ALESSIO II COMMENO |
Nascita: Costantinopoli, 14 settembre 1169
Morte: Costantinopoli, settembre 1183
Regno: 24 settembre 1180 - settembre 1183
Padre: Manuele I Comneno
Madre: Maria d'Antiochia
Alessio II Comneno, In greco: Αλέξιος Β' Κομνηνός, Alexios II Komnēnos, è stato basileus dei romei dal 24 settembre 1180 fino alla sua morte, e cioè per circa tre anni e a soli 14 anni. Era figlio di Manuele I Comneno e della di lui seconda moglie Maria d'Antiochia (1145 – 1182). Durante il suo regno non sembra siano state coniate delle monete per cui non ne abbiamo immagini se non successive.
Come consuetudine, all'ottavo giorno dopo la nascita, il padre offrì magnifici festeggiamenti per nascita del figlio, al quale era stato imposto il nome di Alessio, come il bisnonno, e il 24 marzo del 1171 Alessio fu nominato erede e incoronato co-imperatore nella chiesa della Vergine alle Blacherne.
Anzi, per garantirne la successione, sin da allora venne imposto ai sudditi il giuramento di fedeltà. Ciò però comportò la perdita dei diritti ereditari della sorellastra Maria e, di conseguenza, la sua separazione dal figlio del re ungherese.
Come consuetudine, all'ottavo giorno dopo la nascita, il padre offrì magnifici festeggiamenti per nascita del figlio, al quale era stato imposto il nome di Alessio, come il bisnonno, e il 24 marzo del 1171 Alessio fu nominato erede e incoronato co-imperatore nella chiesa della Vergine alle Blacherne.
Anzi, per garantirne la successione, sin da allora venne imposto ai sudditi il giuramento di fedeltà. Ciò però comportò la perdita dei diritti ereditari della sorellastra Maria e, di conseguenza, la sua separazione dal figlio del re ungherese.
MARIA COMMENO
Il fidanzamento però fu annullato nel 1169, perché nel frattempo Manuele aveva avuto un figlio maschio. Allora Maria venne fidanzata con Re Guglielmo II di Sicilia, poi nel 1179, Maria venne promessa al futuro marito Ranieri del Monferrato che, cambiato il suo nome in Giovanni, fu nominato Cesare da Manuele.
Dopo la morte del padre nel 1180, Maria e Ranieri tentarono più volte di strappare la reggenza al trono, contro la matrigna, l'Imperatrice Maria d'Antiochia, alla guida del trono di Costantinopoli insieme a suo figlio, l'Imperatore Alessio II Comneno, all'epoca di undici anni. Maria d'Antiochia era assistita da un consiglio, guidato dal patriarca costantinopolitano e un cugino, il protosebasto Alessio Comneno amante di Maria.
ANDRONICO
ANDRONICO |
La Paflagonia e Maria Porfirogenita, sorellastra dell'imperatore, esclusa dalla successione ed ora anche dal consiglio di reggenza, insieme al marito, il cesare Ranieri del Monferrato furono al suo fianco ma tentarono una congiura che però fallì: Maria, Ranieri e i loro fidi si rifugiarono nella basilica di Santa Sofia, da dove lanciarono appelli alla rivolta.
La ribellione popolare scoppiò e si combatté nelle strade, fino alle soglie della Chiesa grande, ma gli Imperiali prevalsero e il patriarca Teodosio si propose come arbitro, ottenendo la grazia per Maria e Ranieri.
L'imperatore bambino Alessio II, la piccola imperatrice Agnese e l'imperatrice madre Maria d'Antiochia vennero trasferiti dal Palazzo Imperiale in un luogo più sicuro e guardati a vista.
La ribellione popolare scoppiò e si combatté nelle strade, fino alle soglie della Chiesa grande, ma gli Imperiali prevalsero e il patriarca Teodosio si propose come arbitro, ottenendo la grazia per Maria e Ranieri.
L'imperatore bambino Alessio II, la piccola imperatrice Agnese e l'imperatrice madre Maria d'Antiochia vennero trasferiti dal Palazzo Imperiale in un luogo più sicuro e guardati a vista.
Sconfitto, il protosebasto Alessio venne arrestato e accecato, mentre la popolazione urbana si scatenava contro i Latini presenti nella città, soprattutto contro Pisani e Genovesi.
I NEMICI DI ANDRONICO
Qilij Arslan II d'Iconio però gli era ostile e molti altri non lo accettarono, principalmente il Grande Domestico Giovanni Comneno Vatatze, comandante delle armate imperiali, il quale si ribellò a sua volta insediandosi a Philadelphia. L'esercito inviatogli contro venne battuto, ma la morte del Gran Domestico risolse la rivolta a favore di Andronico.
Alessio però volle legittimare il suo potere e a maggio del 1182 fece nuovamente incoronare il piccolo Alessio II a Santa Sofia. Col pretesto di proteggere Alessio dalle violenze, Andronico s' impadronì del potere, tolse di mezzo e poi fece uccidere nel 1183 l'imperatrice madre, la principessa Maria e Ranieri di Monferrato, probabilmente avvelenati.
Qilij Arslan II d'Iconio però gli era ostile e molti altri non lo accettarono, principalmente il Grande Domestico Giovanni Comneno Vatatze, comandante delle armate imperiali, il quale si ribellò a sua volta insediandosi a Philadelphia. L'esercito inviatogli contro venne battuto, ma la morte del Gran Domestico risolse la rivolta a favore di Andronico.
Alessio però volle legittimare il suo potere e a maggio del 1182 fece nuovamente incoronare il piccolo Alessio II a Santa Sofia. Col pretesto di proteggere Alessio dalle violenze, Andronico s' impadronì del potere, tolse di mezzo e poi fece uccidere nel 1183 l'imperatrice madre, la principessa Maria e Ranieri di Monferrato, probabilmente avvelenati.
ALESSIO II |
Contro Andronico, Contostefano armò una congiura che venne scoperta: alcuni vennero uccisi, altri fuggirono, ed ai quattro figli vennero cavati gli occhi. Il patriarca Teodosio Boradiota spaventato si ritirò dalla sua carica.
Alessio II fu tratto fuori dal palazzo affinché pregasse Andronico di regnare con lui. L'incoronazione avvenne a Santa Sofia: il nome del nuovo sovrano, Andronico I Comneno, venne pronunciato prima del nome dell'autocratore legittimo, Alessio II che, ormai usato per ottenere il potere, dopo pochi giorni dopo venne strangolato, decapitato e buttato in mare chiuso in un vaso.
Per il mistero che circondò la scomparsa di A., sorsero negli anni successivi varî pretendenti al trono, come veri figli di Manuele I.
- La spedizione siciliana del 1185, in Macedonia, ebbe come pretesto la restaurazione di uno pseudo-Alessio, ospitato e riconosciuto dal re Guglielmo II.
- Un altro comparve nel 1191 sotto Isacco II Angelo e non fu facile da abbattere, appoggiato dal sultano d'Iconio e perchè era identico al vero Alessio, cavalcava bene come lui, come lui era biondo, prestante e un po' balbuziente. Venne ucciso a tradimento nel sonno.
BIBLIO
- F. Cognasso - Partiti politici e lotte dinastiche in Bisanzio alla morte di Manuele Comneno - Memorie R. Acc. delle scienze in Torino - LXII - 1912 -
- Niceta Coniata, Grandezza e catastrofe di Bisanzio, Milano, Mondadori, 1994 -
- Silvia Ronchey, Lo stato bizantino, Torino, Einaudi, 2002, -
- Alexander P. Kazhdan, Bisanzio e la sua civiltà, 2ª ed, Bari, Laterza, 2004 -
- Steven Runciman - Storia delle crociate, Milano, BUR, 2006 -
- Paolo Cesaretti, L'impero perduto. Vita di Anna di Bisanzio, una sovrana tra Oriente e Occidente, Milano, Mondadori, 2006 -
- Charles Diehl, Figure bizantine, introduzione di Silvia Ronchey, 2007 - Einaudi -
- Giorgio Ravegnani - Imperatori di Bisanzio - Bologna - Il Mulino - 2008 -
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- Giorgio Ravegnani - Imperatori di Bisanzio - Bologna - Il Mulino - 2008 -
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