PACAZIANO - PACATIANUS (Usurpatore: 248 - 249)

PACAZIANO

Nome: Tiberio Claudio Marino Pacaziano, in latino: Tiberius Claudius Marinus Pacatianus
Nascita: ... 
Morte: 248/249)
Padre: Solemnius Pacazianus
Madre: Cornelia Optata Flavia
Sorella: Pacata
Gens: Claudia
Professione: militare
 
Pacaziano è stato un usurpatore contro l'imperatore romano Filippo l'Arabo, ovvero Marco Giulio Filippo Augusto (204 - 249).

Esiste un'iscrizione ritrovata a Bostra, antica città nel sud della Siria, capitale della Provincia Arabica sotto i Romani, l'Arabia Petraea, in cui viene nominato un certo "Claudius Marinus, clarissimus puer", figlio di Claudius Sollemnius Pac[...], governatore dell'Africa sotto Alessandro Severo (208 - 235) e poi consularis (governatore) di Celesiria, regione compresa tra le catene montuose del Libano e dell'Anti-Libano (una catena montuosa parallela alla catena montuosa del Monte Libano).

Alcuni storici identificano questo Sollemnius Pac. con il padre di Pacaziano. Esiste anche una seconda iscrizione, sempre trovata a Bostra, che nomina un Pacatianus assieme alla madre Cornelia Optata A[...] Flavia e alla sorella Pacata (AE 1965, 21).

Dalle testimonianze dello storico bizantino Zosimo e lo storico e teologo bizantino attivo a Costantinopoli nel XII secolo, Giovanni Zonara, si deduce che ricoprisse una carica militare, ma non di alto livello, presso l'esercito romano stanziato a guardia del Danubio.

Zosimo riferisce di problemi con la disciplina dell'esercito danubiano, ma non esistono altri riferimenti sulle cause della rivolta delle truppe di Moesia e Pannonia che acclamarono Pacaziano imperatore, e si pensa che la rivolta fosse legata alla minaccia di un'invasione gotica. 

La data della rivolta è probabilmente il 248, perché non vi sono monete coniate a nome di Filippo a Viminacium, capitale della provincia della Mesia (oggi Serbia), durante il suo decimo anno di regno (248/249), mentre esistono monete di Pacaziano coniate in quella zecca che celebrano il 1001º anno dalla fondazione di Roma (249).


ANTONINIANO DI PANCRAZIO, usurpatore dell'imperatore Filippo nel 248, coniato a Viminacium nel 248-249. Al dritto busto radiato e IMP TI CL MAR PACATIANVS P F AVG. Al rovescio Roma seduta con Vittoria e lancia; la legenda è ROMAE AETER AN MILL ET PRIMOSi legge ROMAE AETER [NAE] AN [NO] MIL [LESIMO] ET PRIMO, "Alla Roma eterna, nel suo millesimo anno."

La monetazione di Pacaziano, unica fonte non letteraria dell'usurpatore, mostra un programma propagandistico non diverso da quello di Filippo, con la celebrazione del sostegno dell'esercito, della eternità di Roma e dell'impero, della prosperità e della pace promessa da Pacaziano.

Preoccupato dalle usurpazioni di Pacaziano e Iotapiano, Filippo pensò di intervenire, ma il senatore Decio predisse la fine dei due usurpatori per mano dei loro stessi sostenitori: così fu, e anche se non vi è notizia delle ragioni per le quali Pacaziano fu ucciso dai propri soldati. E' però ragionevole dedurre che fosse fosse deposto in quanto non fosse stato in grado di difendere le province del nord-est dalle tribù germaniche orientali dei Goti.

La rivolta di Pacaziano ebbe comunque un effetto negativo su Filippo: l'imperatore mandò un riluttante Decio a riprendere il controllo delle province, ma i soldati dell'esercito danubiano, per evitare punizioni, lo elessero imperatore, sostenendolo fino alla sconfitta di Filippo.


BIBLIO

- Zosimo - Historia Nea (Storia Nuova) -
- Giovanni Zonara - Epitome
- Körner, Christian - "Pacatianus", in "Rebellions During the reign of Phillip the Arab (244-249 A.D.): Iotapianus, Pacatianus, Silbannacus, and Sponsianus" - 1999) -

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