PONTE ROMANO DELLE FATE (Liguria)

PONTE DELLE FATE


I PONTI ROMANI IN VAL DI PONCI

Ai piedi dell'imponente Rocca di Corno lungo un’antica strada romana. Il sentiero inizia da Verzi, poco sopra Calvisio, e percorre l’antica Iulia Augusta, aperta da Augusto nel 13 a.c. per collegare il municipio romano di Vada Sabatia (Vado Ligure) con la Gallia meridionale. Risalendo la valle si incontrano 5 ponti romani, risalenti al I/II secolo d.c.:
 
- Il primo è il Ponte delle Fate, ben conservato, 
- poi seguono Ponte Sordo, quasi scomparso, 
- e Ponte Muto, ben visibile con l’arcata a tutto sesto. 
Al bivio si prende il sentiero sulla sinistra per rimanere sulla strada romana, si prosegue un po’ più in salita e si giunge al 
- quarto ponte o Ponte dell’Acqua, parzialmente interrato. 
- Risalendo la valle nell’ultimo tratto si arriva nel luogo dove dovrebbe trovarsi l’ultimo ponte, Ponte di Magnone, oggi scomparso.



IL PONTE DELLE FATE

Il ponte delle Fate è quello posto più in basso nel sistema vallivo del Rio Ponci, ad una quota di circa 164 m s.l.m. Il nome deriva dal termine dialettale “faje”, cioè le pecore, nel senso che i pastori vi portavano le pecore al pascolo dalla pianura ai monti e viceversa.

Il ponte apparteneva alle strutture della via Iulia Augusta, aperta dall’Imperatore Augusto nel 13 a.c. per collegare l’area padana alla Gallia meridionale e raggiungeva la costa ligure a Vada Sabatia (Vado Ligure). L'opera ha mantenuto intatta l'edificazione originale, fornendo un ottimo esempio dell’ingegneria stradale romana in Età imperiale.

Il ponte era largo circa 5,8 m e consentiva quindi il passaggio anche a due carri affiancati. esso fu costruito con un’arcata unica a tutto sesto, che presenta una larghezza alla base di 6,6 m e un’altezza rispetto al livello del greto attuale di 3,8 m, per cui la sezione di deflusso delle acque passa dai 6 mq circa del ponte dell’Acqua agli oltre 20 mq di quello delle Fate.


Per la sua realizzazione fu usata quasi esclusivamente la Pietra di Finale con rarissimi innesti di elementi squadrati in calcare dolomitico e in quarzite. Le sue strutture in alzato sono impostate su piedritti realizzati con due filari di grandi blocchi squadrati con elementi sovrapposti a secco e un tempo legati da grappe di piombo.

La lavorazione della Pietra di Finale, molto ricca di fossili, in grandi blocchi squadrati, era particolare nell’innesto delle spalle sull’arco del ponte, ottenuto evitando l’impiego di giunti attraverso la sagomatura della superficie dei blocchi. Infatti coppie di conci raggiati, raccordano le spalle del ponte alla doppia ghiera dell’arco, fungendo da elemento di raccordo con un valore sia estetico che statico.

I blocchetti impiegati nei paramenti di rivestimento dell’opera cementizia interna sono decisamente più piccoli e realizzati secondo la tecnica muraria del petit appareil, o “piccolo apparato”, tipica dell’età romana imperiale.

Sia a monte che a valle sono presenti tratti degli antichi muri di contenimento del manto stradale, a delimitazione e protezione dal franamento di terreni sul selciato. I muri laterali di contenimento del terreno e l’arco del ponte erano legati da blocchi in pietra finemente sagomati dopo la messa in opera, che uniscono a incastro le due strutture.

Le indagini condotte sul ponte delle Fate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria hanno evidenziato come la lavorazione dei conci e la rifinitura dei blocchetti del paramento avvenissero direttamente presso il cantiere con produzione di una grande quantità di scarti di lavorazione usati poi nei riempimenti delle spalle del ponte.


BIBLIO

- Vittorio Galliazzo - I ponti romani - Vol I - Treviso - Edizioni Canova - 1995 -
- A. Seppilli - Sacralità dell'acqua e sacrilegio dei ponti - Sellerio Editore - Palermo -
- Sabrina Laura Nart - Architettura dei ponti storici in muratura - Strade e Autostrade - n. 76 - 2009 -
- Colin O'Connor - Roman Bridges - Cambridge University Press - 1993 -
- Vittorio Galliazzo - I ponti romani - Catalogo generale - Vol. 2 - Treviso - Edizioni Canova - 1994 -

 

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