VIA GALLICA AD AUGUSTA TAURINORUM |
- Gradum (Grado)
- poi da Patavium (Padova),
- Vicetia (Vicenza),
- Verona (Verona),
- Bergomum (Bergamo),
- e Augusta Taurinorum (Torino), dove terminava il suo percorso.
La moderna strada statale 11 Padana Superiore e in parte il percorso del Naviglio della Martesana, che furono realizzati secoli dopo, ricalcano la via Gallica.
Tra le descrizioni della Via Gallica, sono da segnalare le annotazioni dell'anonimo di Bordeaux che la attraversò nel 333-334 durante il suo pellegrinaggio verso Gerusalemme, elencandone le tappe nell'Itinerarium Burdigalense (il più antico racconto conosciuto di un itinerario cristiano, scritto da un anonimo pellegrino durante il viaggio da Burdigala, l'attuale Bordeaux, fino a Gerusalemme, dov'era diretto per venerare il Santo Sepolcro).
All'inizio della via, nei pressi di Verona, era presente una necropoli cristiana sulla quale sarebbero poi state costruite l'Abbazia e la Basilica di San Zeno. Inizialmente pagana, la necropoli era costituita da cripte e monumenti funerari in terracotta e nel corso del tempo ebbe una forte importanza per la città di Verona; oltre a fungere da secondo centro della città, proprio qui nacquero le prime comunità cristiane della città scaligera. Infine, fu sede vescovile fino al 370 circa.
IL PERCORSO
Il percorso iniziava da:
- Gradum (Grado) - sviluppò in età tardo-imperiale, dove da uno studio effettuato sul sagrato della basilica, sono emersi manufatti romani del I secolo a.c., probabilmente collegati alla nuova colonia romana di Aquileia
- poi Portus Gruarius (Portogruaro) - sembra sorta sul sito di una villa rustica dipendente dalla vicina Iulia Concordia, attraversato anche dalla strada romana, la Via Annia.
- Ad Quartum (Quarto d'Altino) - legata alla città di Altino municipio romano. Fu assoggettato a Roma nel II secolo a.c.
- Mestracum (Mestre) - dove la via Gallica intersecava la via Annia e la via Popilia, traversato dalla via Gallica, dalla Via Castellana, Via Miranese e Via Cesarea Augusta. Secondo l''Itinerarium Burdigalense (333-334), in zona aveva «mutatio ad nonum», cioè "una stazione di posta per il cambio dei cavalli, a nove miglia da Altino, lungo la Via Annia. Vi era anche un un castrum, un piccolo centro fortificato.
- Patavium (Padova) - dove incrociava la via Annia, già dal 226 a.c. strinse un'alleanza con Roma contro i Galli Cisalpini, alleanza confermata nella Battaglia di Canne (216 a.c.) e nella guerra sociale (91 a.c.). Dal 49 a.c. divenne municipium romano, e in età augustea entrò a far parte della X Regio, di cui fu uno dei centri più importanti.
- Rubianum (Rubano) - dalla porta romana dove terminava a nord il cardo maximus della città, si originavano anche le strade verso Asolo e Feltre., era attraversato dalla via Gallica nel tratto tra Padova e Vicenza lungo il percorso dell'attuale Strada Regionale 11 Padana Superiore.
- Poi Ad Quartum (Torri di Quartesolo) - così chiamata perchè distava 4 miglia da Vicenza. A Lerino, frazione di Torri, è stato rinvenuto un cippo riportante il nome di due famiglie romane.
- Vicetia (Vicenza) - dove intersecava la via Postumia.
- Rubianum (Rubano) - dalla porta romana dove terminava a nord il cardo maximus della città, si originavano anche le strade verso Asolo e Feltre., era attraversato dalla via Gallica nel tratto tra Padova e Vicenza lungo il percorso dell'attuale Strada Regionale 11 Padana Superiore.
- Poi Ad Quartum (Torri di Quartesolo) - così chiamata perchè distava 4 miglia da Vicenza. A Lerino, frazione di Torri, è stato rinvenuto un cippo riportante il nome di due famiglie romane.
- Vicetia (Vicenza) - dove intersecava la via Postumia.
DECUMANO DI AD QUARTUM (ALTINO) |
- Arilica (Peschiera del Garda) - dal nome di origine celtica Arilica, era situata nell'attuale centro storico ed era un vicus, soggetto alla tribù Poblilia. Plinio il Vecchio, riguardo alla città, descrive l'abbondanza del pescato, da cui il nome, complice l'uscita dell'acqua dal lago verso il fiume Mincio.
- Decentianum (Desenzano del Garda) - tra il I sec. a.c. e il I d.c., nei pressi di Desenzano sorse un fundus abitato da un centinaio di persone. La Villa romana, presso Borgo Regio, fu costruita tra il II e il III secolo lungo la via Gallica come residenza per ricchi cittadini.
- Reciatum (Rezzato) - uno dei luoghi di estrazione del marmo più sfruttati dagli antichi Romani.
- Brixia (Brescia) - dove intersecava la via Mediolanum-Brixia,
- Rovatum (Rovato) - dove i romani si insediarono nel I sec. a.c. cacciandone i Galli Cenomani. la popolazione si sviluppò attorno al castrum di Rovato, attraversato dalla via Gallica.
- Palatium (Palazzolo sull'Oglio) - traversava il fiume Oglio grazie al ponte romano di Palazzolo sull'Oglio,
- Bergomum (Bergamo) - città romana della Regio XI Transpadana, quando La Gallia Transpadana venne annessa alla Repubblica romana, dal 49 a.c. anche Bergomum divenne un municipio romano e venne riedificano dai romani secondo gli assi cardo-decumano.
- Almina (Dalmine) - il ritrovamento nel quartiere di Sforzatica d'Oleno dei resti di una costruzione sacra, di un'ara sepolcrale e di epigrafi, fa supporre la presenza di un borgo romano piuttosto evoluto.
- Vaprium (Vaprio d'Adda) - nascerebbe come come "Castrum" intorno dell'anno 300 con l'erezione del primo ponte sul fiume Adda denominato "Pons Aureoli", dal generale romano Aureolus che lo fece costruire. -
- Biliciagum (Bellinzago Lombardo) - traversato dal naviglio Martesana.
- Argentia Nova (Gorgonzola) - deriverebbe da Curte Argentia e cioè un a posta per il cambio di cavalli. Se ne attribuisce la derivazione da Curte Argentia, un insediamento presso Argentia, situata tra Milano e Bergamo; nel tempo il nome sarebbe stato volgarizzato in Curt-argentia, Cort-argentiola e infine Gorgonzola. Per altri deriverebbe dalla Dea Concordia, mutato poi in Corcondiola e infine in Gorgonzola.
- Reciatum (Rezzato) - uno dei luoghi di estrazione del marmo più sfruttati dagli antichi Romani.
- Brixia (Brescia) - dove intersecava la via Mediolanum-Brixia,
- Rovatum (Rovato) - dove i romani si insediarono nel I sec. a.c. cacciandone i Galli Cenomani. la popolazione si sviluppò attorno al castrum di Rovato, attraversato dalla via Gallica.
- Palatium (Palazzolo sull'Oglio) - traversava il fiume Oglio grazie al ponte romano di Palazzolo sull'Oglio,
- Bergomum (Bergamo) - città romana della Regio XI Transpadana, quando La Gallia Transpadana venne annessa alla Repubblica romana, dal 49 a.c. anche Bergomum divenne un municipio romano e venne riedificano dai romani secondo gli assi cardo-decumano.
- Almina (Dalmine) - il ritrovamento nel quartiere di Sforzatica d'Oleno dei resti di una costruzione sacra, di un'ara sepolcrale e di epigrafi, fa supporre la presenza di un borgo romano piuttosto evoluto.
- Vaprium (Vaprio d'Adda) - nascerebbe come come "Castrum" intorno dell'anno 300 con l'erezione del primo ponte sul fiume Adda denominato "Pons Aureoli", dal generale romano Aureolus che lo fece costruire. -
- Biliciagum (Bellinzago Lombardo) - traversato dal naviglio Martesana.
- Argentia Nova (Gorgonzola) - deriverebbe da Curte Argentia e cioè un a posta per il cambio di cavalli. Se ne attribuisce la derivazione da Curte Argentia, un insediamento presso Argentia, situata tra Milano e Bergamo; nel tempo il nome sarebbe stato volgarizzato in Curt-argentia, Cort-argentiola e infine Gorgonzola. Per altri deriverebbe dalla Dea Concordia, mutato poi in Corcondiola e infine in Gorgonzola.
- Cisnusculum Asinarium (Cernusco sul Naviglio), In epoca romana il territorio di Cernusco sul Naviglio era attraversato da un'importante strada romana, la via Gallica. il naviglio indicava per i romani un canale navigabile.
- Vicus Modronus (Vimodrone) -
- Vicus Modronus (Vimodrone) -
AUGUSTA TAURINORUM |
- Peschiera del Garda,
- Desenzano del Garda,
- Sirmione
- Lonato del Garda per poi transitare ad:
- Vercellae (Vercelli) - centro urbano celto-ligure venne occupato dai romani nei primi decenni del II secolo a.c., descritta da Tacito come uno dei "firmissima Municipia" della Transpadana.
- Clevasium (Chivasso) - intorno al II secolo a.c., i romani fondarono una colonia, con la funzione di accampamento militare e stazione di rifornimento lungo l'antica via Gallica.
- Ad Septimum Lapidem (Settimo Torinese) - di origine romana, posta tra Torino e Milano.
- terminando il suo percorso ad
Augusta Taurinorum (Torino) - dove ha termine il percorso della Via Gallica.A Mediolanum la via Gallica entrava e usciva da Porta Aurea e da Porta Vercellina. La Porta Aurea fu costruita durante il periodo imperiale dell'epoca romana, ricavata nella cinta delle mura romane di Milano.
L'andamento di percorso fra il Lago di Garda e Brescia è ancora incerto, poco si sa delle stazioni di sosta lungo la strada, riportate nell'Itinerarium Burdigalense e nell'Itinerarium Antonini con nomi e distanze non sempre concordanti fra loro. La mansio Ad Flexum è stata variamente identificata con Pontenove, Rivoltella, Sirmione, mentre pare certo che la Mansio Beneventum corrisponda alla località Ara di Decima, che si trovava vicino a Sona (il cui nome richiama la effettiva distanza in miglia da Verona).
Lungo il percorso della via Gallica si sono conservati anche alcuni ponti romani un tempo facenti parte del percorso di questa strada romana, come il già citato ponte romano di Palazzolo sull'Oglio o il ponte San Giacomo a Brescia. Il ruolo della via Gallica fu molto importante nella zona del moderno quartiere veronese di San Zeno, dove fu poi ritrovata un'importante necropoli.
VERONA |
La VIA SPLUGA - strada consolare che metteva in comunicazione Mediolanum, con Lindau, passando dal Passo dello Spluga, realizzato alla fine del I secolo a.c..
LA VIA MEDIOLANUM-BELLASIUM - realizzata da Gaio Giulio Cesare nel I secolo a.c.. per avere un'alternativa alla via Regina, che passava nella stessa zona ma con un percorso più tortuoso. Essa iniziava a Mediolanum (Milano) e terminava a Bellasium (Bellagio), passando da Herba (Erba) e Dexium (Desio), dove per entrambe c'era il raccordo con la via Regina.
LA VIA MEDIOLANUM - BILITIO - nella Regio XI Transpadana che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Bilitio (Bellinzona) e forse anche Curia Raetorum (Coira) passando da Varisium (Varese) e da Luganum (Lugano). La strada, oltre Bellinzona, tramite il Mons Vaium al Passo del San Bernardino o il Lucomagno, puntava verso Coira e si connetteva ad altre vie commerciali dirette in Rezia e oltre le Alpi.
LA VIA MEDIOLANUM - BRIXIA - La via Mediolanum-Brixia metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Brixia (Brescia). La moderna strada provinciale Cassanese ricalca parzialmente il percorso che iniziava a:
- Mediolanum (Milano) - passando a Segrate - poi Pioltello - Pozzuolo Martesana - Cassano d'Adda -
- Casirate d'Adda - Calvenzano - Caravaggio - Fara Olivana - Covo - Calcio - Castrezzato - Travagliato -
- Casirate d'Adda - Calvenzano - Caravaggio - Fara Olivana - Covo - Calcio - Castrezzato - Travagliato -
- Roncadelle - per terminare a Brixia (Brescia).
A Mediolanum la via Mediolanum-Brixia usciva dalla Porta Orientalis e, dopo l'estensione della cinta muraria verso nord est, che venne realizzata dopo il 291 dall'imperatore Massimiano, dalla Porta Argentea, che si trovava lungo il nuovo perimetro di mura più esterno del precedente.
LA VIA MEDIOLALUM - TICINUM - che congiungeva Ticinum (la moderna Pavia) con Mediolanum (Milano), che ebbe notevole importanza per la rete stradale dell'Italia settentrionale, creando non solo commerci e transiti militari ma centri abitati dislocati lungo il suo percorso.
LA VIA MEDIOLANUM - VERBANNUS - che congiungeva Mediolanum (la moderna Milano) con il Verbannus Lacus (il Lago Verbano, ovvero il Lago Maggiore) e poi con il passo del Sempione, grazie al quale si potevano valicare le Alpi.
L'ANTICA BRIXIA (BRESCIA) |
LA VIA GALLICA
La via Gallica era unga circa 290 miglia romane, e fu realizzata a partire dal 40 d.c. durante il principato dell'imperatore Claudio. La via Gallica lambiva il Lago di Garda e i centri romani posizionati sul lago: Peschiera del Garda, Desenzano del Garda, Sirmione (dove sorse la Sermione Mansio menzionata nell'Itinerarium Antonini) e Lonato del Garda (dove sono state rinvenute delle fornaci romane).
La via Gallica era unga circa 290 miglia romane, e fu realizzata a partire dal 40 d.c. durante il principato dell'imperatore Claudio. La via Gallica lambiva il Lago di Garda e i centri romani posizionati sul lago: Peschiera del Garda, Desenzano del Garda, Sirmione (dove sorse la Sermione Mansio menzionata nell'Itinerarium Antonini) e Lonato del Garda (dove sono state rinvenute delle fornaci romane).
Il percorso fra il Lago di Garda e Brescia si basa solo sui miliari conosciuti, non sul luogo ma usati come reimpieghi in costruzioni successive. Si sa poco anche delle stazioni di sosta anche se riportate nell'Itinerarium Burdigalense e nell'Itinerarium Antonini con dati discordanti.
Lungo la via Gallica si sono conservati alcuni ponti romani come il ponte di Palazzolo sull'Oglio. La via Gallica collegava pure ad una vasta necropoli che oggi giace sotto al moderno quartiere veronese di San Zeno.
E' un ponte romano costruito in pietra che si trova a Palazzolo sull'Oglio, in Lombardia. Era situato lungo la via Gallica, la strada romana che collegava i maggiori municipia della Pianura Padana da a Gradum (Grado) ad Augusta Taurinorum (Torino).
- Carlo Villa - Le strade consolari di Roma: storia, itinerari, vicende secolari degli indistruttibili monumenti della potenza di Roma - Roma - Newton & Compton - 1995 -
- Romolo A. Staccioli - Strade romane - L'Erma di Bretschneider -
- Anna Ferrari-Bravo (a cura di) - Le strade dell'Italia romana - Touring Editore - Milano - 2004 -
- Mario Luni (a cura di) - Le strade dell'Italia romana - DEA Store - Milano - 2004 -
- Giovanni Annio da Viterbo, frate domenicano (pseudonimo di Giovanni Nanni erudito quattrocentesco -1432 - 1502) - Antiquitatum variarum volumina XVII - II ed. - 1498 -
1 comment:
PICCOLO ERRORE NEL PERCORSO
MESTRE , PADOVA POI RUBANO PER CONTINUARE VERSO TORII DI QUARTESOLO E VICENZA
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