FORUM SUARIUM

IL FORUM SUARIUM

Il Forum Suarium era il forum venalium dei maiali durante l'impero, menzionato in due iscrizioni datate circa nel 200 d.c.. Il forum venalium (pl. fora venalium) era un mercato alimentare nell'antica Roma durante la Repubblica Romana e l'Impero Romano.

Nella sua "Politica", Aristotele auspicava che una città avesse sia una piazza libera in cui "nessun meccanico o contadino o altro simile possa essere ammesso se non convocato dalle autorità" e un mercato "dove si compra e si vende, un luogo separato, situato convenientemente per tutte le merci spedite dal mare e portate dalla campagna".

Inutile dire che i Romani copiarono dai Greci la soluzione architettonica dei Fori, infatti essi sono detti imperiali e iniziarono con Cesare anche se questi non fu mai imperatore. Questi fori mercantili erano estensioni del Foro Romano e contenevano numerosi edifici di cui molti monumentali eretti sotto la Repubblica e l'Impero.

Il Foro Romano era originariamente utilizzato per giochi atletici e per scopi commerciali di ogni genere; tuttavia, ma successivamente, con l'ingrandirsi di Roma, il forum divenne un centro politico e bancario dove avevano i loro uffici banchieri e i cambiavalute. 

Il forum civilium o giudiziario (il Foro Romano e i Fori di Cesare e Augusto erano fora civilia) e il fora venalium (mercantile) nacquero sotto l'impero a causa della crescita della città e del conseguente aumento di affari e commerci. Maenius, uno dei Censori, fu il primo e il più determinante nell'effettuare questi cambiamenti nei Fori Romani.

STRUTTURA DEL FORUM SUARIUM


GAIO MAENIUS 

Console nel 338 a.c., ottenne il trionfo su Anziati, Laviniati, Veliterni e gli fu dedicata la colonna Menia nel Foro. Dittatore nel 320, censore nel 318, costruì nel Foro gallerie per assistere agli spettacoli. Dittatore nel 314 costrinse Capua, insorta nella II guerra sannitica, a fare atto di sottomissione; ma, accusato di tradimento dalla nobiltà per la politica remissiva nei confronti delle comunità ribelli, rinunciò alla dittatura per sottoporsi al giudizio dei consoli; processato, fu prosciolto.

"(Per volere di Maenius) verso quel tempo furono tolti dalle tabernae i macellari e venditori di erbaggi, e nel loro posto collocati i cambiamonete. Per sostituire il mercato, fu costruito il macellum a settentrione del Foro, dietro le tabernae novae.

Sostituì così le tabernae laniene ( cioé le botteghe dei macellai. laniones) con quelle argentarie, sede di banchieri e cambiavalute, dotando i retrostanti atria delle funzioni che diverranno specifiche delle basiliche, e sistemò i Laniones (macellai) nel forum Piscarium e nel forum Cuppedinis (mercato delle leccornie).

Le tabernae del Foro, chiamate tabernae argentariae, furono probabilmente allora ricostruite con maggiore solidità ed eleganza; infatti nel 310 a.c. gli scudi dorati dei Sanniti, presi dal dittatore Papirio Cursore, furono distribuiti fra gli argentarî del Foro per decorarne le facciate delle loro tabernae.
"



FORI VENALIA

I fora venalia erano più piccoli di quelli civili, specializzati però per tipologia di prodotto, e vennero edificati lungo il Tevere, nei pressi di Porto Tibernius, con il forum Suarium ai piedi del Quirinale verso il Campo Marzio. Si può immaginare la grande estensione e ricchezza di questi mercati se per ogni tipo di prodotto si costruiva un mercato apposito. 

Significava che quel prodotto si vendeva lavorato in vari modi e con vari sottoprodotti esibiti sulle diverse bancarelle, di modo che si potesse variare nell'acquisto di un medesimo genere. Per esempio il pane poteva essere di vari tipi, e pure dolce o salato, a galletta o a biscotti. Così la carne di maiale poteva essere venduta cruda o cotta, o insaccata, o in varie parti, dallo zampone alla braciola e così via.

In nome di questa incredibile varietà di offerta dei vari cibi si erano edificati diversi Fori:
- il "Forum Boarium" per il bestiame, 
- il "Forum Cuppedinis" per le specialità gastronomiche, 
- il "Forum Holitorium" (mercato del cavolo) per gli ortaggi, 
- il "Forum Suarium" per la carne di maiale, 
- il "Forum Piscarium" per il pesce, 
- il "Forum Pistorium" per il pane, 
- il"Forum Vinarium" per il vino.


FORUM SUARIUM

Il Forum Suarium era il mercato della carne suina di Roma imperiale, collocato nella parte nord del Campo Marzio nella VII regio augustea, non lontano dall'attuale piazza Santi Apostoli. Sembra che il forum fosse locato vicino alle baracche delle "coorti urbanae" nella parte del nord del campus Martius, probabilmente vicino all'attuale Via di Propaganda Fide (da Piazza di Spagna a via della Mercede), e la sua amministrazione stava nelle mani del prefetto o di uno dei suoi ufficiali.

La presenza del mercato ci è tramandata da due iscrizioni databili all'inizio del II secolo (CIL VI, 3728=31046, 9631)

S[oli] I(nvicto) M(ithrae)
et sodalicio eius
actores de foro suario
quorum nomina 

e in documenti più tardi. L'amministrazione del luogo era sovrintesa dal prefetto o da un suo ufficiale (CIL VI, 1156).

Domino nostro
VIA PROPAGANDA FIDE - ANTICA SEDE FORUM SUARUM

Fl(avio) Claudio Constantino
fortissimo {h}ac
beatissimo Caesari
Fl(avius) Ursacius v(ir) p(erfectissimus)
tribunus cohorti/um urbanarum
XXI et XII et fori suari(i)
Gabinius Vettius
Probianus v(ir) c(larissimus) praef(ectus) urbi
statuam quae basilicae Iuliae a se noviter
reparatae ornamento
esset adiecit

Il mercato suino, Forum Suarium, era frequentatissimo perchè i romani amavano particolarmente la carne di maiale. che prediligevano sugli altri tipi, stranamente era molto meno apprezzata la carne bovina. La carne suina veniva cucinata arrosto, stufata o lessa, a braciole, a spezzatino o tritata, particolarmente gradito era il maialino da latte, ma vi era anche un largo consumo delle salsicce, delle quali esistevano vari tipi. 

Ancor più del maiale era gradita una scrofa grassa (se la potevano permettere i ricchi), di cui si prediligevano mammelle e vulva, mentre i salami e i prosciutti di maiale erano molto apprezzati soprattutto se arrivavano dalla Gallia. 

Le salsicce contenevano sale, aglio e pepe ma con aggiunte diverse: alcune miste a fegato di maiale, o solo di interiora di maiale, aromatizzate con garum, coriandolo, ligustro, cumino, origano, finocchio selvatico, ginepro, ruta, santoreggia.



Ricette in voga:

- Spezzatino di maiale con la purea di albicocche.
- Arrosto di maiale - spalmato di miele, con intorno fettine di mele condite con curcuma e zenzero.
- Mammelle di scrofa - cotte nell'olio e condite con salamoia di tonno.
- Maialino lesso ripieno - con pepe, lingustro e origano, garum, cervello cotto e uova.
- Porcellum oenococtum (Maiale in salsa di vino) - con olio, garum, vino, porri, coriandolo, pepe, ligustro, cumino, origano, semi di sedano, radice di silfio. 
- Pancetta e fave (di Apicio) - Far soffriggere la pancetta poi aggiungere fave e timo, poi lessare.
- Ficatum di Apicio: fegato di maiale, aceto, pepe, sedano, bacche di alloro, sale, budelli di maiale.
- Polpette di carne di Apicio - carne trita di maiale, mollica di pane, pepe, garum. pinoli, cotta nel vino.
- Maialino arrosto - bollire con pepe, ruta, santoreggia, cipolla, tuorli di uovo sodo, garum, vino, olio.
- Ventriglium di maiale - stomaco in cui si cuociono ritagli di carni e interiora miste al sangue rappreso. 
 

BIBLIO

- Velleio Patercolo - Storia di Roma - II -
- J. Carcopino - La vita quotidiana a Roma all’apogeo dell’Impero - Roma-Bari - 2005 -
- Impp. Honorius et Theodosius aa. Palladio praefecto praetorio - De suariis, pecuariis et susceptoribus vini ceterisque corporatis -
- Samuel Ball Platner, Thomas Ashby - A Topographical Dictionary of Ancient Rome - London - Humphrey Milford - Oxford University Press - 1929 -

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