VILLA ROMANA DI LULLINGSTONE (Inghilterra)


La villa romana di Lullingstone è una villa romana situata presso Eynsford, nel distretto di Sevenoaks in Kent (Inghilterra). Si trova nella valle del fiume Darent, un affluente del Tamigi, insieme ad altre sei residenze romane, tra cui le ville romane di Crofton, di Crayford e di Dartford, lungo l'antica via della Watling street, tra Londinium (Londra) e portum Dubris (Dover).

Si tratta di una villa di stile romano risalente al 82 d.c., sorta durante il dominio romano della Britannia. Nei secoli a seguire, la villa fu ampliata e divenne un luogo di culto cristiano durante il dominio sassone, fino all'arrivo dei Normanni.

RICOSTRUZIONE GRAFICA DELLA VILLA

GLI SCAVI

I primi scavi furono eseguiti nel 1750, anche se le attuali rovine vennero alla luce solo a metà del XIX secolo, ma i resti della villa furono scoperti nel 1939, in seguito alla caduta di un albero che aveva rimesso in luce un frammento di mosaico.

Gli scavi si protrassero negli anni sessanta, al di sotto di una copertura realizzata per proteggere i resti. Oggi la villa è protetta all'interno di un edificio, dove opportuni cartelli spiegano la sua storia e i ritrovamenti effettuati.


Alla metà del II secolo venne arricchita da sculture in marmo e nel IV secolo vi venne aggiunto un impianto termale mentre il triclinio, già esistente, fu ripavimentato con un mosaico figurato policromo.

Diversi mosaici policromi del IV secolo, decorano i pavimenti con soggetti tratti dalla letteratura latina classica, come le battaglie con Troia, e dalla mitologia romana, il che denota la villa come abitata da ricchi e colti romani.

Vi è inoltre un tempio pagano che fu in seguito convertito in un oratorio cristiano. Alle pareti è possibile ammirare le figure di tre ninfe e altre divinità. La vasta sala centrale era utilizzata come triclinio per banchetti.
Fu distrutta da un incendio agli inizi del V secolo.


DESCRIZIONE

La villa si articolava simmetricamente ai lati di una vasta sala centrale, utilizzata come triclinio e decorata da un mosaico pavimentale con scene del ratto di Europa e di Bellerofonte che uccide la Chimera inserite nella decorazione geometrica. 

Uno degli ambienti era stato utilizzato in origine come sacello pagano, con nicchia decorata da un affresco con le figure di tre ninfe. Agli inizi del IV secolo la nicchia fu riempita e l'intero ambiente fu ridecorato con intonaco dipinto a bande rosse e vi furono collocati due busti in marmo.


Nel corso del IV secolo la stanza sovrastante divenne un oratorio cristiano, affrescata con figure di oranti e con il monogramma di Cristo.
Un mausoleo a forma di tempietto romano celtico fu costruito intorno al 300. Vi furono deposti i resti di un giovane e di una giovane, entrambi ventenni, con il loro corredo funerario.

I busti marmorei provenienti dal sacello pagano, gli affreschi della cappella e il corredo funerario del mausoleo sono conservati presso il British Museum di Londra.

Il fatto che i dipinti risalgano a circa 40 anni dopo potrebbe essere spiegato in diversi modi. I proprietari di Lullingstone potrebbero non aver adottato il cristianesimo fino a molto tempo dopo la sua accettazione ufficiale.


In alternativa, mentre il mosaico di Bellerofonte illustra un mito ben noto, a Lullingstone potrebbe anche essere stato inteso come un'allegoria per il trionfo del bene sul male e, dato che il mosaico potrebbe precedere la casa-chiesa di qualche anno, potrebbe essere un messaggio di ispirazione cristiana mascherato da espressione di apprendimento classico.

Del resto nei primi secoli del cristianesimo spesso vennero usati come cristiane delle figure pagane: Orfeo e Mitra come Gesù Cristo, il cervo sacro a Diana come Cristo ecc.

PLANIMETRIA DELLA VILLA (INGRANDIBILE)
Il palazzo è datato intorno all'80 d.c. e sostituì uno più piccolo che a sua volta fu costruito su granai, magazzini e altre strutture che furono usate dalle legioni romane come base logistica per le loro spedizioni verso ovest, forse anche da Vespasiano nel 43 d.c. quando era comandante della Legio II Augusta.

Oggi una struttura moderna protegge i mosaici pavimentali dell'ala nord e alcuni dell'ala ovest. 

Sono la principale e forse l'unica testimonianza residua del palazzo e possono essere osservati grazie alle nuove strutture sotto una luce naturale e a distanza ravvicinata.

Il palazzo potrebbe essere stato la residenza di Cogidubnus, un re di uno stato cliente romano nell'attuale West Sussex e Hampshire. I suoi mosaici del primo piano erano in bianco e nero come usava a Roma, a Pompei e in tutto il suolo italico. 

I mosaici in bianco e nero erano ravvivati dalla rappresentazione di una grande varietà di motivi geometrici che molto spesso creavano un effetto ottico come in un altro mosaico in bianco e nero dello stesso periodo.

DIPINTI CRISTIANI

Più tardi i gusti cambiarono e un po' si imbarbarirono, il Mosaico della Città Cinta di Mura fu sostituito da uno parzialmente colorato, come si vede nel Mosaico di Cupido sul Delfino. I mosaici successivi mostrano l'uso iniziale di tessere colorate con una prevalenza di quelle rosse e grigie e l'introduzione di piccole figure e vari oggetti come vasi, delfini, fiori, e così via.

Gli storici dell'arte, data la grande somiglianza tra i mosaici pavimentali romani in luoghi molto distanti dell'impero, hanno pensato che i disegni dei motivi decorativi tipici circolassero tra le officine dei mosaicisti, per lo più romani ma anche della stessa provincia, che erano attive un po' in tutte le province dell'Impero Romano.



BIBLIO

- Martin Henig - Art, religion and letters in a fourth-century villa. the Lullingstone Villa mosaic - The Association for the Study and Preservation of Roman Mosaics - 
- Michael Fulford - Lullingstone Roman Villa Kent - English Heritage - 2004 -
- G. W. Meates -The Roman Villa at Lullingstone, Kent - 1979-1987 -

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