CULTO DI STERCULUS

BAGNO PUBBLICO ROMANO

Sterculus, Stercutius, o Sterquilinus, secondo la mitologia romana, è il Dio inventore della concimazione dei campi e degli escrementi. Il Dio è citato negli "Indigitamenta", cioè nelle formule sacre con le quali s'invocavano le divinità, perché fossero propizie ai singoli atti della vita, privati o pubblici che fossero.

Fu detto padre di Pico, il cui mito ci è tramandato da Ovidio e Virgilio. Fu uno dei primi re del Lazio, figlio di Sterculo e Feronia (secondo altri di Saturno e Feronia), regnò e fondò Alba Longa e fondò la città di Laurentum e secondo la tradizione gli sarebbe stato consacrato un altare a Roma. Pico venne identificato con Saturno, Pilumno o Picumno.

Nella mitologia romana era presente una Dea delle fogne, un Dio del bagno e un Dio degli escrementi. La Dea delle fogne era Cloacina, divinità protettrice della Cloaca Massima, la parte più antica ed importante del sistema fognario di Roma. Divinità di origine secondo alcuni etrusca, secondo altri sabina, il suo culto fu introdotto da Tito Tazio, che costruì un santuario in suo onore nel bagno della sua casa.
VENERE CLOACINA

Consapevoli del fatto che un buon sistema fognario fosse importante per la salute pubblica, i Romani invocavano la sua presenza quando le fogne si intasavano o traboccavano. Fu in seguito identificata con la figura di Venere, e le fu dedicato un piccolo santuario nel Foro Romano, il sacello di Venere Cloacina, di cui oggi rimangono solo le fondamenta circolari.

I primi cristiani credevano che i Romani avessero come divinità del gabinetto il Dio Crepitus, associato alla flatulenza e lo invocavano in caso di diarrea o costipazione, ma manca qualsiasi riferimento antico a questo Dio.
 
Si sa invece che i romani venerassero Sterculo, il Dio dello sterco, che era particolarmente importante per gli agricoltori quando fertilizzavano i loro campi con il letame e che aveva una stretta relazione con Saturno, il Dio dell'agricoltura. Ma sembra che Sterculo venisse invocato anche nei bagni per propiziarsi una buona evacuazione, anche questa necessaria per la salute.


AGOSTINO DI IPPONA

LO SCHERNO DEI CRISTIANI

Sembra che i primi cristiani trovassero la figura di Sterculo particolarmente ridicola, tanto che fu oggetto di scherno da parte di sant'Agostino d'Ippona nel suo libro "La città di Dio" all'inizio del V secolo. Ai cristiani, molto pudibondi, sembrava assurdo che si potesse richiedere a un Dio una buona evacuazione, visto che tutto ciò che riguardava il corpo era immondo o peccaminoso. Fare sesso era peccato, banchettare era da ingordi, le donne imbellettate erano vanitose e invereconde, il corpo è sporco e peccaminoso per cui va punito.

Ma Agostino di Ippona fu quello stesso che scrisse: “La donna non è fatta a immagine e somiglianza di Dio. È nell’ordine della natura che le mogli servano i loro mariti ed i figli i loro genitori”.
E poi ancora: “Le donne non dovrebbero essere illuminate o educate in nessun modo. Dovrebbero, in realtà, essere segregate poiché sono loro la causa di orrende ed involontarie erezioni di uomini santi.”
(Agostino di Ippona - De bono coniugali - 401)
Del resto la donna sarebbe per san Tommaso d’Aquino un surrogato di uomo, un soggetto deficitario.
(Summa Teologia)



BIBLIO

- Carlos Machado - Romani aristocratici e la cristianizzazione di Roma - in Peter Brown e Rita Lizzi Testa (a cura di), Pagani e Cristiani nell'Impero Romano: La Rottura del Dialogo, (IVth-VIth Century A.D.): Proceedings of the International Conference at the Monastery of Bose (October 2008) - LIT Verlag Münster - 2011 -
- G. Appel - De Romanorum precationibus - Giessen - 1909 -
- Micol Perfigli - Indigitamenta. Divinità funzionali e funzionalità divina nella religione romana - 2004 -- Samuel Ball Platner - A Topographical Dictionary of Ancient Rome, voce: Sacrum Cloacinae - Oxford University Press - Londra - 1929 -
- Agostino di Ippona - De bono coniugali - 401 -
- Agostino di Ippona - Summa teologia -

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