BEVAGNA - MEVANIA (Umbria)




Bevagna è oggi un bel borgo medievale, che ancora rivela la sua antica origine umbro-romana: resti di templi, mosaici, teatro, mura, cisterne, colonne ed elementi decorativi. Era nota come centro itinerario degli Umbri e famosa per la sua pastorizia e allevamento bovino.

Situata nel cuore dell'Umbria, è collocata nella piana di Foligno, ai piedi del gruppo collinare dove sorge Montefalco, presso l'ansa del fiume Timia. La città è circondata da una fertile pianura ricca di acque e coltivata a grano, viti ed olivi.

Gli Umbri furono un antico popolo italico del gruppo osco-umbro, che si estendeva dall'alta e media valle del Tevere fino al mar Adriatico. Si occupavano di agricoltura, di allevamento e di artigianato.

I MOSAICI DELLE TERME

« La popolazione umbra è ritenuta la più antica d'Italia, si crede infatti che gli Umbri fossero stati chiamati Ombrici dai Greci perché sarebbero sopravvissuti alle piogge quando la terra fu inondata. È attestato che gli Etruschi sottomisero trecento città umbre » (Plinio il Vecchio, Naturalis historia, III, 112-113)

Le prime notizie storiche su Bevagna risalgono alla conquista romana dell'Umbria, con la famosa battaglia del Sentino del 295 a.c., detta anche Battaglia delle nazioni, durante la III guerra sannitica, dell'Esercito romano contro l'alleanza avversa di Etruschi, Sanniti, Galli Senoni ed Umbri. La battaglia finì con una decisiva vittoria romana, che aprì a Roma la strada del dominio dell'Italia centrale.

BEVAGNA ROMANA (INGRANDIBILE)
Divenne municipio romano dal 90 a.c. col nome di Mevania, venne ascritta alla tribù Aemilia, nella VI Regio. Divenne importante centro agricolo e strategico grazie alla favorevole posizione al centro della grande rete viaria della via Flaminia (220 a.c.), e alla sua postazione sul Topino (che si getta nel fiume Chiascio e quindi nel Tevere).

Fu florida fino al III secolo d.c., quando la Flaminia passava per Terni e Spoleto, con un notevole sviluppo edilizio: venne munita di cinta muraria, terme e anfiteatro, dei quali permangono i resti. A un'espansione verso nord della popolazione di Mevania viene attribuita la fondazione di Mevaniola (presso l'odierna Galeata, nell'Appennino forlivese), che significa Piccola Mevania.

LE COLONNE ROMANE

Nel 308 a.c. lo scrittore latino Livio ricorda la battaglia di Mevania, anche se per gli storici l'episodio è dubbio. Sicuro è che dopo il 295 Mevania con altre città umbre si alleò con Roma. Probabilmente Bevagna fu la patria del poeta romano Sesto Aurelio Properzio (47 a.c. - dopo il 16 a.c.)

Mevania, “colei che sta nel mezzo”, fu un fiorente centro commerciale in epoca romana, attraversata dalla antica via Flaminia e sede di un importante porto fluviale, alla confluenza tra Clitunno e Timia, fu cantata da Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, Virgilio e Giovenale

Simile a un museo a cielo aperto, anticamente chiamata Mefana dagli etruschi e successivamente Mevania dai romani, è una cittadina situata sulla consolare via Flaminia. La città è circondata da spesse mura e torri, la sua architettura conserva ancora oggi alcuni segni tipicamente romani.

COME DOVEVA ESSERE IL TEATRO

LA SUA STORIA

Le prime notizie storiche di Bevagna coincidono con la conquista romana dell'Umbria, quando i Romani occuparono la zona e costruirono la Via Flaminia occidentale (220 a.c.) e le strade di collegamento. 

In epoca romana, come confermano anche recenti ritrovamenti, fu anche porto fluviale collegato direttamente con Roma attraverso il Tevere, nel quale si riversa, il sistema Clitunno-Topino. Il porto era adiacente alla Via Flaminia e costituiva un polo intermodale di scambio tra i vari sistemi di trasporto.

Nel 90 a.c. divenne un importante municipio romano con il nome di Mevania, lasciando
testimonianze di epoca romana con resti di un tempio, poi trasformato nella ex chiesa della Madonna della Neve, un edificio termale, che conserva un mosaico pavimentale del II secolo d.C. a tessere bianche e nere a soggetto marino. Nella parte alta della città, le case disposte a semicerchio ricalcano l'andamento dell'antico teatro (due colonne scanalate in marmo si trovano all'interno dell'ufficio postale).


BIBLIO

- Mevania, Mevaniola. Le tracce della storia - a Pianetto in mostra le relazioni fra le due città attraverso i riti e i corredi funerari -
- Riccardo Riccardi e Arturo Solari - BEVAGNA - in Enciclopedia Italiana - Istituto dell'Enciclopedia Italiana - 1930 -



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