattuor Coronatorum", del quale sopravvive ancora l'abside ed alcuni resti situati al di sotto dell'attuale basilica.
L'aula absidata fu convertita in luogo di culto cristiano da prima del 499, quando si ebbe la prima attestazione del "titulus Aemilianae". Lungo le pareti del chiostro Antonio Munoz realizzò un antiquarium costituito dai reperti.
Sulla parete ovest si notano frammenti di recinzioni liturgiche e di altari cosmateschi appartenenti al periodo basso-medievale della basilica, oltre a resti di cornici romane, e di sarcofagi classici che erano stati riutilizzati come altari.
All'interno della chiesa i capitelli delle colonne sono di spoglio, provenienti da altre costruzioni antiche. Negli affreschi compaiono figure umane che si stagliano su un prezioso sfondo blu realizzato in azzurrite e che rappresentano i dodici mesi. a
Al di sopra dei mesi sono raffigurate le Arti, nei costoloni della volta le quattro stagioni e sulla vela i segni zodiacali, oggi in parte perduti. Comunque di epoca medievale, forse del periodo iconoclasto in cui era proibito raffigurare immagini sacre.
PAVIMENTO COSMATESCO |
La chiesa insiste sull'area precedentemente occupata dalla navata sinistra della chiesa antica e il suo splendido pavimento cosmatesco in marmo policromo è stato ricavato dal mosaico del tempio originario.
A pianta rettangolare, presenta reperti paleocristiani e romani alle pareti e quattro gallerie divise in due campate da pilastrini sui quali sono scolpite paraste scanalate e rudentate. Le campate sono formate da una serie di otto archetti nei lati lunghi e di sei nei corti.
BIBLIO
- L. Rendina - I chiostri di Roma -
- E. Marino - Santi Quattro Coronati - Roma Sacra -
- S. Vistino - I Santi Quattro Coronati - Roma ieri, oggi e domani -
- Lia Barelli - The Monumental Complex of Santi Quattro Coronati in Rome -
- L. Rendina - I chiostri di Roma -
- E. Marino - Santi Quattro Coronati - Roma Sacra -
- S. Vistino - I Santi Quattro Coronati - Roma ieri, oggi e domani -
- Lia Barelli - The Monumental Complex of Santi Quattro Coronati in Rome -
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