ANDRONICO III |
Nome: Andronico III Paleologo, in greco: Ανδρόνικος Γ' Παλαιολόγος
Nascita: Costantinopoli, 25 marzo 1297Morte: Costantinopoli, 15 giugno 1341
Regno: 1328 - 1341
Padre: Michele IX Paleologo
Madre: Rita, figlia del re d'Armenia
I Moglie: Irene, figlia di Enrico I Duca di Brusnwick, sposata nel 1318 che morì nel 1324;
Figli: un unico figlio, morto nell'infanzia, nel 1321
II Moglie: Anna di Savoia, figlia del conte Amedeo V di Savoia, sposata nel 1326;
Figli:
- Giovanni V Paleologo, suo successore al trono dal 1341 al 1391;
- Michele, despota;
- Maria Paleologa, ribattezzata Irene, che sposò il re di Bulgaria Michele Asen IV;
- Irene Paleologa, ribattezzata Maria, che sposò Francesco I di Lesbo.
Figli Illegittimi:
- secondo Niceforo Gregora, Andronico ebbe una figlia illegittima, Irene Paleologa, che sposò l'imperatore trapezuntino Basilio Comneno (1340-1341).
- una seconda figlia illegittima, si convertì all'islam cambiando il nome in Bayalun, visto che era divenuta una delle mogli di Uzbek Khan dell'Orda d'Oro.
- Michele, despota;
- Maria Paleologa, ribattezzata Irene, che sposò il re di Bulgaria Michele Asen IV;
- Irene Paleologa, ribattezzata Maria, che sposò Francesco I di Lesbo.
Figli Illegittimi:
- secondo Niceforo Gregora, Andronico ebbe una figlia illegittima, Irene Paleologa, che sposò l'imperatore trapezuntino Basilio Comneno (1340-1341).
- una seconda figlia illegittima, si convertì all'islam cambiando il nome in Bayalun, visto che era divenuta una delle mogli di Uzbek Khan dell'Orda d'Oro.
Andronico III Paleologo (in greco: Ανδρόνικος Γ' Παλαιολόγος ) è stato un imperatore bizantino. Fu basileus dei romei dal 1328 al 1341. Era figlio primogenito di Michele IX Paleologo e di Rita d'Armenia. Nacque a Costantinopoli il 25 marzo 1297, giorno del trentottesimo compleanno del nonno, il Basileus Andronico II; il padre, Michele, già da due anni era stato associato al trono, la madre, Rita, era figlia del re d'Armenia.
Nulla è noto della sua infanzia fino alla data del matrimonio con Irene, figlia di Enrico I Duca di Brusnwick, avvenuto nel marzo 1318; dalla moglie ebbe un unico figlio, morto nell'infanzia. Giovane di bell'aspetto divenne il nipote favorito del nonno il quale, assai precocemente, decise di attribuirgli il titolo di Kaisar ma ben presto i caratteri e li diversi interessi rovinarono il loro rapporto.
IL FRATRICIDIO
Michele disapprovava gli sperperi e i continui amori del nipote, e il nipote gli preferì la compagnia di giovani che avevano voglia di divertirsi mostrando poca responsabilità per il suo ruolo.
Quando Michele si ritirò con la moglie a Salonicco, Andronico seguì il padre e la famiglia ma ritenendo che la sua amante lo tradisse con un altro, ordinò ad alcuni dei suoi di seguirla e di tendere un agguato al rivale ma, per errore, colpirono a morte Manuele Paleologo, suo fratello minore.
Dopo alcuni giorni Michele, già malato, morì di crepacuore e l'imperatore, furibondo per la perdita del figlio e del nipote, diseredò Andronico.
LA GUERRA CIVILE
Ma l'irresponsabile e giovane Andronico aveva molti amici nella nobiltà mentre il Basileus era ormai impopolare per gli insuccessi in Anatolia e la forte pressione fiscale. Si formò così un'opposizione guidata da:
LA CONSORTE ANNA DI SAVOIA |
- il suo migliore amico Giovanni Cantacuzeno, braccio destro di Andronico II,
- l'ambizioso Sirgianni Paleologo, nobile e generale bizantino,
- Teodoro Sinadeno della cui lealtà il vecchio imperatore diffidava per cui lo nominò governatore di Prilep, ai confini con la Serbia dove Teodoro non andò mai.
- Alessio Apocauco politico e ammiraglio bizantino, avido e spregiudicato, che divenne nel 1341 capoconsigliere di Anna di Savoia, reggente del trono.
Tutti questi grazie all'acquisto di titoli e cariche pubbliche, avevano ottenuto il controllo di vaste province nella Tracia, dopo di che, Andronico cercò facili consensi con la promessa di ridurre le tasse; il nonno dovette accordare al nipote la Tracia e la Macedonia.
Nel 1322 scoppiò un conflitto tra Cantacuzeno, sostenuto da Andronico e Sirgianni Paleologo, sostenuto dal Basileus; quest'ultimo con parte delle sue truppe, passò al servizio dell'imperatore ma Andronico era amato dalla popolazione per cui tutto restò immutato.
Il 2 febbraio 1325, Andronico ottenne il titolo di co-imperatore dal nonno ma l'anno dopo, quando giunse la notizia dell'assedio di Brussa da parte degli ottomani, scoppiò un nuovo scontro tra nonno e nipote: il secondo voleva inviare rinforzi ma l'imperatore rifiutò.
L'INCORONAZIONE
Il nipote, dopo aver ottenuto il sostegno della Macedonia e di Tessalonica, vi si recò, nel gennaio 1328, per farsi ufficialmente incoronare come Andronico III, poi con le truppe entrò a Costantinopoli consentendo però al nonno di restare a palazzo; due anni più tardi, però, il vecchio imperatore si ritirò in un monastero dove morì il 13 febbraio 1332.
il regno di Andronico III, intervenne su un Impero devastato nella produzione agricola, con la moneta svalutata e i territori vassalli della Tessaglia e dell'Epiro ormai indipendenti.
Il nipote, dopo aver ottenuto il sostegno della Macedonia e di Tessalonica, vi si recò, nel gennaio 1328, per farsi ufficialmente incoronare come Andronico III, poi con le truppe entrò a Costantinopoli consentendo però al nonno di restare a palazzo; due anni più tardi, però, il vecchio imperatore si ritirò in un monastero dove morì il 13 febbraio 1332.
il regno di Andronico III, intervenne su un Impero devastato nella produzione agricola, con la moneta svalutata e i territori vassalli della Tessaglia e dell'Epiro ormai indipendenti.
Andronico cercò di varare una riforma giudiziaria con una corte suprema formata da quattro giudici supremi, i κριταὶ καθολικοὶ, due ecclesiastici e due laici, i quali avevano il compito di validare tutte le sentenze dell’impero, esprimendo un giudizio inappellabile e definitivo, per combattere gli interessi privati e limitare i potenti locali in sede di giudizio.
LE GUERRE
IN ASIA MINOREIn Asia Minore i turchi ottomani avevano ormai conquistato la Bitinia bizantina salvo il territorio di Nicomedia e Nicea. Nel 1329, il sultano cinse d’assedio Nicea, e Andronico III, con il sostegno di Giovanni Cantacuzeno, si recò al fronte con un esercito forte di 4 000 soldati, allo scopo di rompere l’assedio ma gli ottomani vinsero e dopo due anni di assedio, Nicea capitolò.
Nel 1333 fu stipulata una tregua in base alla quale i bizantini si sarebbero impegnati a versare tributi in cambio della sicurezza delle coste ma anche quest'accordo ebbe vita breve e quattro anni dopo cadde anche Nicomedia. Con l'eccezione di poche roccaforti sul Mar di Marmara e dell'enclave di Filadelfia, tutta l'Asia Minore era perduta.
NELL'EGEO
Andronico III ricostruì la flotta chiedendo contributi alla classe aristocratica, poi si assicurò il sostegno dell'Emiro di Aydin Umur Bey, e nel 1329, approfittando di una rivolta contro i genovesi i bizantini conquistarono l'isola di Chio e la città di Focea, assicurandosi il sostegno del suo signore Andreolo Cattaneo. Genova per reazione conquistò l'isola di Lesbo che però venne presto riconquistata.
IN BULGARIA
Nel 1330 i serbi sconfissero completamente i bulgari uccidendo anche il loro sovrano, e assumendo il protettorato sullo stato giacché Teodora, sorella del basileus e vedova di Michele, fu cacciata dal paese mentre la ripudiata sorella di Stefano Decansky venne reintegrata in Bulgaria e ricollocata a palazzo dove assunse il ruolo di regina madre per conto del figlio Ivan Stefan.
Andronico III non riconobbe il nuovo governo e occupò la Tracia settentrionale e le città portuali di Anchialo e Mesembria; allora i bulgari deposero Ivan Stefano e lo sostituirono con Ivan Alessandro, nipote di Michele Sisman il quale, però, decise di chiudere il conflitto con i serbi e di riprendere quello contro i bizantini.
Nel 1332 nella battaglia di Rusokastro: l'esercito bulgaro, molto superiore di numero vinse i bizantini che dovettero rinunciare alle conquiste dell'anno precedente.
Nel 1334, a seguito della diserzione di Sirgianni Paleologo, i serbi invasero la Macedonia fino alle porte di Tessalonica ove lo stesso Sirgianni fu assassinato. nell'accordo tra il re serbo Stefano Dusan e Andronico III si stabilì un trattato di pace: i serbi si ritirarono dalla Tessaglia ma mantennero una parte della Macedonia.
IN EPIRO E TESSAGLIA
Nel 1333 morì il signore della Tessaglia e la regione cadde nel caos, allora il governatore bizantino di Tessalonica, dietro indicazione del basileus, invase la Tessaglia e la sottomise, estendendo i confini dell’impero fino al ducato catalano d’Atene. Nulla poterono Giovanni Orsini despota d’Epiro nè le tribù albanesi della Tessaglia che dovettero sottomettersi al basileus.
Poi Giovanni morì e il potere fu assunto dalla moglie Anna Paleologa, in nome e per conto del figlio minorenne Niceforo II che comunque dovette accettare la supremazia dell'imperatore. Due anni dopo, Andronico III, dopo aver represso una rivolta delle tribù albanesi, invase l'Epiro, espugnò la sua capitale e lo unì all'impero.
Infine i feudi crociati della Grecia fecero atto di sottomissione alla basileia Anna che era riuscita a garantirsi il controllo diretto della parte più meridionale dei Balcani e ad affacciarsi nuovamente tanto sulle coste ioniche e adriatiche quanto quelle egee ed eusine.
Andronico III non riconobbe il nuovo governo e occupò la Tracia settentrionale e le città portuali di Anchialo e Mesembria; allora i bulgari deposero Ivan Stefano e lo sostituirono con Ivan Alessandro, nipote di Michele Sisman il quale, però, decise di chiudere il conflitto con i serbi e di riprendere quello contro i bizantini.
Nel 1332 nella battaglia di Rusokastro: l'esercito bulgaro, molto superiore di numero vinse i bizantini che dovettero rinunciare alle conquiste dell'anno precedente.
IN MACEDONIA
Nel 1333 morì il signore della Tessaglia e la regione cadde nel caos, allora il governatore bizantino di Tessalonica, dietro indicazione del basileus, invase la Tessaglia e la sottomise, estendendo i confini dell’impero fino al ducato catalano d’Atene. Nulla poterono Giovanni Orsini despota d’Epiro nè le tribù albanesi della Tessaglia che dovettero sottomettersi al basileus.
Poi Giovanni morì e il potere fu assunto dalla moglie Anna Paleologa, in nome e per conto del figlio minorenne Niceforo II che comunque dovette accettare la supremazia dell'imperatore. Due anni dopo, Andronico III, dopo aver represso una rivolta delle tribù albanesi, invase l'Epiro, espugnò la sua capitale e lo unì all'impero.
Infine i feudi crociati della Grecia fecero atto di sottomissione alla basileia Anna che era riuscita a garantirsi il controllo diretto della parte più meridionale dei Balcani e ad affacciarsi nuovamente tanto sulle coste ioniche e adriatiche quanto quelle egee ed eusine.
LA MORTE
Andronico III morì improvvisamente nel 1341, lasciando erede il figlio Giovanni, un bambino di dieci anni. Non era stato molto responsabile e soprattutto si era macchiato di un fratricidio, per giunta con un regno ormai in decadenza.
BIBLIO
- Giovanni VI Cantacuzeno - Storia - 1369 -
- Donald M. Nicol - The Last Centuries of Byzantium, 1261–1453 - Cambridge University Press -1993 -
- István Vásáry - Cumans and Tatars: Oriental Military in the Pre-Ottoman Balkans - 1185–1365 -
- Mark C. Bartusis - The Late Byzantine Army: Arms and Society 1204–1453 - Philadelphia - Pennsylvania - University of Pennsylvania Press - 1997 -
- Giorgio Ravegnani - La storia di Bisanzio - Roma - Jouvence - 2004 -
- Giovanni VI Cantacuzeno - Storia - 1369 -
- Donald M. Nicol - The Last Centuries of Byzantium, 1261–1453 - Cambridge University Press -1993 -
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- Mark C. Bartusis - The Late Byzantine Army: Arms and Society 1204–1453 - Philadelphia - Pennsylvania - University of Pennsylvania Press - 1997 -
- Giorgio Ravegnani - La storia di Bisanzio - Roma - Jouvence - 2004 -
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