TEODORO I |
Nascita: Costantinopoli, 1174
Morte: Nicea, novembre 1221
Regno: 19 marzo 1205 - novembre 1221
Padre: ignoto
Madre: ignota
Fratelli: Costantino, Giorgio, Alessio, Isacco
Fratellastri: Manuele e Michele Tzamanturos
I Moglie: Anna Comnena Angelina, sposata nel 1199,
Figli:
- Nicola Lascaris († 1212 c.a.) morto in giovane età
- Giovanni Lascaris († 1212 c.a.) morto in giovane età
- Irene Lascarina († 1239), che sposò il generale bizantino Andronico Paleologo e poi Giovanni III Vatatze;
- Maria Lascarina (1206-1270), che sposò il re d'Ungheria Béla IV;
- Eudocia Lascarina, fidanzata a Roberto di Courtenay, che sposò Anseau di Cayeux, governatore dell'Anatolia.
II Moglie: Filippa d'Armenia (1183; dopo il 1219) sposata nel 1214, figlia di Ruben III d'Armenia. Il matrimonio fu annullato per motivi religiosi nel 1216.
I Moglie: Anna Comnena Angelina, sposata nel 1199,
Figli:
- Nicola Lascaris († 1212 c.a.) morto in giovane età
- Giovanni Lascaris († 1212 c.a.) morto in giovane età
- Irene Lascarina († 1239), che sposò il generale bizantino Andronico Paleologo e poi Giovanni III Vatatze;
- Maria Lascarina (1206-1270), che sposò il re d'Ungheria Béla IV;
- Eudocia Lascarina, fidanzata a Roberto di Courtenay, che sposò Anseau di Cayeux, governatore dell'Anatolia.
II Moglie: Filippa d'Armenia (1183; dopo il 1219) sposata nel 1214, figlia di Ruben III d'Armenia. Il matrimonio fu annullato per motivi religiosi nel 1216.
Figli:
- Costantino Lascaris (nato 1214), che divenne duca di Tracia.
LA CARRIERA
Ignoriamo la sua carriera prima all'assunzione al trono salvo il fatto che ricoprì il titolo di sebastos, titolo di corte riservato ai parenti dell'imperatore e di protovestiarites: un titolo di comando di un'unità di cadetti delle guardie al Palazzo delle Blacherne.
Assunse una maggiore importanza a corte con l'ascesa al trono di Alessio III Angelo il quale, privo di figli maschi, cercò di risolvere il problema della successione maritando la figlia primogenita, Irene, ad Alessio Paleologo, al quale garantì il titolo di Despota (che comportava il diritto di successione all'imperatore stesso) e la secondogenita, Anna, a Teodoro Lascaris; alla morte di Paleologo, Teodoro ricevette il titolo di Despota.
LA CATTURA
A differenza del suocero, che era riuscito a fuggire dalla Capitale con la figlia primogenita, le insegne imperiali e una parte considerevole del tesoro, Teodoro fu catturato dai Crociati, rimase in prigione fino al settembre dello stesso anno quando, con vari strattagemmi, riuscì ad evadere e a nascondersi, per un breve periodo, in una chiesa dedicata a San Michele.
All'arrivo dei Crociati e dei Veneziani, al seguito del pretendente Alessio IV Angelo, figlio del Basileus Isacco II (deposto e accecato nel 1195 dal fratello Alessio III), Teodoro si battè contro i nemici ma, quando la capitale fu assediata, rimase al palazzo imperiale fino alla definitiva caduta della città, nel 1203.
Temendo ritorsioni da parte di Alessio IV, la famiglia di Teodoro, inclusa moglie e figlie, si trasferì a Nicea mentre lui dovette spostarsi da una cittadina all'altra, in modo tale da evitare eventuali tentativi ci cattura o assassinio.
Pertanto Teodoro non partecipò alla reazione anti-crociata capeggiata da Alessio V Ducas, rimanendo estraneo agli eventi che avrebbero poi condotto al breve regno di Costantino Lascaris, al saccheggio di Costantinopoli e alla fondazione dell'Impero Latino.
IL DOMINIO SULL'ASIA MINORE
In Asia Minore fiorirono le rivolte contro il governo imperiale: Teodoro agì come rappresentante del suocero Alessio III e ottenne la lealtà della Bitinia e del sua capoluogo, Bursa, incoraggiò la resistenza contro i Crociati, ottenne il controllo delle imposte e offrì sussidi al Sultano di Rum affinché si schierasse contro i Latini.
Dopo aver catturato e giustiziato Alessio IV e aver costretto Alessio III a cedere le insegne imperiali, i Latini conquistarono la Tracia, la Tessaglia e la Grecia settentrionale entro il dicembre del 1204, mentre in Epiro Michele Ducas, cugino dei precedenti imperatori, veniva costretto a giurare fedeltà a Papa Innocenzo III.
Toeodoro venne attaccato dai Latini, guidati da Enrico di Fiandra, i quali sconfissero ad Adramiteum l'esercito congiunto dei Lascaris e di Teodoro Mangafa, ma l'imperatore Baldovino I, nel tentativo di contenere un'invasione bulgara, venne sconfitto ad Adrianopoli. Teodoro riconquistò i territori perduti e a consolidò il suo dominio sull'Asia Minore, grazie anche all'aiuto dei profughi greci in fuga dai domini latini; poi trasferì la propria Capitale da Bursa a Nicea.
TEODORO BASILEUS
Dopo aver reclamato il titolo imperiale, Teodoro accolse numerose famiglie nobili bizantine che avevano perso le loro tenute in Tracia, Tessaglia e Peloponneso e ricostruì un sistema amministrativo, sul modello di quello imperiale, garantendo importanti posizioni a ex ufficiali bizantini, tra cui lo zio della moglie, Basilio Ducas Camateros, già logothetes tou dromou e ricostruì una piccola flotta, affidando il comando al pirata calabrese Giovanni Sterione.
Infine Teodoro venne incoronato Basileus, in sfida all'Imperatore Latino di Costantinopoli, ma non venne riconosciuto da molti Greci in quanto il Patriarca di Costantinopoli, Giovanni X Camatero, rifiutò di trasferirsi a Nicea per consacrarlo. Ricompensò i fratelli conferendo a Costantino il titolo di "despota", a Giorgio, Alessio e Isacco quello di "sebastocratore".
Il nuovo imperatore Enrico di Fiandra, decise di allearsi con Davide Comneno contro Teodoro Lascaris.
Dopo una breve campagna, Enrico conquistò Nicomedia e Cizico, ma Teodoro riuscì a contenere l'offensiva alleandosi con l'imperatore Bulgaro, infine nei pressi di Nicomedia fu stipulata una tregua di due anni.
Teodoro allora convocò un Concilio a Nicea durante la settimana santa nel 1208 che elesse come nuovo Patriarca Ecumenico Michele Autoreiano che incoronò e consacrò Teodoro come Imperatore e Autocrate dei Romani nel giorno di Pasqua del 1208.
LE GUERRE
Dalle rovine dell'Impero Bizantino sorsero quattro stati:
- l'Impero di Trebisonda di Alessio e Davide Comneno,
- l'Impero Latino di Enrico di Fiandra, comprendente la Tracia e gran parte della Grecia,
- il Despotato d'Epiro sotto Michele I Ducas
- l'Impero di Nicea nell'Asia Minore.
Tuttavia i monarchi erano tutti rivali tra loro e sempre pronti a formare alleanze e coalizioni per contrastare i vicini:
- Enrico di Fiandra concluse un'alleanza con il Sultano di Iconio Kaykhusraw I contro Teodoro Lascaris - Teodoro si alleò con l'Impero di Bulgaria;
- Michele I Ducas, come vassallo dei Latini, accettò di pagare il riscatto per Alessio III Angelo, permettendogli di recarsi alla corte del Sultano per reclutare un esercito a sostegno delle proprie pretese al trono.
- Teodoro, nel 1211, inviò una flotta contro Costantinopoli ma dovette tornare allorché il suocero, l'ex basileus Alessio III, invase l'Asia Minore insieme al Sultato di Iconio Kaykhusraw. Teodoro riuscì a battere il sultano Kaykhusraw, in singolar tenzone
Le due armate si incontrarono nella tarda primavera ad Antiochia sul Meandro: lo scontro, agli inizi, vide prevalere le truppe turche ma in seguito Teodoro riuscì a uccidere il sultano. Il successo di Teodoro fu totale: fu in grado di catturare il suocero, e poté concludere un trattato di pace favorevole con il Sultanato d'Iconio.
Dopo la morte di Enrico di Fiandra e il breve regno di Pietro II di Courtenay, divenne reggente Iolanda di Fiandra, la quale diede sua figlia Maria in sposa a Teodoro Lascaris, in modo tale da prolungare la durata del trattato di pace tra Nicea e l'Impero Latino. Gli ultimi anni del regno di Teodoro furono pacifici e dedicati al consolidamento dello stato e dell'esercito;
Nell'Agosto del 1219, su richiesta di Jacopo Tiepolo, Baillo di Venezia a Costantinopoli, Teodoro promulgò una crisobolla mediante la quale riconosceva ai veneziani il diritto di commerciare liberamente nell'Impero di Nicea, senza dazi. L'anno seguente tentò nuovamente di conquistare Costantinopoli ma fu respinto e ancora una volta fu restaurata la tregua tra Latini e Nicea.
LA MORTE
Teodoro morì nel novembre 1221; non avendo avuto figli maschi, designò il genero, Giovanni Ducas Vatatze, marito della sua figlia primogenita, Irene. Ma i fratelli del defunto imperatore, Alessio e Isacco, tentarono, senza esito, di reclamare il trono. Fu sepolto accanto al suocero e alla prima moglie al monastero di San Giacinto in Nicea. Era stato tutto sommato un buon imperatore.
BIBLIO
- Dimiter Angelov - The Byzantine Hellene: The Life of Emperor Thodore Laskaris and Byzantium in the Thirteenth Century - Cambridge University Press - 2019 -
- Micheal Angold - The Cambridge History of the Byzantine Empire, c. 500–1492 - Cambridge University Press - 2017 -
- Warren Treadgold - A History of the Byzantine State and Society - Stanford University Press - 1997 -
- Gerhard Herm - I bizantini - Milano - Garzanti - 1985 -
- Niceta Coniata - Grandezza e catastrofe di Bisanzio - Milano - Mondadori - 1994 -
- John Julius Norwich - Bisanzio - Milano - Mondadori - 2000 -
- Costantino Lascaris (nato 1214), che divenne duca di Tracia.
III Moglie: Maria di Courtenay (1204-1222) sposata nel 1219, figlia dell'imperatore latino Pietro II di Courtenay (1155-1219) e di Iolanda di Fiandra (1175-1219), senza figli.
Non sono noti i suoi genitori ma si sa che aveva almeno quattro fratelli: Costantino, Giorgio, Alessio, Isacco, e due fratellastri Manuele e Michele Tzamanturos. Lo storico bizantino Giorgio Acropolite lo descrive di statura non troppo elevata, capelli scuri e verso la fine della sua vita, con una folta barba biforcuta; Niceta Coniata lo descrive come un soldato coraggioso e fiero.
LA CARRIERA
Ignoriamo la sua carriera prima all'assunzione al trono salvo il fatto che ricoprì il titolo di sebastos, titolo di corte riservato ai parenti dell'imperatore e di protovestiarites: un titolo di comando di un'unità di cadetti delle guardie al Palazzo delle Blacherne.
Assunse una maggiore importanza a corte con l'ascesa al trono di Alessio III Angelo il quale, privo di figli maschi, cercò di risolvere il problema della successione maritando la figlia primogenita, Irene, ad Alessio Paleologo, al quale garantì il titolo di Despota (che comportava il diritto di successione all'imperatore stesso) e la secondogenita, Anna, a Teodoro Lascaris; alla morte di Paleologo, Teodoro ricevette il titolo di Despota.
LA CATTURA
A differenza del suocero, che era riuscito a fuggire dalla Capitale con la figlia primogenita, le insegne imperiali e una parte considerevole del tesoro, Teodoro fu catturato dai Crociati, rimase in prigione fino al settembre dello stesso anno quando, con vari strattagemmi, riuscì ad evadere e a nascondersi, per un breve periodo, in una chiesa dedicata a San Michele.
All'arrivo dei Crociati e dei Veneziani, al seguito del pretendente Alessio IV Angelo, figlio del Basileus Isacco II (deposto e accecato nel 1195 dal fratello Alessio III), Teodoro si battè contro i nemici ma, quando la capitale fu assediata, rimase al palazzo imperiale fino alla definitiva caduta della città, nel 1203.
Temendo ritorsioni da parte di Alessio IV, la famiglia di Teodoro, inclusa moglie e figlie, si trasferì a Nicea mentre lui dovette spostarsi da una cittadina all'altra, in modo tale da evitare eventuali tentativi ci cattura o assassinio.
Pertanto Teodoro non partecipò alla reazione anti-crociata capeggiata da Alessio V Ducas, rimanendo estraneo agli eventi che avrebbero poi condotto al breve regno di Costantino Lascaris, al saccheggio di Costantinopoli e alla fondazione dell'Impero Latino.
IL DOMINIO SULL'ASIA MINORE
In Asia Minore fiorirono le rivolte contro il governo imperiale: Teodoro agì come rappresentante del suocero Alessio III e ottenne la lealtà della Bitinia e del sua capoluogo, Bursa, incoraggiò la resistenza contro i Crociati, ottenne il controllo delle imposte e offrì sussidi al Sultano di Rum affinché si schierasse contro i Latini.
Dopo aver catturato e giustiziato Alessio IV e aver costretto Alessio III a cedere le insegne imperiali, i Latini conquistarono la Tracia, la Tessaglia e la Grecia settentrionale entro il dicembre del 1204, mentre in Epiro Michele Ducas, cugino dei precedenti imperatori, veniva costretto a giurare fedeltà a Papa Innocenzo III.
Toeodoro venne attaccato dai Latini, guidati da Enrico di Fiandra, i quali sconfissero ad Adramiteum l'esercito congiunto dei Lascaris e di Teodoro Mangafa, ma l'imperatore Baldovino I, nel tentativo di contenere un'invasione bulgara, venne sconfitto ad Adrianopoli. Teodoro riconquistò i territori perduti e a consolidò il suo dominio sull'Asia Minore, grazie anche all'aiuto dei profughi greci in fuga dai domini latini; poi trasferì la propria Capitale da Bursa a Nicea.
TEODORO I MINIATURA XV SEC. |
TEODORO BASILEUS
Dopo aver reclamato il titolo imperiale, Teodoro accolse numerose famiglie nobili bizantine che avevano perso le loro tenute in Tracia, Tessaglia e Peloponneso e ricostruì un sistema amministrativo, sul modello di quello imperiale, garantendo importanti posizioni a ex ufficiali bizantini, tra cui lo zio della moglie, Basilio Ducas Camateros, già logothetes tou dromou e ricostruì una piccola flotta, affidando il comando al pirata calabrese Giovanni Sterione.
Infine Teodoro venne incoronato Basileus, in sfida all'Imperatore Latino di Costantinopoli, ma non venne riconosciuto da molti Greci in quanto il Patriarca di Costantinopoli, Giovanni X Camatero, rifiutò di trasferirsi a Nicea per consacrarlo. Ricompensò i fratelli conferendo a Costantino il titolo di "despota", a Giorgio, Alessio e Isacco quello di "sebastocratore".
Il nuovo imperatore Enrico di Fiandra, decise di allearsi con Davide Comneno contro Teodoro Lascaris.
Dopo una breve campagna, Enrico conquistò Nicomedia e Cizico, ma Teodoro riuscì a contenere l'offensiva alleandosi con l'imperatore Bulgaro, infine nei pressi di Nicomedia fu stipulata una tregua di due anni.
Teodoro allora convocò un Concilio a Nicea durante la settimana santa nel 1208 che elesse come nuovo Patriarca Ecumenico Michele Autoreiano che incoronò e consacrò Teodoro come Imperatore e Autocrate dei Romani nel giorno di Pasqua del 1208.
LE GUERRE
Dalle rovine dell'Impero Bizantino sorsero quattro stati:
- l'Impero di Trebisonda di Alessio e Davide Comneno,
- l'Impero Latino di Enrico di Fiandra, comprendente la Tracia e gran parte della Grecia,
- il Despotato d'Epiro sotto Michele I Ducas
- l'Impero di Nicea nell'Asia Minore.
Tuttavia i monarchi erano tutti rivali tra loro e sempre pronti a formare alleanze e coalizioni per contrastare i vicini:
- Enrico di Fiandra concluse un'alleanza con il Sultano di Iconio Kaykhusraw I contro Teodoro Lascaris - Teodoro si alleò con l'Impero di Bulgaria;
- Michele I Ducas, come vassallo dei Latini, accettò di pagare il riscatto per Alessio III Angelo, permettendogli di recarsi alla corte del Sultano per reclutare un esercito a sostegno delle proprie pretese al trono.
- Teodoro, nel 1211, inviò una flotta contro Costantinopoli ma dovette tornare allorché il suocero, l'ex basileus Alessio III, invase l'Asia Minore insieme al Sultato di Iconio Kaykhusraw. Teodoro riuscì a battere il sultano Kaykhusraw, in singolar tenzone
Le due armate si incontrarono nella tarda primavera ad Antiochia sul Meandro: lo scontro, agli inizi, vide prevalere le truppe turche ma in seguito Teodoro riuscì a uccidere il sultano. Il successo di Teodoro fu totale: fu in grado di catturare il suocero, e poté concludere un trattato di pace favorevole con il Sultanato d'Iconio.
Nel 1211 Enrico di Fiandra ottenne una vittoria contro le truppe di Nicea, stipulò quindi la Pace di Ninfeo mediante la quale i latini ottenevano la Troade, le città di Adramyttium, Achyraous, Lentiana e Poimanenon.
Teodoro snel 1214, invase l'Impero di Trebisonda, conquistando la Paflagonia e la strategica città di Eraclea Pontica sul Mar Nero; a seguito di ciò, l'Impero di Trebisonda perse ogni possibilità di intervenire nella lotta per Costantinopoli.
Teodoro snel 1214, invase l'Impero di Trebisonda, conquistando la Paflagonia e la strategica città di Eraclea Pontica sul Mar Nero; a seguito di ciò, l'Impero di Trebisonda perse ogni possibilità di intervenire nella lotta per Costantinopoli.
Dopo la morte di Enrico di Fiandra e il breve regno di Pietro II di Courtenay, divenne reggente Iolanda di Fiandra, la quale diede sua figlia Maria in sposa a Teodoro Lascaris, in modo tale da prolungare la durata del trattato di pace tra Nicea e l'Impero Latino. Gli ultimi anni del regno di Teodoro furono pacifici e dedicati al consolidamento dello stato e dell'esercito;
Nell'Agosto del 1219, su richiesta di Jacopo Tiepolo, Baillo di Venezia a Costantinopoli, Teodoro promulgò una crisobolla mediante la quale riconosceva ai veneziani il diritto di commerciare liberamente nell'Impero di Nicea, senza dazi. L'anno seguente tentò nuovamente di conquistare Costantinopoli ma fu respinto e ancora una volta fu restaurata la tregua tra Latini e Nicea.
LA MORTE
Teodoro morì nel novembre 1221; non avendo avuto figli maschi, designò il genero, Giovanni Ducas Vatatze, marito della sua figlia primogenita, Irene. Ma i fratelli del defunto imperatore, Alessio e Isacco, tentarono, senza esito, di reclamare il trono. Fu sepolto accanto al suocero e alla prima moglie al monastero di San Giacinto in Nicea. Era stato tutto sommato un buon imperatore.
- Dimiter Angelov - The Byzantine Hellene: The Life of Emperor Thodore Laskaris and Byzantium in the Thirteenth Century - Cambridge University Press - 2019 -
- Micheal Angold - The Cambridge History of the Byzantine Empire, c. 500–1492 - Cambridge University Press - 2017 -
- Warren Treadgold - A History of the Byzantine State and Society - Stanford University Press - 1997 -
- Gerhard Herm - I bizantini - Milano - Garzanti - 1985 -
- Niceta Coniata - Grandezza e catastrofe di Bisanzio - Milano - Mondadori - 1994 -
- John Julius Norwich - Bisanzio - Milano - Mondadori - 2000 -
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