Qasr El Labeka è datata al V secolo d.c., ed è uno dei siti più antichi locato nell'oasi di Kharga. Il forte, il cui giro esterno di mura è alto 12 metri, venne costruito in un ottimo luogo strategico per presidiare e proteggere l'intersezione di due antiche vie carovaniere, per la sorveglianza della "strada dei 40 giorni" (Darb el Arbain).
Questa strada collegava la provincia del Darfur (il paese di Iam) al Sudan e alla regione di Asyut. Fu usata per il commercio fin dall'antico impero e divenne tristemente nota come una delle vie principali per il trasporto degli schiavi.
LA FORTEZZA VISTA POSTERIORMENTE |
Così oggi la maggior parte delle sue mura sono ancora in piedi, dando al visitatore uno spettacolo di abilità ed imponenza edificativa in cui i romani erano maestri. Gran parte della fortezza è ancora conservata, e se ne può ammirare l'antico sistema di acquedotti prodotti dalla avanzatissima ingegneria romana, che veniva usato per trasportare l'acqua dal fiume alla fortezza.
I greci ma soprattutto, i romani, che su una sconfinata tessitura viaria costruirono la propria fortuna imperiale, svilupparono quei tracciati che i faraoni delle ere precedenti avevano già disegnato. La fortezza è stata costruita su una scarpata, quindi si trova in alto al disopra della vecchia strada carovaniera.
TEMPIO IN ROVINA DI EL LABEKA |
Al tempo dell'occupazione romana Qasr El Labeka era circondata da una zona verde e lussureggiante, vicino al fiume Wadi. Ora quel fiume è diventato un torrente stagionale e l'area si è disseccata immensamente, un po'per i cambiamenti climatici, un po' per la mancanza di cura dell'acqua che era invece molto curata dai romani con cisterne, acquedotti e dighe.
L'ingresso della fortezza che dà accesso all'interno giace sul lato orientale dell'edificio, che un tempo era formato da molte camere con copertura a volta, e che oggi ha molti muri sbriciolati con sabbia e blocchi di pietra crollati a terra.
Indagini archeologiche in queste lande estreme del deserto egiziano sono in corso dagli ultimi decenni ad opera di missioni europee o statunitensi. Di recente, a Qasr El Labekha sono state scoperte alcune statuette e ceramiche romane.
Ci sono anche due templi ancora in piedi accanto a Qasr El Labeka, ma la loro storia rimane sconosciuta come le divinità a cui erano dedicati. Sono conservate anche alcune tombe greco-romane di notabili del posto.
Qasr El Labeka si trova nel profondo del deserto, accanto alle rovine dell'antica città di Ain Umm Dabadib, e la via carovaniera su cui si trova la fortezza non è più utilizzata come strada, per cui l'unico modo per visitare la zona è con una carovana di cammelli o con un fuoristrada 4×4 accompagnati da una guida.
BIBLIO
- J. Dümichen - Geografia dell’antico Egitto. Lingua e scrittura dei suoi abitanti - Milano - 1897 -
- D. Kessler - Eastern Desert and Red Sea in The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt - vol. I - 2001 -
- Cassandra Vivian - The Western Desert of Egypt: An Exlplorer Handbook - Cairo - 2000 -
- Le guide des civilisations égyptiennes des pharaons à l'islam - éditions Marcus -
Ci sono anche due templi ancora in piedi accanto a Qasr El Labeka, ma la loro storia rimane sconosciuta come le divinità a cui erano dedicati. Sono conservate anche alcune tombe greco-romane di notabili del posto.
Qasr El Labeka si trova nel profondo del deserto, accanto alle rovine dell'antica città di Ain Umm Dabadib, e la via carovaniera su cui si trova la fortezza non è più utilizzata come strada, per cui l'unico modo per visitare la zona è con una carovana di cammelli o con un fuoristrada 4×4 accompagnati da una guida.
BIBLIO
- D. Kessler - Eastern Desert and Red Sea in The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt - vol. I - 2001 -
- Cassandra Vivian - The Western Desert of Egypt: An Exlplorer Handbook - Cairo - 2000 -
- Le guide des civilisations égyptiennes des pharaons à l'islam - éditions Marcus -
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