LEGIO IV ITALICA


LA FONDAZIONE

La Legio IV Italica venne arruolata dall'imperatore Alessandro Severo (208 - 235) ed ancora esistente all'inizio del V secolo. Il nome di questa legione è dato dal fatto che i primi reclutati di questa legione furono i cittadini romani provenienti dall'Italia (Transpadana), seguiti poi da elementi pannonici. 

Questa legione è conosciuta solo attraverso la Notitia Dignitatum,  (Orientis VII.18; VII.54), un elenco di ufficiali romani e unità dell'esercito dell'ultimo decennio del IV secolo, dove è attestata sotto il comando del "magister militum per Orientem", prima come legione di guardia alla frontiera e poi come legione "pseudocomitatense", cioè facente parte del "comitatus" d'Oriente. Suoi emblemi furono il centauro e la cicogna.

La creazione della Quarta Italica non è databile con certezza, ma è probabile che sia della prima metà del III secolo. L'imperatore Severus Alexander (r.222-235) ne fu il creatore e il futuro imperatore Maximinus Thrax fu tra i suoi primi ufficiali. 

Alessandro Severo deve aver creato questa unità durante la sua campagna contro l'impero sasanide in Persia (dopo il 230) e potrebbe averla portata con sé a Magonza, dove dovrebbe aver preso parte alla ribellione che ha reso Imperatore Massimino il Trace. Massimino, ex soldato comune e futuro imperatore; rifletteva la tendenza crescente a portare al trono i legati equestri al posto di quelli senatori.

ALESSANDRO SEVERO

La legio IV italica è nota grazie anche perchè citata dalla Notitia dignitatum (Orientis VII.18; VII.54), dove è attestata sotto il comando del magister militum per Orientem ( comandante supremo dell'esercito in una prefettura del pretorio) come legione pseudocomitatense (una unità legionaria di limitanei entrata a far parte del comitatus, cioè dell'esercito mobile che veniva richiamato dove occorreva).

Probabilmente infatti venne costituita come legione di guardia alla frontiera d'occidente, per poi, visto l'alto costo dell'esercito, entrare a far parte del comitatus d'Oriente. Il comitatus infatti disponeva di meno legioni in quanto ogni legione poteva servire spostandosi, una più ampia zona di confine. Infatti, come dimostra il riferimento nella Notitia Dignitatum, apparteneva intorno al 400 all'Impero romano orientale e potrebbe essere sopravvissuta fino alla riforma di Giustiniano del 545.

È nota grazie anche alla Notitia dignitatum (Orientis VII.18; VII.54), dove è attestata sotto il comando del magister militum per Orientem come legione pseudocomitatense, cioè una legione di limitanei entrata poi a far parte del comitatus, cioè dell'esercito mobile il cui compito era di intervenire lì dove c'era necessità. 


COMANDANTI

- Caius Iulius Verus Maximinus cioè Massimino il Trace (163 - 238), prefetto nel 231-235,  il futuro imperatore. Fu scritto di lui:
«Era infatti imponente nella corporatura per la grande prestanza, famoso per il suo valore tra tutti i suoi commilitoni, bello e virile, fiero nel suo comportamento, duro, superbo, notevole ed allo stesso tempo giusto.»
(Historia Augusta - I due Massimini, 2.2.)

- Serapammon (prefetto nel 242-244)




LA STORIA

- La Legio IV Italica fu formata sotto Alessandro Severo nel 231 con elementi italici e della Pannonia, per essere impiegata fin dall'inizio nelle campagne contro i Sasanidi del 231-232. Il suo primo comandante fu Massimino il Trace, il futuro imperatore.

- Partecipa successivamente alla campagna germanica del 234-235 con base a Mogontiacum, dove i suoi soldati partecipano all'uccisione di Alessandro Severo, e nominano imperatore Massimino "il Trace", loro comandante, con cui partecipa alle campagne di quegli anni contro Sarmati, Germani e Carpi.
Tra le sue file furono reclutati nuovi soldati legionari per compensare alle perdite subite durante queste lunghe guerre.

- La legio seguì l'imperatore anche nello scontro contro il Senato, che portò Massimino e le sue truppe all'assedio di Aquileia, che si risolse con la morte dell'imperatore.

SCUDO DELLA LEGIONE
- Tornò in Oriente a combattere contro i Sasanidi (o secondo impero persiano) sotto l'imperatore Gordiano III negli anni 242-244, sotto il prefetto Serapamone, funzionario equestre e cliente dei gordiani, ed il suo accampamento fu stabilito probabilmente in Mesopotamia. 

Dopo la riforma diocleziana, venne inserita nella provincia maxima Sequanorum o Sequania, sotto il regno di Diocleziano (244 - 313).

In seguito potrebbe essere stato posizionata nella provincia gallica Maxima Sequanorum, che comprendeva le civitates dei Sequani (il cui capoluogo era Besançon), degli Elvezi (Avenches), degli Equestri (con Nyon) e Basilea, sotto Diocleziano.

- Poco si sa di cosa accadde successivamente, ma gli studiosi suppongono che la IV Italica potrebbe essere sopravvissuta fino alla riforma di Giustiniano (482 - 565) del 545, che prevedeva per determinate regioni dell'Impero l'accentramento del potere amministrativo e militare.

Mentre per Diocleziano i due poteri dovevano essere separati, per Giustiniano dovevano essere nelle mani di un'unica persona. Certe riforme riguardavano la soppressione di alcuni vicari e l'accorpamento di province più piccole in province più grandi. Queste riforme, sviluppate negli anni 535 - 536 tentavano di far cessare i conflitti tra autorità civile e autorità militare.

Ormai privi di guida, i romani, isolati all'interno del territorio persiano e con poche scorte e rifornimenti a disposizione, furono costretti ad accettare una pace sfavorevole e ad abbandonare la zona ai persiani.



BIBLIO

- J.C.Mann - A note on the legion IV Italica - ZPE 126 - Bonn -
- Erodiano - Historia Augusta - I due Massimini - Gonzales -
- Notitia dignitatum - Orientis -
- I Rodriguez Gonzalez - Historia de las legiones Romanas - Madrid - 2003 -
- E.Luttwak - La grande strategia dell'impero romano - Milano - 1976 -
- H.M.D.Parker - The legions of Diocletian and Constantine - Journal of Roman Studies 23 - London - 1933 -
- J.C. Mann - A note on the legion IV Italica - ZPE 126 - Bonn -1999 -
- Historia Augusta - I due Massimini -
- Historia Augusta - I tre Gordiani - Ritterling - Gonzales -

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