DECIMO VALERIO ASIATICO - D. VALERIUS ASIATICUS



Nome: Decimus Valerius Asiaticus
Nascita: 5 a.c. Vienne
Morte: 47 d.c. Roma
Moglie: Lollia Saturnina
Console: suffectus nel 35. effettivo nel 46.
Figli:
Decimus Valerius Asiaticus, governatore della provincia del Belgio nel 70, si unì a Vitellio e sposò Vitellia, figlia di Vitellio
Gens: Valerii


Decimus Valerius Asiaticus (nato intorno al 5 a.c.; morto per suicidio nel 47 d.c.) è un politico romano
del I secolo d.c.. che fu legato nella Gallia belgica. Di lui Tacito narra che era nato a Vienne, una colonia romana a Narbonne, pertanto gallo, e che era uomo molto ricco. I papiri scoperti in Egitto dimostrarono questa ricchezza poichè aveva grandi tenute in questa provincia vicino a Filadelfia ed Euhemeria. 
Inoltre uno dei suoi liberti era conosciuto nella colonia romana di Nyon (oggi in Svizzera) dove evidentemente Asiatico aveva altre proprietà. 

DECIMO ASIATICO
Nella stessa Vienne conosciamo gli Asiaticiani scaenici da una stele funebre, una compagnia di attori probabilmente finanziata originariamente da Asiaticus o da suo padre e che testimonia il loro evergetismo (erigere monumenti o pagare spettacoli per la gloria della propria gens e per ottenere voti nelle cariche pubbliche).

Asiaticus fu uno dei primi Galli di Narbonne ad entrare nel Senato romano, cosa che fece con il collega Gnaeus Domitius Afer, e fu il primo a diventare console. Sua moglie Lollia Saturnina era figlia di un ex console amico di Augusto nonchè sorella di Lollia Paulina, una delle mogli di Caligola, parentela che legò Valerio Asiatico all'alta aristocrazia romana e alla cerchia degli amici di Caligola.

Da quanto racconta Tacito, sembra che abbia sfruttato tale posizione sociale per tentare di ascendere al soglio imperiale, contando anche sull'appoggio delle popolazioni galliche e germaniche. Sotto Claudio partecipò alla campagna in Britannia, e fu console per la seconda volta nel 46.



VITELLIA

Vitellia (Roma, 58 – Roma, 75) era la figlia dell'imperatore Aulo Vitellio, nata dal secondo matrimonio dell'imperatore con Galeria Fundana. Aveva un fratello, Vitellio Germanico il Giovane, e un fratellastro Vitellio Petroniano, figlio di primo letto del padre, di cui scrisse vita e morte Svetonio.

Quando, nel 69, suo padre iniziò la scalata al potere, Vitellia era con la madre a Roma. Andato in guerra Vitellio, l'imperatore Otone si preoccupò tuttavia di proteggere e garantire la sicurezza della famiglia del suo avversario. Dopo la prima battaglia di Bedriaco nella quale Vitellio sconfisse Otone, la moglie e i figli vennero da lui a Lugdunum. 

In questa occasione, stando a Tacito, Vitellio si scelse come genero il legato della provincia belgica Decimo Valerio Asiatico. Dopo l'assassinio di Vitellio, il nuovo imperatore Vespasiano prese Vitellia sotto la sua ala protettrice, dandole una dote, una casa e cercandole un buon marito.

CALIGOLA

DECIMO VALERIO ALLA CORTE DI CALIGOLA

Fu senatore e venne nominato console suffetto, in una data sconosciuta ma prima della morte di Caligola, o nel 35 alla fine del regno di Tiberio, o nel 36 o nel 39. Divenuto imperatore, Caligola lo derise durante un banchetto descrivendo con piccanti dettagli il comportamento della moglie Lollia Saturnina tra le braccia di un amante.

Oggi si ritiene che proprio grazie alla sua influenza Vienna venne promossa dallo status di colonia latina allo status di colonia romana tra il 35 e il 41, proprio sotto il regno di Caligola. Nel 41 però Caligola viene assassinato da un gruppo di pretoriani. Di Asiatico si sa che assisté con Caligola ai Giochi Capitolini, ma verso mezzogiorno si allontanò dallo spettacolo contemporaneamente a Caligola, Claudio e i congiurati, tuttavia fu assente quando il tribuno Cassio Chaerea uccise Caligola.

A chi gli chiese chi fosse stato l'autore dell'omicidio rispose che avrebbe voluto essere stato lui, dando così la sua approvazione e fu tra i senatori che si incontrano nel 25 in Campidoglio per deliberare sul successore al trono, ma furono i pretoriani a proclamare Claudio nuovo imperatore.

- Nel 43 Valerio Asiatico partecipò alla conquista della Bretagna.

- Nel 46, l'Asiastico fu console per la seconda volta, insieme a Giunio Silano.
 
CLAUDIO


LA CADUTA IN DISGRAZIA

- Ottenere un secondo consolato era un onore raro in questo periodo, riservato ai parenti della famiglia imperiale. Asiatico poté mantenere il suo consolato per tutto l'anno, ma si dimise volontariamente, per timore, secondo Dione Cassio, delle gelosie causate dalla sua ricchezza e dalla sua carica.

Infatti cadde in disgrazia l'anno successivo, per ragioni apparentemente futili. Svetonio non ne parla ma per Tacito e Dione Cassio, l'imperatrice Messalina, moglie di Claudio, brama i magnifici giardini già di Lucullo e ora di Valerio. Messalina vorrebbe anche raggiungere Poppea Sabina, che crede essere l'amante di Valerio. Ella ricorda all'imperatore la sua partecipazione all'eliminazione di Caligola e sostiene che avrebbe potuto, grazie al suo sostegno in Gallia, sollevare gli eserciti della Germania.



LA MORTE

Claudio la ascolta e fa arrestare Valerio nella stazione di Baia dal prefetto del pretorio trasferendolo a Roma. Invece di comparire davanti ai senatori, viene invece processato nella stanza di Claudio, davanti ai suoi consiglieri. Accusato da Sillio di soldati corrotti e di modi effeminati, nega tutto. Infine il console titolare Lucio Vitellio  convince Claudio a lasciare la scelta della sua morte a Valerio Asiatico. Tornato a casa, questi fa preparare la sua pira funeraria nei suoi giardini e si suicida tagliandosi le vene.



L'ANALISI STORICA

Gli storici moderni non credono al motivo invocato da Tacito e Dione Cassio, tesi a mettere in cattiva luce Messalina. Durante il suo discorso al Senato trascritto nella Tavola Claudiana, Claudio senza nominarlo apertamente lo chiama brigante e ladro, forse perchè si era arricchito con l'estorsione. 

Sicuramente egli aveva molta influenza sulle legioni della Germania che dipendevano dai Galli per i loro rifornimenti e per i loro stipendi, e un gran numero di legionari proveniva da Narbonne e più in particolare da Vienne, città natale di Asiatico. Il sostegno che suo figlio porterà durante la rivolta di Vindex contro Nerone confermerebbe questa influenza.


Il quadro di Postiglione

Il pittore di storia Raffale Postiglione (1818-1897) eseguì un dipinto, riprodotto nella prima figura in alto, in cui l' imperatore Claudio fece assassinare il suo legato Asiatico, senza seguire la narrazione storica di Tacito nè di Svetonio. Mostra Claudio, nella sua camera da letto, che ordina a un littore di colpire Asiatico inginocchiato e implorante. Accanto al letto di Claude, Messaline assiste alla condanna. 


BIBLIO

- Svetonio , Vita di Claudio -
- Tacito - Annali, XI -
- I. Cogitore - Valerius Asiaticus, il più romano degli Allobroges - J.-P. Jospin ed. - Les Allobroges. Galli e Romani dal Rodano alle Alpi - Grenoble - 2002 -
- PJ Sijpesteijn - Un'altra ousia di D. Valerius Asiaticus in Egitto - 1989 -
- Y. Burnand - Le alleanze matrimoniali dei senatori e dei cavalieri gallo-romani - Parentela e strategie familiari nell'antichità romana - Roma -1990 -
- T. Wiedemann - Valerius Asiaticus and the Regime of Vitellius - Philologus - Berlino - 1999 -

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