MUSEO DI COIRA |
La città divenne campo fortificato sotto i Romani con il nome latino di Curia Raetorum nel 16-15 a.c.; si ritiene che sotto l'imperatore Diocleziano Coira sia stata eletta capitale della provincia Rezia Prima, che si estendeva dal lago di Costanza ai laghi dell'Italia settentrionale fino alla Val Venosta. Da Coira passava la via Spluga, strada consolare che collegava Milano con Bregenz passando dal passo dello Spluga.
Nel IV secolo fu istituita la diocesi di Coira, la prima al nord delle Alpi; una leggenda la vuole fondata da san Lucio di Coira, re britannico divenuto poi il primo vescovo della città del quale è santo patrono dal X secolo.
I RESTI DI CURIA RAETORUM
L'insediamento romano di Curia fu fondato su un precedente insediamento, e si trova nel quartiere di Welschdörfli sulla riva sinistra del Plessur, affluente del Reno. Il nome Curia può essere una forma latina della parola celtica kora o korje con il significato di tribù o clan, o, come è più probabile, di curia romana (dal latino co-viria) il luogo dove le tribù si radunavano per discutere degli affari dello stato, Raetorum è invece un riferimento alla popolazione alpina dei Reti che viveva in zona.
Con i due figliastri dell'Imperatore Augusto (27 a.c.-14 d.c.), Druso e Tiberio, questi territori furono incorporati nell'impero romano nella provincia romana di Raezia, e furono lentamente romanizzati.
L'insediamento romano di Curia fu fondato su un precedente insediamento, e si trova nel quartiere di Welschdörfli sulla riva sinistra del Plessur, affluente del Reno. Il nome Curia può essere una forma latina della parola celtica kora o korje con il significato di tribù o clan, o, come è più probabile, di curia romana (dal latino co-viria) il luogo dove le tribù si radunavano per discutere degli affari dello stato, Raetorum è invece un riferimento alla popolazione alpina dei Reti che viveva in zona.
Con i due figliastri dell'Imperatore Augusto (27 a.c.-14 d.c.), Druso e Tiberio, questi territori furono incorporati nell'impero romano nella provincia romana di Raezia, e furono lentamente romanizzati.
Augusto affidò il territorio acquisito ad un prefetto (praefectus Raetis, Vindelicis et Vallis Poeninae), che era sottoposto all'autorità del legato, comandante dell'esercito della futura provincia di Germania Superior.
Probabilmente per proteggere i passi alpini dei Grigioni (Passo dello Spluga e Passo del Settimo), fu costruita una stazione militare nell'insediamento. La Curia era quindi crocevia sulla strada romana tra Vindonissa (Windisch), Turicum (Zurigo), Centum Prata (Kempraten) sulla rotta alpina tra il lago di Walenstadt, il lago di Zurigo e il fiume Reno. A Curia Raetorum venne poi costruito un forte intorno al 300 d.c.
Con la riforma di Diocleziano la provincia venne annessa alla Diocesi (una divisione amministrativa del tardo impero romano, che raggruppava diverse province) d'Italia, e divisa fra le due nuove province di Raetia prima (Curiensis) Raetia secunda (Vindelica), ognuna con un dux per il comando militare e un Praeses per quello civile, rispettivamente a Curia (Coira) e ad Augusta Vindelicorum (Augusta).
Probabilmente per proteggere i passi alpini dei Grigioni (Passo dello Spluga e Passo del Settimo), fu costruita una stazione militare nell'insediamento. La Curia era quindi crocevia sulla strada romana tra Vindonissa (Windisch), Turicum (Zurigo), Centum Prata (Kempraten) sulla rotta alpina tra il lago di Walenstadt, il lago di Zurigo e il fiume Reno. A Curia Raetorum venne poi costruito un forte intorno al 300 d.c.
Con la riforma di Diocleziano la provincia venne annessa alla Diocesi (una divisione amministrativa del tardo impero romano, che raggruppava diverse province) d'Italia, e divisa fra le due nuove province di Raetia prima (Curiensis) Raetia secunda (Vindelica), ognuna con un dux per il comando militare e un Praeses per quello civile, rispettivamente a Curia (Coira) e ad Augusta Vindelicorum (Augusta).
Le strutture romane sono oggi conservate sotto gli edifici protettivi nel quartiere di Welschdörfli e nel centro della città, vicino alla cattedrale, è stato eretto nel 1872 il Museo retico (Rätisches Museum) che ospita reperti archeologici di ogni epoca, anche romana.
BIBLIO
- J. Simonett, J. Rageth, A. Hochuli-Gysel, L. Bühler, M. Bundi, M. Hilfiker - Coira - in Dizionario storico della Svizzera - 3 agosto 2021 -
- J. Simonett, J. Rageth, A. Hochuli-Gysel, L. Bühler, M. Bundi, M. Hilfiker - Coira - in Dizionario storico della Svizzera - 3 agosto 2021 -
- Regula Frei-Stolba - Itinerarium Antonini - Dizionario storico della Svizzera - 28 gennaio 2008 -
- Lothar Deplazes, Pierre Surchat - Coira (diocesi, principato vescovile) - Dizionario storico della Svizzera - 27 gennaio 2022 -
- Jürg Simonett - Maladers - Dizionario storico della Svizzera - 2020 -
- Max Hilfiker, Calanda Bräu - Dizionario storico della Svizzera - 15 febbraio 2005 -
- Lothar Deplazes, Pierre Surchat - Coira (diocesi, principato vescovile) - Dizionario storico della Svizzera - 27 gennaio 2022 -
- Jürg Simonett - Maladers - Dizionario storico della Svizzera - 2020 -
- Max Hilfiker, Calanda Bräu - Dizionario storico della Svizzera - 15 febbraio 2005 -
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