CORNELIO VALERIANO |
Nome: Publio Licinio Cornelio Valeriano, Publius Licinius Cornelius Valerianus
Nascita: Roma 250 circa
Morte: Pannonia, 258 circa
Professione: cesare dell'Impero romano tra il 255 e il 258.
Padre: Gallieno
Madre: Cornelia Salonina
La famiglia valeriana apparteneva all'aristocrazia senatoriale romana, elevata al trono nel 253 quando Valeriano viene nominato imperatore. Valeriano è sposato con Mariniana, figlia di Egnazio Vittore Mariniano, da cui ha due figli: Gallieno che nomina il figlio Gallieno Augusto e quindi coimperatore, e Valeriano il giovane che nomina Cesare.
Gallieno è sposato con Cornelia Salonina, da cui ha tre figli: Cornelio Valeriano, Cornelio Salonino e Egnazio Mariniano. Cornelio Valeriano, il figlio maggiore, ricevette il nome Valeriano dal nonno imperatore. Quando Valeriano e il figlio Gallieno divennero augusti, nel 255, Cornelio Valeriano venne innalzato per volere del nonno a cesare.
Mentre Valeriano si occupava delle province orientali e Gallieno della frontiera del Reno, Cornelio Valeriano dovette badare la frontiera del Danubio dal 256, ma aiutato da un generale esperto, sicuramente Ingenuo, in quanto quindicenne. Infatti vi sono molte iscrizioni come princeps iuventutis, che celebrano le ricostruzioni di strade e ponti.
GALLIENO |
Non si sa come morì ma la sua monetazione come cesare finisce nel 258, quando in Pannonia vi fu la rivolta di Ingenuo, per cui la sua morte è attribuita a lui. Sulla elevazione di Cornelio Valeriano ad augusto, un'iscrizione che lo celebra come augustus sembrerebbe un tentativo di guadagnargli la lealtà dei soldati in occasione della rivolta di Ingenuo: un tentativo fallito.
BIBLIO
- Ammiano Marcellino - Rerum gestarum - libri XXXI -
- Corpus Inscriptionum Latinarum - edidit Theodor Mommsen - Berolini - 1863 -
- Eutropio - Breviarium ab Urbe condita -
- Paolo Orosio - Historiarum adversus paganos libri septem -
- Giovanni Zonara - Epitome delle storie -
- Zosimo - Storia nuova -
- Richard Weigel -Valerian (A.D. 253-260) and Gallienus (A.D. 253-268) - su De Imperatoribus Romanis - 2012 -
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