TEODORICO I |
Nome: Teodorico I, Teodorico in spagnolo ed in portoghese, Teodoric in catalano, Theodoricus in latino, chiamato anche Teodorid e Teodoredo;
Nascita:
Morte: Campi Catalaunici, 451
Padre: Vallia re dei Visigoti, atre fonti sostengono che fosse figlio illegittimo di Alarico I
Moglie; Pedoca, figlia di Alarico da cui ebbe nove figli (probabilmente alcuni dei nove figli non furono figli di Pedoca, ma di qualche concubina:
- Figlia sconosciuta che, nel 442, sposò Unerico, figlio di re dei Vandali, Genserico e fu rinviata a Teodorico con naso ed orecchie recise, accusata di voler avvelenare il suocero.
Padre: Vallia re dei Visigoti, atre fonti sostengono che fosse figlio illegittimo di Alarico I
Moglie; Pedoca, figlia di Alarico da cui ebbe nove figli (probabilmente alcuni dei nove figli non furono figli di Pedoca, ma di qualche concubina:
- Figlia sconosciuta che, nel 442, sposò Unerico, figlio di re dei Vandali, Genserico e fu rinviata a Teodorico con naso ed orecchie recise, accusata di voler avvelenare il suocero.
- Torismondo (420-453), re dei Visigoti
- Teodorico (426-466), re dei Visigoti
- Federico (430-463), co-reggente dei Visigoti
- Eurico (440-484), re dei Visigoti
- Ricimero, citato da Giordane
- Imnerito, citato da Giordane
- Una seconda figlia che sposò il re dei Suebi, Rechiaro.
- Una terza figlia di cui non si conosce il nome
- Teodorico (426-466), re dei Visigoti
- Federico (430-463), co-reggente dei Visigoti
- Eurico (440-484), re dei Visigoti
- Ricimero, citato da Giordane
- Imnerito, citato da Giordane
- Una seconda figlia che sposò il re dei Suebi, Rechiaro.
- Una terza figlia di cui non si conosce il nome
Suocero; re Alarico
Professione: fu re dei Visigoti dal 418 alla sua morte.
Professione: fu re dei Visigoti dal 418 alla sua morte.
Dinastia dei Balti: Alarico I 395–410 - Ataulfo 410–415 - Walia 415–419 - Teodorico I 419–451
Secondo alcune fonti Teodorico fu figlio illegittimo del re dei visigoti, Alarico I, secondo altri pur essendo della casa dei Balti, non era figlio di nessuno dei due.
Salì al trono visigoto alla morte di re Vallia, nel 418, scelto dal popolo. Completò l'insediamento dei Visigoti in Aquitania, dove non fu facile spartire la terra con la popolazione romana su cui non aveva alcuna autorità legale, pur desiderando una piena indipendenza politica.
Salì al trono visigoto alla morte di re Vallia, nel 418, scelto dal popolo. Completò l'insediamento dei Visigoti in Aquitania, dove non fu facile spartire la terra con la popolazione romana su cui non aveva alcuna autorità legale, pur desiderando una piena indipendenza politica.
Desiderando estendere il suo dominio, combatté contro i Romani; successivamente unì le sue forze a quelle del generale romano Ezio, contro l'invasione di Attila, e perì nella battaglia dei Campi catalaunici.
In quegli anni i visigoti espansero le loro conquiste e nel 425 arrivarono fin sotto le mura di Arles, dove sopraggiunse un esercito al comando del grande generale Ezio, considerato a ragione lo spauracchio dei barbari, che li costrinse a fuggire precipitosamente. Dopo altri combattimenti, nel 426, fu raggiunta la pace che costringeva i Visigoti a rientrare nelle province loro assegnate.
Vi fu un nuovo tentativo di occupare Arles, di sorpresa, nel 430, di nuovo respinto e l'assedio di Narbona, dal 436 al 437, quando le truppe romane riuscirono a liberare la città, ed i combattimenti del 439, quando i goti furono respinti sino a Tolosa, dove però ebbero la meglio sui romani, ma con grandi perdite su entrambi i fronti che portò al mantenimento dello "status quo", con una pace che nessuno osava violare.
EZIO |
IL TRADIMENTO
Nel 421, Teodorico inviò un proprio contingente ad unirsi all'esercito romano, che marciava contro i vandali; ma nella battaglia decisiva i goti attaccarono i romani alle spalle, permettendo così ai vandali di riportare un schiacciante vittoria. Nonostante il tradimento i goti non vennero puniti perchè ancora ritenuti troppo forti.
Nel 421, Teodorico inviò un proprio contingente ad unirsi all'esercito romano, che marciava contro i vandali; ma nella battaglia decisiva i goti attaccarono i romani alle spalle, permettendo così ai vandali di riportare un schiacciante vittoria. Nonostante il tradimento i goti non vennero puniti perchè ancora ritenuti troppo forti.
Vi fu un nuovo tentativo di occupare Arles, di sorpresa, nel 430, di nuovo respinto e l'assedio di Narbona, dal 436 al 437, quando le truppe romane riuscirono a liberare la città, ed i combattimenti del 439, quando i goti furono respinti sino a Tolosa, dove però ebbero la meglio sui romani, ma con grandi perdite su entrambi i fronti che portò al mantenimento dello "status quo", con una pace che nessuno osava violare.
Nel 442, Teodorico prese accordi con Genserico, re della popolazione germanica-orientale dei Vandali, ai danni di Roma, dando in moglie ad Unerico, figlio di Genserico una sua figlia; ma l'abilità diplomatica di Ezio fece fallire il piano e Genserico rispedì la nuora, con naso ed orecchie recise, da Teodorico, con l'accusa di volerlo avvelenare.
RE RECHIARO
RE RECHIARO |
Intanto si affacciò un condottiero e sovrano unno che governò dal 434 fino alla sua morte. Viene considerato come uno dei sovrani più potenti del mondo e della storia tardo antica. Fu abilissimo ma soprattutto ferocissimo.
Egli per anni, tenne in pugno gli eserciti romani. Sino a quando nel 452, mentre marcia verso Roma e il suo impero è in massima espansione, si arrende in maniera misteriosa e torna indietro. Muore dopo poco tempo, durante la notte della sua festa di nozze.
Secondo la leggenda, l’apparizione miracolosa dei Santi Pietro e Paolo, armati con spade, durante l’incontro tra Papa Leone Magno e Attila avrebbe spinto il re degli Unni a ritirarsi, rinunciando al sacco di Roma. Ma è solo leggenda perchè la sua morte fu causata probabilmente dalla malaria, mai fermato da Leone I che gli aveva fatto vedere la croce.
ATTILA |
ATTILA
Tuttavia sotto la minaccia degli Unni di Attila Teodorico ristabilì l'alleanza coi Romani; nel 451 Attila lasciò la Pannonia con un esercito di 50000 uomini, passò il Reno ed invase la Belgica, proseguendo verso Orléans, accolto da Sangibano, re degli Alani.
Ma il grande stratega e generale Ezio con l'alleato Teodorico lo precedettero costringendo gli Alani ad allearsi coi romani. Gli Unni, di fronte alle mura ben difese, si ritirarono verso est per affrontare la battaglia decisiva presso Châlons, ovvero la Battaglia dei Campi Catalaunici, dove vinsero i Romani di Ezio, ed i Goti d Teodorico, e di suo figlio Torismondo, vinsero sugli Unni di Attila.
Tuttavia sotto la minaccia degli Unni di Attila Teodorico ristabilì l'alleanza coi Romani; nel 451 Attila lasciò la Pannonia con un esercito di 50000 uomini, passò il Reno ed invase la Belgica, proseguendo verso Orléans, accolto da Sangibano, re degli Alani.
Ma il grande stratega e generale Ezio con l'alleato Teodorico lo precedettero costringendo gli Alani ad allearsi coi romani. Gli Unni, di fronte alle mura ben difese, si ritirarono verso est per affrontare la battaglia decisiva presso Châlons, ovvero la Battaglia dei Campi Catalaunici, dove vinsero i Romani di Ezio, ed i Goti d Teodorico, e di suo figlio Torismondo, vinsero sugli Unni di Attila.
Secondo alcuni Teodorico sarebbe caduto da cavallo e morto calpestato; secondo altri venne ucciso dall'ostrogoto Andag con una lancia. Comunque la battaglia fu vinta anche grazie al figlio di Teodorico, Torismondo, eletto re sul campo di battaglia.
BIBLIO
- L. Schmidt e C, Pfister - I regni germanici in Gallia - Storia del mondo medievale - Garzanti - 1999 -- L. Schmidt - I suebi, gli alani, e i vandali in Spagna. La dominazione vandalica in Africa 429-533 - Storia del mondo medievale - vol. I - Garzanti - 1999 -
- Ernst Barker, - L'Italia e l'occidente dal 410 al 476 - Storia del mondo medievale - Garzanti - 1999 -
- Edward Gibbon - Storia del declino e della caduta dell'Impero romano - Torino - Einaudi - 1967 -
- Teodorico I Re dei visigoti - Dizionario di storia - Istituto dell'Enciclopedia Italiana - 2010 -
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