CASA MANLIANA




Passando per il Ghetto ebraico di Roma, colpiscono delle iscrizioni del XV secolo e degli autentici bassorilievi romani sul Palazzo Manili in Via del Portico di Ottavia, ai numeri civici 1 e 2, dove si trova la facciata dell'edificio che tale Lorenzo Manilio si fece costruire nel 1468 per sé e per la sua famiglia, arricchendola con un'elegante decorazione classica, a ricordo appassionato degli splendori dell'antica Roma.


Tale Lorenzo Manili, entusiasta dell'antica civiltà romana coperta e distrutta da secoli ma riscoperta dal periodo umanistico che fu prodromico al grande Rinascimento italiano chiese agli scalpellini di incidere sul fascione in marmo, a grandi lettere maiuscole, un testo in latino che si legge:
 

"URBE  ROMA  IN  PRISTINAM  FORMA(M  R)ENASCENTE  LAUR  MANLIUS  KARITATE ERGA  PATRI(AM)  (A)EDIS  SUO  NOMINE  MANLIANAS  PRO  FORT(UN)AR(UM) MEDIOCRITATE  AD  FOR(UM)  IUDEOR(UM)  SIBI  POSTERISQ(UE)  SUIS  A FUND(AMENTIS)  P(OSUIT)  AB  URB(E)  CON(DITA)  MMCCXXI L AN(NO)  M(ENSE) III D(IE) II  P(OSUIT)  XI  CAL(ENDAS)  AUG(USTAS)", 

STELE FUNERARIA ROMANA (1)

Traduzione:

"Mentre Roma rinasce all'antico splendore, Lorenzo Manilio, in segno di amore verso la sua città, costruì dalle fondamenta sulla piazza Giudea, in proporzione alle sue modeste possibilità, questa casa che dal suo cognome prende l'appellativo di Manliana, per sé e per i suoi discendenti, nell'anno 2221 dalla fondazione di Roma, all'età di 50 anni, 3 mesi e 2 giorni. Fondò la casa il giorno undicesimo prima delle calende di agosto".

La data dell'edificio, anno 2221, è calcolata dall'anno della fondazione di Roma (753 a.c.), che corrisponde all'anno 1468. La base dell’edificio è abbellito da vari reperti archeologici, tra cui quello, della cerva col cerbiattino e del leone che divora l’antilope. 

LA CASA MANLIANA

Lorenzo Manilio, entusiasta della riscoperta dell'arte e dei valori romani che venivano ammirati e copiati nelle botteghe artigianali, era riuscito ad accaparrarsi alcuni frammenti di marmi romani che aveva orgogliosamente inserito nelle mura della sua casa.

Ma la sua passione per la romanità andò oltre: sulle architravi delle porte si legge il nome del fondatore ripetuto quattro volte, tre in latino ed una in greco, mentre sulle finestre è inciso il motto "Ave Roma". 

IL LEONE

Inoltre il basamento dell'edificio è cosparso di reperti archeologici: una stele funebre (nella foto 1) proveniente dalla via Appia, il frammento di un sarcofago romano sulla porticina centrale ed una stele greca. La casa è costituita da tre diversi fabbricati riuniti appunto dalla grande fascia iscritta.

Lorenzo Manilio, commerciante di spezie e proprietario di tre case, di epoca diversa, nel rione Sant'Angelo, le riunisce con un marcapiano, alto più di un metro, sul quale fa incidere una scritta in latino, in caratteri classici, nella quale inneggia al “Rinascimento” della città di Roma.

LAPIDE DI PUBLIO CLODIO


Lapide di casa Manliana dove si legge:

P CLODIVS A ET CLODIAE L BROMIVS EBORARIVS
CVRIATIA AMMIA CONCVBINA MEI AMANTISSIMA
HILARO P ET CVRIATIAE DELICIAE

P CLODIVS P ET CVRIATIAE L P CLODIVS P ET CVRIATIAE L
RVFIO ANTEROS P CLODI P L HERACLIDA SVAVIS CVRIATIAE L

L'ISCRIZIONE

Nella lapide di cui sopra, opera di Publio Clodio Bromius, si piange della morte di un fanciullo, “Hilario”, schiavo o liberto di Aulio e di Curatia Ammia (sua concubina amatissima), che lo definiscono “loro delizia”. Questa lapide potrebbe essere legata al bassorilievo (foto 1), dove si vedono tre adulti attorniare una figura di fanciullo recante un giocattolo tra le braccia.

Ebbene anche se la casa non è dell'epoca degli antichi romani, conserva un tale amore per quell'epoca che ci sentiamo di riportarla, insieme ai suoi resti autentici romani, come un grande esempio di amore per questa gloriosa terra di grandi avi e grandi opere d'arte che seppero stupire il mondo.



BIBLIO

- Pietrangeli, Carlo - Sant'Angelo - Guide rionali di Roma - Fratelli Palombi - Roma - 1976 -
- Lerner, L. Scott -  Narrating Over the Ghetto of Rome - Jewish Social Studies - Winter/Spring 2002 -
- Berliner, Abraham - Storia degli ebrei di Roma. Dall'antichità allo smantellamento del ghetto - Milano - Bompiani - 2000 -
- Fiorentino, Luca - Il Ghetto racconta Roma - Gangemi Editore Roma - 2005 -
- Ravaglioli, Armando - Il ghetto di Roma. La storia del quartiere ebraico e la vicenda della più antica comunità romana - Newton & Compton - Roma - 1996 -

2 comment:

pallen on April 25, 2021 at 6:03 PM said...

The gens Manlius was a major old family during the Republic. Did Lorenzo claim or prove descent?

Romanoimpero on April 26, 2021 at 3:04 AM said...

I doubt it, his real name was Rienzo Manei, later changed to Laurentius Manlius.

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