VIA MEDIOLANUM - PLACENTIA |
Laus Pompeia
Laus Veteris conosce lo splendore molto tempo prima della nascita di Cristo, come Laus Pompeia: da insediamento risalente all'età del bronzo fino a villaggio celtico, poi municipio romano, sino a trasformarsi in borgo medioevale.
Secondo Plinio II il borgo ludevegino fu fondato all'incirca nel 500 a.c. da una tribù dei Galli Boi.
i Romani giunsero nella Pianura Padana fra il 223 e il 222 a.c., anni in cui i consoli (Publio Furio Filo e Gaio Flaminio Nepote prima, Marco Claudio Marcello e Gneo Cornelio Scipione poi) attaccarono e sconfissero gli Insubri. Ma poi i Celti. con la discesa di Annibale, riconquistarono l'indipendenza. Nel 195 a.c. gli Insubri vennero sgominati e fino al 49 a.c., fece parte della provincia romana della Gallia Cisalpina.
- Nell'89 a.c. il borgo era stato ribattezzato "Laus Pompeia" in onore del console Gneo Pompeo Strabone, che quell'anno aveva promosso la Lex Pompeia de Transpadanis, concedendo il diritto latino (status intermedio fra la piena cittadinanza e la condizione di suddito), agli abitanti a nord del Po. Il latino fu adottato come lingua ufficiale e l'insediamento fu riedificato sul modello del castrum.
- Nel 129, i laudensi divennero cives romani, Laus Pompeia divenne municipio, governato in autonomia da un quadrumvirato e da un consiglio cittadino, entrambi elettivi.
- Nel 1158 i milanesi, nemici di sempre, mettono a ferro e fuoco la città. Si distrugge ogni monumento, ogni costruzione, e centinaia di abitanti. E Laus muore.
Laus divenne colonia romana nel 90 a.c., per volontà di Gneo Pompeo Strabone, e nel 49 a.C. con Giulio Cesare divenne municipium. Ma il destino della città era segnato dall'antica rivalità con la popolazione di Milano: il 24 maggio 1111, da Mediolanum, una colonna di soldati entrò in Laus, seminando panico e morte; ma la fine avvenne nel 1158, con la distruzione "ab imis fundamentis". Lì finiva Laus e da li iniziò Lodi Vecchio.
La via Mediolanum-Placentia è menzionata da:
- L'Itinerario Antonino, un registro delle stazioni e delle distanze tra le località poste sulle diverse strade dell'Impero romano:
- l'Itinerarium Burdigalense, il più antico racconto conosciuto di un itinerario cristiano,scritto nel 333-334 da un pellegrino nel viaggio da Burdigala, attuale Bordeaux, fino a Gerusalemme, dov'era diretto per venerare il Santo Sepolcro;
- segnata sulla Tabula Peutingeriana, copia del XII-XIII secolo di un'antica carta romana che mostra le vie stradali dell'Impero romano, dalle isole britanniche alla regione mediterranea e dal Medio Oriente alle Indie e all'Asia Centrale, mentre è andata perduta la sua sezione più occidentale.
- Nel 1158 i milanesi, nemici di sempre, mettono a ferro e fuoco la città. Si distrugge ogni monumento, ogni costruzione, e centinaia di abitanti. E Laus muore.
Laus divenne colonia romana nel 90 a.c., per volontà di Gneo Pompeo Strabone, e nel 49 a.C. con Giulio Cesare divenne municipium. Ma il destino della città era segnato dall'antica rivalità con la popolazione di Milano: il 24 maggio 1111, da Mediolanum, una colonna di soldati entrò in Laus, seminando panico e morte; ma la fine avvenne nel 1158, con la distruzione "ab imis fundamentis". Lì finiva Laus e da li iniziò Lodi Vecchio.
CASOLARE CON RESTI DI TORRE ROMANA |
- L'Itinerario Antonino, un registro delle stazioni e delle distanze tra le località poste sulle diverse strade dell'Impero romano:
- l'Itinerarium Burdigalense, il più antico racconto conosciuto di un itinerario cristiano,scritto nel 333-334 da un pellegrino nel viaggio da Burdigala, attuale Bordeaux, fino a Gerusalemme, dov'era diretto per venerare il Santo Sepolcro;
- segnata sulla Tabula Peutingeriana, copia del XII-XIII secolo di un'antica carta romana che mostra le vie stradali dell'Impero romano, dalle isole britanniche alla regione mediterranea e dal Medio Oriente alle Indie e all'Asia Centrale, mentre è andata perduta la sua sezione più occidentale.
LAUS POMPEIA |
LA COSTRUZIONE DELLA STRADA
La direttrice della via Mediolanum-Placentia era già utilizzata dai Celti, che avevano fondato Milano nel VI secolo a.c., per i traffici commerciali. I romani assediarono Milano nel 222 a.c., e la conquistarono sconfiggendo i Celti. La via Mediolanum-Placentia venne costruita nel II secolo a.c.. durante la conquista romana della Gallia Cisalpina.
Attraverso la via venivano facilitati i traffici commerciali locali e i traffici a medio e lungo raggio che transitavano anche dalla via Emilia, che iniziava a Placentia (Piacenza) e che era percorsa da merci provenienti anche da Roma, e dalla via Postumia, altra strada che passava da Placentia e che congiungeva i due principali porti romani del Nord Italia, Genova e Aquileia.
Nel dicembre del 49 a.c. Cesare con la Lex Roscia concesse la cittadinanza romana agli abitanti della provincia e nel 42 a.c. venne abolita la provincia, facendo della Gallia Cisalpina parte integrante dell'Italia romana.
PARCO ARCHEOLOGICO LAUS POMPEIA |
IL POTENZIAMENTO
La via Mediolanum-Placentia venne potenziata nel III secolo d.c. quando Mediolanum divenne capitale dell'Impero romano d'Occidente ( dal 286 d.c. al 402 d.c.), in particolare ad opera degli imperatori Teodosio I, Valentiniano II e Arcadio, che provvidero ai lavori di manutenzione, potenziamento e ristrutturazione della strada.
Quando Mediolanum divenne capitale dell'Impero romano d'Occidente crebbe anche la sua importanza militare, con ingenti truppe che risiedevano a Milano e a Lodi Vecchio, ma venne usata anche dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, visto che viene citata in documenti del XII secolo e sul Catasto Teresiano dell'inizio del XVIII secolo, monumentale opera di censimento di tutte le proprietà fondiarie dello Stato di Milano in un arco temporale di oltre quarant'anni, dal 1718 al 1760.
Su documenti del XII secolo la via Mediolanum-Placentia è chiamata Strada Romeria, Strada Romea e Strata Romeam. Nei comuni lodigiani di Massalengo e Pieve Fissiraga sono riemersi resti di pietre miliari della via Mediolanum-Placentia.
Quando Mediolanum divenne capitale dell'Impero romano d'Occidente crebbe anche la sua importanza militare, con ingenti truppe che risiedevano a Milano e a Lodi Vecchio, ma venne usata anche dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, visto che viene citata in documenti del XII secolo e sul Catasto Teresiano dell'inizio del XVIII secolo, monumentale opera di censimento di tutte le proprietà fondiarie dello Stato di Milano in un arco temporale di oltre quarant'anni, dal 1718 al 1760.
Su documenti del XII secolo la via Mediolanum-Placentia è chiamata Strada Romeria, Strada Romea e Strata Romeam. Nei comuni lodigiani di Massalengo e Pieve Fissiraga sono riemersi resti di pietre miliari della via Mediolanum-Placentia.
MEDIOLANUM |
IL PERCORSO
- Iniziava a Mediolanum - città toccata anche dalla via Gallica, dalla via delle Gallie, dalla via Regina, dalla via Spluga, dalla via Mediolanum-Bellasium, dalla via Mediolanum-Bilitio, dalla via Mediolanum-Brixia, dalla via Mediolanum-Ticinum e dalla via Mediolanum-Verbannus, uscendo da Porta Romana.
- La via Porticata costituiva il primo tratto della via dall'uscita verso Placentia (Piacenza), una strada monumentale costeggiata da portici e colonne, con botteghe e punti di ristoro. Era situata fuori dalle mura romane di Milano ed era lunga 600 metri.
- Uscita da Mediolanum passava da Ad Sextum Lapidem ab Mediolanum (Sesto Gallo),
- Raggiungeva poi Ad Octavum (Cascina Occhiò),
- Poi Ad Nonum (Melegnano),
- Poi Laus Pompeia (Lodi Vecchio),
- Poi Tres Tabernae (Borghetto Lodigiano),
- Poi Ad Rotas (Ospedaletto Lodigiano)
- e da Placentia dove incrociava la via Emilia e la via Postumia.
- Iniziava a Mediolanum - città toccata anche dalla via Gallica, dalla via delle Gallie, dalla via Regina, dalla via Spluga, dalla via Mediolanum-Bellasium, dalla via Mediolanum-Bilitio, dalla via Mediolanum-Brixia, dalla via Mediolanum-Ticinum e dalla via Mediolanum-Verbannus, uscendo da Porta Romana.
- La via Porticata costituiva il primo tratto della via dall'uscita verso Placentia (Piacenza), una strada monumentale costeggiata da portici e colonne, con botteghe e punti di ristoro. Era situata fuori dalle mura romane di Milano ed era lunga 600 metri.
- Uscita da Mediolanum passava da Ad Sextum Lapidem ab Mediolanum (Sesto Gallo),
- Raggiungeva poi Ad Octavum (Cascina Occhiò),
- Poi Ad Nonum (Melegnano),
- Poi Laus Pompeia (Lodi Vecchio),
- Poi Tres Tabernae (Borghetto Lodigiano),
- Poi Ad Rotas (Ospedaletto Lodigiano)
- e da Placentia dove incrociava la via Emilia e la via Postumia.
Da Laus Pompeia (Lodi Vecchio), importante snodo stradale e commerciale, partiva una diramazione secondaria della via Mediolanum-Placentia che giungeva a:
- Cremona (Cremona)
- passando da Trianum (Turano Lodigiano),
- da Bretonicum (Bertonico),
- da Castellionum (Castiglione d'Adda)
- da Acerrae (Gera di Pizzighettone).
BIBLIO
- passando da Trianum (Turano Lodigiano),
- da Bretonicum (Bertonico),
- da Castellionum (Castiglione d'Adda)
- da Acerrae (Gera di Pizzighettone).
BIBLIO
- Appiano di Alessandria - Guerra illirica - 2017 -
- Cassio Dione Cocceiano - Storia romana - XII -
- Cesare - De bello Gallico -
Eutropio, Breviarium historiae romanae
- La via porticata e l'Arco Onorario - su books.google.it. - 2018 -
- La via porticata e l'Arco Onorario - su books.google.it. - 2018 -
- La Mediolanum - Laus Pompeia nei secoli - su melegnano.net. - 2020 -
- Roberto Knobloch - " Così finì la guerra contro i Celti": gli scontri tra Romani e Insubri del 223 - 222 a.c. - Insula Fulcherìa - 2012 -- Luisa Bertacchi - Aquileia: l'organizzazione urbanistica - Milano capitale dell'Impero romano (286-402 d.c.) - Mostra Milano capitale dell'Impero romani - Ed.Silvana - Milano - 1990 -
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