Nascita: ...
Morte: 269
Consolato: 273
Placidiano fu un brillante soldato professionista che fece una insolita carriera sotto Gallieno e sopravvisse all'età di Claudio II e Aureliano, durante i difficili anni della crisi del III secolo.
Il nomen di Placidianus, Julius, potrebbe indicare un'origine gallica poiché molte famiglie galliche divennero cittadini romani sotto il patrocinio degli imperatori Giulio-Claudi. Tuttavia, nei due secoli trascorsi dalla morte dell'ultimo dei Giulio-Claudi, Nerone, i membri della gens giulia avrebbero potuto disperdersi completamente. Il suo cognomen, Placidianus è piuttosto insolito. La sua data di nascita non è nota come non sappiamo se fosse sposato o avesse eredi.
Il suo sostegno all'imperatore Aureliano gli permise di raggiungere il consolato e di divenire senatore Vir perfectissimus praefectus vigilum di rango equestre sotto Claudio II, nel 269 comandava le truppe di stanza nella Gallia Narbonensis.
Il suo sostegno all'imperatore Aureliano gli permise di raggiungere il consolato e di divenire senatore Vir perfectissimus praefectus vigilum di rango equestre sotto Claudio II, nel 269 comandava le truppe di stanza nella Gallia Narbonensis.
COMANDANTE DELLE TRUPPE DELLA GALLIA NARBONENSIS
Poco dopo divenne prefetto del pretorio (capo dei pretoriani), promosso da Claudio il Gotico Aureliano (270 circa). Secondo alcuni Placidianus avrebbe soppresso una rivolta potenzialmente pericolosa di Domiziano nella regione a sud del Lago di Ginevra nel 271, ma il luogo più probabile per la soppressione di Domiziano era la capitale gallica, Augusta Treverorum, dove era improbabile che Placidianus potesse essere stato operativo nel 271.
Qui Placidiano era stato inviato dall'imperatore Claudio il Gotico per riprendere i territori sottratti all'impero con la secessione dell'Impero delle Gallie; riuscì probabilmente a riconquistare la parte orientale della Narbonensis.
Placidiano controllava la bassa valle del Rodano, nello stesso periodo in cui le truppe renane dell'Impero delle Gallie di Vittorino marciavano su Augustodunum per sedare una rivolta, scoppiata forse in coincidenza con l'arrivo di Placidiano.
Le regioni per cui un militare per giunta di origine gallica potesse fare una così splendida carriera si da giungere al consolato stava in parte nel coraggio, nella fedeltà, nella capacità e nell'inventiva del legionario in questione, ma pure che a Roma chiunque sapesse emergere aveva diverse possibilità e perfino i senatori aristocratici erano in grado di capire e apprezzare un valoroso e ardito soldato romano.
ISCRIZIONE CHE CITA IULIUS PLACIDIANUS |
PRAEFECTUM VIGILUM
Ci sono due iscrizioni relative a Placidiano, entrambe della Gallia. La prima risale al 269 in cui è Praefectus vigilum (cioè Prefetto della Guardia Romana), ma al comando di un distaccamento dell'esercito contro l'impero gallico e con base nella Gallia meridionale e la seconda è databile ai primi anni del governo di Aureliano quando era prefetto del pretorio.
Placidiano deve essere nato o aver acquisito lo status equestre quando Gallieno iniziò la politica di escludere i senatori dagli alti comandi. Evidentemente Claudio lo stimava sufficientemente per usarlo in un incarico molto delicato come quello del Praefectus vigilum.
Il fatto che potesse essere Prefetto della Guardia mentre comandava un distaccamento dell'esercito contro l'Impero Gallico nella Gallia meridionale fa pensare che ufficiali dell'esercito di alto livello potevano essere ricompensati con nomine a uffici nella guarnigione romana mentre ricevevano anche incarichi più importanti altrove nell'Impero.
PREFETTO DEL PRETORIO
PREFETTO DEL PRETORIO |
Tuttavia nonostante il mandato che Claudio diede a Placidiano, l'usurpatore Vittorino prese e saccheggiò la città di Augustodunum (Autun) senza che Placidiano facesse nulla per attaccarlo. Evidentemente Claudio era impegnato in Italia contro gli Alamanni o nei Balcani contro i Goti e quindi non poteva aprire un secondo teatro di operazioni nelle province occidentali, che non solo avrebbe coinvolto un grande sforzo militare, ma avrebbe anche richiesto a Claudio di assumersi la responsabilità della difesa della frontiera del Reno se avesse avuto successo.
Qualunque sia la ragione del mancato soccorso di Placidiano ad Autun, dovette risultare giustificata perché il successore di Claudio, Aureliano, lo nominasse suo prefetto del pretorio alla sua ascesa o subito dopo.
CONSUL POSTERIOR
Considerando i luoghi e dei tempi, è stato ipotizzato che la sua rapida ascesa di Placidiano sia stata un premio per la soppressione della rivolta di Domiziano II, avvenuta nel 273 come console posterior con Marco Claudio Tacito. Fu in questa occasione, o con la nomina a prefetto, che raggiunse il rango senatoriale.
Placidiano fu dunque console nell'anno 273 come collega posteriore di Marco Claudio Tacito, il futuro imperatore. Non è noto se successe direttamente ad Aurelio Eracliano, che era stato l'ultimo prefetto del pretorio di Gallieno e probabilmente aveva collaborato con Claudio e Aureliano nell'assassinio di quell'imperatore nel 268.
È probabile che Placidiano fosse ancora in Gallia quando fu promosso e molti studiosi ritengono sia rimasto prefetto del pretorio fino alla morte di Aureliano. Nulla si sa più di Placidiano dopo la morte di Aureliano nel 275.
BIBLIO
- "Corpus Inscriptionum Latinarum" - Grenoble, sotto Claudio il Gotico CIL XII, 1551 -
- Ager Vocontiorum Vif, senza data, altare votivo eretto da Placidiano.
- «Iulius Placidianus 2» - Cambridge University Press - 1992 -
- Pat Southern - The Roman Empire: from Severus to Constantine - Londra & New York - Routledge - 2001 -
- Ronald Syme - Ammianus and the Historia Augusta - Oxford - Clarendon Press - 1968 -
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