VIA AURELIA AECLANENSIS |
La via Aeclanensis, raggiungendo Aequum Tuticum, veniva pertanto a collegare direttamente la via Appia con la via Traiana. Secondo il Mommsen l’Appia nell’età repubblicana e sotto il principato di Augusto aveva un percorso molto più breve ma più difficile e solo al tempo di Adriano (r. 117 - 138 ) venne fatta passare per Aeclanum, che intanto era diventata una città molto importante.
Questa strada si dirigeva, attraverso la Valle del fiume Ufita, a Trevico, per poi ridiscendere nel Calaggio. Poi la raggiungeva la località Fioccaglie, presso Flumeri, con le rovine di un forum graccano di cui si ignora il nome, distrutto durante la guerra sociale (I secolo a.c.), situato sul punto di incrocio tra la Via Appia (Roma-Brindisi) e la Via Aemilia.
AECLANUM |
Da questo punto si dipartiva la via Aemilia, strada consolare del II secolo a.c. diretta verso nord, verso Aequum Tuticum. La via Aurelia Aeclanensis invece procedeva in direzione est, risalendo pian piano la valle della Fiumarella, affluente dell'Ufita), e seguendo una vecchia pista già citata da Orazio come Trivici villa (presso Trevico).
Questa antica tratta, posta sul versante tirrenico, prima sterrata e poi eseguita a stratificazioni (da cui il nome Strata, cioè Strada, percorreva aree in ogni caso soggette alla giurisdizione della colonia romana di Aeclanum; da qui il secondo nome della strada.
Il tratto Capua-Beneventum-Brundisium fu un prolungamento forse costruito al tempo della guerra civile tra Cesare e Pompeo, citato da Cicerone e da Orazio, che ci viaggiò insieme a Virgilio, Mecenate ed altri amici di Roma.- Werner Johannowsky - Circello, Casalbore e Flumeri nel quadro della romanizzazione dell’Irpinia - su Publications du Centre Jean Bérard - 2020 -
- Giovanna Alvisi - La viabilità romana della Daunia, Documenti e monografie - Società di Storia Patria per la Puglia - Tipografia del Sud - 1971 -
- Marina R. Torelli - Benevento romana - Roma - L'Erma di Bretschneider - 2002 -
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