GLI ATTACOTTI |
Sono menzionati solo in fonti tardo-romane come Ammiano Marcellino e San Girolamo, tra i quali avevano una reputazione di ferocia. Lo storico Ammiano Marcellino (IV secolo) include questo popolo bellicoso tra quelli, come gli Scoti, i Sassoni e i Pitti, che disturbavano la dominazione romana in Britannia.
San Girolamo (IV secolo) afferma di aver visto personalmente, quando era giovane, alcuni Attacotti in Gallia, evidenziando i costumi promiscui e il cannibalismo (tuttavia da dimostrare) di questa popolazione della Britannia, identificando apparentemente le usanze degli Attacotti con le notizie sulla poligamia (unione di un individuo con due o più individui dell'altro sesso, in questo caso di donne con più uomini) degli antichi Britanni e con il cannibalismo dei popoli irlandesi.
ROMANI SULLE COSTE BRITANNICHE |
Strabone descrive l'Irlanda e i suoi abitanti in più passi della sua opera: IV 5.4 (C201):
"Intorno alla Britannia vi sono anche altre isole piccole; grande e invece grande distesa a nord di essa, più estesa in lunghezza che in larghezza. Su quest'isola non abbiamo niente di sicuro da raccontare, salvo che i suoi abitanti sono più selvaggi dei Britanni.
Antropofagi e grandi mangiatori, convinti che sia una cosa onorevole mangiare i propri padri defunti e pronti a unirsi senza vergogna tanto alle altre donne quanto alle madri e alle sorelle. Diciamo questo senza avere però testimoni affidabili: si dice che l'antropofagia sia una pratica diffusa anche tra gli Sciti e che, in casi di necessità, durante gli assedi. anche i Celti, gli Iberi e molti altri popoli vi facessero ricorso".
Scrive Dione Cassio ( 150 – 225 d.c.):
TERRITORIO DEGLI ATTACOTTI NEL 500 |
“In un incontro tra Giulia Domna, moglie dell’imperatore Settimio Severo, e un’anonima donna caledone, la contegnosa patrizia canzona la sua interlocutrice per la libertà… Questa rispose, con una certa asprezza, che le abitudini della sua gente erano ben superiori a quelle romane. Poiché tutto si svolgeva in modo franco e chiaro, potevano unirsi senza vergogna ai migliori tra gli uomini. Le matrone romane, invece, con la segretezza che i loro ipocriti modelli di rispettabilità imponevano, potevano trovarsi degli amanti solo tra coloro disposti ad indulgere in relazioni segrete”.
Giulio Cesare, nelle sue cronache di conquista della Britannia, però scrive:
“Riunendosi in gruppi di dieci o dodici, di cui fanno parte specialmente fratelli, padri e figli, prendono le mogli in comune… ”
La comparsa di Attacotti ostili nelle fonti romane negli anni sessanta del IV secolo corrisponde cronologicamente con le migrazioni dinastiche e tribali dall'Irlanda meridionale e, quindi, con il seguente insediamento di elementi irlandesi nella Britannia occidentale nel IV secolo, forse però avvenuta con il permesso dei Romani.
Successive tradizioni irlandesi e gallesi sui movimenti di popoli hanno menzionato alcuni gruppi irlandesi tributari, costretti a spostarsi dall'espansione degli Eóganachta, un gruppo di clan che dominò il Munster nel tardo IV secolo.
Successive tradizioni irlandesi e gallesi sui movimenti di popoli hanno menzionato alcuni gruppi irlandesi tributari, costretti a spostarsi dall'espansione degli Eóganachta, un gruppo di clan che dominò il Munster nel tardo IV secolo.
ROMANI IN BRITANNIA |
LE FONTI ROMANE
A parte S. Girolamo, gli Attacotti compaiono in diversi testi romani del IV e V secolo. Ammiano si riferisce a questo misterioso popolo che attacca la diocesi britannica nella seconda metà del IV secolo. Nello stesso periodo i costumi matrimoniali promiscui e, soprattutto, il feroce cannibalismo di questa "razza britannica" scandalizzarono un giovane San Girolamo.
Se si vuole credere alle parole di San Girolamo, bisogna pensare che egli aveva incontrato un gruppo di Attacotti al servizio dei Romani mentre si trovava nella capitale dell'Impero Romano d'Occidente, Treviri (ca 365-370). Comunque per un breve periodo Ammiano classifica gli Attacotti insieme agli Scozzesi, ai Pitti e ai Sassoni come una minaccia per le frontiere nord-occidentali dell'Impero.
Di certo, a partire dal 395 circa un certo numero di unità di Attacotti vennero reclutati nell'esercito romano tra gli auxilia palatina di stanza in Gallia, Italia e Illirico,, sebbene sia improbabile che queste unità restassero etnicamente distinte. Attacotti ostili sono ricordati solo dopo il 367 ca.
È quindi piuttosto sorprendente che la Notitia Dignitatum elenchi e nell'ultimo caso la loro presenza è attestata anche nelle fonti epigrafiche. Il consenso degli studiosi si è accontentato di considerare gli Attacotti come una delle tante tribù minori e altrimenti sconosciute dell'Irlanda o della Britannia settentrionale. È anche da notare che il reclutamento degli Attacotti nell'esercito romano, apparentemente in numero considerevole, è apparentemente unico tra i popoli delle isole britanniche al di là del dominio romano.
CERCHIO DI PIETRE IN SCOZIA |
Secondo alcuni antichi storici, gli Attacotti erano una popolazione aborigena pre-indoeuropea della Britannia settentrionale. D'altronde, sono state scoperte numerose pietre monumentali a Caithness e in altre zone della Scozia del nord con iscrizioni in alfabeto ogamico che non rientrano nelle lingue indoeuropee.
Studiosi moderni hanno ubicato questo popolo sulla frontiera settentrionale della Britannia romana, anche se non ci sono fonti antiche a supportare quest'ipotesi. Nei secolo XVIII e XIX, gli antichisti scozzesi hanno più volte piazzato gli attacotti nel Dunbartonshire (oggi Dunbartonshire). Non esistono comunque prove tangibili di ciò.
Per alcuni studiosi, il nome di Attacotti (e le sue varianti: Atecotti, A-t-ticotti, Ategutti in latino) sarebbe la versione dell'antico irlandese "aithechthúatha", un nome che indica popolazioni di basso status esistenti in Irlanda, cioè delle "tribù tributarie" o "comunità vassalle" o "popoli tributari".
BIBLIO
- Philip Rance, ‘Attacotti, Déisi and Magnus Maximus: the Case for Irish Federates in Late Roman Britain', Britannia - 2001 -
- Ralf Scharf - Aufrüstung und Truppenbenennung unter Stilicho: Das Beispiel der Atecotti-Truppen - Tyche - 1995 -
Studiosi moderni hanno ubicato questo popolo sulla frontiera settentrionale della Britannia romana, anche se non ci sono fonti antiche a supportare quest'ipotesi. Nei secolo XVIII e XIX, gli antichisti scozzesi hanno più volte piazzato gli attacotti nel Dunbartonshire (oggi Dunbartonshire). Non esistono comunque prove tangibili di ciò.
Per alcuni studiosi, il nome di Attacotti (e le sue varianti: Atecotti, A-t-ticotti, Ategutti in latino) sarebbe la versione dell'antico irlandese "aithechthúatha", un nome che indica popolazioni di basso status esistenti in Irlanda, cioè delle "tribù tributarie" o "comunità vassalle" o "popoli tributari".
BIBLIO
- Philip Rance, ‘Attacotti, Déisi and Magnus Maximus: the Case for Irish Federates in Late Roman Britain', Britannia - 2001 -
- Ralf Scharf - Aufrüstung und Truppenbenennung unter Stilicho: Das Beispiel der Atecotti-Truppen - Tyche - 1995 -
- The Oxford Companion to British History -
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