GAIO VIBIO PANSA CETRONIANO |
Nome: Gaius Vibius Pansa Caetronianus;
Nascita: Roma, 12 febbraio 91 a.c.
Morte: Bologna, 23 aprile 43 a.c.
Professione: politico, tribuno della plebe, edile, console della Roma repubblicana.
Figli: Quinto, Marco e Lucilla,
Vibio fu eletto tribuno della plebe nel 51 a.c., poi edile e durante la Guerra civile tra Cesare e Pompeo (49 a.c.) si schierò a favore di Cesare e dei Populares contro Pompeo, che stava con la fazione opposta, quella degli Optimates.
MORTE DEI CONSOLI
Comunque nel combattimento, Pansa subì delle ferite a seguito delle quali fu trasportato a Bologna, mentre il console Irzio morì il 21 aprile, nella battaglia di Modena forse ucciso a tradimento, e forse su mandato di Ottaviano. Due giorni dopo morì anche il console Pansa, pugnalato non si sa se per mano di Ottaviano o di suoi sicari.
Dopo la sua morte, gli vennero conferiti tutti gli onori di console durante il funerale, dopo il quale fu sepolto a Roma in Campo Marzio, a nord del Teatro di Pompeo, dove vennero ritrovate un'iscrizione dedicatoria e quella funeraria.
PANSA CETRONIANO |
Pansa non sarebbe morto per l'avvelenamento causato dal medico Glicone, che lo rispettava ed ammirava ma fu ucciso, mentre era adagiato sul suo letto nella sua tenda, da Ottaviano.
Dopo aver commesso il delitto Ottaviano, ebbe il tempo di nascondere il pugnale tra le sue vesti, un attimo prima che rientrasse il medico. Ottaviano, accusò subito Glicone di averlo ucciso, lo fece arrestare con l'intento di giustiziarlo, ma poi con una farsa e falsa magnanimità liberato e successivamente sotto torture ucciso. Ottaviano, il 19 agosto dello stesso anno venne eletto console.
LA REALTA'
Ottaviano non aveva bisogno di uccidere i consoli romani perchè si sarebbe solo guadagnato il titolo di "Nemico pubblico di Roma" in quanto i magistrati avevano la toga praetexta e pertanto erano inviolabili.
Del resto il console Irtio, sospettato di essere stato assassinato, era morto in combattimento sotto gli occhi dell'esercito. Ottaviano era uomo accorto e intelligente e non avrebbe messo a repentaglio la fama conquistata presso il popolo romano uccidendo dei consoli.
Non c'è una sola antica fonte che riporti questo, ma solo teorie prive di supporto da parte di autori moderni che hanno disapprovato in toto la gloriosa storia dell'Impero Romano in quanto popolo di conquiste,
Questo è vero ma è altrettanto vero che ovunque le tribù si combattevano tra loro in continuazione per diventare capo-tribù, come è vero che nelle tribù non esistevano leggi a proteggere le persone e come è vero che i guerrieri avevano potere di vita e di morte su mogli e figli finchè non erano in età di combattere.
BIBLIO
- Svetonio - Augustus -
- Tacito, Annales, I -
- Luciano Canfora - La prima marcia su Roma -Bari - Editori Laterza - 2007 -
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