FLAVIO SOSIPATRO CARISIO |
Nome: Flavio Sosipatro Carisio - Flavius Sosipater Charisius
Nascita: Africa, ...
Morte: IV secolo
Professione: un grammatico e politico romano
Gens: Flavia, patrizia
Per la scuola della grammatica e della retorica passavano i figli dei senatori e i futuri burocrati, che avrebbero fissato i futuri assetti ideologici dello Stato, per cui di grande attenzione da parte dei Cristiani, ma pure del potere, che legiferò in proposito, a favore dei cattolici e contr i pagani.
Sotto Giuliano l’Apostata (r. 361 - 363), che tentò di restaurare il paganesimo, si proibì ai cristiani l’insegnamento nelle scuole, consentendo lo studio dei soli autori pagani. C'era la tendenza alle grosse raccolte e repertori enciclopedici, che raccolgano tutta la cultura classica per tramandarla ai posteri.
Tra le opere più significative:
- la grammatica di Flavio Sosipatro Carisio, che insegnò a Roma e a Costantinopoli e compose un’Ars grammatica in cinque libri, dedicati al figlio, con osservazioni di stilistica e di metrica;
- l’Ars grammatica di Diomede, in tre libri, su morfologia, stilistica e metrica;
- l’Ars grammatica di Dositeo, una grammatica latina per studenti di lingua greca. Tutte queste opere – ma, in particolare, quella di Carisio – conservano parecchi frammenti di opere latine altrimenti perdute.
L'opera, pur non essedo in originale, è importante perché in essa Carisio riunisce e commenta opere di grammatici anteriori come Remmio Palemone, Giulio Romano e Comminiano che sarebbero rimasti altrimenti per lo più sconosciuti, o almeno poco valutati.
La prima edizione a stampa dell'opera uscì a Napoli, con il titolo "Institutionum grammaticarum libri quinque", ab A. Iano Parrhasio olim inventi, ac nunc primum a Io. - Pierio Cyminio Iani auditore in gratiam adulescentium - Cosentinorum editi - Neapoli - ex officina Ioannis Sulsbacchij Hagenovensis Germani , nel 1532 -
BIBLIO
- G. Götz, Charisius - Realencyclopädie Pauly-Wissowa - III - 1899 -
- Carisio - Arte Gramática - Editorial Gredos -Madrid - 2009 -
Sosipatro fu un grammatico latino di origine africana (o secondo altri originario di Chieti) della metà del IV sec. d.c., autore di un'Ars grammatica in 5 libri giunti a noi incompleti, in realtà un'opera di compilazione, cioè costituita di materiale raccolto da opere preesistenti, specialmente da Remmio Palemone.
La compilazione fu utilissima proprio per conoscere meglio questi autori le cui opere erano state per lo più distrutte. Carisio venne convocato a Costantinopoli per prendere il posto di Euanthius, un noto commentatore di Terenzio. Le uniche parti rimaste sono alcune sezioni del trattato sul dramma (De fabula) che è ora legato al commento di Aelius Donatus.
Per la scuola della grammatica e della retorica passavano i figli dei senatori e i futuri burocrati, che avrebbero fissato i futuri assetti ideologici dello Stato, per cui di grande attenzione da parte dei Cristiani, ma pure del potere, che legiferò in proposito, a favore dei cattolici e contr i pagani.
Sotto Giuliano l’Apostata (r. 361 - 363), che tentò di restaurare il paganesimo, si proibì ai cristiani l’insegnamento nelle scuole, consentendo lo studio dei soli autori pagani. C'era la tendenza alle grosse raccolte e repertori enciclopedici, che raccolgano tutta la cultura classica per tramandarla ai posteri.
Tra le opere più significative:
- la grammatica di Flavio Sosipatro Carisio, che insegnò a Roma e a Costantinopoli e compose un’Ars grammatica in cinque libri, dedicati al figlio, con osservazioni di stilistica e di metrica;
- l’Ars grammatica di Diomede, in tre libri, su morfologia, stilistica e metrica;
- l’Ars grammatica di Dositeo, una grammatica latina per studenti di lingua greca. Tutte queste opere – ma, in particolare, quella di Carisio – conservano parecchi frammenti di opere latine altrimenti perdute.
MAESTRO E SCOLARO |
ARS GRAMMATICA
Carisio realizzò un’Ars Grammatica in cinque libri, indirizzati a suo figlio (non di madrelingua latina, come del resto mostra la prefazione), giuntaci solo in parteː infatti l'inizio del primo, una parte del quarto e la maggior parte del quinto libro sono andati perduti.
L'opera, pur non essedo in originale, è importante perché in essa Carisio riunisce e commenta opere di grammatici anteriori come Remmio Palemone, Giulio Romano e Comminiano che sarebbero rimasti altrimenti per lo più sconosciuti, o almeno poco valutati.
La prima edizione a stampa dell'opera uscì a Napoli, con il titolo "Institutionum grammaticarum libri quinque", ab A. Iano Parrhasio olim inventi, ac nunc primum a Io. - Pierio Cyminio Iani auditore in gratiam adulescentium - Cosentinorum editi - Neapoli - ex officina Ioannis Sulsbacchij Hagenovensis Germani , nel 1532 -
BIBLIO
- Carisio - Arte Gramática - Editorial Gredos -Madrid - 2009 -
- Grammatici Latini, ed. Keil, vol. 1 -
- Institutionum grammaticarum libri quinque", ab A. Iano Parrhasio olim inventi, ac nunc primum a Io. - Pierio Cyminio Iani auditore in gratiam adulescentium - Cosentinorum editi - Neapoli - ex officina Ioannis Sulsbacchij Hagenovensis Germani - 1532 -
- Opere di Flavio Sosipatro Carisio - su digilibLT - Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro -
- Opere di Flavio Sosipatro Carisio - su openMLOL - Horizons Unlimited srl -
- Institutionum grammaticarum libri quinque", ab A. Iano Parrhasio olim inventi, ac nunc primum a Io. - Pierio Cyminio Iani auditore in gratiam adulescentium - Cosentinorum editi - Neapoli - ex officina Ioannis Sulsbacchij Hagenovensis Germani - 1532 -
- Opere di Flavio Sosipatro Carisio - su digilibLT - Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro -
- Opere di Flavio Sosipatro Carisio - su openMLOL - Horizons Unlimited srl -
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