IOTAPIANO - IOTAPIANUS (Usurpatore: 248-249)



IOTOPIANO

Nome: M. F. RV. Iotapianus (Marcus Fulvius Rufus Iotapianus?)
Nascita: Oriente
Morte: Cappadocia 249
Regno: 248-149


Iotapiano apparteneva alla locale aristocrazia mediorientale romanizzata; il suo nome mostra una somiglianza con quello delle regine Giulia Iotapa I e Giulia Iotapa II, il che farebbe pensare a un suo possibile legame con la famiglia reale del regno armeno-ellenistico di Commagene (odierna Turchia sud-orientale), che perse il potere a favore dei Romani sotto l'imperatore Vespasiano, facendone dunque confluire il regno nella provincia romana della Siria. 

Aurelio Vittore riferisce come Iotapiano dichiarasse di discendere addirittura da Alessandro Magno; mentre alcuni studiosi identificano l'avo dell'usurpatore in Alessandro Severo, per tentare di legittimizzare le proprie pretese, ma anche il re Antioco I di Commagene affermava di discendere da Alessandro Magno.

L'imperatore Filippo l'Arabo, era da poco uscito vincitore contro le tribù barbare dei Germani e dei Goti che avevano invaso la Pannonia e la Mesia, ma le legioni erano scontente: il bottino era stato quasi nullo e il governo centrale non se ne curava. Iotapiano adottò una politica di propaganda basata sulla sua discendenza.

Alcuni, come lo storico Aurelio Vittore, credono vera la storia per cui Iotapiano si riteneva il diretto successore di Alessandro Magno, cosa sostenuta anche da Antioco I di Commagene. Secondo altri l'usurpatore poteva risalire tra i suoi avi all'Imperatore Alessandro Severo. 

La rivolta scoppiò in Siria verso il 248-249 d.c., alla fine del regno di Filippo l'Arabo. Il fratello dell'Imperatore, Giulio Prisco, nominato rector Orientis, aumentò il regime fiscale delle Province sottoposte alla sua autorità, rinforzando un comando dispotico e opprimente, e Iotapiano si mise a capo dei rivoltosi, cogliendo l'occasione dei malcontenti per cercare appoggi. 

FILIPPO L'ARABO

La capitale della Siria, Antiochia, divenne il centro della rivolta. Lo stile e la qualità delle monete fa comprendere come quella di Iotapiano sia stata una ribellione di breve durata e di piccola estensione, perché l'usurpatore non controllò nessuna zecca maggiore.

All'inizio del regno di Decio, successore di Filippo, Iotapiano morì assassinato dai suoi soldati, gli stessi che lo avevano sostenuto per quel breve periodo di tempo e lo avevano obbedito combattendo per lui, facendogli raggiungere i più alti onori dell'Impero; lui, l'uomo in cui avevano visto una speranza di riscatto.

Stranamente Decio, prima di diventare imperatore, predisse ad un Filippo ormai alla fine del suo tempo, come Iotapiano e gli altri usurpatori sarebbero stati uccisi dai loro soldati. Forse una congiura organizzata dallo stesso Decio che era divenuto l'uomo più influente dell'Impero

Sono state ritrovate alcune monete di Iotapiano, esclusivamente antoniniani: tutte mostrano un tratto rozzo, ed hanno un solo rovescio, quel VICTORIA AVG che celebrava le vittorie dei ribelli contro Filippo, o piuttosto "la capacità dell'imperatore di conquistare" (Roman Imperial Coins, 4.3).


BIBLIO

- Aurelio Vittore - Caesares - XXIX -
- Zosimo - Storia nuova -
- Polemio Silvio - Laterculus -
- Meckler, Michael and Christian Körner - "Iotapianus" - Philip the Arab and Rival Claimants of the later 240 - 1999 -


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